Monti su situazione sanità nel VCO - 22 Novembre 2024 - 10:03Monti: "Il forte e pressante appello dell'ordine dei medici e dei Chirurghi del VCO per un ospedale "Nuovo, Unico e Centrale" deve far cambiare idea alla Regione Piemonte." |
Monti su situazione sanità nel VCO - 2 Novembre 2024 - 10:03Alessandro Monti, Sindaco di Baveno: "Sanità. La Regione cambi le proprie scelte. Ascolti i Sindaci e i medici del territorio". Di seguito la nota completa. |
PD e Verbania Si Prende Cura su sanità - 1 Novembre 2024 - 15:03Riceviamo e pubblichiamo, una nota di Partito Democratico di Verbania e Verbania si Prende Cura, a margine del Consiglio Comunale di giovedì, riguardante la sanità. |
“La prevenzione delle malattie cardiovascolari” - 24 Ottobre 2024 - 15:03“Ilnuovomosaico”, organizzazione di volontariato impegnata nel dare orientamento alle persone che scoprono di avere una malattia e ai loro familiari, organizza, in collaborazione con PediacoopH24 e Centro Servizi per il territorio NO-VCO, l’incontro pubblico “La prevenzione delle malattie cardiovascolari” che si terrà il prossimo venerdì 25 ottobre alle 20.30 presso il Teatro Mellerio Rosmini a Domodossola. |
Comitato Salute VCO su sanità locale - 22 Ottobre 2024 - 08:01Riceviamo e pubblichiamo, una nota del Comitato Salute VCO, riguardante la situazione della sanità in Provincia. |
Lettera aperta dei sindacati dei medici - 12 Ottobre 2024 - 13:01Riceviamo e pubblichiamo, una lettera aperta dei sindacati dei medici riguardante la sanità locale e un recente articolo a riguardo. |
medici di Famiglia: alcune novità - 29 Settembre 2024 - 08:01Conferimento incarichi di Medico di Assistenza Primaria a tempo indeterminato nell’ambito Verbano e prime applicazioni dell’accordo sottoscritto con le Organizzazione Sindacali dei medici di Famiglia. |
PD su sanità locale - 28 Settembre 2024 - 10:03Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del Partito Democratico Coordinamento provinciale Verbano Cusio Ossola, la sanità locale. |
Socialismo XXI Secolo Verbania su carenza medici - 25 Settembre 2024 - 15:03Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato di Socialismo XXI Secolo Verbania in merito alla situazione dei medici di famiglia. |
Infermieristica pochi iscritti, Brezza "dato allarmante" - 30 Agosto 2024 - 08:01Il capogruppo verbanese del Pd Riccardo Brezza: “Il dato è allarmante vista la cronica mancanza di personale sanitario nella nostra strutture ospedaliere e non solo: infermieri, medici di base, pediatri. Ogni settimana emergono nuovi dati allarmanti sulla situazione sanitaria di questo territorio. Che cosa aspetta la Giunta Cirio a occuparsi dell’allarme nella provincia del Vco? L’amministrazione comunale quali passi intende fare?” |
Movimento Indipendenza su carenza medici di famiglia - 25 Agosto 2024 - 08:01Riceviamo e pubblichiamo, una nota di Movimento Indipendenza, riguardante la carenza di medici di famiglia. |
Ordini dei medici Chirurghi torna su carenza medici - 23 Agosto 2024 - 09:16Riceviamo e pubblichiamo, una nota dell'Ordine dei medici Chirurghi e degli Odontoiatri del Verbano-Cusio-Ossola riguardante la carenza di medici di famiglia nel VCO. |
PD su carenza medici di famiglia - 23 Agosto 2024 - 08:01Riceviamo e pubblichiamo, una nota Riccardo Brezza e Giacomo Molinari e Simone Martoccia, riguardante la carenza di medici di famiglia. |
Monti su situazione medici nel VCO - 7 Agosto 2024 - 10:03"L’enorme problema della carenza dei medici di base sta colpendo tutto il territorio del VCO e anche Baveno. ASl e Regione Piemonte intervengano." Così inizia la nota di Alessandro Monti, Sindaco di Baveno. |
Incontro tra Asl VCO e Comune di Cossogno - 5 Agosto 2024 - 10:03Giovedì 1 agosto la Direzione Generale dell’ASL VCO, con il Direttore del Distretto Sanitario, ha incontrato il Sindaco e il Vice Sindaco del Comune di Cossogno, per un confronto sulla presenza dei medici di Assistenza Primaria nel territorio da loro amministrato. |
Nuovi ambulatori ortopedici a Verbania e Domodossola - 17 Luglio 2024 - 08:01L'ASL VCO e il Centro Ortopedico di Quadrante di Omegna hanno formalizzato un protocollo di intesa finalizzato all'apertura di Ambulatori ortopedici presso i Presidi Ospedalieri di Verbania e Domodossola, per il trattamento di patologie che richiedono competenze altamente specializzate, come le patologie del rachide, nonché per consulenze specialistiche di chirurgia ortopedica/protesica per l’anca e il ginocchio. |
La stagione estiva al Maggiore - 13 Maggio 2024 - 12:05Una stagione estiva all’insegna della musica e della danza nella stupenda cornice dell’Arena e negli spazi de Il Maggiore di Verbania. |
Pd su sanità locale - 14 Aprile 2024 - 10:03Riceviamo e pubblichiamo, una nota del Partito democratico VCO: "Annunci roboanti di rilancio ma la Sanità nel VCO è in profonda crisi.". |
Convegno nuove metodiche di cura - 12 Aprile 2024 - 13:01Metodiche innovative per la cura dei tumori: un convegno organizzato da il nuovomosaico. |
I Fiori della Consapevolezza - 15 Marzo 2024 - 09:16Il 16 marzo 2024, a Verbania, gerbere rosa e semi di girasole a sostegno dell’A.P.E. Associazione Progetto Endometriosi per migliorare i percorsi terapeutici sulla malattia. |
Immovilli su sanità locale - 21 Maggio 2023 - 11:10ospedaliPremetto che non sono iscritta al PD, nè ad altro partito. Quanto si legge però non corrisponde al vero. 1) Non è il PD che voleva chiudere un DEA, ma la legge che ne impone solo uno per requisiti oggettivi del territorio del VCO. Infatti i due DEA, a Verbania e Domodossola, per esistere hanno bisogno di una deroga alle norme vigenti, che non c'è! 2) Nessuno hai mai messo in vendita i due ospedali!!! Sono sempre stati indicati come strutture da adibire alla medicina territoriale (case della salute) indispensabile servizio sanitario e "filtro" per gli accessi all'ospedale. 3) Inaccettabile l'accusa di mancanza di buon senso che di fatto viene attribuita a sanitari, operatori del settore, Ordine dei medici del VCO, rappresentanza dei medici di base, che si sono espressi da sempre per l'ospedale unico, proprio come soluzione migliore per garantire qualità, efficienza e contenimento dei costi del servizio. Così come si sono espressi ripetutamente la stragrande maggioranza dei Sindaci., in rappresentanza dei propri cittadini. Credo sia sufficientemente chiaro che l'incapacità e la mancanza di sensibilità nei confronti di un bisogno primario dei cittadini, sia proprio tutta della parte politica a cui Lei appartiene!!!! |
