Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del "Grande Nord"
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Durante l'espletamento delle procedure di accertamento morte cerebrale di una paziente, acquisito il consenso, sono state avviate, con la collaborazione del personale Medico e Infermieristico della Rianimazione, le procedure di verifica dell'idoneità degli organi e tessuti della potenziale donatrice.
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Sono 10.520 le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid comunicate oggi all’Unità di Crisi della Regione Piemonte (dato delle ore 18). A 5.519 è stata somministrata la seconda dose, 1.579 immunodepressi hanno ricevuto la terza dose.
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È iniziata ufficialmente mercoledì, in Piemonte, la raccolta del plasma per la cura dei pazienti affetti da Coronavirus.
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Coronavirus Piemonte, diciotto nuovi decessi - i deceduti complessivamente sono 224 – il bollettino dei contagi – in distribuzione mascherine e dispositivi di protezione - operativi i test rapidi - linee guida sui tamponi diagnostici.
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Coronavirus Piemonte, riorganizzazione degli ospedali per l’emergenza – nuove assunzioni di personale – acquisti apparecchiature – bollettino contagi
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Sono cinque le persone decedute e risultate positive al test per il coronavirus in Piemonte. In ordine di tempo, gli ultimi decessi sono avvenuti negli ospedali alessandrini, dove nel pomeriggio hanno perso la vita un uomo di 77 anni, con una grave patologia polmonare cronica, già curata in ossigenoterapia domiciliare e un uomo 78 anni.
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Coronavirus Piemonte, salgono a tre i decessi, in totale i casi probabili sono 135, due coniugi positivi alle molinette
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Sono 81 i casi risultati positivi al coronavirus “COVID-19” in Piemonte: 41 in provincia di Asti, 15 nell’Alessandrino, 11 in provincia di torino, 5 nel Verbano Cusio Ossola, 3 in provincia di Novara e 3 nel Vercellese.
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Coronavirus, boom di accesi al nuovo numero verde sanitario della regione 800 19 2020 che soccorre i numeri di emergenza - nuovo numero riservato ai sindaci – attivati i laboratori analisi di novara e cuneo - immutato il numero di positivita’ al test.
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Nelle scorse settimane, fra la fine del mese di novembre e l'inizio di dicembre, ci sono stati altri donatori di organi negli ospedali dell'ASL VCO.
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Nella mattinata del 12 settembre 2018 l’autovettura della Croce Verde di Verbania, specializzata per il trasporto organi, ha provveduto a trasportare d'urgenza alla “Banca delle cornee” presso la Città della Salute, ospedale molinette di torino le cornee espiantate all’ospedale di Verbania ad una persona cinquantenne deceduta.
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In data 1° agosto la direzione Generale dell'ASL ha assunto l'atto deliberativo di conferimento al Dott. Mario Franchini dell'incarico quinquennale di dirigente Medico direttore Struttura Complessa di Oncologia a seguito di valutazione espressa dalla Commissione esaminatrice che lo ha individuato idoneo a ricoprire tale incarico.
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Nella notte tra mercoledì e giovedì 16 marzo presso l’Ospedale Castelli di Verbania è stato effettuato l’accertamento di morte cerebrale su una donna di 70 anni di Verbania.
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Nella notte tra venerdì e sabato 11 febbraio presso l’Ospedale Castelli di Verbania è stato effettuato l’accertamento di mor te cerebrale su un uomo del 1948 residente nel vercellese.
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A poco più di una settimana dal prelievo record, in termini di età del donatore (94 anni), avvenuto nell’ASL VCO, nella giornata di ieri si sono svolte presso il Reparto Rianimazione dell’Ospedale San Biagio di Domodossola, altri prelievi d'organo.
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Dal blog dei Democratici di Cannobio, delle riflessioni sul DEA.
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Resta sperimentale l'emodinamica di Domodossola con l'assurdità di un'apertura solo diurna e 5 giorni a settimana, il che potrebbe significare che sarà la prima ad essere sacrificata se a Roma obiettassero qualcosa, soprattutto se non dovesse raggiungere il tetto delle 300 PCI. Se si vuole davvero mantenerla perché non la si apre h24, 7 giorni su 7?
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X Cesare
Caro Cesare, a me pare controverso il fatto che si critichi (e non mi riferisco a te visto la tua coerenza e obiettività, apprezzabili in un contesto di discussione seria) il documento scaturito dall'intendimento del Sindaco di Verbania e dei 25 Sindaci del Verbano quando, in prima istanza, tentano di difendere la sanità di tutto il territorio del VCO e, senza la stessa coerenza, nulla si dica su quanto fatto dai Sindaci dell'Ossola e del Cusio che, come hai giustamente detto, è qualcosa di veramente vergognoso: ricavalchiamo l'onda dell'ospedale unico, così tanto per provarci magari ci va bene e ci teniamo tutto noi, in caso contrario chiediamo che il DEA resti qui a Domodossola e nel Verbano si arrangino.
