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Telefonia: Giudice di Pace risarcisce utente di Gravellona - 29 Luglio 2024 - 12:05

Il Giudice di Pace con una nuova sentenza ha confermato il proprio orientamento giurisprudenziale, applicando le sanzioni delle delibere AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni) nei confronti delle compagnie telefoniche: 5 euro per ogni giorno di attivazione di servizi non richiesti e 300 euro in caso di omesso riscontro ai reclami.

Telefonia: Giudice di Pace risarcisce utente di Baveno - 4 Luglio 2024 - 08:01

L’ Antitrust nel luglio 2023 aveva multato TIM - Vodafone - Wind Tre per 1 milione di euro per aver emesso fatture e prelevato denaro dai conti correnti dei consumatori dopo che questi avevano esercitato regolare diritto di recesso. Interessati alla vicenda anche diversi cittadini del VCO.

Russo su convenzione segretario comunale - 31 Ottobre 2023 - 08:01

Riceviamo e pubblichiamo, una nota del Consigliere Comunale M5S Verbania, Russo Raffaele, riguardante la vicenda riportata da Il Fatto Quotidiano.

Signora vincolata ad un finanziamento di 4.000 euro - 21 Febbraio 2023 - 10:03

Signora di 62 anni di Gravellona Toce vincolata ad un finanziamento di 4.000 euro. E' quanto documenta Federconsumatori in un comunicato.

Energia e costi: una nota di Federconsumatori - 1 Settembre 2022 - 10:03

"Energia: non solo rincari, a peggiorare la situazione delle famiglie contribuiscono i comportamenti scorretti e illegittimi dei venditori". Così Federconsumatori Verbania in una nota che riportiamo all'interno.

Truffa del catalogo a Pallanza - 9 Febbraio 2022 - 10:23

Purtroppo si tratta di una delle tante truffe ormai classiche: Società S.r.l. con sede fra la Lombardia e il Veneto che offre, con “venditori porta a porta”, la possibilità di acquistare un ventaglio di beni (es. arredo, letti, materassi, abbigliamento, pentole, attrezzi) a prezzi teoricamente scontati, facendo sottoscrivere un contratto ove però spesso non viene mostrato nessun catalogo o listino prezzi, impedendo quindi al consumatore di avere l’esatta percezione dell’entità del presunto sconto o dell'affare.

Truffa rilevatori di gas nel VCO - 2 Febbraio 2022 - 11:04

Le zone maggiormente colpite dal 10 gennaio in avanti sono Verbania, Domodossola e gran parte della zona del Lago Maggiore, da Baveno verso Arona. Si segnala, in particolare, un anziano di Intra di 91 anni.

Truffa rilevatori di gas a Pallanza - 25 Gennaio 2022 - 11:04

Rilevatori di modesto valore pagati 400 euro. Vittima una coppia anziana di Pallanza. Lo rende noto in Federconsumatori Verbania.

Federconsumatori: 14mila€ di bollette mai usufruite - 14 Luglio 2021 - 09:34

L’odissea di questa incredibile vicenda ha inizio nel marzo 2011 quando S.F. prendeva in locazione un appartamento a Stresa e attivava le utenze domestiche. Di seguito la nota di Federconsumatori Verbania.

La truffa del catalogo - 24 Giugno 2021 - 15:03

L’ultima vittima di tale truffa, che ciclicamente ritorna, è una cittadina di Mergozzo. Riportimao la nota di Ferderconsumatori Verbania.

Bollette non dovute: risarcito utente del VCO - 18 Marzo 2021 - 08:01

La sentenza del Giudice di Pace di Verbania è stata emessa lo scorso 1 marzo. Vodafone è stata condannata a restituire al Sig. Claudio Tabascio di Villadossola la somma di 1.412,08 euro, oltre interessi e spese legali.

