LUPO
Come è noto le praterie alpine costituiscono realtà pluricentenarie legate alle attività zootecniche dell'uomo che hanno plasmato il territorio attraverso i secoli sino ad oggi. La sopraffazione delle praterie da parte dei boschi, che ne hanno determinato in vasta parte la scomparsa, è uno dei problemi ecologici di attualità per la perdita della biodiversità.
L'obiettivo deve essere quindi quello di impedire che, nel giro di qualche generazione, "il deterrente lupo" cancelli la vita sulle Alpi di tanti piccoli allevamenti che garantiscono il mantenimento dell'equilibrio dell'ecosistema. Sono proprio questi allevamenti che evitano che venga del tutto cancellato un pezzo importantissimo della storia del territorio delle Alpi. L'abbandono è incentivato non solo degli impedimenti alla accessibilità degli alpeggi, frutto di estremistiche interpretazioni di Natura 2000 ma anche, per non farsi mancare nulla, dall'introduzione forzata dei grandi carnivori.
Per questo l'effetto della "mancata gestione" prodotto dalle "norme" dovrebbe essere studiato sotto l'aspetto del "reato ambientale". Per quanto riguarda l'introduzione del lupo andrebbe studiato meglio l'aspetto della più o meno consapevole introduzione di problemi di sicurezza pubblica nel caso in cui sia lasciato irresponsabilmente fuori controllo in mancanza di una oculata gestione. Per le motivazioni dette si individua nella gestione fatta da Wolf Alps in Francia, che stabilisce il prelievo massimo definito per anno della popolazione del lupo, il modello indispensabile da perseguire.
Tutto ciò secondo le normative europee e proprio contrariamente a quanto avviene nel "modello piemontese "di Wolf Alps. Ci si riferisce al Piano Nazionale d'azione francese 2018 2023 del lupo e delle attività di allevamento che assicura la formazione degli allevatori e la loro dotazione di permessi di caccia idonei a difendere le proprie greggi.
Si veda l'allegato della Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale del Parlamento europeo in data 29 gennaio 2021, che così recita: La commissione per l'agricoltura del Parlamento europeo invita la Commissione U.E. a presentare un emendamento alla direttiva 92/43 della CEE sulla conservazione degli Habitat naturali per "spostare la specie di orso bruno e di lupo dalla categoria delle specie rigorosamente protette a un regime che permetta di regolare il numero di individui di questa specie". Si tratta di rivalutare le popolazioni dei carnivori alla luce della Direttiva Habitat visti i loro attuali tassi di crescita. Nel caso dei lupi data la loro mobilità dovrebbe essere preso in considerazione anche lo stato di conservazione a livello dell'Unione Europea.
Così recita il documento della Commissione Europea per l'agricoltura.
In effetti la normativa pone molti interrogativi per la difformità con la quale viene attuata nei diversi paesi. Non è il solo caso: Si pensi a Natura 2000 ed alla differenza dei percorsi ai quali si presta a seconda dell'indirizzo scientifico-ideologico con il quale viene interpretata. Non solo nei diversi Stati ma con stridente evidenza proprio nelle diverse regioni del nostro paese...
Tutto dipende "dal valore e dalla dignità" che si vogliono o meno attribuire alle attività umane. Una dignità misconosciuta da un crescente bullismo cittadino che si autoproclama filosofo, nel fine settimana, sulla pelle di chi vive in montagna. Nel nostro caso la razza pura è il lupo.
In sintesi, il numero totale dei lupi continua ad aumentare in tutta Europa. Gli esperti sottolineano la necessità di coesistenza tra grandi carnivori e popolazioni rurali. La commissione agricoltura e sviluppo rurale dell'Unione Europea prende atto della estrema difficoltà della raggiungibilità di tale obiettivo ed esprime il pieno sostegno agli allevatori che a causa degli attacchi dei grandi carnivori tendono ad abbandonare la montagna. Si pone inoltre il problema, che nasce nell'ambiente scientifico, che la diffusione incontrollata, dovuta alla non gestione della specie lupo, ne favorisce l'ibridazione. Questa determinerà la vittoria degli ibridi sui lupi determinando il fallimento di Wolfalps e dei fondi così investiti. A dispetto delle forzature ideologiche dell'uomo prevarrà il detto latino "natura non facit saltus"
DATI LUPI
In riferimento alla presenza, ormai da tempo accertata, di esemplari di Lupo sul territorio della Provincia del VCO, mi trovo spesso a confrontarmi sulla problematica gestionale della specie con i colleghi Sindaci dei Comuni Montani e dei fondovalle, pressati dalle richieste, da parte di cittadini e turisti, riguardo questa specie di predatore selvatico.
I Sindaci lamentano soprattutto la mancanza di disponibilità dei dati relativi alla presenza, alla consistenza numerica e alla distribuzione del Lupo, la cui corretta divulgazione faciliterebbe invece ogni politica di gestione della specie.
Infatti, nonostante da anni vengano finanziati, con soldi pubblici, progetti nazionali ed internazionali di conservazione e monitoraggio della specie (vedi LIFE WolfsAlps), i dati raccolti in Piemonte non risultano accessibili agli enti pubblici quali i Comuni.
Bisogna anche evidenziare che il Piemonte, a differenza della Lombardia e di altre Regioni, demanda ai Parchi in toto la gestione del “pacchetto Lupo”, quali i finanziamenti europei, l'organizzazione dell'attività di monitoraggio e la raccolta dati sulle presenze, distribuzione e impatto sulle attività antropiche della specie.