Comitato Salute VCO: "Storie di ordinaria follia" - 22 Aprile 2022 - 08:48OSPEDALI INEFFICIENTIPurtroppo storie di malasanità nel nostro territorio sono molto frequenti, e sono sempre dovuti alla presenza di tre ospedali troppo piccoli con relativa dispersione di personale invece che un ospedale unico. La nostra vita non è nè di destra ne di sinistra. E' capitato che una persona con un ischemia celebrale è stata portata in ambulanza da Gravellona Toce all' ospedale di Domodossola i cui medici decidono che deve essere trasferita a Novara.dove è giunta deceduta.Il tempo di trasferimento nel lungo tragitto doveva essere evitato e magari poteva essere salvata. Riflettete su questo fatto! |
Comitato Salute VCO: "Piuttosto che niente... è meglio piuttosto" - 11 Febbraio 2022 - 11:53Re: Re: Re: Re: Re: Dove eravate?Ciao robi le mie idee politiche sono definibili di sinistra, non ci piove, ma sono ben lontane da quello che il panorama politico italiano ed europeo offre oggi, quindi non ho nessun senso di vicinanza verso una parte, o l'altra, o l'altra. A me manco piace il suffragio universale, figurati... ma in questo caso non credo sia una questione di preferenze se mai ci fossero, ma di oggettività. Nell'amministrazione locale destra o sinistra o centro contano relativamente, contano le capacità manageriali e la voglia di circondarsi di persone brave e con conoscenza. In Piemonte, nella sanità, c'è stato, a mio avviso, una costante caduta di professionalità, che nella giunta attuale è arrivata al suo apice. Perchè? Non lo so, posso immaginarlo, ma indipendentemente dalle ragioni è un fatto. Il fatto stesso che la campagna di vaccinazione sia stata di fatto commissariata dall'Ambiente (ed è andata bene, hai ragione) è un fatto chiarissimo. Così come il fatto che la gestione della stessa dal punto di vista ospedaliero sia stata un mezzo disastro, con un totale tracollo della medicina preventiva in tutte le altre patologie. Su questo ha influito l'icapacità manageriale delle ASL, che sono state pedine di scambio tra politici in un modo assurdo. E' vero che (pourtroppo) le nomine hanno da sempre una selezione politica, ma che questa si trasformi in un tracollo totale di professionalità è un'esclusiva di questa giunta, cosa che per esempio non era capitata con Cota, tanto per stare tra le giunte di destra, o di Chiamparino. Mancano le professionalità? Non credo, semplicemente è crollato il livello culturale dei politici che scelgono le stesse. Poi c'è tremenda superficialità (o incredibile ignoranza?). Che energia e materie prime sarebbero diventate ben più costose lo sapevano da un anno pure i sassi (io stesso, che sono l'ultimo minchione, mi sono preso gli accumulatori per i pannelli solari a settembre) ma solo l'assessore piemontese non ha rivisto i termini delle gare per le due città della salute, facendo tracollare le gare, in Veneto o in Lombardia le hanno corrette per tempo... strano no? Così tutto il nostro sistema perde attrattività, i medici bravi si prepensionano o vanno all'IEO... e i concorsi vanno deserti ormai non solo a Domo (dove lo sono da anni), ma anche al Maggiore di Novara (dove hanno appena bucato un posto da cardiologo!) e a Torino! Però se il territorio fosse coeso, sarebbe più facile gestire a livello locale la sanità, è banale ma è stravero. Ed è questo il problema principale per il VCO. Se le forze politiche locali dicessero che siamo tutti daccordo per un ospedale a gravellona, un centro d'emergenza a Domo, e una flotta di due tre eliambulanze per gestire le montagne oltre a 4-5 case della salute serie, e lo ripetesse ad ogni incontro, la ragione sarebbe con le spalle al muro, perchè noi diremmo esattamente quello che il Ministero vorrebbe sentirsi dire. Ma non succede. Certo, perdere l'ospedalino è un dramma per Domo, ma sarebbe compito della Provincia, e della regione, immaginare misure per la mitigazione del danno causato dalla perdita di quei due trecento posti di lavoro. Ma questa sarebbe fantascienza... quindi non so... di sicuro non credo sia un problema da affrontare come destra o sinistra... i coccoloni vengono a tutti, ed un soccorso efficiente lo vorrebbero tutti (per tutti). ciao! |
Comitato Salute VCO: "Una sanità per ogni stagione?" - 10 Novembre 2020 - 08:11INTERESSI PRIVATI E PUBBLICHE VIRTU'E', allo stato attuale delle cose e della pandemia in corso, che la politica, sia nazionale che locale, continui a mostrare la sua proverbiale inabilità all'interesse della popolazione optando, invece, alle preferenze personali e di partito. Sin dall’inizio, nessuno era pronto davvero a far fronte ad una situazione come quella causata dal Covid19, a meno che non fosse lo stesso “autore del virus...” tuttavia, abbiamo visto che la prima ondata d'urto ha largamente sforato le più arroccate posizioni gestionali dei responsabili regionali. La seconda che stiamo vivendo, avrebbe dovuto essere meno sorprendente rispetto alla prima, ma pare ora il contrario. In questi casi si deve essere estremamente razionali, come? Descrivo sinteticamente alcuni punti fondamentali di come si dovrebbe affrontare l'emergenza dopo la prima ondata della primavera:: 1) immediato set up delle strutture ospedaliere regionali esistenti e che hanno operato alle terapie. 2) descrizione delle problematiche a cui hanno dovuto maggiormente far fronte e valutando ogni possibilità razionale di solving problem. 