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PD su sanità locale - 28 Settembre 2024 - 10:03

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del Partito Democratico Coordinamento provinciale Verbano Cusio Ossola, la sanità locale.

Fondazione Opera Pia nuovo Consiglio - 22 Settembre 2024 - 10:03

Il 9 Settembre si è insediato il Nuovo Consiglio di Amministrazione della Fondazione Opera Pia Dr. Domenico Uccelli Onlus di Cannobio che risulta così composto: Don Mauro Caglio, Ambra Ferrari, Ermanno Mazza, Bruno Verrua e Silvia Zucchetti. 

Riapre il Rifugio Parpinasca - 3 Agosto 2024 - 13:01

È Luca Prata, il nuovo gestore, ad annunciare un grande evento per la riapertura del Rifugio all’Alpe Parpinasca, domenica 04 agosto

Riqualificati 24 alloggi di edilizia sovvenzionata - 19 Maggio 2024 - 08:01

Terminati gli interventi di efficientamento energetico e riqualificazione nei ventiquattro alloggi di edilizia sovvenzionata in via Restellini.

Focus settimanale situazione epidemiologica - 7 Aprile 2024 - 12:05

In Piemonte l'occupazione dei posti letto ordinari si attesta allo 0.7%, quella dei posti letto in terapia intensiva è allo 0%, mentre la positività dei tamponi è allo 0.5%.

Focus settimanale situazione epidemiologica - 1 Aprile 2024 - 08:01

In Piemonte l'occupazione dei posti letto ordinari si attesta allo 0.7%, quella dei posti letto in terapia intensiva è allo 0%, mentre la positività dei tamponi è allo 0.2%.

Focus settimanale situazione epidemiologica - 25 Marzo 2024 - 08:01

In Piemonte l'occupazione dei posti letto ordinari si attesta allo 0.6%, quella dei posti letto in terapia intensiva è allo 0.2%, mentre la positività dei tamponi è allo 0.4%.

Focus settimanale situazione epidemiologica - 11 Marzo 2024 - 18:06

In Piemonte l'occupazione dei posti letto ordinari si attesta allo 0.9%, quella dei posti letto in terapia intensiva è allo 0.3%, mentre la positività dei tamponi è all'1%.

Focus settimanale situazione epidemiologica - 24 Febbraio 2024 - 10:03

In Piemonte l'occupazione dei posti letto ordinari si attesta all'1,1%, quella dei posti letto in terapia intensiva è allo 0.3%, mentre la positività dei tamponi è allo 0.7%.

Focus settimanale situazione epidemiologica - 28 Gennaio 2024 - 08:01

In Piemonte l'occupazione dei posti letto ordinari si attesta all'1.7%, quella dei posti letto in terapia intensiva è allo 0.3%, mentre la positività dei tamponi è all'1.0%.

Riqualificazione di 24 alloggi di edilizia sovvenzionata - 13 Gennaio 2024 - 08:01

Alla fase finale i lavori di riqualificazione dei 24 alloggi comunali di edilizia sovvenzionata in via Restellini a Verbania. Intervento del Comune per un milione e 200 mila euro. Molti gli interventi sull’edilizia pubblica in questi anni.

Focus settimanale situazione epidemiologica - 7 Gennaio 2024 - 12:05

In Piemonte l'occupazione dei posti letto ordinari si attesta al 5.5%, quella dei posti letto in terapia intensiva è al 3 %, mentre la positività dei tamponi è al 6.4%.

Comitato Salute VCO: “Campagna elettorale?” - 1 Gennaio 2024 - 17:04

Riceviamo e pubblichiamo, una nota del Comitato Salute VCO, riguardante la sanità locale.

Focus settimanale situazione epidemiologica - 4 Dicembre 2023 - 12:05

In Piemonte l'occupazione dei posti letto ordinari si attesta al 9.2%, quella dei posti letto in terapia intensiva è al 3.2%, mentre la positività dei tamponi è al 19.8%.

Focus settimanale situazione epidemiologica - 27 Novembre 2023 - 15:03

In Piemonte l'occupazione dei posti letto ordinari si attesta al 9.7%, quella dei posti letto in terapia intensiva è stabile al 3.0%, mentre la positività dei tamponi è al 18.7%.

