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Cresce l'export dei formaggi italiani grazie anche al VCO

Il latte munto ogni giorno nelle stalle delle nostre province è alla base del successo internazionale dei formaggi italiani che fanno registrare crescite record nel 2017. Di seguito la nota di Coldiretti Novara e VCO.

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Cresce l'export dei formaggi italiani grazie anche al VCO
Tra questi anche il Gorgonzola che, nei primi nove mesi dell’anno appena trascorso, aveva già marcato una quota di 14.617 tonnellate esportate, con una crescita inarrestabile sul mercato mondiale ‘in positivo’ dal 2010 (miglior performance assoluta quella del 2015 con un +12,81% come confermano i dati Istat).

In cima alla lista dei formaggi italiani più richiesti all’estero ci sono anche il Grana Padano ed il Parmigiano Reggiano che in quantità rappresentano il 21% del totale esportato e che guidano la lista del 51 formaggi italiani che hanno avuto il riconoscimento dell’Unione Europea come denominazione di origine (Dop/Igp): su questo fronte, è attesa per gli sviluppi di mercato che potrà avere all’estero l’Ossolano, che proprio nei mesi scorsi ha conseguito il riconoscimento della Dop.

“Mai cosi tanto formaggio italiano è stato consumato all’estero come nel 2017 che ha fatto segnare un record storico con l’aumento del 6% in quantità rispetto allo scorso anno che ha portato a ben il 63% l’incremento delle spedizioni nel corso di un decennio” sottolinea la presidente della Coldiretti Sara Baudo. “Ma va ricordato che alla base c’è il ruolo, importante e insostituibile, delle nostre stalle che producono il latte di qualità. Latte che è, appunto, alla base di formaggi come il Gorgonzola: un patrimonio che è anche di valore storico e culturale che va riconosciuto, difeso e sostenuto come ‘bandiera’ del nostro territorio”.

Il bilancio diffuso da Coldiretti sul 2017 conferma che per la prima volta sono stati superati i 400 milioni di chili di formaggio Made in Italy consumato all’estero, sulla base delle proiezioni su dati Istat relativi ai primi nove mesi dell’anno

La dimostrazione più eclatante del successo è il fatto che i francesi sono diventati i principali consumatori di formaggi italiani con le esportazioni che sono praticamente raddoppiate (+100%) in quantità nel decennio nel Paese più nazionalista del mondo togliendo spazio sugli scaffali d’Oltralpe a Camembert, Brie, Roquefort e alle altre specialità locali che, come ricordava Charles De Gaulle, sono i prodotti più rappresentativi del Paese. Oggi le esportazioni di formaggio Made in Italy in Francia sono pari al doppio a quelle dei cugini d’oltralpe in Italia, che sono rimaste praticamente stabili nel decennio.

In realtà il formaggio italiano ha conquistato molti altri Paesi e continenti, oltre alla Francia dove è diretto quasi ¼ del totale esportato (23%), la Germania che si colloca al secondo posto tra i principali clienti, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti dove nel 2017 si è verificato un aumento del 10% delle spedizioni.

I formaggi Made in Italy più esportati sono purtroppo anche quelli più taroccati nel mondo dove le imitazioni del Parmigiano reggiano e del Grana Padano hanno superato addirittura i prodotti originali.



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