Le risorse sono destinate all’acquisto di attrezzature per l’allestimento di palchi o strutture per fiere ed eventi, con finanziamenti a fondo perduto da 30 mila euro fino a 50 mila euro.
«Con questi contributi la Regione riconosce il grande lavoro svolto sul nostro territorio da Pro Loco. Era dal 2014, quindi da 10 anni, che non si prevedeva uno stanziamento così elevato e dimostrazione dell’importante ruolo che la Regione riconosce a queste associazioni per il grande lavoro a supporto delle comunità. Le Pro Loco sono i nostri avamposti del turismo, organizzano sagre e fiere, sono utili ai visitatori e sono punti di riferimento per le comunità e supporto prezioso per la sicurezza e l’assistenza delle persone» l’assessore alla Cultura, Turismo e Sport Marina Chiarelli.
«Grande soddisfazione per l'Unpli Piemonte, che continua a essere partner ufficiale della Regione Piemonte. Il Governatore Cirio ha sempre dimostrato una particolare attenzione verso le nostre associazioni, impegnate costantemente nella valorizzazione del territorio piemontese» dichiara Fabrizio Ricciardi, presidente Unpli Piemonte.
«Un eccellente lavoro di squadra con i funzionari della Regione Piemonte, che combina formazione e informazione, riprendendo il percorso iniziato dieci anni fa con la legge 3 – aggiunge il vicepresidente di Unpli Stefano Raso - Questo bando consentirà di aumentare la sicurezza delle nostre attività e di migliorare significativamente l’offerta turistica e sociale delle Pro Loco su tutto il territorio piemontese».
«Questi fondi – hanno sottolineato gli assessori Elena Chiorino, Alberto Preioni e Matteo Marnati - oltre a offrire nuove risorse per lo sviluppo di strutture e materiali, riconoscono l'impegno dei presidi sul territorio e di chi opera spesso in maniera volontaria per valorizzare il patrimonio culturale e sociale delle nostre aree. Non va dimenticato che il loro lavoro si estende ben oltre la semplice organizzazione di sagre e fiere: queste associazioni rappresentano un presidio di socialità, inclusione e solidarietà per le comunità locali, particolarmente in aree rurali o meno servite»
Nel dettaglio sono state finanziate:
BIELLESE: Pro loco di Vaglio Pettinengo; Pro loco di Masserano; Pro loco di Netro; Pro loco di Sandigliano; Pro loco di Valdengo; Pro loco di Sant’Eurosia; Pro loco di Pollone; Pro loco di Trivero; Pro loco di Crocemosso; Pro loco di Camandona.
NOVARESE: Pro loco di Grignasco; Pro loco di Pombia; Pro loco di Cameri; Pro loco di Trecate; Pro loco di Borgo Ticino; Pro loco di Veruno Revislate; Pro loco di Cavallirio; Pro loco di Galliate.
VERBANO: Pro loco di Quarona Sopra; Pro loco di Luzzonio; Pro loco di Baceno; Pro loco di Masera; Pro loco di Oggebbio.
VERCELLESE: Pro loco Arboriese; Pro loco Serravalle Sesia; Pro loco Lozzolo; Pro loco di Santhià; Pro loco di; Fontanetto Po; Pro loco Piode.
Regione Piemonte: 3,5milioni alle Pro Loco
Dalla Regione 3,5 milioni di euro per 135 Pro Loco, all’interno del bando da 5 milioni di euro destinato anche alle associazioni d’arma.
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Buongiorno,
3,5 milioni alle Proloco e migliaia di cittadini senza medico di famiglia ?
Non ho parole...
Cordialmente
3,5 milioni alle Proloco e migliaia di cittadini senza medico di famiglia ?
Non ho parole...
Cordialmente
Non è detto che alla sanità sia stato, o sarà, destinato meno! E il fenomeno della carenza dei medici di famiglia non è legato unicamente ai loro compensi bensì al fatto che molti neo laureati in medicina non hanno scelto negli anni addietro e non scelgono tutt'ora questa branca della loro professione preferendo altre specializzazioni più remunerative ; infatti il fenomeno non è un'esclusiva della sola Regione Piemonte, basta leggere i giornali per vedere come la carenza dei medici di famiglia viene lamentata in tutta la nazione.
Gent, Lupusinfabula,
vedremo quanto la Regione destinerà alla sanità regionale. Il problema dei medici di famiglia non si potrà risolvere nel breve periodo. Perchè la nostra ASl non permette di rivolgersi a medici al difuori del Distretto? Vi sono medici non massimalisti nel Distretto ossolano. " Provvisoriamente" perchè non poter dare la facoltà ai pazienti del Distretto verbanese di poter essere assistiti dai medici ossolani? Un appuntamento richiesto alla Casa della Salute di S.Anna avrebbe potuto essere evaso nella seconda metà di novembre. Non è , forse, un poco eccessivo? Certo, i dirigenti dell'Asl avranno sicuramente ragioni per non permettere l'assistenza fuori Distretto ma, migliaia di pazienti avranno, nel frattempo, un'assistenza parziale.
Cordialmente
vedremo quanto la Regione destinerà alla sanità regionale. Il problema dei medici di famiglia non si potrà risolvere nel breve periodo. Perchè la nostra ASl non permette di rivolgersi a medici al difuori del Distretto? Vi sono medici non massimalisti nel Distretto ossolano. " Provvisoriamente" perchè non poter dare la facoltà ai pazienti del Distretto verbanese di poter essere assistiti dai medici ossolani? Un appuntamento richiesto alla Casa della Salute di S.Anna avrebbe potuto essere evaso nella seconda metà di novembre. Non è , forse, un poco eccessivo? Certo, i dirigenti dell'Asl avranno sicuramente ragioni per non permettere l'assistenza fuori Distretto ma, migliaia di pazienti avranno, nel frattempo, un'assistenza parziale.
Cordialmente
Tutto giusto e condivisibile ciò che viene suggerito: ma ciò non ha nulla a che fare con gli stanziamenti destinati alle pro loco, enti che hanno ancora un valore soprattutto nei paesi montani e più piccoli.
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