Attenzione alla truffa del catalogo - 14 Novembre 2020 - 15:03

La dinamica è sempre la stessa: Società (generalmente una S.R.L.) che ha sede nelle zone di Milano-Bergamo-Brescia-Padova-Venezia che offre, con “venditori porta a porta”, la possibilità di acquistare un ventaglio di beni (es. arredo, poltrone, sedie, letti, materassi, abbigliamento) a prezzi teoricamente scontati, facendo sottoscrivere un contratto, ove però spesso non viene mostrato nessun catalogo o listino prezzi, impedendo quindi al consumatore di avere l’esatta percezione dell’entità del presunto sconto o dell'affare.

Movimento Difesa del Cittadino su Veneto Banca - 12 Gennaio 2020 - 08:01

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del Movimento Difesa del Cittadino, riguardante la vicenda Veneto Banca.

LegalNews: Assicurazione: aumento del rischio e adeguamento automatico del premio - 26 Marzo 2018 - 08:00

La Suprema Corte con la sentenza n. 2715/2017 ha affrontato il tema dell’operatività della clausola di adeguamento automatico del premio nel contratto di assicurazione quando si verifichi un aggravamento del rischio assicurato.

LegalNews: recesso dalla locazione commerciale: mancato preavviso e pagamento dei canoni - 24 Aprile 2017 - 08:00

La Suprema Corte con la sentenza n. 9271/2017 ha preso in esame la questione del recesso senza preavviso nella locazione commerciale e delle sue conseguenze in tema di pagamento dei canoni relativi.

LegalNews: Subagenzia: proposta di abbassamento delle provvigioni e recesso per giusta causa - 3 Aprile 2017 - 08:00

La Corte di Cassazione con la sentenza n. 3854/2017 ha esaminato la questione della configurabilità, in un rapporto di subagenzia, della giusta causa di recesso del subagente nel caso in cui l’agente formuli una proposta di abbassamento delle provvigioni.

LegalNews: Locazioni commerciali e indennità di avviamento - 27 Marzo 2017 - 08:00

La Suprema Corte con la recentissima sentenza n. 5603 del 07.03.2017 ha affrontato il tema delle tempistiche per la corresponsione dell’indennità di avviamento in caso di cessazione di una locazione commerciale.

LegalNews: Mutamento delle mansioni affidate al dirigente e recesso con indennità di preavviso - 30 Gennaio 2017 - 08:00

La Cassazione con la sentenza n. 22938/2016 ha trattato il tema del mutamento delle mansioni affidate ad un dirigente in corso di contratto di lavoro nonché delle conseguenze di tale operazione ai sensi dell’art. 24 del CCNL dei dirigenti del settore terziario.

LegalNews: Licenziare per aumentare i profitti dell’impresa - 9 Gennaio 2017 - 08:00

Con la recente sentenza n. 25201 del 07.12.2016 la Cassazione è tornata sul tema della legittimità del licenziamento per giustificato motivo oggettivo irrogato dal datore di lavoro per aumentare i profitti della propria impresa.

Bando assegnazione concessioni mercati cittadini - 7 Dicembre 2016 - 10:23

Riportiamo la nota dell'Amministrazione Comunale riguardante l'emanazione del bando per l'assegnazione delle concessioni presso i mercati cittadini in scadenza a maggio e luglio 2017.
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Veneto Banca: 7,3€ il valore d'uscita delle azioni - 4 Dicembre 2015 - 15:16