Focus settimanale situazione epidemiologica - 19 Novembre 2023 - 12:05

In Piemonte l'occupazione dei posti letto ordinari si attesta al 9.0%, quella dei posti letto in terapia intensiva è al 3.0%, mentre la positività dei tamponi è al 20.9%.

Andamento epidemiologico settimanale - 12 Novembre 2023 - 08:01

In Piemonte l'occupazione dei posti letto ordinari si attesta al 7.3%, quella dei posti letto in terapia intensiva è all'1.6%, mentre la positività dei tamponi è al 15.5%.

Focus settimanale situazione epidemiologica - 5 Novembre 2023 - 08:01

In Piemonte l'occupazione dei posti letto ordinari si attesta al 6.6%, quella dei posti letto in terapia intensiva è all'1.0%, mentre la positività dei tamponi è al 16.4%.

Sci di fondo: Riale tra i primi a partire - 3 Novembre 2023 - 16:06

In attesa che l’inverno faccia il suo dovere, a Riale, splendido borgo incastonato a 1800 metri nell’alta Val Formazza piemontese, la stagione dello sci di fondo è già pronta a partire.

Focus settimanale situazione epidemiologica - 30 Ottobre 2023 - 10:03

In Piemonte l'occupazione dei posti letto ordinari si attesta al 6.4%, quella dei posti letto in terapia intensiva è all'1,4%, mentre la positività dei tamponi è al 13.1%.
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Verbania Futura su futuro sanità e richieste Regione - 2 Agosto 2022 - 16:54

Re: OSPEDALE UNICO O CASTELLI
Ciao Lazzaro Claudio ti linko un articolo con i dettagli e la foto della zona tra Gravellona e Fondotoce in cui è possibile realizzare l'ospedale. "Dal punto di vista urbanistico il sito è in classe II di pericolosità geologica, per almeno 70.000 mq, e parzialmente soggetto a vincolo idrogeologico non boscato, tutto quindi edificabile, e dispone di un’altra area adiacente, sempre pianeggiante, in classe IIIa, inedificabile e soggetta a vincolo ambientale, ma utilizzabile a parco per almeno altri 80.000 mq, fino al fiume Toce; la prima zona, ben esposta a Sud, e di dimensioni pari, tanto per intenderci, a quella del nuovo ospedale di Legnano (74.000 mq e 550 posti letto), può essere utilizzata mediante variante urbanistica senza particolari difficoltà (già ora l’area è compatibile “per le sedi di istituzioni dello Stato”)." https://www.verbaniasettanta.it/ospedali-e-sanita-verbania-allangolo-o-protagonista-di-claudio-zanotti/

Marchionini dopo riunione sindaci VCO su sanità - 3 Luglio 2022 - 09:49

OSPEDALE UNICO
L'ospedale modernissimo costruito a Garbagnate Milanese, in tre anni terminato nel 2015 con 500 posti letto è costato 151 milioni di €, cioè meno dei 200 milioni offerti dalla nostra regione. Coraggio sindaci tra tre anni possiamo averne uno anche più bello nel nostro VCO.

Tigano su OdG sanità - 8 Luglio 2021 - 09:48

sanità VCO
Seriamente credo si debba fare un ragionamento etico e concreto rispetto al futuro dell'ospedale Castelli o del San Biagio o di qualsiasi altra proposta. Siamo fuori tempo e fuori stanziamenti economici per rilanciare un ospedale che possa accogliere, oltre ai posti letto, delle professionalità in campo medico all'altezza di reparti efficienti? Cosa è possibile allora creare, supportare affinchè i cittadini della zona possano accedere a dei buoni servizi sanitati pubblici? Come supportare il personale sanitario affinchè questi servizi siano stabili e migliorabili nel tempo? Ci siamo lasciati tirare a destra e a sinistra, senza capire che l'ospedale non ha colore, non è comodo, è pubblico, è per tutti, è mette a disposizione delle professionalità, e della passione, se non proprio delle eccellenze