Questa situazione, in particolare l'impossibilità dei Sindaci di disporre dei dati sulle presenze di Lupo sui propri territori, scaturita dalla tecnica del silenzio, non solo motiva sospetti ma genera panico : la conoscenza è essenziale per la sicurezza oltre ad essere uno degli elementi previsti del monitoraggio dello stesso programma europeo Life Wolfalps.
La risibile motivazione della riservatezza dei dati “ per motivi di bracconaggio “ con la quale si volesse giustificare il diniego ai Sindaci sarebbe, oltreché offensiva, contro legge.
Si sommano numerose segnalazioni di agricoltori, allevatori di pecore e capre, riguardo la dissuasione ad effettuare le segnalazioni per il pagamento dei danni, conseguenti alle predazioni, con la motivazione della complessità della pratica. Ciò fa ritenere i dati ulteriormente inattendibili perché non fatti pervenire.
Visto che la necessità di evitare la degenerazione della situazione non consente di esimersi dall’adozione di tutte le precauzioni preventive necessarie, si ritiene giusto e doveroso esaudire le richieste dei Sindaci, competenti in merito alle misure di ordine pubblico, di disporre dei risultati delle attività di monitoraggio e dei relativi dati.
Con spirito di collaborazione la Provincia offre la propria disponibilità di informare ogni Sindaco, con apposita comunicazione riservata, dei dati relativi ad ogni specifico Comune. Pertanto, così come attuato da altre Regioni, si chiede che con apposita Delibera Regionale sia istituita l’obbligatorietà degli organi competenti della Regione stessa (ASL, Enti Parco, ecc.) di segnalazione, secondo una opportuna tempistica, dei dati in oggetto a Province e Città Metropolitana.
LUPI E TRASPARENZA
Mi soffermo nuovamente sulla obbligatorietà di mettere a disposizione dei Comuni i dati relativi alle campagne di indagine sul lupo e devo sottolineare che il mancato rispetto del ruolo e delle competenze dei Sindaci deve costituire motivo di censura della inadeguatezza di funzionari di Enti, locali o regionali, che in tale percorso indirizzino i propri subordinati.
La competenza delle Amministrazioni Comunali in materia ambientale e di tutela del territorio sono sanciti dagli articoli 114,118 e119 della Costituzione oltre che dalle Leggi e vengono “prima” della competenza di qualsiasi altro Ente. Pertanto, piaccia o meno, non può essere opposta alcuna riservatezza al primo soggetto che ne è istituzionalmente competente: il Sindaco. Per quanto riguarda dati che assumano natura penale, i monitoraggi in questione non fanno parte di indagini commissionate dalla Magistratura e dunque su di essi non grava alcuna segretezza di natura processuale. Né possono arbitrariamente essere applicate ai Comuni le norme che restringano l’accesso alle informazioni al pubblico indifferenziate (art 5 D.lgs. 195/2005). Pertanto i Comuni “devono” poter accedere alle informazioni relative alle campagne di monitoraggio “in modo completo e senza limitazioni”.
E’ ovvio che trattandosi di dati la cui riservatezza deve essere garantita non riguardando informazioni oggetto di divulgazione libera, i Sindaci sono vincolati con personale responsabilità a garantirne la riservatezza.
Diverso è voler mettere in discussione l’attività conoscitiva del proprio territorio da parte dei Sindaci andando oltre la mancanza di “riguardo istituzionale” e sconfinando nella “ violazione di diritto “ poiché chiunque vorrà farsene ulteriormente carico dovrà d’ora in poi risponderne nelle sedi preposte.
SPECIE LUPO: UN NUOVO PROTOCOLLO ?
Nell'ambito della tutela della fauna selvatica, la conservazione svolge un ruolo fondamentale; ma altrettanto fondamentale risulta essere la "gestione" in senso più completo, comprensiva di tutte le ricadute sugli ecosistemi complessi e sulla convivenza con le attività antropiche
Ritengo si debba sollecitare un PROTOCOLLO di INTERVENTO per la gestione dell’ impatto del lupo che preveda, in deroga alla salvaguardia della specie lupo protetta, una modulazione di interventi ben specificati che possano essere autorizzati in funzione della predazione e dei problemi di ordine pubblico nei casi di avvicinamento dei branchi ai centri abitati. Devono inoltre essere sempre consentite agli allevatori azioni di difesa delle greggi con idonee misure dissuasive, compresi gli spari non letali. E’ questo un sostegno che lo Stato italiano non può far mancare agli allevatori di montagna seguendo il percorso compiuto nel rispetto delle normative europee (Wolf Alps, Natura 2000 ecc.) da altre nazioni che nel caso dei grandi predatori hanno previsto e costituito nuclei di intervento specifici che studiano per le Amministrazioni pubbliche le tecniche di difesa nei casi di attacchi e le reazioni dei lupi alle misure dissuasive al fine di adeguare queste ultime secondo le necessità.
E’ certo necessario passare ad un controllo delle problematiche in evidente stato di degenerazione. Per evitare che anziché dissuadere i lupi dal presentarsi nei centri abitati si dissuada ad effettuare le segnalazioni delle predazioni. Ciò fa ritenere i dati neppure sempre attendibili. La Regione Piemonte, a differenza di altre regioni , ha demandato negli anni passati in toto ai Parchi la gestione dei progetti lupo (con i relativi finanziamenti europei, l’organizzazione del monitoraggio, la raccolta dei dati sulle presenze e sulla distribuzione nonché sull’impatto sulle attività antropiche della specie ). Visti i risultati del controllo dei Grandi Carnivori, va RICHIESTO AI FINI DELLA SICUREZZA E DELL’ORDINE PUBBLICO un approccio diverso rispetto al passato.