Una lettura realistica?
A due giorni dall'assemblea della vergogna di Montebelluna, le proteste di 88 mila azionisti di Veneto Banca non accennano a calmarsi. Il Consiglio d'amministrazione ha tagliato il valore delle azioni da 30 a 7,3 euro, mandando in fumo i risparmi di una vita di famiglie e piccoli imprenditori. “Un colpo pesante per l'economia veneta” dice uno degli azionisti, “tantissima gente, famiglie, imprenditori, non sapeva di giocare in Borsa, altrimenti avrebbero diversificato gli investimenti” non mettendo tutti i risparmi solo su questa banca. Ma come è stata possibile una cosa del genere? E' il sistema bancario veneto. La storia di come i grandi colossi bancari riescono a metter mano sui nostri risparmi, mandandoli in fumo per i loro interessi.Le banche popolari spolpate dagli speculatoriIniziamo dal principio. Nel Nordest italiano, dopo la guerra, imprese e artigiani sono riusciti ad uscire dalla crisi grazie ad un sistema bancario formato da piccoli istituti vicini al territorio e ai cittadini. Sono le banche popolari, cooperative, di credito artigiano e così via. In queste banche non finivano i soldi dei magnati internazionali, ma i risparmi di una vita, il Tfr e le pensioni dei lavoratori veneti ed italiani. Oggi, cosa resta di queste banche popolari? Gli speculatori internazionali affamati di denaro hanno deciso, in combutta coi vertici delle stesse banche, che è arrivata la loro ora. Nel loro mondo in cui il profitto viene prima del bene comune e in cui i soldi sono uno strumento di potere, non un mezzo per comprare il necessario, hanno messo in piedi il meccanismo che ieri ha portato gli azionisti di Veneto Banca, esattamente come quelli di Banca popolare di Vicenza, a veder bruciati i loro risparmi di una vita.Come VenetoBanca ha bruciato i risparmi dei suoi azionisti. In che modo? La banca aveva mentito agli azionisti proponendo azioni ad un prezzo alto e fuori da ogni canone realistico. Gli azionisti non potevano sapere, si sono semplicemente fidati di quelli che si sono rivelati poi dei pirati in giacca e cravatta. Il prezzo iniziale delle azioni era stato gonfiato in base a valutazioni personali di un tecnico esterno di Veneto Banca. Calcoli dei quali non ci è concesso approfondire il metodo perché “riservati”, nonostante le nostre richieste. Ma ieri, dato che la banca sta per diventare Spa, il Consiglio d'amministrazione è stato costretto a rivelare il reale valore di mercato delle azioni. Una confessione obbligata (data la trasformazione imminente della banca) e sudata, che è arrivata dopo una riunione durata 11 ore! 81% di perdita per i piccoli sociEcco l'annuncio: ai fini del recesso le azioni sono state valutate 7,3 euro contro i 30,50 euro fissati dall’assemblea di aprile, vale a dire il 76% in meno. Tenendo conto del fatto che il prezzo di 30,50 euro rappresentava già un taglio di oltre il 22% rispetto ai 39,50 euro degli anni precedenti, la perdita per i soci si aggira intorno all’81,5%. Un’enormità, ma non è detto che sia finita perché bisognerà vedere come la Borsa valuterà l’istituto di Montebelluna, che peraltro deve varare una nuova ricapitalizzazione da un miliardo di euro. Avete capito bene, l'81% dei risparmi di una vita andati in fumo per quella che potrebbe essere una truffa colossale da parte di una banca ai suoi risparmiatori.menzogne, i favoritismi e la volontà di andare in borsa ne sono la prova. Le uniche vittime sono gli azionisti ingannati. Lo conferma oggi Confedercontribuenti: "E' una rapina. Rimangono impuniti i veri colpevoli che hanno diretto la banca e che in questi anni ne hanno combinate di tutti i colori".I banchieri complici vanno puniti Ecco svelato dunque il disegno dei grandi speculatori internazionali: le mega banche, con la complicità dell'Europa e del premier Pd vogliono distruggere e azzerare le banche del territorio per fare posto ai grandi gruppi internazionali. Una volta affondate queste piccole banche infatti, come accaduto per Banca popolare di Vicenza e Veneto Banca, i grandi istituti finanziari potranno comprare per pochi spicci i l

