Il BLOG pubblico di Verbania: News, Notizie, eventi, curiosità, vco

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Mirella Cristina: viabilità e neve - 23 Novembre 2024 - 08:01

Mirella Cristina: "la nevicata di ieri - giovedì 21 ndr- era prevista da giorni, eppure questa mattina la Città si è risvegliata nel caos: marciapiedi impraticabili, strade ghiacciate e cittadini costretti a muoversi tra mille rischi".

Convegno decennale Museo GranUM - 22 Novembre 2024 - 12:05

In occasione del decennale dall’inaugurazione del Museo GranUM, dedicato all’epopea della storia estrattiva del granito rosa di Baveno e ai suoi impieghi architettonici e scultorei in Italia e nel Mondo, il Comune di Baveno, che ne è promotore e titolare, organizza un convegno internazionale attorno al tema dell’emigrazione degli scalpellini, e non solo, verso gli Stati Uniti d’America.

Il Parco Val Grande riceve la certificazione CETS - 21 Novembre 2024 - 15:03

la delegazione dell’Ente Parco Nazionale Val Grande, composta dal Presidente luigi Spadone e da Cristina Movalli, si è recata a Bruxelles per un momento di grande rilevanza.

Stresa Festival adotta i primi 138 alberi nel nome di Claudio Abbado - 15 Novembre 2024 - 16:06

Un Bosco nel nome di Claudio Abbado: sabato 16 novembre, Stresa Festival aderisce all’evento organizzato da WOWnature nel Parco Campo dei Fiori, in provincia di Varese, per contribuire alle attività di riforestazione e miglioramento dell’area naturale con i primi 138 alberi adottati dallo stesso Festival e dal proprio pubblico, che ha calorosamente aderito all’iniziativa fortemente voluta dal Direttore Artistico Mario Brunello.

"la matematica è politica" - 8 Novembre 2024 - 10:03

la Società Filosofica Italiana sez. VCO, propone sabato 9 novembre 2024, alle ore 10.00, la lettura del libro: la matematica è politica, di Chiara Valerio, presso la Biblioteca P. Ceretti di Verbania.

Incendio Devastante a Possaccio: Fiamme in un Capannone dell'Ex Cartiera - 6 Novembre 2024 - 09:13

Questa mattina, un incendio ha colpito un capannone a Possaccio, generando fumi tossici e richiedendo l'intervento dei Vigili del Fuoco per domare le fiamme.

Presentato il progetto Piazza Mercato a Intra - 31 Ottobre 2024 - 10:03

Riceviamo e pubblichiamo, il verbale della riunione del Consiglio di Quartiere Intra, dove l'Amministrazione ha presentato il progetto della nuova Piazza Mercato a Intra.

Intensificati i controlli nel VCO: il bilancio del weekend - 29 Ottobre 2024 - 08:01

Controlli di Polizia e Carabinieri nel weekend, molte le persone e i veicoli controllati e le sanzioni comminate.

Protezione delle Acque Italo-Svizzere - 28 Ottobre 2024 - 12:05

A Poschiavo la 52esima riunione della CIPAIS, Commissione Internazionale per la Protezione delle Acque Italo-Svizzere.

Maltempo: frana a Colloro ed evoluzione - 27 Ottobre 2024 - 12:05

Nelle ultime 12 ore precipitazioni forti hanno interessato la fascia montana e pedemontana nordoccidentale della regione, dal Verbano fino alle valli di lanzo. Di seguito la nota di ARPA Piemonte.

ASl Novara e VCO: confermata la tesoreria a Banco BPM - 13 Ottobre 2024 - 10:03

Banco BPM si aggiudica nuovamente il servizio di tesoreria delle ASl di Novara e del VCO. Il rinnovo, valido a partire dal 1° gennaio 2025 e della durata di cinque anni, coinvolgerà le ASl di Novara e del VCO, alle quali afferiscono 153 Comuni distribuiti sul territorio delle due Province.

Tornano i Gruppi di lettura Filosofici - 11 Ottobre 2024 - 10:03

Tornano in Biblioteca i Gruppi di lettura Filosofici - sabato 12 ottobre - Epicuro "lettere" - sabato 9 novembre - Chiara Valerio "la matematica è politica".

Una mostra per celebrare Don Tullio Bertamini - 4 Ottobre 2024 - 17:04

Domodossola rende omaggio a Don Tullio Bertamini: nel centenario della nascita, una mostra inedita voluta da Fondazione e Associazione Ruminelli.

Biancolatte 2024 - 4 Ottobre 2024 - 14:03

Biancolatte gioca d'anticipo e riprogramma l'11a edizione, che andrà in scena a Crodo sabato 5 e domenica 6 ottobre.

Calendario escursioni aree protette della Valsesia - 29 Settembre 2024 - 15:03

le escursioni nella splendida cornice delle aree protette della Valsesia continuano a proporre esperienze indimenticabili, grazie all'impegno delle Guide ufficiali dell’Ente di Gestione delle aree protette.

Regione Piemonte: 3,5milioni alle Pro loco - 27 Settembre 2024 - 12:05

Dalla Regione 3,5 milioni di euro per 135 Pro loco, all’interno del bando da 5 milioni di euro destinato anche alle associazioni d’arma.

Parco Val Grande: "Orsi e bufale" - 26 Settembre 2024 - 12:05

Ill presidente dell'ente, luigi Spadone, smentisce 'le insistenti voci messo in giro per fomentare gli animi''.