Insieme per Verbania su presidio al Castelli - 23 Maggio 2021 - 09:13

ospedale
Anche chiamarsi Insieme per Verbania non nasconde la parte politica che rappresenta. Se le cose a livello statale non sono cambiate (rioriganizzazione dei comparti sanitari) resta il fatto che con un nuovo ospedale a Domodossola e il ridimensionamento dei posti letto al Castelli, due DEA non saranno consentiti per la nostra provincia e quindi il DEA sarà all'ospedale nuovo a Domodossola. Quando poi succederà, si dirà che il taglio non è stato voluto da voi, ma calato dall'alto. Senza entrare poi nel merito degli altri contenuti del piano. Quindi se quella di ieri è stata una mobilitazione di parte, perchè non si presenta il piano in modo capillare nei diversi Comuni o gruppi di Comuni e si verifica la risposta dei cittadini/utenti/pazienti in merito, assumendo poi ogni Amministrazione una deliberazione di adesione o di rifiuto? Non mi sembra che gli operatori sanitari e le varie rappresentanze della categoria abbiano dato un parere favorevole a a questo piano, chiediamoci perchè!

Piano IRES: una nota di alcuni sindaci - 12 Maggio 2021 - 14:39

Re: Noto
Ciao lupusinfabula hai perfettamente ragione, il fatto è che la nostra sanità è disegnata da una legge che si rifà agli standard OMS, che a loro volta si basano sul modello anglosassone e, se per alcuni versi vanno bene, per altri sono per noi assurdi. Tanto per fare un esempio, la Germania che vent'anni fa utilizzava standard di questo tipo, si è spostata verso un tipo di sanità che (a parte l'intervento del privato) si rifà tantissimo alla sanità italiana anni 80-90, prima che cominciassero i tagli lineari (e funziona). Per esempio se prendessimo un etrritorio poco abitato e con disagio di mobilità come lo Schlswig Holstein, paragonabile più o meno al nostro "quadrante", vediamo che ci sono 2 hub (Kiel e Lubecca), 3 (o4) ospedali con l'equivalente dei nostri DEA di primo livello, posizionati a raggio intorno ai primi a distanza di circa 40 km uno dall'altro, e una decina di ospedali/clinica (delle sorta di super case della salute con una ventina abbondante di posto letto ciascuna e specializzazioni particolari che le rendono uniche) gestite da privati con però assistenza al pubblico. Alcune hanno pure centri di prima emergenza. In questo sistema il privato guadagna circa il 3-6% per prestazione al pubblico (in Italia stiamo tra il 15 e il 20). Questo perchè l'emergenza si gestisce con reti di prossimità, non si fa facendo turismo sanitario sulle montagne. Comunque resta il fatto che noi oggi abbiamo quella legge, e per scamparla si dovrebbe andare in deroga. E' possibile? C'è chi dice di si e chi dice di no, io non lo so, però il Piemonte da quindici anni questa strategia l'ha sposata in pieno e la segue senza fiatare. C'è poi un altro problema, non secondario, che invece giustifica la legge in vigore... la selezione del personale: con reparti piccoli e poche risorse non si attraggono i medici bravi, che giustamente vogliono far carriera. Già oggi questo a mio avviso è il problema princiaple dei nostri ospedali (vedi già oggi concorsi che vanno tristemente deserti a Domo). Ultima cosa: il polverone attuale è stato sollevato dal sindaco di Domo che alla prospettiva di avere un ospedale ad Ornavasso non ha detto che sanitariamente era un problema ma ha detto, testuale: senza ospedale Domo muore economicamente. Il suo problema è preservare (in città) i posti di lavoro legati all'ospedale. Questo, che è l'elefante nel salotto che nessuno vede, è il vero problema. Ragionare di sanità facendo altri conti. Io la vedo da esterno, delle storie vecchie, di Piedimulera e delle vecchie decisioni non so praticamente nulla (manco stavo in Italia), però questa discussione è davvero assurda a mio avviso...