Il risultato della “predazione nel 2019” nella nostra Provincia lascia allibiti. I dati disponibili sono quelli forniti dal sevizio veterinario DELL'ASL che si limitano alle predazioni "segnalate" su animali domestici mediante le modalità previste dalla Regione. Restano sconosciuti tutti i dati relativi alle predazioni sugli animali selvatici che costituiscono il tassello fondamentale per una visione di insieme obiettiva della problematica. È un chiaro esempio della incongruente modalità di organizzazione delle indagini. L’elefante ha partorito il topolino : si tratta di dati che volutamente ignorano il problema della sicurezza che inevitabilmente il lupo porta con sé, che non tengono conto del coinvolgimento del ruolo istituzionale dei Sindaci e che non sono neppure utili per l’obiettivo risarcimento dei danni.
Ciò non sminuisce l’importanza del servizio svolto da Polizia Provinciale e Guardiaparco nell’esecuzione dei compiti loro dettati dai funzionari regionali che sono i responsabili delle modalità del progetto Wolf Alps dettate negli anni passati. Ciò a differenza di quanto attuato con altra attendibilità in altre Regioni con lo stesso progetto Wolf Alps. Un Protocollo di intervento operativo con le Prefetture e i Carabinieri Forestali potrebbe garantire un più ampio sguardo sulla problematica e sugli interventi di controllo (radio collari) e di dissuasione da concertarsi con ISPRA, Ministero dell’Ambiente ed Associazioni agricole per una controllata diffusione della specie lupo capace di garantire, a differenza di oggi, la concreta tutela delle attività della montagna a garanzia del loro sviluppo.
Alle Province, chiamate ad esprimersi nelle consultazioni alle Leggi Regionali, spettano le considerazioni in merito alla applicazione delle norme o alla necessità di una loro rivisitazione ed è quindi sulle norme che la Provincia si concentra.
Vanno valutate con maggior senso di responsabilità le norme la cui applicazione è suscettibile di rilevanti effetti sulle attività economiche delle zone più disagiate e già afflitte dall’esodo. E’ il caso degli allevatori sugli alpeggi. Non tenendo in giusto conto le problematiche concrete si legittimano i dubbi sulla efficienza ed efficacia delle norme.
Ciò per voler ignorare che uno sconquasso indotto senza la capacità del relativo controllo (piani di gestione delle specie) genera ripercussioni nell’equilibrio dell’ecosistema. E’ una ulteriore motivazione per cui tali norme non possono essere monopolio di “interpretazioni da specialisti” né devono prescindere dalle valutazioni che ne devono fare i Sindaci e le rappresentanze sociali ed economiche degli agricoltori e degli operatori dei territori coinvolti. Inoltre , a causa della drastica diminuzione del personale degli uffici provinciali, più che dimezzato nell’arco degli ultimi anni, l’Amministrazione Provinciale si trova obbligata a rivalutare l’impegno in tutte le sue attività istituzionali compreso l’ambito di supporto a progetti in capo ad altri Enti.
Quando la tutela della fauna diventa prioritaria fino a sovrastare la tutela dell'uomo si entra in una logica estremista pericolosa per i diritti costituzionali dei cittadini ed in particolare di chi vive in montagna. E' quindi necessario invocare a livello nazionale una ben diversa sincronizzazione tra tutela e sicurezza. Ciò vale per le specie cinghiale lupo orso e quant'altro. E' patologica nel nostro sistema paese l'incomunicabilità tra i Ministeri : nel nostro caso quella tra Ministero dell'Ambiente (uno Stato nello Stato con poteri di veto assoluti) e il Ministero dell'Interno. I problemi di ordine pubblico di competenza dei Prefetti e delle forze dell'ordine sono totalmente snobbati dal MinAmbiente a discapito della sicurezza.
La partecipazione a Wolfal Alps della Polizia Provinciale (notoriamente in carenza di organico) comporta un aggravio dei costi a carico degli Enti Provinciali per il sottratto impegno del personale stesso allo svolgimento dei compiti istituzionali. Ma non basta. Ulteriore problema è che in ringraziamento alle Province vengono negati i dati che hanno contribuito a reperire. Dati che a partire dal 2018 si attendono ancora oggi , febbraio 2020. Viene così ridicolizzato il ruolo delle province ed offuscata la trasparenza nei confronti dei Comuni. Di qui la valutazione di revocare la disponibilità della Polizia Provinciale per il progetto Wolf Alps fino a che l'organizzazione del progetto non preveda obbligatorio che i dati siano resi costantemente trasparenti e comunicati ai Sindaci non appena raccolti.
L'ORSO
La Provincia del Verbano Cusio Ossola dedica particolare attenzione alla recente comparsa della specie Orso bruno che si è manifestata nel giugno 2019, con successive ripetute segnalazioni e riscontri fotografici del maggio 2020, fino alla documentata presenza di un adulto in Valle Vigezzo ed una segnalazione di adulto con cucciolo in località La Colma di Varzo, non ancora confermata. La comparsa di questa specie selvatica protetta costituisce il primo caso in Piemonte rappresentando un necessario impegno gestionale per il territorio. Perciò la Provincia, attraverso il servizio tutela faunistica competente in materia di gestione della fauna selvatica, nel mese di giugno del 2020 ha formalmente richiesto alla Regione di attivare l'adesione al piano di azione interregionale per la conservazione dell'orso bruno sulle Alpi centro orientali detto PACOBACE.