D'Alessandro su piano verde cittadino - 24 Settembre 2024 - 15:03

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del Consigliere Comunale di Forza Italia a Verbania, Samuele D'Alessandro,

Fondazione Opera Pia nuovo Consiglio - 22 Settembre 2024 - 10:03

Il 9 Settembre si è insediato il Nuovo Consiglio di Amministrazione della Fondazione Opera Pia Dr. Domenico Uccelli Onlus di Cannobio che risulta così composto: Don Mauro Caglio, Ambra Ferrari, Ermanno Mazza, Bruno Verrua e Silvia Zucchetti. 

Gran Tour delle Genti - 20 Settembre 2024 - 18:06

Nell'alto lago Maggiore un progetto di valorizzazione culturale lungo l'antica via che collega quattro località affacciate sul Verbano.
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All'Arena vietato il bagno - 12 Agosto 2024 - 07:32

Divieto di balneazione
Vedo che in tanti si meravigliano e/o si indignano perché in un area lacustre come l’arena viene posto un divieto di balneazione provvisorio quando, per legge, in quell’area, la balneazione dovrebbe essere essere vietata permanentemente. Quello che invece mi chiedo è il perché, dirigenti e amministratori del bene e della salute pubblica, nonostante gli sia stata data la piena disponibilità e collaborazione, non hanno mai coinvolto chi da decenni opera, per professione, in questo specifico settore e svolge corsi sulla preparazione tecnica del personale di salvataggio. Sicuramente gli avrebbero spiegato, come fanno durante i corsi di formazione, i motivi legati a questi divieti permanenti: - nei Porti per motivi legati al transito di imbarcazioni. - nella foce dei fiumi per motivi igienico sanitari legati alle caratteristiche delle acque convogliate a lago o a mare dai corpi idrici potenzialmente ricche di carichi antropici e/o inquinanti. - nelle aree lacustri e marine protette - nelle aree industriali.

Movida a Cannobio, una nota dal Centro Storico - 19 Agosto 2023 - 14:57

Un inizio
Se da qualche parte, per trovare un'equa soluzione, bisogna pur partire, si potrebbero limitare le esibizioni musicali e/o canore sia dal vivo che con strumenti meccanici nei pubblici esercizi e sulle aree pubbliche alle ore 23 dal lunedì al venerdi, alle 24 al sabato per tornare alle 23 alla domenica sera. Chiusura per tutti gli esercizi alle ore 24 secondo la tempistica che ho indicato prima. Eccezioni potranno esserci i n occasioni particolari (carnevale, ultimo dell'anno): dalle 23 in poi nessuno verrà cacciato a casa e potrà continuare a godersi la serata all'aperto passeggiando avanti ed indietro gustandosi l'arietta fresca ad libitum, o rimanendo ai tavolini di bar e ristoranti continuando a sorbire ciò che hanno ordinato fino a chiusura dell'esercizio. Agli scalmanati dovrebbero poi pensarci le forze dell'ordine coordinandole tra loro.

Movida a Cannobio, una nota dal Centro Storico - 16 Agosto 2023 - 08:49

Turisti e non
Non sono un turista ma non per questo credo di avere meno diritti di loro: se loro hanno diritto al divertimento, io ho diritto al riposo. Del resto , parlando anche con molti turisti, parecchi di essi apprezzano quei luoghi dell'Alto Verbano in cui regna la quiete e non il trambusto, sia di giorno che di notte e per tali motivi rifuggono i luoghi in cui la cosiddetta "movida" la fa da padrona. aggiungerei un'altra cosa che, a mio modo di vedere è fuori luogo: l'eccessiva permessività nel consentire l'occupazione di spazi ed aree pubbliche con tavoli, tavolini sedie ed ombrelloni, talora a scapito di chi in certi luoghi transita sia a piedi che in bici sottraendo spazi pubblici a tutto favore di pochi esercenti. Va bene che pagheranno il cosiddetto "plateatico" che a certi amministratori comunali (talora i ruoli amministratore/esercenti si confondono e si intersecano) ma mi chiedo se l'introito vale la riduzioni di fruibilità pubblica.

Tigano su ex caserma carabinieri - 26 Luglio 2023 - 08:43

Buon senso.
Finalmente una proposta degna di essere ascoltata e sostenuta. Mi ricordo che l'anno scorso feci la stessa identica proposta. Unico scenario oggi possibile per cercare di sistemare due aree centrali di Pallanza con una sola azione, nell'interesse della popolazione e della funzionalità dell'intera città. Sono 16 (legassi SEDICI) anni che il cantiere delle Scuole "Orsoline" giace in condizioni critiche così come l'edificio ex caserma. Si trovi il coraggio di intraprendere una seria trattativa e si porti a compimento il risanamento delle due aree. Alegher

PD su parcheggio piazza fratelli Bandiera - 26 Ottobre 2022 - 17:27

Re: Serve guardare al futuro al di là delle rival
Sono d'accordo con lei sul fatto che le aree pedonali siano essenziali per creare un ambiente vivibile per gli abitanti e attrattivo verso i turisti ospiti graditi. Il rifacimento del lungolago va giustamente in quella direzione. Purtroppo però il progetto di piazza mercato non mi sembra che risolva molto in questo senso. Occorrerebbe riuscire ad aumentare la parte di giardino urbano sacrificando un pezzo dell'area parcheggio, ma non è un problema facile da risolvere senza disagi per i residenti

