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Sicurezza in città: maggiore presenza della Polizia Locale - 27 Luglio 2017 - 19:17

Re: sovrapposizioni inutili
Ciao paolino Non è così. Per esperienza diretta c'è sinergia tra forze dell'ordine. Se esce uno non esce l'altro. Se la cosa è grave può esserci interazione ma non sovrapposizione. I vigili sono già armati nella stragrande maggioranza dei comuni perché non sempre polizia e carabinieri sono in numero sufficiente e soprattutto la polizia locale conosce meglio il territorio. Se poi voglio mandare in giro agenti con pistole ad acqua contro gente con coltelli o sempre più machete e altre armi bianche facciamolo pure. Tanto i vigili morti non contano nulla. Massimo cinque anni se ne uccidi uno. L'importante è che non abbiano la pistola in modo che ne picchino o ammazzino il più possibile. Vero?

Sicurezza in città: maggiore presenza della Polizia Locale - 26 Luglio 2017 - 15:01

Re: Re: Re: Re: Re: Sicurezza dalla Polizia Locale
Ciao SINISTRO, cinque righe dense delal peggiore ideologia slegata totalmente con la realtà. Per quanto concerne la Polizia Locale non si tratta di istituire i vigili sceriffi. L'arma non si inserisce in un attivo e repressivo. La Polizia Locale è impegnata in una pluralità di funzione: devono spesso svolgere sopra, vigilare su cose o persone e fermare mezzi e autovetture varie intervendo in vari modi. Sono agenti che assicurano tante funzioni di Polizia Amministrativa e mi sembra palese che debbano avera un'arma di difesa. Con il progetto (male attuato) della forestale si è attuato il felice sistema francese. Il sistema Svizzero non è neanche pensabile in Italia. Siamo seri e non elugubriamo INUTILE e direi dannosa ideologia.

Zacchera su Veneto Banca - 2 Luglio 2017 - 18:16

Incredibile!!
Personalmente credo che Lei dopo i suoi trascorsi di parlamentare e di primo cittadino, che abbandona la sua città, ad una gestione commissariata, dovrebbe rileggersi e meditare su quanto ha appena scritto "Ma in questo paese nessuno è mai responsabile di quello che fa? Da cinque anni ci sono gli stessi banchieri e politici ai vertici della finanza nazionale e del governo e questi sono i risultati" Le sue buone occasioni per cambiare il Paese a cominciare da Verbania le ha avute, le ha fallite e quindi a mio avviso non ha più alcuna credibilità. Nei suoi panni, starei a debita distanza dai media o social, a commentare o criticare le disfunzioni di un sistema finanziario fraudolento, legittimato da leggi disegnate da parlamentari incapaci o collusi, le sue azioni nella migliore delle ipotesi sono state ininfluenti, se non terribilmente costose, vedi nuovo teatro P.s. Per il piacere di chi piace dare etichette, le confesso che una volta le ho anche dato il mio voto

Interpellanza su Villa Giulia - 23 Maggio 2017 - 15:58

Re: Re: villa giulia
Caro Giovanni, non si tratta di far male a VB, ci mancherebbe. Si tratta semplicemente di riuscire, almeno una volta, a fare le cose per bene. E' sbagliato pretendere che per una volta la nostra P.A. faccia la "ciambella con il buco"? Le devo snocciolare quante cose sono state fatte male dai precedenti ed attuali amministratori pubblici o se lo ricorda da sé? Il documento presentato è veritiero e parla chiaro. A fronte di un progetto ben preciso se ne è realizzato un altro (parzialmente) e questo, a cascata, ha generato altri problemi. Se si fosse realizzato il progetto finanziato dalla Regione il bar esterno non doveva esserci. Avere o non avere un baretto all'interno di Villa Giulia non ha nessuna importanza se la sua attrattiva dev'essere il parco, la Villa e ciò che di volta in volta viene proposto da espositori, associazioni o aziende. Ieri vi ho passato due ore con il mio bimbo e devo dire che con i turisti non ci facciamo una gran bella figura .....arredi obsolescenti, copertura della pista da ballo che pare la vela dell'olandese volante, 5 (dico cinque) giochi per bimbi tutti rotti e pericolosi, il quadro elettrico vicino al podio dell'orchestra aperto ed accessibile nonostante ieri ci fossero tantissimi bimbi, fontana sporca con tartarughe, cassette di plastica e cartone in bella mostra, cassoni dell'immondizia altrettanto. Insomma.....spettacolo mediocre. Soprattutto perché è un peccato, la mediocrità, non tanto per la religione quanto per la ragione e lo spirito. Alegar