Piano IRES: una nota di alcuni sindaci - 12 Maggio 2021 - 08:41

Noto
Noto che mancano le firme di alcuni sindaci del comprensorio ( ad esempio Baveno, Cannero Riviera, Valle Cannobina, Ghiffa, Gravellona Toce, tanto per citarne alcuni): scelta personale o scelta dettata dall'appartenenza politica? Personalmente poi credo si debba uscire dalla logica ministeriale degli " standard minimissimi": il nostro territorio ( ma anche quello di altre parti d'Italia) ha una conformazione geografica del tutto particolare. Generalizzare come fanno i burocrati ministeriali asserragliandosi dietro pure logiche matematiche sul piano sanitario non ha senso. Potrà averlo su quello economico, ma fare i conti della serva sul numero dei posti letto per risparmiare sulla salute dei cittadini mi sembra irragionevole.

Piano IRES: una nota di alcuni sindaci - 11 Maggio 2021 - 14:26

candido
Questa nota è molto gentile, così gentile che sembra tratta dal Candido di Voltaire... quindi bravi, 8 in letteratura. 4 invece in matematica, e spiego perchè. Secondo quando riportato al Castelli verrebbero riservati 125 posti letto: secondo i nostri novelli Candidi, da questi dovrebbero uscire: un DEA di primo livello, un'oncologia ampia e varia (il "polo"), una cardiologia e una neurologia (e possibilmente pure una cardio- e neuro- chirurgia) oltre ad un logico dipartimento di medicina generale a supporto, oltre poi alla ginecologia/pediatria/maternità (che i dati di quest'anno, con sommo dispiacere dei nostri politici dicono di un Castelli da premio nazionale ed un San Biagio da chiusura immediata) e alle malattie infettive (già oggi eccellenza a Verbania, e da pànico a Domo). Facendo i conti della serva, sui dati da standard minimissimi per il ministero (quindi niente eccellenze, ho detto il minimo), vuol dire 240 posti letto. Ora, ai sindaci e politici che hanno scritto la candida nota chiedo, secondo voi, quanto fa 240-125? In questi 115 posti letto mancanti si nasconde la pochezza di certe argomentazioni, e spero non la malafede di chi le fa. Ma facciamo l'ipotesi che usando dei letti a castello (al castelli ci starebbe no?) ci mettiamo tutti questi dipartimenti (che sono poi il minimo per avere un DEA di primo livello): a che servirebbe il nuovo ospedalino a Domo? Avere due centri d'eccellenza cardiochirurgica per 150000 abitanti (bagnati) avrebbe senso? Due centri di neurologia d'eccellenza? Due oncologie? Due palle semmai a dover continuamente ripetere l'ovvio di fronte a chi per giustificare il proprio personale tornaconto elettorale si arrampica sempre più sugli specchi (peccato che siano gli specchi del cimitero di Verbania per gli infartuati del prossimo decennio)... Saluti cari.

Comitato Difesa Ospedali VCO: solidarietà allo sciopero dei lavoratori - 13 Dicembre 2020 - 05:03

Mah...
Sono sempre stato contrario agli scioperi. Danneggiano i cittadini per questioni tra lavoratori e datore di lavoro. In questo caso c'è l'aggravante della motivazione. No all'ospedale unico e potenzialmento dei tre ruderi... Mi pare una, logica assurda. E poi il taglio dei posti letto quando la direzione chiesta è la medicina territoriale e non il posto letto all'ospedale! D'accordo con le assunzioni ma solo su queste. Per quanto riguarda la diabolica "gestione aziendale" esiste in tutto mondo a parte Cuba dove i medici sono bravissimi ma se sputi per terra finisci ai lavori forzati. La sanità costa soldi e tutto quello che costa soldi va gestito in una logica di entrata e di spesa altrimenti è bancarotta. A meno che di vivere in un paese socialista come qualcuno vorrebbe..

ANCI Piemonte chiede risposte per lo sci - 26 Novembre 2020 - 13:31

Negazionisti Svizzeri
Giusto per info ho visto che l'economista svizzero Willy Oggier propone (non so se approvato) la registrazione dei negazionisti ai quali, nel caso di infezione covid, non viene accordato un letto nei reparti di cure intensive in caso di carenza di posti. La sua logica è che devono assumersi la responsabilità dei loro atti e non posso che concordare il suo pensiero (anche se svizzero).