Tale piano e il documento di riferimento per la gestione dell'Orso bruno per le Alpi centro orientali, già approvato dal Ministero dell'Ambiente e Ispra, comprende tutte le procedure tecnico-amministrative e autorizzative finalizzate alla conservazione della specie ma anche alla garanzia della sicurezza pubblica attraverso l'adozione di tutte le necessarie azioni di prevenzione. Come è noto l'Orso da novembre a marzo va in letargo e di conseguenza al risveglio si scatena in scorribande alla ricerca degli alveari che riguarda non solo la parte montana ma anche la viabilità dei centri abitati nel Fondovalle, quali Ornavasso e Gravellona.
Pertanto dal 2019 la Provincia si è mobilitata ma continua a rimanere in fiduciosa attesa. Nel contempo ha comunicato alla Prefettura che la mancata adozione dei provvedimenti per la sicurezza è dovuta al rispetto di un letargo di natura burocratica.
Il Presidente
Arturo Lincio
Lupi e Orsi nel VCO
Riportiamo la relazione trasmessa alla V Commissione del Consiglio Regionale Piemontese “Tutela dell’ambiente e impatto ambientale; risorse idriche; inquinamento; scarichi industriali e smaltimento rifiuti; sistemazione idrogeologica; protezione civile; parchi ed aree protette”
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Colpiscono due cose:
"Per questo l'effetto della "mancata gestione" prodotto dalle "norme" dovrebbe essere studiato sotto l'aspetto del "reato ambientale".
Il reato ambientale è chi vorrebbe cancellare una specie dal suo habitat perché da fastidio. Questo è configurabile come un reato ambientale. Ora è sempre più chiaro perché le prime dichiarazioni a livello provinciale e poi anche regionale fossero per lamentarsi che nel VCO ci sono troppe aree protette. Dovrebbe essere un vanto ma per gli attuali amministratori è una punizione.
"Per quanto riguarda l'introduzione del lupo"
Ho letto bene? Spero sia un refuso, perché il lupo NON è MAI stato INTRODOTTO. Il lupo si sta riprendendo i suoi spazi naturali dopo che era stato massacrato per via della nostra ignoranza.
Bisogna sostenere gli allevatori di montagna? Certamente sì, dandogli le competenze e gli strumenti per difendere le greggi, non certo per sparare ai lupi. Esattamente come in Abruzzo, cani adeguati, recinti protettivi (anche temporanei) e rimborsi certi in caso di danni. E gli allevatori devono tornare a custodire i propri animali.
Sparare non servirà a nulla, proprio per la natura di questi animali. Morto un lupo ne arriverà un altro e un altro e un altro. Bisognerebbe anche lasciare simili valutazioni a tecnici competenti, visto che la specie lupo non crea certo branchi enormi.
Ma sarà possibile una convivenza o davvero vogliamo tornare al medioevo?
"Quando la tutela della fauna diventa prioritaria fino a sovrastare la tutela dell'uomo si entra in una logica estremista pericolosa per i diritti costituzionali dei cittadini ed in particolare di chi vive in montagna."
Leggendo questa frase temo di sì. La tutela della fauna è prioritaria per la stessa tutela dell'uomo! Tutela della fauna significa ripristino di un equilibrio fondamentale che abbiamo alterato negli habitat e di cui ne paghiamo le conseguenze (si pensi ai danni cagionati da specie molto prolifiche come il cinghiale, aumentati a dismisura proprio per via della costante attività venatoria cui sono soggetti).
Speriamo di tornare presto nel 2021 e di poter affrontare il problema con serenità e raziocinio, non chi accarezza solo il fucile pensando che sia sempre la soluzione.
Bentornati lupi e orsi! Bentornati habitat naturali completi (con predatori). Ben vengano gli allevamenti di montagna, aiutiamoli a proteggere le greggi ma nel pieno rispetto della natura e dell'ambiente selvatico in cui operano.
"Per questo l'effetto della "mancata gestione" prodotto dalle "norme" dovrebbe essere studiato sotto l'aspetto del "reato ambientale".
Il reato ambientale è chi vorrebbe cancellare una specie dal suo habitat perché da fastidio. Questo è configurabile come un reato ambientale. Ora è sempre più chiaro perché le prime dichiarazioni a livello provinciale e poi anche regionale fossero per lamentarsi che nel VCO ci sono troppe aree protette. Dovrebbe essere un vanto ma per gli attuali amministratori è una punizione.
"Per quanto riguarda l'introduzione del lupo"
Ho letto bene? Spero sia un refuso, perché il lupo NON è MAI stato INTRODOTTO. Il lupo si sta riprendendo i suoi spazi naturali dopo che era stato massacrato per via della nostra ignoranza.
Bisogna sostenere gli allevatori di montagna? Certamente sì, dandogli le competenze e gli strumenti per difendere le greggi, non certo per sparare ai lupi. Esattamente come in Abruzzo, cani adeguati, recinti protettivi (anche temporanei) e rimborsi certi in caso di danni. E gli allevatori devono tornare a custodire i propri animali.
Sparare non servirà a nulla, proprio per la natura di questi animali. Morto un lupo ne arriverà un altro e un altro e un altro. Bisognerebbe anche lasciare simili valutazioni a tecnici competenti, visto che la specie lupo non crea certo branchi enormi.
Ma sarà possibile una convivenza o davvero vogliamo tornare al medioevo?
"Quando la tutela della fauna diventa prioritaria fino a sovrastare la tutela dell'uomo si entra in una logica estremista pericolosa per i diritti costituzionali dei cittadini ed in particolare di chi vive in montagna."