PD su parcheggio piazza fratelli Bandiera - 26 Ottobre 2022 - 09:48

Serve guardare al futuro al di là delle rivalità
Spiace vedere la solita polemica politica, ma il progetto è valido in ottica futura, le zone pedonali nelle aree turistiche hanno sempre funzionato perché diventano una zona piacevole dove venire e passare il tempo. Il progetto semmai ha il limite di non predisporre prima i parcheggi, ma per il resto, indipendentemente da sinistra o destra, una creazione di un'area pedonale nella zona del lungolago per me sarà sempre un'ottima cosa e ben venga. Non possiamo restare ancora agli anni '80 quando con l'auto arrivi di fronte al bar al lago. Bisogna cambiare questo modo di vedere le cose e paragonare anche gli esempi ottimi fatti in molte realtà estere, dove non arrivi certo in centro con l'auto (basti vedere anche alcune città in Svizzera). Certo servono i parcheggi di corrispondenza, ma per il resto vedo la solita opposizione politica un po' antiquata e tipica dell'Italia (quello che propone l'avversario è sempre sbagliato) e basta. Ripeto sicuramente si può migliorare, ma la creazione di un'area pedonale con sistemazione della piazza è un'ottima cosa che valorizzerà il lungolago.

Verbania Futura torna su Piazza Garibaldi - 26 Settembre 2022 - 12:23

parcheggi
Demolire la ex caserma per fare parcheggi? Follia....politica. Ci sono altre aree dov'è possibile agire. Il cantiere privato a pochi metri proprio di fronte all'ex caserma, che da ben 15 anni (leggasi QUINDICI ANNNI) è abbandonato a se stesso. Imbarazzante dal punto di vista turistico, è però praticamente già pronto per essere un parcheggio........si abbatte il caseggiato e con pochi soldi ci sarebbero più di un centinaio di posti auto dando continuità con quello esistente. Che il Comune si faccia coraggio e tenti un approccio con i proprietari dell'area e proponendo uno scambio con la caserma. Si otterrebbe la sistemazione dell'area degradata (dubito fortemente che nell'area ex orsoline si faccia qualcosa nonostante i progetti presentati) e un bel parcheggio che in settimana potrebbe servire l'ospedale e nei week end, il lungo lago chiuso al traffico (speriamo da villa Giulia sino alla Fornarina).

Montani: apertura agli svizzeri-ticinesi - 14 Maggio 2021 - 16:43

il senatore non è il solo....
"CONFCOMMERCIO: AGEVOlARE lA MOBIlITA’ DAllA SVIZZERA All’ITAlIA: In una lettera indirizzata a Governo, Regioni, Prefetti di Province piemontesi e lombarde tra cui il Vco, il presidente Ascom Vco e vicepresidente Confcommercio Alto Piemonte, Massimo Sartoretti, con altri responsabili di Confcommercio, sottolinea la situazione di gravissima crisi in cui versano in particolare le imprese delle province dei territori di confine e chiede di agevolare la mobilità dalla Svizzera all’Italia. le frontiere con la Confederazione Elvetica sono di fatto chiuse dal 10 dicembre 2020, data dalla quale l‘ingresso in Italia è vietato se non in casi particolari, certamente non per fare acquisti o per utilizzare attività di servizio. Nella lettera si legge: l‘economia delle nostre aree di confine è strettamente dipendente dalla Svizzera sia per il flusso dei frontalieri italiani che lavorano oltre confine, sia per il rilevante numero di turisti e clienti elvetici che arrivano ogni giorno in Italia per fare acquisti. Parliamo di un tessuto economico fragile, costituito per lo più da micro e piccole imprese di commercio, turismo, servizi, terziario, artigianato e professioni. In buona parte sono aziende a conduzione familiare in forte sofferenza a causa delle restrizioni alle aperture, degli insufficienti contributi pubblici, dell‘isolamento dalla Svizzera, che costituisce, lo ribadiamo, un bacino di clienti fondamentale per la nostra economia. la situazione di crisi richiede interventi urgenti ed eccezionali e rer questo Vi sollecitiamo, tenuto anche conto del miglioramento della situazione sanitaria complessiva e dell‘avanzamento della campagna vaccinale nei nostri Paesi, a intervenire al fine di prevedere ingressi agevolati dalla Svizzera all’Italia, quantomeno a distanza massima di 30 km dal confine, eventualmente per un arco orario definito e comunque nel pieno rispetto delle norme di prevenzione alle quali tutte le nostre imprese da sempre con rigore si attengono. Diversamente i danni rischiano di diventare irreversibili (siamo ormai al limite) con conseguenze economiche e sociali non prevedibili e con una desertificazione commerciale di territori tenuti vivi proprio dalle micro e piccole imprese che, a breve, non ci saranno più". dai, che dal 1 giugno si riparte!