E già, è proprio il documento ideato dal Sindaco di Verbania Marchionini e approvato dai 25 Sindaci del Verbano il 15 novembre ad aver provocato una "rottura miope e autoreferenziale", non quello approvato il 14 novembre da 4 Sindaci del Cusio-Ossola in sede di Rappresentanza dei Sindaci dell'ASL VCO (ove se non sbaglio si dovrebbe tener conto delle esigenze, necessità diritti e doveri di tutti i Sindaci, e quindi di tutti i cittadini, del VCO)!
Come giustamente hai fatto notare, Cesare, la rottura non mi pare l'abbiano provocata gli Amministratori del Verbano che, diversamente da chi ha ragionato unicamente per interesse ed egoismo pensando solo a se stesso, ha cercato (ribadisco) di salvaguardare la sanità di tutto il VCO, considerando le necessità, i bisogni e i diritti di tutti i cittadini del territorio, ribadendolo e confermandolo poi nel CC di Verbania del 17 novembre. Tu dici che hanno corretto il tiro, io dico che hanno reiterato e corroborato quanto fatto e detto nei due giorni precedenti. Concordo pienamente con te circa il fatto che la Regione debba ricercare gli sprechi altrove, in sanità e non solo, ovvero in pianura e nei grandi centri (torino in primis, dove alle sole molinette convivono sette Primari di Radiologia), che la razionalizzazione delle spese debba essere fatta dati alla mano, obiettivamente e scientificamente, e non sempre e solo ponendo al primo posto gli interessi politici dettati dalle dimensioni dei bacini di voti delle diverse province Piemontesi, e a me pare che nel Verbano si stia cercando di contrastare questo tipo di imposizioni, che si stia cercando di contrastare con forza e risolutezza decisioni ingiuste imposte peraltro da una Giunta Regionale appartenente allo stesso schieramento politico della maggior parte dei Sindaci del Verbano. mi pare che coerentemente e obiettivamente questo vada riconosciuto.
INCONTRO CON ASSESSORE REGIONALE SANITA’ - ANTONIO SAITTA -
17 NOVEMBRE 2014
PREMESSA
NEL DOCUMENTO PRESENTATO DAL SINDACO di VERBANIA NEL CONSIGLIO COMUNALE APERTO di VERBANIA AI SINDACI DEL diSTRETTO VERBANO ED AI CITTAdiNI, DUE SONO STATI I CARdiNI CHE HANNO PORTATO A CHIEDERE ALLA REGIONE PIEMONTE CHE MANTENESSE I 2 D.E.A. A DOMODOSSOLA E VERBANIA, PER I SEGUENTI MOTIVI:
1) TENUTO CONTO DEL TERRITORIO MONTANO, I NOSTRI CITTAdiNI DEVONO AVERE LE STESSE POSSIBILITA’ DELLE CURE URGENTI (QUELLE CHE UN RITARDO PUO’ PROVOCARE ANCHE LA MORTE DEL PAZIENTE)
2) LA diFESA DEL SISTEMA SANITARIO PUBBLICO, L’UNICO IN GRADO di DARE RISPOSTE ADEGUATE AL “BISOGNO di SALUTE”.
QUINdi IL DOCUMENTO, AL TERMINE di UN APPROFONdiTO E PROPOSITIVO diBATTITO, E’ STATO APPROVATO ALL’UNANIMITA’ DAI SINDACI DEL VERBANO.
SI FA PRESENTE CHE IL NOSTRO ATTEGGIAMENTO E’ STATO QUELLO di RICERCARE E TROVARE UNA SOLUZIONE COINVOLGENDO TUTTI I SINDACI DEL diSTRETTO, MENTRE INVECE A DOMODOSSOLA TUTTI I SINDACI AVEVANO DECISO IN UNA SPECIFICA RIUNIONE, di CHIEDERE NUOVAMENTE “L’OSPEDALE UNICO”, E DOPO IL diNIEGO DELL’ASSESSORE SAITTA, HANNO POI diCHIARATO di ESSERE D’ACCORDO SUL DOCUMENTO PRESENTATO DAL SINDACO di DOMODOSSOLA, CHE CHIEDEVA di MANTENERE 1 SOLO D.E.A. A DOMODOSSOLA.
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