Primarie PD: i dati del VCO - 1 Maggio 2017 - 15:52

coeRENZIe
Bisogna ancora capire come possa partecipare uno che si è ritirato dalla politica, dopo il fallimento del 4 Dicembre, come promesso pubblicamente...Forse non era vero? Quindi tutti coloro che lo hanno votato, credono ancora in quello che dice ed alla sua parola? Ma cosa dice? "Ora inizia una storia nuova" In che senso? Che ci racconta un altra favola? A quando la dichiarazione Gentiloni stai sereno? Qui una piccola parte delle sue Storie...il resto a questo link http://www.direttanews24.com/il-fatto-stronca-matteo-renzi-il-falso-quotidiano-sei-tu-ed-elenca-tutte-le-balle/ La più grossa. “È del tutto evidente che se perdo il referendum, considero fallita la mia esperienza in politica” (29 dicembre 2015). “Ho già preso il solenne impegno: se perderemo il referendum lascio la politica” (15 gennaio 2016). “Se non passa il referendum, la mia carriera politica finisce. Vado a fare altro” (11 maggio 2016). “Se perdo il referendum, troveranno un altro premier e un altro segret ario ” (1 giugno 2016). “O cambio l’Italia o cambio mestiere” (2 giugno 2016) No comment Seconda classificata. “Diamo un hashtag: # enrico stai sereno . Va-i avanti, fai le cose che devi fare. Io mi fido di Letta, è lui che non si fida. Non sto facendo manfrine per togliergli il posto” (16 gennaio 2014); “Sono tantissimi i nostri che dicono: ma perché dobbiamo andare al governo senza elezioni? Ma chi ce lo fa fare? Ci sono anch’io tra questi” (9 febbraio 2014) No comment/2 Stangata. “È impressionante il numero di 91 miliardi stimati di evasione fiscale. Bisogna cambiare approccio verso il cittadino che si deve sentire moralmente accompagnato. Per chi sbaglia non ci sono scappatoie, va stangato” (27 novembre 2014) Renzi ha triplicato la soglia oltre la quale l’evasione è reato (quintuplicata per l’omesso versamento Iva) e per l’uso del contante (da mille a 3 mila euro) e varato 4 condoni: due sui capitali nascosti all’estero, la rottamazione delle cartelle di Equitalia e l’ultimo, in fieri, sui contenziosi tributari. Poltrone. “Sogno un Paese in cui conta cosa conosci e non chi conosci” (slogan preferito); “Se governerò avrò un grande obbligo morale con gli italiani: quello di mettere nei posti di responsabilità persone libere, indipendenti, capaci di competenza e autorevolezza” (28 ottobre 2012), “Via i partiti dalla Rai, via da Finmeccanica via dalle nomine dei cda” (19 aprile 2012) Poi c’è stato il governo degli amici toscani (Luca Lotti, Maria Elena Boschi, l’ex capo dei vigili di Firenze a capo dell’uf fic io legislativo di Palazzo Chigi) e l’occupazio n e dei cda di Enel, Eni, Finmeccanica , FS e Poste riempiti di sodali: Alberto Bianchi, presidente della sua Fondazione; Fabrizio Landi, suo finanziatore; Federico Lovadina, socio del tesoriere Pd Bonifazi nello studio BL (in cui c’è il fratello della Boschi); Marco Seracini, il suo commercialista; ecc. Giustizialista “Filippo Penati deve rinunciare alla prescrizione e dimettersi da consigliere regionale: gli auguro che possa provare la sua innocenza (…) C’è molta apprensione nel quartier generale (segretario Bersani, ndr): “La questione è umorale oltreché morale”( 29 agosto 2011); “In effetti, la Idem si è dimessa dimostrando uno stile completamente diverso” (14 gennaio 2014, Renzi critica Nunzia De Girolamo che rimane attaccata alla poltrona da indagata) Giustizialista/2. “Tecnicamente parlando, Berlusconi e Grillo sono entrambi pregiudicati. La questione etica, morale, giudiziaria è per me fondamentale come valore personale prima che politico. Non faccio il governo con Berlusconi , né con Grillo” (8 maggio 2014) “Non chiederò mai le dimissioni per un avviso di garanzia” (6 giugno 2015). Preferenz e. “Uno dei temi più contestati è l a mancata espressione delle preferenze. Lo confesso: ne sono un sostenitore ” (21 gennaio 2014) Ora non vuol togliere i capilista bloccati... L’invidia. “Se ci rivediamo tra cinque anni con la legge elettorale provata e sperimentata,