Piano IRES: una nota di alcuni sindaci - 13 Maggio 2021 - 18:03

Re: Medici bravi
Ciao lupusinfabula come ricercatore preferisco sempre guardare i dati (oggettivi) rispetto all'esperienza personale (naturalmente soggettiva). I dati dei nostri ospedali ci dicono che la qualità del servizio sanitario ospedaliero è leggermente al di sotto della media della Regione, che è peraltro, storicamente, buona. Ci dicono anche che gli attuali ospedali non hanno la possibilità di fare interventi di un certo tipo e di una certa complessità (speci sulle urgenze), per i quali ci si deve necessariamente rivolgere a Novara (e ho sentito ultimamente anche a Borgomanero). Ci dicono infine che i nostri ospedali assumono ultimamente medici con curricula non certo d'eccellenza, e nel caso di Domo hanno visto alcuni bando andare deserti. Che poi questi medici si dimostrino bravissimi è pure possibile, ma è un po come pescare un jolly no? Ci dicono pure che rispetto ad aree simili in Regione (magari dove nuovi ospedali di dimensioni maggiori sono già operativi) abbiamo carenza di personale nei pronto soccorsi, con tutto quello che questo significa (e anche in questo caso vanno i miei complimenti a chi ci lavora con turni a volte davvero massacranti). Tutti questi problemi resteranno identici con quello che ho sentito di questo inpubblicabile (ma perchè?) piano IRES, e anzi, investendo a Domo e dismettendo Verbania si intensificheranno, perchè il medico con CV medio scarso magari a Verbania ci viene perchè è bello e gli piace l'idea di vivere al lago, ma a Domo, come sappiamo bene già ora, non ci va manco morto. Il piano IRES poi ribalta la prossimità della rete, creando il disastro che spero non dovremo mai affrontare. Detto questo la soluzione ce l'avremmo sotto casa, con un università a Novara che sforna bravissimi medici/ricercatori che affollano i nosocomi di Novara, Vercelli, Alessandria, Borgomanero... e chiedono nuovi spazi dove lavorare... ma... ma mi fermo qui perchè la ragione per cui certe scelte non si fanno sono solo politiche e non mi va di entrarci... saluti!

Lupi e Orsi nel VCO - 23 Febbraio 2021 - 09:51

Analizziamo le scelte di oggi per migliorare
Caro Rob, non capisco dove vuole arrivare sinceramente. Come le dicevo, non m'importa nulla di destra o sinistra, vorrei da qualsiasi schieramento più attenzione per un elemento essenziale, sia per la nostra salute e sopravvivenza, sia per il comparto in cui la nostra trae maggiore beneficio. Al momento abbiamo amministratori che agli esordi in provincia hanno chiaramente espresso il loro malumore perché, secondo loro, il VCO ha troppe aree protette. Ecco che un amministratore pubblico che esordisce in questo modo, come lo può giudicare? Avere aree protette dovrebbe essere un vanto, un qualcosa di cui essere fieri, e sarebbe anche ora di smetterla di considerare le aree protette come una privazione. Sono consentite le attività umane ma giustamente nel rispetto del territorio. E aggiungo, meno male che abbiamo almeno una porzione del territoro protetto. Qui invece, tornando alla discussione principale, abbiamo la più alta carica amministrativa a livello regionale che gira intorno alle parole per chiedere senza mezzi termini di poter sparare ai lupi, una specie protetta. Come si dice, gli esordi sono questi (se poi andiamo ad analizzare anche le decisioni in materia venatoria prese da questa giunta regionale, tutte peggiorative), da un punto di vista prettamente di tutela dell'ambiente finora mi sembra che gli attuali amministratori si siano presentati chiaramente da che parte stanno. Poi ognuno giustamente giudica. Tengo a sottolineare un'ultima cosa e poi chiudo. Il nostro territorio ha nel turismo un volano economico essenziale e il nostro turismo è estremamente legato alle bellezze ambientali che possiamo proporre. Gli interventi quando vanno soppesati attentamente e non bisogna credere alle sirene del turismo di massa eccessivo, perché se perdi il territorio, se perdi l'ambiente che dà quell'impulso ai turisti di vivere e apprezzare il territorio (anche noi che ci abitiamo), allora lo comprometti e il meccanismo si rompe. Gli effetti devastanti del cambiamento climatico e delle scelte errate da parte nostra poi sono ancora più evidenti quando si verificano catastrofi come quelle dello scorso autunno, che dovrebbero essere un monito costante per farci capire quanto sia importante mantenere, conservare e tutelare l'ambiente che ci circonda.

Lupi e Orsi nel VCO - 19 Febbraio 2021 - 18:31

Bisogna imparare a convivere
Colpiscono due cose: "per questo l'effetto della "mancata gestione" prodotto dalle "norme" dovrebbe essere studiato sotto l'aspetto del "reato ambientale". Il reato ambientale è chi vorrebbe cancellare una specie dal suo habitat perché da fastidio. Questo è configurabile come un reato ambientale. Ora è sempre più chiaro perché le prime dichiarazioni a livello provinciale e poi anche regionale fossero per lamentarsi che nel VCO ci sono troppe aree protette. Dovrebbe essere un vanto ma per gli attuali amministratori è una punizione. "per quanto riguarda l'introduzione del lupo" Ho letto bene? Spero sia un refuso, perché il lupo NON è MAI stato INTRODOTTO. Il lupo si sta riprendendo i suoi spazi naturali dopo che era stato massacrato per via della nostra ignoranza. Bisogna sostenere gli allevatori di montagna? Certamente sì, dandogli le competenze e gli strumenti per difendere le greggi, non certo per sparare ai lupi. Esattamente come in Abruzzo, cani adeguati, recinti protettivi (anche temporanei) e rimborsi certi in caso di danni. E gli allevatori devono tornare a custodire i propri animali. Sparare non servirà a nulla, proprio per la natura di questi animali. Morto un lupo ne arriverà un altro e un altro e un altro. Bisognerebbe anche lasciare simili valutazioni a tecnici competenti, visto che la specie lupo non crea certo branchi enormi. Ma sarà possibile una convivenza o davvero vogliamo tornare al medioevo? "Quando la tutela della fauna diventa prioritaria fino a sovrastare la tutela dell'uomo si entra in una logica estremista pericolosa per i diritti costituzionali dei cittadini ed in particolare di chi vive in montagna." leggendo questa frase temo di sì. la tutela della fauna è prioritaria per la stessa tutela dell'uomo! Tutela della fauna significa ripristino di un equilibrio fondamentale che abbiamo alterato negli habitat e di cui ne paghiamo le conseguenze (si pensi ai danni cagionati da specie molto prolifiche come il cinghiale, aumentati a dismisura proprio per via della costante attività venatoria cui sono soggetti). Speriamo di tornare presto nel 2021 e di poter affrontare il problema con serenità e raziocinio, non chi accarezza solo il fucile pensando che sia sempre la soluzione. Bentornati lupi e orsi! Bentornati habitat naturali completi (con predatori). Ben vengano gli allevamenti di montagna, aiutiamoli a proteggere le greggi ma nel pieno rispetto della natura e dell'ambiente selvatico in cui operano.