Leggendo questa frase temo di sì. La tutela della fauna è prioritaria per la stessa tutela dell'uomo! Tutela della fauna significa ripristino di un equilibrio fondamentale che abbiamo alterato negli habitat e di cui ne paghiamo le conseguenze (si pensi ai danni cagionati da specie molto prolifiche come il cinghiale, aumentati a dismisura proprio per via della costante attività venatoria cui sono soggetti).
Speriamo di tornare presto nel 2021 e di poter affrontare il problema con serenità e raziocinio, non chi accarezza solo il fucile pensando che sia sempre la soluzione.
Bentornati lupi e orsi! Bentornati habitat naturali completi (con predatori). Ben vengano gli allevamenti di montagna, aiutiamoli a proteggere le greggi ma nel pieno rispetto della natura e dell'ambiente selvatico in cui operano.
Non posso leggere certi commenti...facciamo così ,,,visto che sono bentornati sia i lupi che gli orsi, chissà se qualcuno cambierà idea un giorno se si dovesse trovare nel bel mezzo di un branco di lupetti affamati: saranno ancora bentornati i predatori quando la preda è colui il quale sostiene le utopistiche teorie animaliste? Finchè il problema riguarda gli altri e i loro allevamenti... non penso proprio che i cani possano risolvere i problemi. Staremo a vedere, mi auguro solo che non accada niente a nessuna persona.
Fino ad ora non ho notizie che in Italia i lupi abbiano assalito qualche persona, gli orsi invece si, quindi affronterei le due tematiche in modo diverso una dall'altra.
Consiglio sempre questa lettura su chi ha dubbi o vuole sfatare i miti sul lupo, ad esempio di chi crede che avremo branchi di centinaia di lupi che assediano villaggi, ve lo dico subito, non credo proprio che potrà mai avvenire:
http://www.parcoabruzzo.it/pdf/lupo.pdf
Per quanto riguarda gli "attacchi" all'uomo, attacchi di lupo non ce ne sono da secoli, mentre ogni anno abbiamo morti e feriti per via dell'attività venatoria (anche persone che non la praticano), quindi serve una serie riflessione al riguardo, eppure si parla solo di sparare al lupo, strana la politica a volte.
Per quanto riguarda gli orsi, bisogna rimarcare che NON sono stati attacchi diretti, ovvero non è stato l'orso ad aggredire le persone per predazione o per il gusto di assalirle (ed è importante sottolinearlo), ma sono stati tentativi di difesa dovuti sempre (per quanto rilevato) a comportamenti errati da parte delle persone. In ogni caso, normalmente l'orso è un animale schivo e rifugge dalla presenza umana. E comunque stiamo parlando di un numero di individui pari forse a 1 o 2 (al momento mi risultano solo gli accertamenti dello scorso anno).
http://www.parcoabruzzo.it/pdf/lupo.pdf
Per quanto riguarda gli "attacchi" all'uomo, attacchi di lupo non ce ne sono da secoli, mentre ogni anno abbiamo morti e feriti per via dell'attività venatoria (anche persone che non la praticano), quindi serve una serie riflessione al riguardo, eppure si parla solo di sparare al lupo, strana la politica a volte.
Per quanto riguarda gli orsi, bisogna rimarcare che NON sono stati attacchi diretti, ovvero non è stato l'orso ad aggredire le persone per predazione o per il gusto di assalirle (ed è importante sottolinearlo), ma sono stati tentativi di difesa dovuti sempre (per quanto rilevato) a comportamenti errati da parte delle persone. In ogni caso, normalmente l'orso è un animale schivo e rifugge dalla presenza umana. E comunque stiamo parlando di un numero di individui pari forse a 1 o 2 (al momento mi risultano solo gli accertamenti dello scorso anno).
Questo articolo è stato scritto con un chiara intenzione di disinformare la gente e incitare il pensiero negativa nei confronti di questi animali.
1. I Lupi NON sono mai stati reintrodotti nel territorio! I lupi non sono qui per 'errore umano' ANZI è una rivincità della natura nonostante la NOSTRA presenza!
2. Gli alpeggi e pascoli non sono un stato naturale del territorio "rovinato dagli lupi", lo stato naturale lì è il BOSCO, fino alla linea di altitudine dove non crescono più gli alberi! E l'uomo che altera il territorio per la sua necessità e NON la presenza o no del lupo.
3.L'abbandono degli alpeggi è un fenomeno che va avanti da decenni, prima dell' arrivo del Lupo, per motivi sociale ed economici, sono rimasti in pochissimi per cui è ancora più esasperante che lo stato non è capace di aiutare quei 4 che sono rimasti a sopravivere in modo concreto e compensarli per le predazioni in tempi realistici con metodologia non mirati a farli rinunciare in partenza per via della burocrazia e tempistiche. Per questi allevatori il lupo e solo l'ennesima goccia che fa traboccare il vaso.
5. I'intesesse più reditizzio per la montagna adesso è il turismo, e il Lupo e l'Orso non fanno comodo neanche a questo settore.
4.Questo articolo è stato scritto in puro stile Trumpiana, cio'è che si può dire al popolo qualsiasi bugia che ti fa comodo, con la giusta faccia tosta nessuno lo contesterà, anche se è provato e documentato il contrario. Se non ho capito male è stato scritto da Lincio, un politico, magari è anche un cacciatore nel tempo libero.
1. I Lupi NON sono mai stati reintrodotti nel territorio! I lupi non sono qui per 'errore umano' ANZI è una rivincità della natura nonostante la NOSTRA presenza!