3) set up delle disponibilità di posti adibiti alle terapie intensive per ogni struttura evidenziando eventuali e possibili implementazioni in loco o limitrofe. 4) set up dei medici ed infermieri per verificare la copertura massima per ogni struttura ed il potenziale reclutamento di nuove figure. 5) set up dei prodotti di primo intervento per le patologie Covid e relativo approvvigionamento programmato sia in ordine alla sicurezza degli operatori che dei degenti. 6) fotografia del network degli ospedali operanti nel raggio di 100 km, gestiti dalla direzione sanitaria o da una figura dedicata e verifica dei posti letto e del personale al fine, eventualmente, di potere dirottare i pazienti in altre strutture evitando situazioni di crisi di posti in rianimazione nelle strutture. 7) delegare ai medici di base la possibilità di effettuare tamponi in modo da evitare ingorghi nelle strutture ospedaliere. 8) costituire in tempi brevi una task force locale addestrata preliminarmente all’assistenza dei cittadini con l’aiuto delle Forze Armate, degli Alpini o della Protezione Civile in collaborazione con psicologi operanti nel territorio. 9) aggiornamento dei sistemi informatici condivisi tra ospedali, ASL e regioni, ancora incompleti e non dialoganti tra loro (un dramma). Mi fermo qui, ma ci sarebbe molto altro ancora. Certo che ne verremo fuori, il mondo non si fermerà al Covid19, tuttavia ciò che mi chiedo saremo in grado, dopo questa pandemia, di far fronte ad altre eventuali situazioni del genere? Saremo in grado di creare una polis che, finalmente, possa essere gestita da persone serie e competenti invece che da individui prestati alla politica senza alcuna competenza, interesse personale o di partito? Lo vedremo, anche presto. |
Lega, risponde sugli ospedali VCO - 9 Novembre 2020 - 22:02Re: Re: Re: Corso di letturaCiao robi guarda, sulle linee generali hai parzialmente ragione, le politiche di tutti gli ultimi 7-8 governi si sono basate su continui tagli alla sanità, sulla trasformazione delle USL in ASL (tranne dove i governi regionali hanno contrastato questa linea, e i risultati positivi si vedono), e sul pareggio di bilancio. Cose giustificate dal fatto che l'UE, mentre la Germania correva a copiare la sanità italiana anni 90, imponeva all'Italia di smembrare lo stesso sitema per logiche di risparmio, e dal fatto che le ruberie e gli sprechi erano immensi (e sono comunque continuati). Sul dettaglio però ho ragione io, se le politiche dei tamponi legate agli spostamenti stanno in mano al governo le azioni sul territorio stanno in mano alle regioni, e il Piemonte ha una università che, come in Veneto, ha sviluppato consumabili per qPCR a basso costo fatti in casa. In Veneto li hanno usati in Piemonte no, perchè? Scelta politica dato che il Dipartimento che li ha sviluppati vede un ordinario dichiaratamente di sinistra? A pensar male... ora siamo senza consumabili e riduciamo i tamponi ai soli sintomatici... (il Piemonte, non l'Italia). Le ASL dovevano essere organizzate a livello regionale per il tracciamento dell'app immuni. Il Piemonte, come altre regioni, non ha fatto nulla, ma altri, per esempio Trento o Bolzano, o il Lazio, hanno aperto call center e linkato questi alle ASL e al servizio di tamponi. Bastava farlo. Stessa cosa per il bado per infermieri (uscito qualche giorno fa), andava fatto a giugno, ma a giugno la regione aveva in mente altro: figurati che sono venuti anche da noi due volte, la prima (a maggio) ad offrirci (molti) fondi per sviluppare nel mio ente un servizio di tamponi (cosa impossibile da fare in 6 mesi in quanto servono spazi di un certo tipo che non c'erano e andavano fatti da zero) e quando io ho detto, assumete trenta quaranta biologi e infermieri che in tre settimane ve li formiamo a costo zero come tecnici biomolecolari e poi impiegateli nei centri già esistenti, risparmiando un bel po, e potenziando il tracciamento, ci hanno detto che non era una loro priorità. La seconda per dirci, in piena estate, se avevamo idee per fare ricerca nel nuovo centro di Venaria, che avevano pereparato per il covid e che essendo l'emergenza finita avrebbero voluto usarlo per altro... quando gli ho fatto notare che era allora il momento di fare tamponi, e che avrebbero dovuto mettersi sotto invece di pensare ad altro, non mi hanno più contattato. Sono piccoli esempi di quello che non è stato fatto. E' un disastro, e le colpe sono ben chiare, sia a livello locale (i trasporti comunali e provinciali andavano riorganizzati, magari recuperando i bus turistici, che sono pure in sofferenza), che regionale, che statale (e non dico nulla sulla tragedia burocratica dei fondi a chi sta soffrendo economicamente). E che altre nazioni abbiano fatto la stessa colpevole sottovalutazione non è una scusa... noi avevamo avuto i camion militari a spostare le bare, non gli slovacchi. Ultima cosa: i bandi per assumere medici: vai sul sito della regione a vedere cosa è stato bandito da maggio ad oggi, e cosa nell'ultima settimana o due. Non è che i soldi sono comparsi dal nulla... E vatti a vedere quanti medici si sono spostati nel privato (che si permette pure di dire: i covid ve li tenete, a noi mandateci gli oncologici che pagate meglio) o si sono prepensionati con quota cento. Sai quanti sono stati sostituiti? Vabbè, la smetto, perchè mi arrabbio. Cito un bravo virologo inglese: fatevi la vostra bolla, una cerchia di amici stretti, e frequentate solo loro, fino a che il vaccino sarà pronto e disponibile. Non è limitare la libertà, è scegliere, consapevolmente, di abbattere i rischi, per voi e per la società. Ho pure scritto "bravo virologo", finisco con una battuta: come ogni microbiologo che lavora con i batteri so benissimo che i virologi sono semplicemente microbiologi non abbastanza intelligenti per lavorare coi batteri :-) notte |