Lincio chiede protocollo gestione lupi - 7 Dicembre 2020 - 20:38

Un messaggio politichese per chiedere di sparargli
Non mi stupisco che ancora una volta una certa parte politica dimostri di non volersi informare sulla natura e sull'ambiente, sulla fauna, il suo ruolo e i suoi equilibri. Del resto sempre la Provincia di recente si lamentava delle troppe aree protette nel VCO. Ma chi mai si lamenterebbe di avere troppe aree protette? Dovrebbe essere un vanto avere più aree protette di altri! Non certo una cosa di cui lamentarsi! la gestione del lupo è già stata ampiamente dibattuta e prevede ovviamente la difesa delle greggi in modo che tale che il predatore non possa accedere alle stesse, ma tra queste NON è e NON deve essere previsto l'abbattimento, se non in caso di estrema ratio, ovvero attacco diretto all'uomo, ma dubito che ciò possa avvenire, considerando che finora non è mai successo proprio per la natura schiva del lupo. Anche perché non si risolverebbe mai comunque il problema, il lupo c'è e ci sarà comunque. Bisogna imparare a conviverci e impedirgli di accedere a facili prede, come possono essere gli animali al pascolo. Si leggono cose del tipo "Ciò per voler ignorare che uno sconquasso indotto dal lupo, senza la capacità del relativo controllo (piani di gestione delle specie) genera ripercussioni nell’equilibrio dell’ecosistema." Semmai è proprio il contrario! lo sconquasso lo abbiamo provocato noi portando i cinghiali ovunque e facendoli prolificare, mentre il lupo può aiutarci a controllare la popolazione di tutti quegli ungulati che gioco forza se presenti in gran numero su un territorio sempre più urbanizzato possono causare problemi, cinghiali compresi. O forse anche per questo dà fastidio il lupo? Ridurrebbe le popolazioni di ungulati riducendo quindi le quote cacciabili... Sulla difesa degli alpeggi, si devono applicare tutte le linee guida già ampiamente comunicate e applicate (anche con appositi fondi) nelle zone dove il lupo è già presente, ma soprattutto bisogna tornare a custodire le greggi. Il lupo ci sarà sempre, ucciderlo non serve a nulla se non a provocare danni all'ambiente in generale, è un nostro prezioso alleato nel controllare l'eccessiva presenza di ungulati e può anche essere un volano turistico di una natura vera e un ambiente sano. Serve più cultura, più informazione, più strumenti per difendere le greggi sicuramente, ma non certo il fucile. Serve invece proprio ascoltare gli esperti! leggo sempre con estrema tristezza interventi di questo tipo fortemente basati sul disprezzo dell'ambiente e della natura, ma anche sulla forte non conoscenza degli elementi che la compongono. Nessuno discute o nega la necessità di tutelare le attività agricole degli alpeggi e difendere le greggi, ma bisogna farlo tutelando anche la specie lupo e trovando un equilibrio che non sia sempre quello del fucile (che tra l'altro dà pessimi risultati molto spesso - vedere caso dei cinghiali). Più coinvolgimento degli enti preposti e meno della caccia per cortesia. Impariamo a tutelare le nostre attività rispettando l'ambiente. Riusciremo mai ad avere amministratori preparati e competenti, che nel caso non lo fossero ascoltassero invece gli esperti e le persone competenti?

Piemonte Zona Rossa - 5 Novembre 2020 - 08:34

Zona rossa contine zone verdi
la salvaguardia della salute generale richiede certamente alcune misure eccezionali. Tuttavia non giustifica l'impedimento di libertà personali chiaramente altrettanto importanti per la salute e decisamente di nessun danno alla collettività. A fine inverno e primavera, in alcuni casi, queste libertà non vennero salvaguardate. Insieme ad altri appassionati e sportivi, abbiamo rivolto varie petizioni che chiarivano il perchè di richieste legittime di rimozione degli impedimenti adottati. Mi auguro che le autorità regionali e provinciali, consapevoli della qualità dei vari territori locali, confermino che attività sportiva individuale all'aperto per i cittadini significa anche raggiungimento delle aree pedemontane e montane,per escursioni di grado semplice, su sentieri con pericolo minore di uno jogging lungo le strade di città, con assunzione di responsabilità personale da parte dello sportivo. lo stesso discorso può valere per il raggiungimento di orti e casolari situati ,lo sottolineo, sempre in territori assolutamente non comportanti alcun rischio, certamente inferiore al muoversi in città fra mezzi meccanici ecc. In caso contrario, saremmo di fronte ad un lmpedimento posto al diritto di uso della proprietà privata.