M5S torna sui bagni pubblici - 25 Aprile 2017 - 17:33

Maiali
Il problema non è pulirli. Il problema è che è pieno di maiali pronti a sporcarli cinque minuti dopo che sono stati lavati( a spese nostre). Vanno chiusi e chi ha bisogno vada in un bar dove deve chiedere la chiave. Questo ci meritiamo!

Interpellanza su contributo evento - 17 Aprile 2017 - 18:07

Re: etichette
Ciao livio Purtroppo anche questa idea che paga l'Europa è una bufala, nel 2016 a fronte di 3,3 miliardi spesi dall'Italia, solo 112 milioni sono arrivati dalla solidale e meravigliosa Europa delle banche Da una giornata passata a visionare vari centri accoglienza Nel Vco... Nel tentativo di dare qualche risposta al fenomeno, il Movimento 5 Stelle di Verbania ha da tempo depositato in consiglio comunale un ordine del giorno che impegna l’amministrazione comunale ad attuare un sistema SPRAR per sopperire al fallimento dei centri CAS che hanno mostrato tutte le loro carenze, Arizzano compresa. Nell’ordine del giorno si chiede inoltre di utilizzare i 60.000 € che dovranno arrivare dal ministero per istituire un fondo di solidarietà per aiutare le famiglie Italiane in difficoltà. Ci auguriamo che venga votato già nel prossimo Consiglio Comunale. La giornata è poi terminata con un incontro organizzato dal gruppo Movimento 5 Stelle Domodossola molto partecipato, sintomo, questo, dell’estrema confusione della popolazione sul tema. Davide Crippa – cinque Stelle – Portavoce M5S alla Camera dei Deputati Giuseppe Brescia – Portavoce M5S alla Camera dei Deputati e Vicepresidente Commissione d’inchiesta sul sistema d’accoglienza dei migranti Roberto Boh Campana – Portavoce M5S al Consiglio comunale di Verbania (VCO)

"Segnala la buca!" - 10 Aprile 2017 - 22:01

Risposte
Gentile Laura, le segnalazioni sono state fatte da più parti ma senza esito, il nostro intento è raccoglierle e confrontarle in commissione anche per capire come ne viene stabilita la priorità. Gentile Anonimo (ma non tanto), il nostro comunicato è del 6 aprile ed è stato pubblicato solo oggi (non ne conosco il motivo ma così è), ma la commissione sarà domani, quindi i tempi non si allungano. Ben venga la gente in commissione così vede cosa dicono tutti i consiglieri, tutti. Sul gettone vada a vedere cosa fa il cinque stelle, quest'anno 150 risme di carta alle scuole... Cordialità, Roberto Campana

Frana SS34: Navigazione, corse straordinarie sino a mercoledì - 5 Aprile 2017 - 17:20

meno di così......
L'alibi non regge........il costo dell'aliscafo andata e ritorno mi sembra € 40 quattro giorni e € 50 cinque.....meno di così !!!!