Comitato Salute VCO: "Una sanità per ogni stagione?" - 10 Novembre 2020 - 08:11

INTERESSI PRIVATI E PUBBLICHE VIRTU'
E', allo stato attuale delle cose e della pandemia in corso, che la politica, sia nazionale che locale, continui a mostrare la sua proverbiale inabilità all'interesse della popolazione optando, invece, alle preferenze personali e di partito. Sin dall’inizio, nessuno era pronto davvero a far fronte ad una situazione come quella causata dal Covid19, a meno che non fosse lo stesso “autore del virus...” tuttavia, abbiamo visto che la prima ondata d'urto ha largamente sforato le più arroccate posizioni gestionali dei responsabili regionali. La seconda che stiamo vivendo, avrebbe dovuto essere meno sorprendente rispetto alla prima, ma pare ora il contrario. In questi casi si deve essere estremamente razionali, come? Descrivo sinteticamente alcuni punti fondamentali di come si dovrebbe affrontare l'emergenza dopo la prima ondata della primavera:: 1) immediato set up delle strutture ospedaliere regionali esistenti e che hanno operato alle terapie. 2) descrizione delle problematiche a cui hanno dovuto maggiormente far fronte e valutando ogni possibilità razionale di solving problem. 3) set up delle disponibilità di posti adibiti alle terapie intensive per ogni struttura evidenziando eventuali e possibili implementazioni in loco o limitrofe. 4) set up dei medici ed infermieri per verificare la copertura massima per ogni struttura ed il potenziale reclutamento di nuove figure. 5) set up dei prodotti di primo intervento per le patologie Covid e relativo approvvigionamento programmato sia in ordine alla sicurezza degli operatori che dei degenti. 6) fotografia del network degli ospedali operanti nel raggio di 100 km, gestiti dalla direzione sanitaria o da una figura dedicata e verifica dei posti letto e del personale al fine, eventualmente, di potere dirottare i pazienti in altre strutture evitando situazioni di crisi di posti in rianimazione nelle strutture. 7) delegare ai medici di base la possibilità di effettuare tamponi in modo da evitare ingorghi nelle strutture ospedaliere. 8) costituire in tempi brevi una task force locale addestrata preliminarmente all’assistenza dei cittadini con l’aiuto delle Forze Armate, degli Alpini o della Protezione Civile in collaborazione con psicologi operanti nel territorio. 9) aggiornamento dei sistemi informatici condivisi tra ospedali, ASL e regioni, ancora incompleti e non dialoganti tra loro (un dramma). Mi fermo qui, ma ci sarebbe molto altro ancora. Certo che ne verremo fuori, il mondo non si fermerà al Covid19, tuttavia ciò che mi chiedo saremo in grado, dopo questa pandemia, di far fronte ad altre eventuali situazioni del genere? Saremo in grado di creare una polis che, finalmente, possa essere gestita da persone serie e competenti invece che da individui prestati alla politica senza alcuna competenza, interesse personale o di partito? Lo vedremo, anche presto.

Nasce Vox Italia nel VCO - 15 Giugno 2020 - 09:38

Re: Re: Dettagli trascurabili
Ciao Hans Axel Von Fersen in verità ci hanno rimproverato varie cose: non aver fatto le riforme, aver eliminato in 10 anni circa 70.000 posti letto e tagliato 35 mld alla sanità, oltre ad aver sforato l'anno precedente per reddito di cittadinanza e quota 100....

Province: tagliato il 70% dei fondi dal 2008 - 19 Maggio 2020 - 08:28

Re: Re: Siamo in bolletta...
Ciao robi direi che anche l'UE non è che si stia comportando meglio, anzi.... Se i precedenti governi avessero pensato ad evitare di dirottare i fondi verso marchette elettorali (bonus vari, redditi e sussidi promiscui, e forse anche quota 100), a quest'ora avremmo quei 35 mld di cui abbiamo bisogno per la sanità, invece di elemosinarli, e anche 75.000 posti letto in più, bruciati in 10 anni, in barba a qualsiasi riforma seria. Riguardo Draghi, se sarà ben venga ma, non essendo tipo da stare al facile gioco di qualche estimatore di papete & mohito, penso non se ne farà nulla!