Lega multe e buon senso - 29 Giugno 2020 - 17:56Re: Re: Re: Breve video dell'ex Ministro della SanCiao paolino i dati che avevo messo erano stati presi dal seguente link e le percentuali che ne avevo tratto erano basati su questi https://news.google.com/covid19/map?hl=it&mid=/m/02j71&gl=IT&ceid=IT:it Sabato mi pareva di aver trovato la fonte che citavi e in base a quei dati risultava che per quel che concerneva l'Italia coincidevano a quelli indicati da me, per quel che riguardava la Svizzera invece c'era uno scarto dello 0,8%; quindi la percentuale dei decessi svizzeri calcolata sui casi totali confermati per la mia fonte era 5,5%, per la tua 6,3%. ""La percentuale sulla popolazione quindi sale a livelli più verosimili."" No, la percentuale dei decessi la si calcola sul numero dei casi confermati, ad ogni modo se si vuole calcolare la percentuale decessi rispetto al totale della popolazione risulta (prendendo i dati di qualche giorno fa): Italia ca. 0,055% Svizzera ca. 0,022% Risulta evidente che c'è comunque una grossa differenza, in Italia il 14,5% dei casi confermati è morto, in Svizzera (prendendo il tuo dato) il 6,3%. Ma non è tanto questo divario - che comunque bisogna comprendere analizzando tutti gli errori avvenuti e pure altre cose che risultano inspiegabili - che volevo far notare ma la sospensione dei diritti costituzionali che in Svizzera sono stati enormemente più contenuti, a nessuno là è stato impedito di muoversi dove e come desiderava e per il tempo che gli garbava. Ci sono poi molte considerazione da fare, ad esempio si potrebbe citare il Presidente dell'ordine dei medici delle Liguria che dice """All'obitorio comunale di Genova i morti per patologie diverse dal Covid-19 sono praticamente scomparsi"", il che significherebbe che hanno "catalogato" tra i deceduti per Covid anche molte altre persone che sono decedute per altre patologie (lui fa una stima in percentuale, ora non la ricordo ma è piuttosto alta, inoltre non ho più seguito la cosa ma aveva asserito che stavano affrontando la questione per determinare con metodo scientifico questo tema), il che farebbe sospettare che sia avvenuto anche su tutto il territorio nazionale. C'è poi la questione delle circolari ministeriali che caldamente suggerivano di non effettuare le autopsie (qui si apre la questione del perché, e del fatto che se si fossero effettuate si sarebbe scoperto molto prima che prime cause dei decessi erano i trombi e quindi si sarebbe potuto adottare cure mirate evitando la morte di molte persone, ecc). Io sono piuttosto sensibile alla parola libertà, mio padre è stato 2 anni prigioniero in Germania e ricordo anche se non totalmente quel che raccontava, penso molto lo abbia tenuto per sé, per cui se per una qualunque ragione si prendono decisioni che la limitano mi si rizzano i capelli e cerco di capire cosa sta avvenendo, perché, e vorrei lo comprendesse quanta più gente possibile, anche in una repubblica democratica chi esercita il potere non è esente da tentazioni di qualsiasi tipo, e l'equilibrio su cui si basa tale democrazia è meno stabile di quanto immaginiamo. Vedere persone che in buonafede eseguivano ed eseguono scrupolosamente i dettami senza minimamente avanzare il benché minimo dubbio, assorbendo senza alcun filtro ogni precetto come se fosse stato emanato da dio padre, è tutto fuorché auspicabile, per se stessi e per la democrazia. Ho visto come si è represso ed umiliato molte persone, ho visto come il sentirsi investiti di un potere che prima non era concesso ha mandato in visibilio persone che si sono sentite libere di accanirsi con chi osava mettere fuori il naso per fare una camminata in solitaria in posti sperduti o addirittura chi portava figli o madri a fare commissioni, ho visto i meccanismi di rivalsa con relative delazioni e/o insulti nei confronti di chi esausto usciva a prendere una boccata d'aria per non scoppiare. Ho visto e vedo come ci si accanisca sui cosiddetti propagatori di fake news, a livello governativo nazionale ed europeo e come ciò venga auspicato dai social media, dai giornali e dalle tv nazionali, dagli organismi come ISS e OMS, ecco, |
Comitato Stop 5G incontra Marchionini - 20 Aprile 2020 - 02:24Stop 5g CONDIVIDETE.. CHE SIA UN ESEMPIO !!!!!SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Contro il 5G e l’inquinamento elettromagnetico si sono schierati Ambiente Salute nel Piceno, in accordo con l’Associazione medici per l’Ambiente, la Dottoressa Isde Patrizia Gentilini, oncologa, la Dottoressa Isde Renata Alleva con dottorato in biochimica, Stop 5G Marche nella persona di Stefania Gagliardi , Adriano Mei per i comitati in rete Marche. Allo scopo di fare sentire la propria voce, questi comitati e associazioni hanno inviato una lettera al Sindaco di San Benedetto, Pasqualino Piunti. Di seguito le loro parole tramite la nota inviata al primo cittadino. “Siamo qui con la presente per riproporLe quanto da noi richiesto mesi fa per vietare la sperimentazione e l’installazione della tecnologia 5G a San Benedetto del Tronto; tecnologia messa in discussione da medici e ricercatori di tutto il mondo proprio perché si pongono seri dubbi sui suoi effetti sulla salute. Chiedemmo allora che Lei, come massima autorità sanitaria locale, appoggiato da un atto amministrativo largamente condiviso dal consiglio comunale, imponesse il divieto alla sperimentazione ed installazione di tale tecnologia fino a che non fosse provata la sua innocuità nei confronti della salute dei cittadini, facendo leva sul Principio di Precauzione, fondamentale normativa europea per la tutela e la prevenzione della salute pubblica. Oggi, a distanza di mesi, abbiamo acquisito la consapevolezza che la sperimentazione in Italia è ormai terminata e che nel corso del 2020 molte aziende si stanno già preparando ad inviare le proprie richieste per l’installazione nel nostro comune di antenne 5G. Im virtù di questa nuova situazione Le chiediamo