Job Act: l'ordine del giorno approvato - 3 Novembre 2014 - 10:33

signor Robi
lungi da me farle cambiare idea ,questa mia solo per sottolineare che ho profondi dubbi che le cause per licenziamenti illegittimi durino anni . A quanto mi risulta si fanno sempre con urgenza Comunque questo è quello che succede negli altri paesi facenti parte della UE e non dell'ex patto di Varsavia : Francia L'ordine di reintegro è ammesso ma non può essere imposto. La somma del risarcimento per il lavoratore va da un minimo di 6 mensilità a oltre 24. In alcuni casi è prevista anche un’indennità che varia in base al danno subito. Regno Unito Nessun diritto di reintegro. Il risarcimento prevede un rimborso base pari a 6600 sterline, un importo compensatorio di 12mila sterline ed eventualmente degli importi speciali. L'unico caso in cui è ammessa il reintegro del lavoratore è quella di licenziamento per "motivo illecito", come la discriminazione per motivi politici o razziali. Spagna Per l'attuale legge spagnola l'ordine di reintegro è facoltativo. Il datore di lavoro può optare per il risarcimento al lavoratore tramite un'indennità pari a 33 giornate lavorative per ogni anno di anzianità, più gli arretrati. Nel corso dei primi 12 mesi di lavoro entrambe le parti possono recedere liberamente il contratto. Portogallo Reintegrare il lavoratore licenziato ingiustamente è obbligatorio per il datore di lavoro. La decisione del giudice è basata su un'analisi dei costi connessi con la (prevista) riorganizzazione aziendale e dei benefici economici che l’azienda trae dal licenziamento. Il dipendente può scegliere tra il reintegro e il pagamento delle mensilità arretrate, o un'indennità pari a una mensilità per ogni anno di servizio. Grecia Anche in questo paese è ammesso l'ordine di reintegro. Il risarcimento per il lavoratore, inoltre, è un’indennità per il periodo tra la data del licenziamento e la decisione del giudice. Il giudice deve valutare la legittimità del licenziamento in base al giudizio sul bilanciamento tra esigenze dell'impresa e del lavoratore. Olanda Il datore di lavoro può scegliere se reintegrare il lavoratore o in alternativa versargli un'indennità. Qui il datore di lavoro che intende licenziare deve però sottoporsi preventivamente a un’autorizzazione amministrativa finalizzata a vagliare la "ragionevolezza" del recesso. Austria Quando una persona è licenziata ingiustamente, il datore di lavoro è obbligato a reintegrarla e a pagare un risarcimento, comprensivo della liquidazione e di una somma uguale allo stipendio che avrebbe dovuto essere percepito nel periodo tra il licenziamento e la conclusione legale del caso. Il giudice è però tenuto a valutare la legittimità del licenziamento in base ad un giudizio di 'bilanciamento' tra le esigenze dell’impresa e l'interesse del lavoratore a mantenere il posto di lavoro. Belgio In questo Paese non esiste per il lavoratore il diritto al reintegro, pur essendo quest'ultimo possibile, ma al risarcimento, che comprende il periodo di preavviso e un rimborso danni pari a sei mensilità. Danimarca La legge danese ammette l’ordine di reintegro del lavoratore licenziato ingiustamente e stabilisce un risarcimento pari a un anno di retribuzione. Svezia Il licenziamento può avvenire solo per grave disobbedienza o per ristrutturazione dell'azienda. Il giudice può imporre il reintegro o il risarcimento dei danni più le retribuzioni maturate dal momento del licenziamento fino al termine della sentenza. Se il datore di lavoro nega il reintegro deve corrispondere un'indennità che va da 16 a 48 mensilità. Il lavoratore licenziato ha la priorità nelle nuove assunzioni. bisogna ricordare che le nazioni appartenenti all’Ue rispondeno all’articolo 30 della Carta dei diritti fondamentali dell’Ue, che è stata resa fonte giuridicamente vincolante in seguito all’entrata in vigore del Trattato di Lisbona. In particolare l’articolo 30 stabilisce che: “Ogni lavoratore ha il diritto alla tutela contro ogni licenziamento ingiustificato, conformemente al diritto comunitario e a
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