2. Gli alpeggi e pascoli non sono un stato naturale del territorio "rovinato dagli lupi", lo stato naturale lì è il BOSCO, fino alla linea di altitudine dove non crescono più gli alberi! E l'uomo che altera il territorio per la sua necessità e NON la presenza o no del lupo.
3.L'abbandono degli alpeggi è un fenomeno che va avanti da decenni, prima dell' arrivo del Lupo, per motivi sociale ed economici, sono rimasti in pochissimi per cui è ancora più esasperante che lo stato non è capace di aiutare quei 4 che sono rimasti a sopravivere in modo concreto e compensarli per le predazioni in tempi realistici con metodologia non mirati a farli rinunciare in partenza per via della burocrazia e tempistiche. Per questi allevatori il lupo e solo l'ennesima goccia che fa traboccare il vaso.
5. I'intesesse più reditizzio per la montagna adesso è il turismo, e il Lupo e l'Orso non fanno comodo neanche a questo settore.
4.Questo articolo è stato scritto in puro stile Trumpiana, cio'è che si può dire al popolo qualsiasi bugia che ti fa comodo, con la giusta faccia tosta nessuno lo contesterà, anche se è provato e documentato il contrario. Se non ho capito male è stato scritto da Lincio, un politico, magari è anche un cacciatore nel tempo libero.
Il sito del progetto Wolf Alps:
https://www.lifewolfalps.eu/fake-news/
Informarsi è sempre importante, come è importante ricordarsi che in natura dobbiamo rispettare la fauna selvatica e imparare a conviverci.
https://www.lifewolfalps.eu/fake-news/
Informarsi è sempre importante, come è importante ricordarsi che in natura dobbiamo rispettare la fauna selvatica e imparare a conviverci.
Mah. Non si capisce cosa c'entri il trumpismo inrteso chissà come quale male assoluto. Direi che con gli pseudo democratici e politicamente corretti le cose stiano andando malissimo. Vedi biden che vuole fare la guerra fredda con la Cina. A parte questa digressione mi pare che si debba trovare un equilibrio tra posizioni assolutiste ambientaliste e animalare e posizioni troppo dure per gli animali. Come si dice. Ci vuole un buon compromesso. Prendiamo esempio dal nostro governo che vede assieme pd, 5 stalle, lega, forza italia, renzi e leu... Ecco...
Spettabile Robi, più equilibrio di così? Non credo che chi si oppone a sparare al lupo siano tutti estremisti. Rilegga il mio messaggio: massima tutela degli allevatori (il piano prevede strumenti utili a ridurre se non eliminare la predazione delle greggi), ma massimo rispetto anche per la natura e il suo ambiente. In pratica, buon senso. Andare in montagna, rispettandone e conoscendone l'ambiente. E' possibile allevare le proprie greggi come andare tranquillamente a fare trekking.
Mi sembra decisamente più estremista la posizione di chi vuole subito eliminare a fucilate ogni cosa che dà fastidio.
Il lupo fa parte dell'habitat, ha un ottimo ruolo di riequilibratore, dobbiamo solo predisporre le attenzioni necessarie per evitare la predazione, così rivolgerà le sue attenzioni alla fauna selvatica.
Per quanto riguarda Trump, anche se non è questo il contesto, durante il suo mandato ha fatto delle cose da rabbrividire per quanto riguarda l'ambiente e quando parlo di ambiente mi riferisco a quella stessa aria, acqua e terra che ci permette di vivere, un concetto che molti, accecati dal dio denaro, dimenticano. Basta andare online pr vedere quante scempiaggini e atrocità ha permesso, cose che anche altri presidenti repubblicani prima di lui, non certo paladini dell'ambiente, avevano permesso. La stampa ne parla poco, ma online si trova ampia bibliografia. Quindi non è che per il propro credo politico bisogna sostenere questo genere di personaggi, sono nocivi per tutti, se non rispetti l'ambiente che serve a tutti per vivere.
Mi sembra decisamente più estremista la posizione di chi vuole subito eliminare a fucilate ogni cosa che dà fastidio.
Il lupo fa parte dell'habitat, ha un ottimo ruolo di riequilibratore, dobbiamo solo predisporre le attenzioni necessarie per evitare la predazione, così rivolgerà le sue attenzioni alla fauna selvatica.
Per quanto riguarda Trump, anche se non è questo il contesto, durante il suo mandato ha fatto delle cose da rabbrividire per quanto riguarda l'ambiente e quando parlo di ambiente mi riferisco a quella stessa aria, acqua e terra che ci permette di vivere, un concetto che molti, accecati dal dio denaro, dimenticano. Basta andare online pr vedere quante scempiaggini e atrocità ha permesso, cose che anche altri presidenti repubblicani prima di lui, non certo paladini dell'ambiente, avevano permesso. La stampa ne parla poco, ma online si trova ampia bibliografia. Quindi non è che per il propro credo politico bisogna sostenere questo genere di personaggi, sono nocivi per tutti, se non rispetti l'ambiente che serve a tutti per vivere.
Ciao Turk-182
Ecco appunto che Lei la mette in politica. I repubblicani e quindi la destra sono per la distruzione dell'ambiente mentre i buoni di sinistra lo difendono. Non Le dovrei ricordare che il più grande inquinatore del pianeta, è la Cina comunista. Non proprio un covo di repubblicani destrorsi. Comunque glielo ho ricordato. Per quanto riguarda il resto ognuno può ancora avere la propria opinione. Almeno spero...