con urgenza di esprimere la Sua contrarietà con un atto amministrativo, in ragione della sua massima carica di Primo Cittadino, e che lo faccia coinvolgendo tutto il consiglio comunale, gli uffici tecnici del Comune, l’azienda Polab alla quale è stato appaltato il piano antenne cittadino. Consideriamo ancora fondamentale l’utilizzo e il potenziamento del monitoraggio da noi proposto ed ottenuto per il controllo dei limiti delle emissioni delle antenne già esistenti. Chiediamo inoltre, proprio con l’ausilio di una commissione, di rivedere il regolamento comunale su questa materia per mettere in sicurezza il nostro territorio prevedendo la tempestiva informazione dei comitati di quartiere. Certi che lei abbia compreso l’urgenza e la gravità della questione ci auspichiamo in un riscontro positivo alle nostre richieste”. Ambiente Salute nel Piceno ricorda che sabato 18 aprile, alle ore 19, in diretta sulla pagina facebook dell’associazione, si terrà un evento online. |
Montani risponde al PD su sanità - 28 Novembre 2019 - 17:16seconda parte...ICARDI: se una persona non è preparata deve avere l’umiltà di non fare quella cosa. Arriva al Tecnoparco con una presentazioncina (per fortuna registrata dalla TV locale, sennò indisponibile ai poveri cittadini) ppt che è onestamente orrenda, umiliante per lui che la presenta e irritante per chi con più di tre neuroni deve assistere ad uno spettacolo così triste. A parte la qualità grafica del lavoro, che credo sia costata non più di 20 minuti di impaginazione, e che sarebbe stata triste in Bangladesh, la cosa peggiore è la qualità dei dati presentati, in gran parte incompleti e quando presenti limitati a valori unici, senza un minimo di valore matematico e statistico. E dire che ha a disposizione dati di vent’anni e aveva pure tre mesi di tempo… se un mio studente non dico di magistrale ma di triennale mi si presentasse con un lavoro del genere lo rispedirei al primo anno a rifarsi l’esame di statistica dove evidentemente dormiva! Il fatto è che nel panorama politico lui era quello “esperto”… pensate gli altri! Non può andare ad un incontro sulla sanità perché non ha la sicurezza di avere un videoproiettore :-) MARCHIONINI: non si può dire che non sia coerente, vuole l’ospedale unico, tra Fondotoce e Ornavasso, e tre presidi di territorio, uno per ogni centro principale, con una sorta di PS che fa riferimento al DEA centrale. Soluzione ragionevole, se l’ospedale unico fosse in grado di attirare quelle competenze e quel livello di qualità negli assunti che gli ospedali di Verbania e tanto meno di Domo riescono a garantire. La mia domanda è: perché l’ospedale unico dovrebbe attrarre medici più bravi? Che io sappia a Biella, situazione paragonabile, non è che succeda… Soprattutto a causa della competizione fortissima da parte delle strutture di pianura, Milano, Novara e Pavia in primis… Perlomeno agli incontri sul territorio ci va, e la netta maggioranza dei cittadini della provincia è schierata con lei, nuovo capopopolo… ALBERTELLA: Ha dimostrato di avere coraggio, oltre che di usare il cervello in modo indipendente dai vantaggi del momento. Sta su posizioni molto simili a Marchionini, fa notare con cattiveria le incongruenze di Montani &co (“abbiamo fatto sta scelta perché per fare l’ospedale nuovo ad Ornavasso ci volevano 15 anni…” mentre quello di Domo sorgerà dalle sabbie del Toce in una notte come se fossimo a Guangzhou…) e secondo me è furbissimo. Ora ha tutta la Lega contro, ma quando ci saranno le prossime elezioni secondo voi Salvini a chi offrirebbe la candidatura, a lui con suo seguito o quelli che ho citato sopra? CRISTINA: mitica! facciamo un centro oncologico di eccellenza! E chi ci viene? Forse non le hanno detto che a parte quelli già esistenti nel raggio di 100 km a breve ne avremo di nuovi alla Città della Salute di Novara, allo Human Technopole e per la parte articolazioni pure al nuovo Galeazzi di Rho… che dire? Romantica? Secondo me la cosa migliore sarebbe che il Verbano ed il Cusio si spostassero con l’ASL di Novara, avremo in ASL un nuovissimo centro hub, e due spoke con DEA a Borgo e a Verbania. Avremo reparti convenzionati con l’università con professori a volte di fama mondiale a fare i primari, e i migliori tirocinanti e specializzandi in reparto. Avremo pure accesso alle apparecchiature del Maggiore che verranno presto liberate… Domo resterebbe sede della sua piccola ASL di montagna, manterrebbe l’ospedalino, comunque giustificato dalla specificità, e pure la sede dell’ASL, così Pizzi potrà dire che ha fatto assumere altri 4 gatti. Però tutti noi avremo cure migliori, non peggiori come viene prospettato ora! |
Fronte Nazionale: no all'ospedale unico - 14 Aprile 2019 - 13:11ospedale nuovosi chiede di formulare proposte alternative. Giusto. Alternative a che? Prima bisogna conoscere quanto oggi esiste sul territorio e come funziona. Iniziamo da qui e poi le proposte alternative vanno confrontate con la situazione attuale per capire.se le proposte sono valide. Diciamo subito che vent'anni fa il territorio non era presidiato come oggi e quindi fu naturale difendere ciò che c'era, cioè gli ospedali. Oggi la situazione è completamente diversa e migliore sotto l'aspetto assistenziale. I medici di Famiglia si stanno associando per assicurare una presenza continua non nei loro ambulatori, ma in un luogo dove a rotazione garantiscono con la Guardia medica assistenza 24 ore al giorno su 7 giorni. A Omegna è già ospitata in Ospedale, a Verbania lo sarà entro l'anno, mentre a Cannobio e Crevoladossol sono in funzione le "case della salute". Manca all'appello Domodossola, ma se ci fosse il quadro sarebbe completo. E' chiaro che con una siffatta copertura il problema di dove collocare il nuovo ospedale diventa quello di individuare una località il più a sud possibile della provincia per evitare che chi abita sul confine vada in altri ospedali incrementando la mobilità passiva, che altro non è che un aggravio di costi per la nostra ASL. Ci sono alternative ragionevoli a questo? |