Lincio su attività estrattive - 12 Ottobre 2020 - 13:21

Sviluppo vuol dire rispettare il territorio
Trovo molto triste constastare che nel 2020, persone con importanti incarichi pubblici pensino che lo sviluppo del territorio non debba tenere in considerazione l'ambiente in cui il territorio è inserito. Ero rimasto senza parole nel leggere tempo fa la dichiarazione per cui il VCO ha anche troppe aree protette. Anziché essere un vanto, viene tuttora visto come un ostacolo. Se ci sono divieti e vincoli, pur nel rispetto delle attività presenti, è proprio per preservare il territorio, proteggerlo, non solo dal punto di vista ambientale, ma anche dal punto di vista diciamo strutturale. Proprio in questi giorni abbiamo visto quanto la natura possa dimostrare tutta la sua potenza e mai come ora capiamo la necessità di rispettare il territorio, per evitare ancora una volta di avere molteplici danni. Il fiume ha bisogno dei suoi spazi perché in caso di piena e succederà ancora, l'acqua uscirà dall'alveo e quindi se trova attività, inevitabilmente succederanno altre tragedia. Incredibile come si cerchi di sfruttare ancora l'ignoranza per arrivare a un obiettivo, che è poi quello di permettere l'estrazione di ghiaia. Un amministratore deve fare scelte che siano equilibrate per il bene di un'intera comunità, non solo quelle dei cavatori. Ad oggi ci sono vincoli e divieti per precisi motivi, andare a dragare e sottrarre materiale, oltre a creare situazioni peggiori in caso di piena (soprattutto per chi starà a valle) ha anche molto controindicazioni ambientali (e poi non prendetevela con i cormorani se pesci pregiati spariscono). Assurdo pensare oggi di sviluppare il territorio senza considerare l'ambiente in cui questo territorio è inserito. Ben vengano le aree protette e si conservino anche meglio di come sono tenute ora. Del resto le attività presenti possono tranquillamente operare e i vincoli e i divieti sono quelli più ovvi e chiari, nuove edificazioni e scavi. Del resto come si può pensare alla luce di quanto avvenuto di sviluppare in tal senso una valle che volenti o nolenti è debole dal punto di vista idrogeologico? Quindi giusto continuare a sostenere le attività presenti, che creano lavoro e reddito, ma altrettanto giusto è proteggere il territorio dalla brama di chi vuole solo monetizzare lasciando poi i problemi che eventuali scelte porteranno. Si parlava tempo fa della zona di Fondotoce, dopo tutto quello che è successo, forse ora si capisce perché è importante lasciarla a verde il più possibile? Un domani magari si potrà sfruttarla come zona di piena, per ridurre l'impatto sul lago (faccio un esempio molto semplicistico). Quindi mi auguro di avere presto nuove generazioni di politici, più formati sull'importanza dell'ambiente e del suo sostegno. Nel 2020, leggere di chi si lamenta della presenza di troppe aree protette è semplicemente incredibile e anche molto triste.

Marchionini: "Bandiera Nera un abbaglio" - 24 Luglio 2020 - 11:26

...
Ciao Renato e ciao a tutti, il mio messaggio iniziale è riferito semplicemente al comunicato di lA ed alla scelta di inserire Verbania, per questo intervento, nella lista di una decina scarsa di bandiere nere in Piemonte. Sono perfettamente daccordo che se l'intervento non sia rispettoso della legislazione riguardante quelle aree non debba essere fatto, ci mancherebbe. Se delle persone e delle associaioni hanno deciso di portare al TAR la questione è chiaro che ci siano gli estremi per una valutazione legale (io manco lo sapevo) e quindi lasciamo che i giudici valutino la situazione. Riguardo allo strapotere ed all'amicizia tra il citato imprenditore e le amministrazioni vivo a Verbania da troppo poco tempo per poter dire qualcosa al riguardo, quindi non entro nella discussione. la mia lamentela sta nel fatto che vorrei che lA, invece di concentrarsi su beghe di questo tipo o su valutazioni di qualità ambientale che non è in grado di fare assegnando medaglie e medagliette per avere un titolo su un giornale, tornasse ad essere la lA che avevo imparato ad apprezzare in gioventù, dove accanto ad attività di volontariato che sensibilizzavano gli iscritti ed i cittadini alla cura dell'ambiente in cui vivono c'era un'attività di indirizzo politico verso la conservazione (termine scientifico che come ecologo aborro, ma che rispetto se promossa da chi scienziato non è, specialmente se promossa senza secondi fini) e la tutela di un determinato aspetto del paesaggio, che includeva anche azioni per la mobilità sostenibile, la promozione di modelli di sviluppo meno agressivi e così via. Da almeno 10 anni quella lA è scomparsa, e invece di andare la domenica mattina a raccogliere rifiuti e a ripulire parchi pubblici come facevamo in passato, si fanno oggi quasi solo attività promozionali, troppo spesso nascondendosi dietro a cappelli scientifico-istituzionali (tra cui anche il mio ente) che io (ed è il mio pensiero) non vorrei vedere tra le attività di lA, dato che ci sono già altri enti (ARPA, ISPRA, IZS vari, ASl) preposti a certe attività, che sono fatte da questi ultimi in modo (per quanto limitato dai laccioli dati dalla carenza di fondi e dalla burocrazia) infinitamente più serio di quelle promosse da lA. E non vanno sui magazine...