Spadone: SS34, SS33, basta! - 31 Marzo 2017 - 16:39

Re: la ricongiunzione degli immigrati.....
Ciao lucrezia borgia Condivido in pieno, aggiungerei alcuni dettagli in particolare sulla separazione. I Governi che si sono succeduti ha trasformato molte prestazioni assistenziali in previdenziali. Si pensi agli assegni sociali, alle voci relative ai disabili di diverso tipo, alla cassa integrazione, alla mobilità, all’integrazione al trattamento minimo e così via. Sin dal 1989 ( legge 88) il legislatore ha cercato di separare, all’interno del bilancio INPS, la previdenza dall’assistenza, istituendo una speciale gestione dei trattamenti assistenziali (GIAS) da finanziarsi a carico della fiscalità generale. La GIAS tuttavia non riguarda solo le prestazioni assistenziali ma anche talune previdenziali, non coperte correttamente dai contributi versati. Pochi esempi su tutti: le pensioni dei coltivatori diretti, le pensioni d’invalidità ante 1982, l’integrazione al trattamento minimo. Voce che, da sola, vale oltre 13 miliardi di euro e che deve essere inequivocabilmente iscritta all’assistenza. http://infoprevidenza.it/welfare-sanita-assistenza-e-previdenza/ Per quanto riguarda gli immigrati, personalmente sarei per pari diritti solo nei confronti di chi ha versato regolarmente per almeno 10 anni. Perché gli abusi sono tanti. Pur avendo fatto ritorno ai loro Paesi di origine, o essendosi assentati continuamente dal territorio nazionale per periodi da uno a cinque mesi (perdendo così i requisiti per il beneficio), 331 lavoratori (bengalesi ) percepivano indebitamente l'assegno mensile di 800 euro. Mentre tutti li credevano in Italia loro se ne erano andati (di nascosto) già da un po' con in tasca la pensione sociale mensile. I truffatori sono 174 immigrati di diverse nazionalità con un età superiore ai 65 anni. Ciascuno di loro avrebbe continuato a percepire una pensione mensile di 450 euro. Nei fatti, un immigrato, per avere l’assegno, deve aver compiuto «65 anni e 3 mesi di età» e trovarsi in uno «stato di bisogno economico». Poi, gli basta avere un famigliare che sia titolare del «permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo» e abbia «residenza effettiva, stabile e continuativa per almeno 10 anni nel territorio nazionale». Rispettate queste condizioni, il gioco è fatto: lo Stato gli elargirà una pensione di 448,51 euro mensili per 13 mensilità (cifra aggiornata a inizio 2015). Più o meno è l’importo di una pensione minima di un lavoratore italiano. Solo che lo straniero non ha lavorato né versato contributi qui. I controlli per accertare che abbiano soggiornato stabilmente, ovviamente non ci sono. Da non sottovalutare la comunità cinese Prato avrà pure una storia di tolleranza (toscani e meridionali sono fifty fifty), riesce a far convivere 110 etnie diverse ma la misura ora sarebbe colma. Nelle ultime settimane sono arrivati in Comune 240 esposti: il pronto soccorso dell`ospedale è intasato da cinesi che non hanno medico di famiglia e si rivolgono lì per qualsiasi disturbo. Quindi ribadisco dopo 10 anni di lavoro regolare i Italia per me pari sono, ma diversamente dubito siano un vantaggio per le casse Inps e della sanità

Province: settimana di mobilitazione per difendere servizi e sicurezza - 27 Marzo 2017 - 16:54

La colpa questa sconosciuta
Apprendiamo che il 7 marzo 2017, il dottor Stefano Costa, presidente della provincia del VCO, ha presentato, presso la Procura della Repubblica di Verbania, la Prefettura del VCO e la Sezione Regionale della Corte dei Conti del Piemonte, un esposto cautelativo affinché vengano valutate eventuali condotte omissive e/o commissive. Nel documento, il Presidente Costa elenca, tra le premesse, tutti i compiti della provincia, tra i quali cita espressamente la costruzione, gestione e manutenzione della rete stradale provinciale; la costruzione, gestione e manutenzione degli edifici per l’edilizia scolastica per le scuole secondarie superiori e la tutela e valorizzazione dell’ambiente. Il Costa elenca una serie di motivazioni economiche che porteranno ad uno squilibrio valutato in oltre 10 milioni e mezzo di euro che determinerà la “concreta impossibilità di erogare servizi fondamentali per la collettività, legati alle funzioni individuate dalla Legge n. 56/14 per le Province, con il rischio concreto ed attuale di interruzione dell’erogazione di pubblici servizi”. Nell’esposto è chiarissimo il riferimento ai provvedimenti legati alla spending rewiew (D.L 66/14 e 92/12) e agli obblighi di riversamento allo Stato dei tributi propri previsti Legge 190/14 (legge di stabilità): in pratica la causa del dissesto è imputabile per la maggior parte (9.5 mil € su 10.5 mil €) a quanto la provincia deve riversare allo stato centrale. È un atto d’accusa di straordinaria intensità quello che il Presidente Costa mette nero su bianco in questo documento, ma una domanda sorge spontanea: chi ha creato le condizioni perché questo avvenga? Quale governo ha promulgato le leggi che mettono a rischio i servizi elencati in precedenza? IL D.L. 92/12 è stato promulgato dal governo Monti (sostenuto principalmente da Forza Italia e PD) mentre tutte le altre leggi sono figlie del governo Renzi (sostenuto principalmente dal PD): prendiamo quindi atto del fatto che il presidente Costa, del PD, dichiari di non poter svolgere le proprie funzioni a causa di leggi promulgate in larga parte dal PD. Ci piacerebbe inoltre sapere cosa ne pensa il Deputato PD Enrico Borghi, da sempre molto vicino al Presidente Costa, che ha votato convintamente, viste le sue molte dichiarazioni in merito, la Riforma Delrio del 201 che verteva proprio sulla riforma delle Province. Noi esprimiamo tutta la nostra preoccupazione per il rischio concreto che non vengano erogati servizi fondamentali ai cittadini e, nel contempo, denunciamo con forza le contraddizioni del PD che, al governo centrale, emana leggi finalizzate a tappare buchi mettendo a rischio i servizi dei cittadini e, a livello locale, esprime rappresentanti che ne denunciano le gesta. Questo Paese non si può più permette un classe politica come questa! Monica Corsini Portavoce M5S al Consiglio comunale di Domodossola Milena Ragazzini Portavoce M5S al Consiglio comunale di Domodossola Roberto Campana Portavoce M5S al Consiglio comunale di Verbania Davide Crippa - cinque Stelle Portavoce M5S alla Camera dei Deputati"