Comitato Salute VCO torna su sanità provinciale - 2 Aprile 2019 - 16:59ospedale nuovoProvo a spiegare su quali basi ritengo sbagliato l'Ospedale nuovo a Domodossola:: - non è baricentrico al territorio. - una posizione così periferica incoraggerebbe i cittadini dell'area Verbano - Cusio a recarsi in altri ospedali aumentando la costosa mobilità passiva - con la scarsità di medici specialistici che si va profilando, sarà molto, ma molto difficile trovare i medici necessari che accetterebbero di lavorare in una zona così lontana. - non è l'ospedale che risolve i problemi del territorio, questi si risolvono completando il progetto della medicina territoriale. |
Lega: fermeremo l'ospedale unico - 23 Marzo 2019 - 12:06Tra i commenti autorevoli...ormai non si contano più le tesi dei professionisti della Sanità che confermano la bontà del progetto unico del nosocomio. L'ultimo di questi, arriva dalla Federazione medici di Famiglia, che - tra l'altro, avrebbe il suo tornaconto a mantenere lo status-quo: https://bit.ly/2HQq66m Primario di medicina al San Biagio: https://bit.ly/2URn1qb C'è poi chi si è dedicato ad uno studio particolareggiato presentato come tesi di laurea: https://bit.ly/2FrDISn ..e chi, lavorando nell'edilizia specializzata, ci racconta come sono gli ospedali del futuro: https://bit.ly/2UQR5lH Ora, a me vien da dire che quando vado dal Medico specialista per farmi curare o semplicemente dal meccanico per un guasto all'auto, non mi metto a sindacare le loro decisioni. Mi fido perchè, nella maggioranza dei casi, ho di fronte un professionista che sa quel che dice e quel che fa. Sulla sanità pubblica e nello specifico sul futuro dei nostri ospedali, la gente si inventa medico, ingegnere, architetto, addetto alla finanza, contabile, muratore, geologo e, non si sa per quale motivo, si oppone alle tesi dei professionisti. Ma allora mi aspetto che, in caso di malattia, si curino da soli perchè sarebbe inutile andare da un medico che, evidentemente, rischia di essere messo sullo stesso piano del cittadino comune. Concludo - ma non finisce qui, facendo notare un simpatico ossimoro leghista: sono gli stessi che decantano da anni il federalismo, la permanenza sul terrirorio delle tasse pagate, Ora che potremmo intascare parte di quel denaro, si stracciano le vesti alludendo agli sprechi di denaro pubblico: denaro, che certamente, finirà nelle tasche di altri o verrà utilizzato altrove. Con buona pace di quelli che non sapranno mai che fine avrà fatto, con la sola certezza di aver perso quell'investimento sul proprio territorio. Saluti AleB |
Cannobio: nuova ambulanza e DAE - 14 Febbraio 2017 - 13:03CHI STIAMO SOCCORRENDO?Innanzitutto iniziative di questo tipo vanno sempre lodate, com'è doveroso che sia. Infatti disporre in un territorio montano così frastagliato come quello del VCO di una ambulanza in più e di un altro Dae, collocati come in questo caso a Cannobio o in altre località, offre l'opportunità di accorciare i tempi del primo soccorso sanitario che sono, indubbiamente, il fattore più importante nella catena del soccorso. Soprattutto, per quei paesi che sono distanti molti minuti e km dalle strutture ospedaliere, com'è il caso di Cannobio e di molte altre località, per esempio. Gestire traumi da incidenti stradali, ischemie cardiache, infarto del miocardio o altre patologie che richiedono interventi immediati, possono risultare estremamente difficili. Poi, il Castelli di VB potrebbe non bastare, in quanto, se vi fosse la necessità di un intervento di cardiochirurgia immediato, esso non sarebbe possibile, perché non vi è una chirurgia cardiovascolare e quindi si verrebbe necessariamente indirizzati a Novara o Vercelli, altro tempo che passa. Quindi quale altro fattore può incidere nella catena del soccorso per dare maggiore appropriatezza all'intervento? Semplice, poter conoscere lo stato di salute della persona soccorsa in tempo reale ! Come si potrebbe sapere che il soggetto è un cardiopatico ed ha impiantato uno stent o by pass non è sempre così immediato. Oppure, se sta seguendo una terapia anticoagulante o magari ha delle intolleranze ad alcuni farmaci e molto altro ancora. Avere a disposizione subito informazioni sullo stato di salute di una persona diviene fondamentale e va tenuto presente, i soccorritori non ci conoscono sotto l'aspetto clinico. Comunicare subito dall'ambulanza all'ospedale i dati sanitari più rilevanti del soggetto soccorso potrebbe non solo accorciare i tempi ma definire, con minuti di anticipo preziosi, il da farsi e verso quali strutture appropriate indirizzarsi. Concludendo, resta aperta una strada nella catena del soccorso che pochi considerano ma che ogni 118 nazionale ritiene importante ed è: "chi stiamo soccorrendo"? Pertanto invito i Sindaci del VCO e gli Operatori di primo soccorso sanitario, siano essi medici o laici, di contattarmi al fine di potere sensibilizzare ulteriormente i cittadini su nuovi sistemi semplici ed efficaci per cercare di ridurre maggiormente i tempi già dai primi istanti, con maggiori informazioni vitali e facilitando l'appropriatezza d'intervento. |