Marchionini: "Bandiera Nera un abbaglio" - 21 Luglio 2020 - 16:43

Re: ...
Ciao Gianluca, complimenti per il tuo messaggio preciso e ben circostanziato. Aggiungiamo anche che sicuramente, dato che il progetto è stato avviato, gli enti gestori delle 2 aree protette limitrofe hanno dato parere favorevole. Inoltre non viene modificato nessun habitat di interesse comunitario, lì c'era un campo di granturco abbandonato. Ripeto, per me lA si è fidata troppo di una segnalazione estemporanea, non me la spiego altrimenti

Comitato Stop 5G incontra Marchionini - 21 Aprile 2020 - 00:38

Stop 5g
aggiornamenti bioinitiative Sei qui:Home/Partecipanti/perché ci preoccupiamo? Cercare: Ricerca ... la posta in gioco è molto alta. Gli esseri umani sono sistemi bioelettrici. I nostri cuori e cervelli sono regolati da segnali bioelettrici interni. le esposizioni ambientali ai campi elettromagnetici artificiali possono interagire con i processi biologici fondamentali nel corpo umano. In alcuni casi, ciò può causare disagio, disturbi del sonno o perdita di benessere (alterazione del funzionamento mentale e alterazione del metabolismo) o, a volte, forse una malattia terribile come il cancro o il morbo di Alzheimer. Potrebbe interferire con la capacità di una donna di rimanere incinta, o portare un bambino a termine, o provocare cambiamenti nello sviluppo del cervello che sono dannosi per il bambino. È possibile che queste esposizioni abbiano un ruolo nel causare disabilità a lungo termine alla normale crescita e sviluppo dei bambini, allontanando le scale dal diventare adulti produttivi. Abbiamo buone prove che queste esposizioni possono danneggiare la nostra salute, Negli Stati Uniti, la diffusione dell'infrastruttura wireless (siti di tower cell) per supportare l'uso dei telefoni cellulari è notevolmente accelerata negli ultimi decenni. la diffusione di torri cellulari nelle comunità, spesso collocate in scuole materne, asili nido e campus scolastici, significa che i bambini piccoli possono avere esposizioni RF a migliaia di volte superiori negli ambienti domestici e scolastici di quanto esistessero anche 20-25 anni fa. CTIA stima che nel 1997 c'erano solo 36.650 siti cellulari negli Stati Uniti; ma è aumentato rapidamente a 131.350 nel giugno 2002; 210.350 nel giugno 2007 e 265.561 nel giugno 2012 (CTIA, 2012). Nel 2008 esistevano circa 220.500 siti cellulari. Queste antenne wireless per la trasmissione vocale e dati di telefoni cellulari producono esposizioni RFR su tutto il corpo su vaste aree delle comunità che sono una fonte involontaria e inevitabile di esposizione alle radiazioni a radiofrequenza. Ulteriore, il passaggio quasi universale ai telefoni cordless e cellulari e lontano dai telefoni fissi con filo significa esposizioni ravvicinate e ripetitive a EMF e RFR in casa. Altre nuove esposizioni RFR che non esistevano prima provengono da punti di accesso WI-FI (hotspot) che si irradiano 24 ore su 24, 7 giorni su 7 in caffè, negozi, biblioteche, aule, su autobus e treni e da dispositivi personali abilitati WI-FI (iPad, compresse, palmari, ecc.). la più grande singola fonte di RFR pervasiva e diffusa a livello comunitario è l'infrastruttura del "contatore intelligente". Questo programma posiziona un dispositivo wireless (come una stazione base per mini-cellulare) sulla parete, sostituendo il misuratore elettromeccanico (quadrante rotante). Devono essere installati su ogni casa e classe (ogni edificio con un contatore elettrico). le utility dalla California al Maine hanno già installato decine di milioni, nonostante le preoccupazioni per la salute degli esperti e l'enorme resistenza pubblica. I misuratori wireless producono picchi di radiazione pulsata di radiofrequenza 24 ore su 24, 7 giorni su 7, e in condizioni normali saturano lo spazio abitativo a livelli che possono essere molto più alti di quelli già segnalati per causare bioeffetti ed effetti negativi sulla salute (le utility possono solo dire che sono conformi a federali obsolete norme di sicurezza, che possono essere o non essere sempre vere - vedihttp://sagereports.com/smart-meter-rf ). Questi misuratori, a seconda di dove sono collocati rispetto allo spazio occupato nella casa o in classe, possono produrre livelli di esposizione RFR simili a quelli entro i primi 100 piedi a 600 piedi di una stazione base di telefonia mobile (cell tower). l'onere cumulativo di RFR all'interno di qualsiasi comunità è in gran parte sconosciuto. Entrambe le fonti involontarie (come torri cellulari, contatori intelligenti e radiazioni usate dall'uso di dispositivi wireless da parte di altri) oltre a esposizioni volontarie dall'uso personale di telefoni