Interpellanza situazione azionisti Veneto Banca - 19 Dicembre 2016 - 13:24

Re: Re: Re: Che il sindaco faccia il sindaco...
Ciao Maurilio Giusta la tua proposta di una class action locale, ma purtroppo la politica si è dimenticata da decenni di tutelare veramente i cittadini a discapito del capitale. L’azione collettiva, prevista dall’art. 140 bis del Codice del Consumo, a cinque anni dalla sua entrata in vigore ha messo in evidenza l’inadeguatezza della tutela risarcitoria di Patrizia De Rubertis | 6 maggio 2015 Ogni volta che in Italia accade un fatto che coinvolge migliaia di consumatori si sente richiedere a gran voce la class action. Si tratta dell’azione collettiva prevista dall’art. 140 bis del Codice del Consumo ed entrata in vigore nel 2010 che consente di attivare un unico processo per ottenere il risarcimento del danno subito da un gruppo di cittadini danneggiati dalla stessa azienda (esclusa la Pubblica amministrazione) in una situazione omogenea. In altre parole, nel caso in cui più persone abbiano subito gli stessi danni derivanti per esempio da prodotti difettosi o pericolosi, oppure da comportamenti commerciali scorretti o contrari alle norme sulla concorrenza, un solo giudice può condannare l’impresa al risarcimento di massa dei danni. Ultimo caso, in ordine di tempo, è l’annuncio di una class action per tutti i pensionati danneggiati dallo stop delle rivalutazioni deciso nel 2011 dal governo Monti e bocciato dalla sentenza della Consulta. Poi c’è il governatore della Lombardia Roberto Maroni che sta preparando un’azione regionale contro i black bloc per risarcire i milanesi che hanno subito danni durante la manifestazione No Expo. Ma recente è anche la class action promossa da Altroconsumo contro Fca sui consumi auto che a luglio arriverà in tribunale a Torino. Cosa succede, però, dopo che viene dato l’annuncio? Praticamente nulla. A cinque anni dal varo della class action italiana, con un iter a dir poco controverso (introdotta con la legge Finanziaria del 2008 è stata modificata solo nel 2012 con il decreto Liberalizzazioni, facendo così sfumare la possibilità di farla utilizzare ai risparmiatori coinvolti nei crac finanziari Parmalat, Cirio e Argentina), questo strumento si è rivelato inefficace e inadeguato, aumentando le difficoltà di accesso per i consumatori. E a dire che non funziona sono i numeri: ad oggi, l’unica azione collettiva vinta è quella del 2013 promossa dall’Unione Nazionale Consumatori contro il tour operator Wecantour. Il Tribunale di Napoli ha infatti riconosciuto il risarcimento del danno da vacanza rovinata a un gruppo di turisti in viaggio a Zanzibar che, pur avendo pagato profumatamente per alloggiare in un lussuoso resort, si sono poi ritrovati in un cantiere. Altri dati è però impossibile reperirli, perché lo stesso ministero della Giustizia a ilfattoquotidiano.it ha risposto che “non ci sono statistiche sull’argomento, siamo in attesa che la materia venga recepita dai registri informatizzati per poter procedere con una rilevazione”. Molti del resto i motivi che rendono la class action un’arma spuntata. http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/05/06/class-action-linefficace-strumento-per-la-tutela-dei-diritti-dei-consumatori-italiani/1657639/