Ecco appunto che Lei la mette in politica. I repubblicani e quindi la destra sono per la distruzione dell'ambiente mentre i buoni di sinistra lo difendono. Non Le dovrei ricordare che il più grande inquinatore del pianeta, è la Cina comunista. Non proprio un covo di repubblicani destrorsi. Comunque glielo ho ricordato. Per quanto riguarda il resto ognuno può ancora avere la propria opinione. Almeno spero...
Ciao robi
beh, e allora? I problemi non si risolvono mica facendo sempre bastian contrario con toni permalosi e vittimisti?
beh, e allora? I problemi non si risolvono mica facendo sempre bastian contrario con toni permalosi e vittimisti?
Spettabile Robi,
la distruzione dell'ambiente non ha colore politico. Non ho detto "repubblicani" distruttori dell'ambiente, ho detto Trump distruttore dell'ambiente, e i fatti (ovvero tutte le azioni prese, sono fatti e sono lì come prova di ciò che ha fatto). Anche la Cina ha le sue enormi colpe, e quindi? Non è che perché la Cina ha una politica distruttiva, allora siamo giustificati anche noi a fregarcene. Quindi bisogna sempre condannare chi distrugge l'ambiente per far arricchire pochi, a danno di tutti, che sia destra o sinistra.
In Italia, ci sono brutte esperienze per ogni schieramento, ma il partito che normalmente comanda al Nord si sta davvero distinguendo per scelte davvero pessime in materia ambientale (dal Piemonte fino al Veneto), peccato che poi a pagarne le conseguenze siano tutti i cittadini. Ognuno può avere la propria opinione, ma votare sapendo di dare il voto a chi dell'ambiente non ha il minimo interesse (a favore di chi lo finanzia e non certo per il bene comune), lo ritengo comunque errato. Come errato è difendere chi ha palesato questo atteggiamento.
la distruzione dell'ambiente non ha colore politico. Non ho detto "repubblicani" distruttori dell'ambiente, ho detto Trump distruttore dell'ambiente, e i fatti (ovvero tutte le azioni prese, sono fatti e sono lì come prova di ciò che ha fatto). Anche la Cina ha le sue enormi colpe, e quindi? Non è che perché la Cina ha una politica distruttiva, allora siamo giustificati anche noi a fregarcene. Quindi bisogna sempre condannare chi distrugge l'ambiente per far arricchire pochi, a danno di tutti, che sia destra o sinistra.
In Italia, ci sono brutte esperienze per ogni schieramento, ma il partito che normalmente comanda al Nord si sta davvero distinguendo per scelte davvero pessime in materia ambientale (dal Piemonte fino al Veneto), peccato che poi a pagarne le conseguenze siano tutti i cittadini. Ognuno può avere la propria opinione, ma votare sapendo di dare il voto a chi dell'ambiente non ha il minimo interesse (a favore di chi lo finanzia e non certo per il bene comune), lo ritengo comunque errato. Come errato è difendere chi ha palesato questo atteggiamento.
Ciao robi
oramai la Cina non ha più nulla del comunismo; per il resto gli errori e la libertà di parola sono bipartisan....
oramai la Cina non ha più nulla del comunismo; per il resto gli errori e la libertà di parola sono bipartisan....
Ciao robi
però, stranamente i più strenui conservatori, repubblicani, e destrorsi vari sono sempre andati nei paesi del socialismo reale a fare le vacanze a basso costo.... Coerenza, questa sconosciuta!
però, stranamente i più strenui conservatori, repubblicani, e destrorsi vari sono sempre andati nei paesi del socialismo reale a fare le vacanze a basso costo.... Coerenza, questa sconosciuta!
Ciao Turk-182
Opinione Sua. L'ecologismo è nato a destra e la sinistra progressista voleva solo fabbriche e cemento. In quanto ai cacciatori lo zoccolo duro era ex pci. Non so di che sta parlando... Se intende i due verdi italiani dico due allora ok. Altrimenti in Germania ad esempio gli ecologisti non sono di sinistra. Oggi c'è la moda greta ma è fasulla. Lasci perdere la politica e trump... Non è il caso...
Opinione Sua. L'ecologismo è nato a destra e la sinistra progressista voleva solo fabbriche e cemento. In quanto ai cacciatori lo zoccolo duro era ex pci. Non so di che sta parlando... Se intende i due verdi italiani dico due allora ok. Altrimenti in Germania ad esempio gli ecologisti non sono di sinistra. Oggi c'è la moda greta ma è fasulla. Lasci perdere la politica e trump... Non è il caso...
Ciao robi,
sei proprio una sagoma :D
quella della "la Cina comunista" e' proprio bella!
Guarda che l'abito non fa il monaco, non basta la bandiera rossa per essere comunisti.
Vabbe' che ormai con le autocertificazioni siamo diventati tutti esperti, ma non e' che siano sempre tutte vere ;)
sei proprio una sagoma :D
quella della "la Cina comunista" e' proprio bella!
Guarda che l'abito non fa il monaco, non basta la bandiera rossa per essere comunisti.
Vabbe' che ormai con le autocertificazioni siamo diventati tutti esperti, ma non e' che siano sempre tutte vere ;)
Ciao robi
forse in un mondo parallelo è così, ma non in quello reale: difatti le dittature di destra, che bonificavano per poter poi urbanizzare, non erano certo ecologiste. Anche la moda sovranista ha fatto il suo tempo....
forse in un mondo parallelo è così, ma non in quello reale: difatti le dittature di destra, che bonificavano per poter poi urbanizzare, non erano certo ecologiste. Anche la moda sovranista ha fatto il suo tempo....