M5S su revoca fondi Fondazione Cariplo - 18 Gennaio 2017 - 18:10eterni problemi Sanità VCOe dove li trovano i soldi per erigere un nuovo Ospedale dal momento che hanno sbandierato il tanto agognato pareggio di bilancio(entro Gennaio 2017) , hanno rimpinguato generosamente gli stipendi dei Direttori Generali, hanno ridefinito i primariati sul territorio, continuano a mantenere i doppioni e i "tripploni" dei Reparti ma costringendone altri coi rispettivi Operatori a sopportare turni massacranti pur di mantenere standards di qualità accettabili? E il nuovo Ospedale ,ammesso che sorga, mica lo vanno a costruire in regione ex Tecnoparco,pianeggiante,ben servita, accessibile,quasi completamente derserta ormai,dove ci potrebbero stare tutti i Reparti,un grande DEA, tutti i Srvizi: Ambulatoriali,Amministrativi,Manutentivi,Didattici,Congressuali(a voler essere magnanimi): no!, a Ornavasso sul fianco della montagna con accessibilità problematica a detta di molti.E da ultimo,chi potrà mai ambire a dirigere un Reparto di un siffatto Ospedale che già oggi ha perso lustro e credibilità essendone venuti a mancare i riferimenti in seguito al depauperamento di Operatori dovuto in parte a pensionamenti ma anche a demotivazioni professionali che hanno sempre escluso la meritocrazia. Un Ospedale,qualunque esso sia,si regge su medici e infermieri: quanto più sono bravi e preparati tanto più cresce. E non si regge e progredisce su un concetto di tipo aziendale.Un Ospedale non potrà mai essere un'Azienda.Un Ospedale ,limitatamente alle sue proprie esigenze, deve essere luogo di cultura, scienza e conoscenza,sperimentazione,dialogo,confronto,didattica,luogo di valorizzazione dell'uomo anche nei suoi aspetti piu fragili e drammatici,luogo di ricerca e crescita professionale continua.Tutto ciò non si ottiene coi tagli di Personale Servizi e Prestazioni e con l'incalzante e sconsiderata burocratizzazione del lavoro ma con l'innalzamento della qualità e la continua motivazione del Personale negli ambiti specifici delle branche.E' forse la conclusione di una favola che ho avuto la fortuna di vivere insieme a molte altre Persone eccezionali ma è bello e giusto anche sognare. Oggi non è più tempo. |
Elenco completo dei divieti e delle modifiche alla circolazione per il passaggio del Giro d'Italia - 27 Maggio 2015 - 08:39Interruzione di Pubblico servizioAnche ai medici di base operanti sul territorio sarà impedito di visitare gli ammalati per una intera giornata. Gravi o no pare poco interessare agli organizzatori che non hanno pensato di consentire, almeno per i casi urgenti, la circolazione alle auto dei medici di famiglia già dotate di permesso di circolazione e sosta in aree vietate. Ambulatori pubblici chiusi o non raggiungibili.medici impediti di circolare. Una mia richiesta di deroga al Sindaco è stata respinta. Eppure l'ordinanza del Prefetto parla di deroga ai mezzi di emergenza e soccorso. Questa si chiama interruzione di pubblico servizio". Poco importa se per il giro d'italia. Se accadesse qualcosa di grave la responsabilità dovrà ricadere sugli organizzatori. DR Giorgio Tigano |
PdCI su chiusura DEA - 12 Novembre 2014 - 23:19Esco dal coro...Esco dal coro e vi faccio una domanda: comprereste oggi una macchina degli anni settanta, diciamo una FIAT 127, al costo di una utilitaria attuale? Ecco, questo è l'esempio che mi viene per descrivere quella che è oggi la sanità. Una macchina costosa che richiede personale altamente qualificato e dove si richiede un'esperienza sempre più elevata. Infatti, per farsi curare patologie gravi si esce da Verbania, o da Domo, per andare in centri specialistici che si differenziano dai nostri ospedali non perché hanno medici migliori, ma perchè fanno solo quello su centinaia di migliaia di casi l'anno, questa è la sanità oggi. Quindi no all'ospedale unico, siamo un territorio troppo piccolo per avere delle eccellenze, e forse dovremmo accettare l'idea di avere un solo DEA, o addirittura nessuno, ma solo dei centri di primo soccorso dove preparare il malato per essere trasferito in un centro specialistico, dove si può essere curato meglio che in un DEA non sufficientemente attrezzato. Ovviamente questo deve essere negoziato con servizi di prossimità più efficienti, una base di elisoccorso, dotata di un elicottero adatto per i voli ogni tempo e notturni, la costruzioni di piazzole distribuite lungo tutta la provincia, e così via... So che quello che ho scritto potrebbe non piacere a tutti, me per primo, ma temo che questa sia quello che, per forza di cose succederà. Saluti Maurilio P.S. Faccio notare, che non ho mai parlato di risparmi, ma di servizi migliori (migliori cure) per i cittadini |
Carlo Bava su sanità Vco e probabile chiusura DEA Verbania - 11 Novembre 2014 - 02:50IllusioniVogliamo PER UNA VOLTA lasciare perdere polemiche politiche e territoriali? L' ospedale unico del VCO si poteva fare 15 anni fa quando si aprì la finestra della legge 20 che lo avrebbe finanziato. Parte del Castelli ai privati (l'Istituto San Giuseppe aveva i soldi e vi avrebbe posizionato una parte dei reparti di Piancavallo, poi i soldi sono finiti ed a Intra è rimasto il buco di Via Simonetta), parte del San Biagio venduto al libero mercato sarebbero rimasti in entrambi i centri ambulatori e day hospital il resto ad Ormavasso. Gli ossolani non vollero, la sinistra non volle, la Lega non volle. Addirittura si fece un referendum CONTRO l'ospedale unico sostenuto dall'allora assessore regionale Racchelli, dal presidente della provincia Guarduci, dal sottoscritto, dall'Ordine dei medici. C Si disse che l' "ospedale unico plurisede" era la formula migliore (Zanotti). Reschigna - a quando ricordo - non si espresse mai chiaramente. Erano scelte STRATEGICHE che andavano capite, non si volle capirle, come altre per il nostro territorio. Ora la Regione è senza soldi, bisogna ridurre, si tagliano i punti deboli e il VCO è debolissimo con Novara ospedale-cardine. Si tagli a Domo o a VB la realtà non cambia. L'amarezza per me raddoppia perché solo 3 anni fa quando da sindaco cercavo di far capire a cosa andavamo incontro mi si disse che ero un visionario. In Ossola si muovevano e si muovono, a Verbania temo di no: quando chiamai a raccolta i sindaci di Verbano e Cusio su 41 convocati arrivarono in 13 e sulla stampa ci fu chi godette "Zacchera lasciato solo".... Anche qui, un'altra volta, mancanza completa di STRATEGIA soprattutto a livello locale. Peccato, è di nessuna soddisfazione dire adesso " ve l'avevo detto"... |