Comitato Stop 5G incontra Marchionini - 4 Aprile 2020 - 05:44

Comitato stop 5G VCO
Ci sono studi di centinaia di scienziati accreditati che hanno chiesto di fermare il 5G. Non sono affatto bufale, tanto è vero che ci sono posizioni preoccupate del Consiglio d'Europa, della Svizzera, della Slovenia, della Regione di Bruxelles, di centinaia di città AMERICANE e di Comuni di tutto il mondo. 5G. DAGlI USA lA RICERCA DA PAURA: “DANNI Al DNA ED EFFETTO CANCRO” di Martin Pall Nel panorama dell’informazione tutto tace. Guai a parlarne. In ballo ci sono i miliardi delle aziende di telefonia. Ma cosa ci stanno nascondendo? Sta per arrivare il 5G, il nuovo sistema permetterà connessioni dati a maggiore velocità e molte altre funzioni wireless. la velocità di partenza del 5G potrà spingersi fino a 1000 volte di più dell’attuale con 1milione di connessioni per chilometro quadro. Ma il danno sugli esseri viventi a causa delle onde elettromagnetiche potrebbe essere disastroso. In assenza di uno studio preliminare ‘ufficiale’ sul pubblico rischio sanitario, a tappare la falla ci pensa Il Prof. Martin l. Pall, emerito di Biochimica e di Scienze Mediche di Base della Washington State University, che ha inviato alle istituzioni europee e statunitensi una revisione di studi che dimostrano la pericolosità della tecnologia 5G. lO studio fa paura, davvero! Martin Pall, tra i più noti studiosi al mondo degli effetti biologici delle radiofrequenze, non lascia equivoci: il 5G provoca 8 principali danni alla salute umana. Eccoli, in sintesi: danni cellulari al DNA – rottura al filamento singolo del DNA, rottura del filamento doppio, ossidazione delle basi del DNA; diminuzione della fertilità maschile e femminile, aumento di aborti spontanei, abbassamento di ormoni come estrogeni, progesterone e testosterone, abbassamento della libido;danni neurologici e neuropsichiatrici; apoptosi e morte cellulare; stress ossidativo e aumento dei radicali liberi (responsabili della maggior parte delle patologie croniche); effetti ormonali; aumento del calcio intracellulare; effetto cancerogeno sul cervello, sulle ghiandole salivari, sul nervo acustico. Insomma, c’è poco da starne sereni, l’impatto su tutta la popolazione potrebbe essere davvero devastante. Qualche tempo fa 170 scienziati indipendenti hanno chiesto alle istituzioni dell’Unione Europea di bloccare lo sviluppo della tecnologia 5G in attesa che si accertino i rischi per la salute per i cittadini europei. Con il sostegno dell’associazione AMICA, per le Malattie da Intossicazione Cronica e/o Ambientale (suo il rilancio in Italia della ricerca di Pall) i primi firmatari dell’appello furono Rainer Nyberg, EdD, professore emerito della Åbo Akademi in Finlandia, lennart Hardell, docente al Dipartimento di Oncologia della facoltà di medicina di Orebro in Svezia. Poi sono seguite le firme di altre decine e decine di scienziati. l’appello chiede da tempo alle istituzioni dell’Unione Europea di bloccare lo sviluppo della tecnologia 5G in attesa che si accertino i rischi per la salute per i cittadini europei. “Serviranno molte nuove antenne con un’implementazione su larga scala che in pratica si tradurrà in un’installazione di antenne ogni 10-12 case nelle aree urbane, aumentando così in modo massiccio l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici – dicono gli scienziati – Con “l’uso sempre più intensivo delle tecnologie senza fili” nessuno potrà evitare di essere esposto perché, a fronte dell’aumento di trasmettitori della tecnologia 5G (all’interno di abitazioni, negozi e negli ospedali) ci saranno, secondo le stime, “da 10 a 20 miliardi di connessioni” (frigoriferi, lavatrici, telecamere di sorveglianza, autovetture e autobus autoguidati, ecc.) che faranno parte del cosiddetto Internet delle Cose. Tutto questo potrà causare un aumento esponenziale della esposizione totale a lungo termine di tutti i cittadini europei ai campi elettromagnetici da radiofrequenza” Angela Francia https://www.youtube.com/channel/UCslAEHyA7EYbXT575Ov8i7g Al MIO CANAlE TElEGRAM: https://t.me/An

Marchionini confermata sindaco di Verbania - 11 Giugno 2019 - 15:26

viva Verbania
Si riparte. la nostra Sindaca ha l'opportunita' di farci fare un passo verso il futuro, le auguro di avere successo per lei e per tutti noi Verbanesi. Occorre proseguire e portare a termine le iniziative gia' intraprese rafforzando la vocazione turistica con un offerta di servizi piu' efficiente. Occorre forse ripensare ad investimenti onerosi come quelli della Sassonia cercando di ridurre l'investimento senza rinunciare alle aree verdi, ma realizzando una soluzione piu' integrata con l'area fluviale del San Bernardino. I consiglieri di opposizione possono dare una mano, visto che avevano buone idee in proposito. Diversita' con inclusione, questa puo' essere la nostra ricchezza: ogni opinione va ascoltata davvero senza pregiudizzi e bisogna avere rispetto di tutti. Solo cosi si progredisce.

Piazza F.lli Bandiera, FI: "costerà 10 milioni!" - 24 Dicembre 2018 - 16:18

Re: Re: Re: la foto dice tutto
Ciao Hans Axel Von Fersen il rispetto, la cura e la conservazione della cosa comune si ottiene per il tramite di diversi fattori: sociali, culturali, politici ed economici. per la società e la cultura, ahimè il percorso è troppo lungo per ottemperare alle necessità di breve termine: serve che la politica non si arrenda all'evoluzione della città perchè non capace a mantenere i luoghi e gli spazi e serve che tutto quello che è accessorio al bisogno cittadino sia a pagamento: i bagni pubblici non sono pubblici perchè gratuiti. Non sono più tali nemmeno alla stazione centrale di Milano. Se saranno a pagamento, si toglierà di mezzo tutta l'utenza di cui sopra e, con il ricavato, si potrà mantenere il decoro. Così pure per i parcheggi; infine, per le aree di superficie, la soluzione è la scure-Pizzi: videosorveglianza continua e sanzioni. Non entro nel merito del problema spaccio: detto che qualsiasi fatto illecito troverà sempre uno spazio adatto, è questione di Polizia. Gli spacciatori non rimangono sotto la luce del lampione, con qualche volante che passa di tanto in tanto. Non ci arrendiamo all'evoluzione della città e della società solo perchè non siamo capaci: impegniamoci a renderci degni e meritevoli di una città al passo con i tempi e capace di trasformarsi. lo status-quo fa sempre comodo, fintantochè non ci andrà stretto ma ormai sarà troppo tardi per cambiare. Saluti AleB
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