Ciao robi
beh, oramai anche le teorie cospirazioniste, revisioniste e negazioniste stanno tramontando..... Con buona pace di fral....
beh, oramai anche le teorie cospirazioniste, revisioniste e negazioniste stanno tramontando..... Con buona pace di fral....
Caro Rob, non capisco dove vuole arrivare sinceramente.
Come le dicevo, non m'importa nulla di destra o sinistra, vorrei da qualsiasi schieramento più attenzione per un elemento essenziale, sia per la nostra salute e sopravvivenza, sia per il comparto in cui la nostra trae maggiore beneficio.
Al momento abbiamo amministratori che agli esordi in provincia hanno chiaramente espresso il loro malumore perché, secondo loro, il VCO ha troppe aree protette. Ecco che un amministratore pubblico che esordisce in questo modo, come lo può giudicare? Avere aree protette dovrebbe essere un vanto, un qualcosa di cui essere fieri, e sarebbe anche ora di smetterla di considerare le aree protette come una privazione. Sono consentite le attività umane ma giustamente nel rispetto del territorio. E aggiungo, meno male che abbiamo almeno una porzione del territoro protetto.
Qui invece, tornando alla discussione principale, abbiamo la più alta carica amministrativa a livello regionale che gira intorno alle parole per chiedere senza mezzi termini di poter sparare ai lupi, una specie protetta.
Come si dice, gli esordi sono questi (se poi andiamo ad analizzare anche le decisioni in materia venatoria prese da questa giunta regionale, tutte peggiorative), da un punto di vista prettamente di tutela dell'ambiente finora mi sembra che gli attuali amministratori si siano presentati chiaramente da che parte stanno.
Poi ognuno giustamente giudica.
Tengo a sottolineare un'ultima cosa e poi chiudo. Il nostro territorio ha nel turismo un volano economico essenziale e il nostro turismo è estremamente legato alle bellezze ambientali che possiamo proporre. Gli interventi quando vanno soppesati attentamente e non bisogna credere alle sirene del turismo di massa eccessivo, perché se perdi il territorio, se perdi l'ambiente che dà quell'impulso ai turisti di vivere e apprezzare il territorio (anche noi che ci abitiamo), allora lo comprometti e il meccanismo si rompe. Gli effetti devastanti del cambiamento climatico e delle scelte errate da parte nostra poi sono ancora più evidenti quando si verificano catastrofi come quelle dello scorso autunno, che dovrebbero essere un monito costante per farci capire quanto sia importante mantenere, conservare e tutelare l'ambiente che ci circonda.
Come le dicevo, non m'importa nulla di destra o sinistra, vorrei da qualsiasi schieramento più attenzione per un elemento essenziale, sia per la nostra salute e sopravvivenza, sia per il comparto in cui la nostra trae maggiore beneficio.
Al momento abbiamo amministratori che agli esordi in provincia hanno chiaramente espresso il loro malumore perché, secondo loro, il VCO ha troppe aree protette. Ecco che un amministratore pubblico che esordisce in questo modo, come lo può giudicare? Avere aree protette dovrebbe essere un vanto, un qualcosa di cui essere fieri, e sarebbe anche ora di smetterla di considerare le aree protette come una privazione. Sono consentite le attività umane ma giustamente nel rispetto del territorio. E aggiungo, meno male che abbiamo almeno una porzione del territoro protetto.
Qui invece, tornando alla discussione principale, abbiamo la più alta carica amministrativa a livello regionale che gira intorno alle parole per chiedere senza mezzi termini di poter sparare ai lupi, una specie protetta.
Come si dice, gli esordi sono questi (se poi andiamo ad analizzare anche le decisioni in materia venatoria prese da questa giunta regionale, tutte peggiorative), da un punto di vista prettamente di tutela dell'ambiente finora mi sembra che gli attuali amministratori si siano presentati chiaramente da che parte stanno.
Poi ognuno giustamente giudica.
Tengo a sottolineare un'ultima cosa e poi chiudo. Il nostro territorio ha nel turismo un volano economico essenziale e il nostro turismo è estremamente legato alle bellezze ambientali che possiamo proporre. Gli interventi quando vanno soppesati attentamente e non bisogna credere alle sirene del turismo di massa eccessivo, perché se perdi il territorio, se perdi l'ambiente che dà quell'impulso ai turisti di vivere e apprezzare il territorio (anche noi che ci abitiamo), allora lo comprometti e il meccanismo si rompe. Gli effetti devastanti del cambiamento climatico e delle scelte errate da parte nostra poi sono ancora più evidenti quando si verificano catastrofi come quelle dello scorso autunno, che dovrebbero essere un monito costante per farci capire quanto sia importante mantenere, conservare e tutelare l'ambiente che ci circonda.
Quando leggo certe castronerie, mi viene voglia proprio di abbandonare il forum, che sicuramente non è il mio motivo di vita e a cui sicuramente (anticipo i commenti dei soliti noti e meno noti) non mancherò. Troppo chiara la presenza di una certa parte politica, che fa sempre i soliti noiosissimi discorsi e le solite accuse, mentre non spendono mai alcuna parola sulle evidenti carenti e fallimentari ideologie ed incapacità gestionali della loro convinzione politica. Davvero, le uniche parole che mi vengono sono ..per carità!
Ciao Marta Caretti
Grazie! Si in effetti mi trovo simpatico. In quanto alla, Cina.. Beh... Mi sono perso qualcosa? Forse non è un regime comunista ma un paradiso terrestre....
Grazie! Si in effetti mi trovo simpatico. In quanto alla, Cina.. Beh... Mi sono perso qualcosa? Forse non è un regime comunista ma un paradiso terrestre....
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