Cristina: "Riapertura valico Ponte Ribellasca" - 16 Aprile 2020 - 09:01

Re: Ciao Sinistro
Ciao Filippo permettimi di dissentire. 1) chi è asintomatico infetta pure chi vive con lui a casa, che poi, a sua volta porta il virus altrove, considerato che si dovrà pure uscire per necessità; 2) se si fossero fatti investimenti sulla sanità, invece di tagli indiscriminati, a quest'ora avremmo 70.000 posti letto in più nonché quei 37 mld di euro che ora siamo costretti ad elemosinare; 3) in Svizzera la curva si sta abbassando più velocemente che da noi; 4) al momento non c'è un vaccino ma molti farmaci hanno effetti positivi sulla regressione della polmonite interstiziale, come già stanno sperimentando in molte strutture ospedaliere; 5) ovvio che i dati reali siano diversi, visto che non puoi fare tamponi a tappeto a tutta la popolazione. Quindi, solamente stando a casa il problema non si risolve, è solo un rinvio, con molteplici aggravanti anche dal punto di vista sociale ed economico, visto che è un po' come il cane che si morde la coda....

Comitato Salute VCO su ex ospedale Premosello - 6 Aprile 2020 - 20:25

Re: Gestione della sanità
Ciao paolino Beh non è che possiamo tenere, ad esempio, 30 posti di rianimazione quando normalmente al massimo ne servono 3. Per la gestione ordinaria 3 poi serve un piano per i "tempi di guerra" dove i posti letto, normalmente occupati per esigenze non salva vita (e quindi procrastinabili), possano essere facilmente riconvertiti. L'importante è che tutta la produzione ospedaliera sia su territorio italiano onde evitare che le nazioni amiche ci blocchino le forniture (come hanno fatto (e come noi abbiamo fatto verso altre nazioni)) trasformando in un secondo i vari trattati europei in carta igienica. Gli Stati Uniti pretendono che tutto il materiale militare sia prodotto sul territorio anche se provengono da aziende estere. Le forniture indispensabili per la sopravvivenza dello Stato (e quindi degli abitanti) devono essere prodotte in Italia anche se costano di più.

Zacchera: "ospededale unico finira in niente" - 31 Dicembre 2018 - 21:08

Re: Re: Pochi posti letto
Ciao AleB penso che con un minimo di buon senso si possano ottenere grandi economie. La prima è la fusione dei reparti duplicati nei 2 ospedali. Ricordo che 30 anni fa ero ricoverato in pediatria al Castelli ed ero l'unico paziente di tutto il reparto. Evidentemente, l'unificazione porterà immensi risparmi. Senza fare battaglie campanilistiche entrambi gli ospedali potrebbero chiudere dei reparti a favore dell'altro ospedale in modo da ottimizzare i costi. E se anche dopo la fusione, un certo reparto risultasse non compatibile con lo scarso bacino d'utenza allora chiuderli entrambi senza troppi scrupoli. E se proprio non si possono tenere entrambi gli ospedali, poco male, se ne chiuderà uno. Per esclusivi criteri demografici-logistici, ipotizzando che tutti gli abitanti della provincia debbano recarsi a Verbania o a Domodossola, per recarsi a Verbania il totale dei chilometri percorsi è nettamente inferiore rispetto a Domodossola. E questo aspetto è incontrovertibile.