Carlo Bava su sanità Vco e probabile chiusura DEA Verbania - 10 Novembre 2014 - 14:07oppure toccare gli sprechi veri?!da un post dei 5 stelle: " ...numeri della locale ASL 14 che, per servire un territorio di 170.000 abitanti (meno di un quartiere di Milano), ha in organico, esclusi i medici di base, un esercito di circa 400 dirigenti (medici e amministrativi) che costano, da soli, circa 37 milioni di euro /anno su 47 milioni di ricavi dichiarati." |
La Guardia di Finanza di Verbania illustra i risultati del 2013 - 8 Febbraio 2014 - 05:44sequestri di drogaDai ottimi risultati...!!!??? In un anno 10 kg tra tt le sostanze !!!! Continuo a sostenere che la Guardia di Finanza deve impiegare i suoi uomini nel reprimere corruzione, evasione fiscale e reati di tipo finanziario, x ripulire il ns territorio dal vero cancro che soffoca la società italiana...xkè nei sequestri fanno ridere !!!! Oltre alla personale opinione, condivisa da molti medici e capi di stato in tutto il mondo, che le droghe leggere vadano liberalizzate e le altre legalizzate!!! Quindi mi ripeto : NN SPRECATE TEMPO E LAVORATE X COMBATTERE SERIAMENTE IL CRIMINE FINANZIARI/ECONOMICO |
Una risposta al comunicato del M5S sul CEM - 5 Settembre 2013 - 11:41Un cittadino rispondeSono in sintonia con te, Mario B., specie dove dici "era un cesso anche quel che si voleva in piazza mercato, e sono stati gettati soldi a iosa ..". Mario io ho la sensazione che il "pezzo" di Emanuele Vitale trasudi di orgoglio e ironia. Leggo, accetto e ne faccio tesoro: abbiamo sempre da imparare. Circa le critiche all'intervento M5S osservo che esso (l'intervento) mi sembra sensato, perfettibile sicuramente. Mi sembra che M5S, pur non potendo vantare l'esperienza dei partiti che incamerano milioni di finanziamento pubblico, (e non ricalcandone gli schemi organizzativi) sia molto attento anche alle "tematiche del proprio territorio" e, personalmente, sono disposto non porre discriminanti su proposte di acquisto di immobili privati "quasi impossibile" da realizzare ("folle" nel giudizio tranciante di Emanuele). Tremilaottocentosessantasei "adepti e lacustri", però! Vorrei ricordarti, o Mario, che, a differenza di quanto magari avviene in alcuni partiti anche piccoli, i rappresentanti di M5S rappresentano il popolo e non il vertice: è questa una cosa che appare inconcepibile a chi, da sempre, ha preso "ordini" dall'alto, è cosa che disorienta e fa paura. Ovviamente il diritto alla provocazione, moderatamente, appartiene a tutti, così come la possibilità di esprimere idee e proposte. Spero di poter presto allietarmi delle melodie della tua armonica. Giovanni De medici |
Raccolta fondi AslVco, attenti alle truffe - 23 Maggio 2013 - 17:13RACCOLTA FONDIBuongiorno, sono Stefania Civalleri, la Responsabile della delegazione ANVOLT di Novara ovvero Associazione Nazionale Volontari Lotta contro i Tumori, ONLUS. Tanto per chiarire la situazione volevo informare tutti i cittadini del Verbano Cusio-Ossola e le Istituzioni, come la ASL VCO, che la nostra Associazione opera regolarmente sul territorio. Siamo infatti iscritti regolarmente all'albo del volontariato regionale (nel nostro caso la regione è la Lombardia poiché la sede nazionale è a Milano) e facciamo parte del Consiglio direttivo della FAVO (Federazione delle Associazioni Volontari Oncologici). Operiamo sul Piemonte orientale dal 1989 aiutando i malati di tumore terminale e loro famigliari attraverso trasporti (ospedale-casa e viceversa), assistenza infermieristica (con infermiere specializzate) e assistenza domiciliare. Inoltre presso la nostra delegazione di Novara, sita in Via Marconi 18/ac, è presente un ambulatorio di prevenzione dove vengono effettuate visite di prevenzione ginecologica (comprensiva di pap test, visita ginecologica e ecografia transvaginale), urologica e dermatologica, il tutto senza impegnativa e con medici specialisti nel settore. ANVOLT è un'associazione senza scopo di lucro opera principalmente con progetti di prevenzione in collaborazione con l'Unione Europea, il Ministero della Salute, le Amministrazioni regionali e provinciali e varie ASL. ANVOLT si sostiene con contributi e donazioni da parte di privati e aziende. A questi benefattori si rivolge in particolare attraverso il sito web www.anvolt.org, ma anche a mezzo del c.d. "fund rising" annuale nelle province che competono la nostra delegazione (ovvero Novara, Vercelli, Biella, Verbano Cusio-Ossola, Asti, Alessandria e Pavia), una metodologia approvata ed utilizzata dai più importanti organismi del privato sociale. Tengo quindi a precisare che non facciamo raccolta fondi porta a porta, ma contattiamo prima telefonicamente le persone chiedendo gentilmente un'offerta. Se la persona dà il suo consenso, viene inviato a domicilio un fiduciario con regolare RICEVUTA FISCALE, detraibile secondo le norme vigenti. Inoltre, solitamente, prima di iniziare la raccolta fondi, vengono informate le autorità competenti del territorio, ovvero i Carabinieri. Sappiamo anche noi che, purtroppo, ci sono Associazioni poco serie, ma non dimentichiamoci che ce ne sono moltissime che operano regolarmente sul territorio. Con questo volevo tranquillizzare i Nostri generosi associati, sia di vecchia data che appena acquisiti, dicendo loro che ANVOLT è un'associazione seria e che opera alla luce del sole. Vi prego quindi di voler dare notizia della circostanza che l'Associazione opera nel pieno rispetto delle normative in vigore e dei propri fini statutari, con assoluta trasparenza, e che niente ha a che fare con chiunque invece solleciti con fini devianti la raccolta fondi presso la cittadinanza. Vi invitiamo inoltre presso la Nostra delegazione di Novara o presso la sede nazionale di Milano al fine di averne una diretta conoscenza o confronto. Per info non esitate a contattarci al numero 0321-30220 fax 0321-390587 oppure all'indirizzo novara@anvolt.org. Siamo presenti anche sul SITO WEB www.anvolt.org e su facebook come ANVOLT NOVARA. Distinti saluti Stefania Civalleri |