Zacchera: "ospededale unico finira in niente" - 30 Dicembre 2018 - 16:30

Re: Pochi posti letto
Come ben detto da Robi, in 14 anni passati a discutere sull'ospedale unico o plurisede, Piedimulera avrebbe fatto risparmiare soldoni alla regione e certamente sarebbe ora un plesso di tutto rispetto. Peccato che sarebbe rimasto troppo lontano dalla città di Verbania che quindi avrebbe dovuto accettare uno svantaggio logistico importante. Detto quindi che l'ubicazione di piedimulera era tra quelle più favorevoli dal pdv costruttivo, Ornavasso collina è stata scelta dalla Politica. Un ponziopilatesco accordo tra le parti per uscire dall'empasse e dal muro contro muro. Saranno i tecnici a dover dire che lassù non si può fare: ma non mi pare si stia andando in questa direzione, anzi. Secondo me la discussione, almeno quella tecnica e non faziosa, finisce alla definizione del lunghissimo termine: se 10 anni sono il periodo sul quale la regione conta di fare risparmio, o per meglio dire quello che alcuni credono sia il termine, allora evidentemente non si hanno ben chiari i meccanismi della finanza pubblica. Ed allora, tanto inutile continuare a parlare sul nulla. Segnatevi questo post: ci torneremo su tra un paio di anni al massimo, quando lo Stato chiederà conto alla Regione di un ospedale unico ma anche plurisede. Dalla sera alla mattina, in maniera altrettanto pilatesca, qualcuno dal suo scranno in regione deciderà quale dei due ospedali chiudere. Con buona pace delle proprie aspettative. Saluti AleB

Zacchera: "ospededale unico finira in niente" - 30 Dicembre 2018 - 13:44

Re: Re: fatemi capire
Ciao robi proprio sullo sviluppo modulare l'ospedale nuovo nascerebbe già morto. una costruzione a mezza costa,con scavi e riporti ciclopici e zero possibilità di sviluppo a causa della collocazione. senza contare la perdita secca di posti letto. parliamoci chiaro,per come sta evolvendo la società (politica,economia) qui non avremo MAI specialità di eccellenza,per quelle ci appoggeremo sempre a Novara e a Milano. ma potremmo avere due buoni ospedali,se ristrutturati come si deve e con investimenti sul personale. i muri scrostati ovviamente non sono un bel biglietto da visita,ma non confondiamo problemi di manutenzione con problemi strutturali. e ti ripropongo la questione del mentre: nei 10 anni (magari saranno 7,o magari 12) che serviranno a realizzare questa utopia,prosciugando tutte le risorse,che facciamo??

Zacchera: "ospededale unico finira in niente" - 30 Dicembre 2018 - 11:21

Pochi posti letto
Questo progetto tanto conclamato e osannato porterà in realtà un numero di posti letto (2 per ogni milla abitanti) al di sotto della media nazionale (3,88). Ma di cosa stiamo parlando? Leggete qui. http://www.verbaniasettanta.it/ospedale-unico-a-ornavasso-parametri-di-appropriatezza-e-parametri-di-ragionevolezza/ Potrebbe non piacervi i politici autori dell'articolo ma indubbiamente hanno fatto un'ottima analisi della vicenda.

Alcuni sindaci tornano sul nuovo ospedale - 27 Luglio 2018 - 12:33

Re: Ospedale unico !
Ciao Graziellaburgoni51, la giunta regionale voleva addirittura piazzare l'ospedale a Piedimulera. Follia da TSO! Ora guardo al momento politico attuale. È prioritario mantenere l'ospedale cittadino e appoggio tutte le forze contrarie elio scriteriato progetto del Pd. L'ospedale di Ornavasso non sarà un ospedale all'avanguardia ma sempre un piccolo ospedale di provincia, con una strana gestione con privati e pochi posti letto. Per le cose serie si andrà sempre altrove.

Comitato Salute VCO su ospedale unico - 6 Aprile 2018 - 10:55

varie
letto tutto l'articolo e tutti i commenti e ritorno ad esprimere il mio pensiero. Invece di costruire un nuovo ospedale a Ornavasso con tutti i rischi del caso, si potrebbe semplicemente ampliare di 1 o 2 piani l'ospedale di Pallanza che da Ornavasso dista 15 km. Se non ricordo male i posti letti previsti nel nuovo ospedale sarebbe molto meno della somma di quelli attuali di Domo e Pallanza e quindi un ampliamento sarebbe sufficiente a eguagliare la nuova struttura prevista Con questa soluzione avremmo un risparmio mostruoso di soldi Tempi più veloci e meno intoppi legati rispetto ad una costruzione nuova. Facciamo un referendum e vediamo cosa ne pensano i cittadini.
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