Teatro: "Non ti pago" - 15 Novembre 2016 - 17:02

non ti pago
NOTE DI REGIA PREMESSA I "giochi di sorte" hanno origini antichissime; per correttezza di informazione, occorre dire che l'origine del gioco del lotto si può individuare a Genova, nella prima metà del cinquecento e consisteva nello scommettere sui nomi dei cittadini candidati a cariche pubbliche. Era un gioco che prevedeva l'estrazione di cinque nomi di candidati che, su un totale di 120 possibili, sarebbero diventati Membri del Maggiore Consiglio della Repubblica. Si chiamava "giuoco del Seminario", presto ai nomi si sostituirono i numeri ed erano previsti estratti, ambi e terni. L'estrazione, con la possibilità per i vincitori di avere benefici economici significativi, avveniva due sole volte all'anno. Verso la fine del Seicento il gioco del Lotto si diffuse a Napoli, che però del gioco è, nell'immaginario collettivo, la capitale indiscussa. Indubbiamente, tutte le derivazioni relative alle indicazioni che nel sogno arrivano a chi gioca, sono di origine partenopea. Tutto ciò avvenne non senza danni. “Il lotto è il largo sogno, che consola la fantasia napoletana: è l’idea fissa di quei cervelli infuocati; è la grande visione felice che appaga la gente oppressa; è la vasta allucinazione che si prende le anime. […] Il popolo napoletano non si corrompe per l’acquavite, non muore di delirium tremens; esso si corrompe e muore pel lotto. Il lotto è l’acquavite di Napoli.” (da Il ventre di Napoli, di Matilde Serao 1884). Nel 1891, ne "il paese della cuccagna", la Serao prese in esame i danni morali, sociali, economici e psicologici che il gioco del lotto aveva apportato alla società napoletana: un gioco che, con la chimera di fare arricchire in beni materiali, finisce col fare perdere tutto ciò che il poveretto di turno possiede poiché egli,sfidando la propria sorte e sperando di essere sostenuto dalla Dea Bendata, punta tutti i suoi beni in assurde scommesse. LO SPETTACOLO Oggi, che il gioco d'azzardo patologico rovina un numero impressionante di esistenze, con continue sollecitazioni che entrano nelle case turbando e distruggendo la vita di moltissime famiglie, il "Non ti pago" di Eduardo riporta ad un mondo nel quale l'estrazione dei numeri vincenti avveniva una sola volta la settimana... un mondo quasi idilliaco, se rapportato al nostro... un mondo in cui il banco lotto di Ferdinando Quagliolo appare come un'artigianale "fabbrica dei sogni", che ingloba la vita del protagonista,che ha ricevuto in eredità dal padre la proprietà di un banco Lotto a Napoli. Ferdinando si ostina ad inseguire la fortuna interpretando nottetempo le forme delle nuvole, appollaiato sul tetto di casa insieme al fedele e squinternato Agliatiello. Ferdinando è un insieme di testardaggine, fatalismo, ottimismo, rabbia e speranza. Straordinariamente sfortunato, non ne azzecca una, ma ci riprova sempre. La moglie Concetta lo rimprovera di continuo e lui si accanisce sempre di più. La figlia Stella frequenta un giovane sfacciatamente fortunato, che appena chiude gli occhi viene visitato da defunti che gli consegnano numeri che puntualmente escono e per questo Ferdinando soffre di un'invidia che definisce "sete di giustizia". Quando il giovane Mario vince una cifra esorbitante grazie a quattro numeri che gli sono stati portati in sogno dal padre di Ferdinando, tutto si complica. "Non ti pago", dichiara il proprietario del Banco Lotto... e da lì, ricerca di giustizia umana (con l'avvocato Strummillo) e divina (con don Raffaele), tensione familiare, figlia piangente, domestica sull'orlo di una crisi di nervi, moglie alla perenne ricerca di una possibile pace, vicine di casa accusatrici, una stiratrice sognatrice a sostegno della tesi del protagonista, aiutante di casa e bottega, che cerca nel vino la soluzione a tutto o quasi, maledizioni che raggiungono il bersaglio e affliggono una desolata zia; il tutto in un crescendo paradossale che arriva a rasentare la tragedia.

Referendum: incontro per il SI - 27 Ottobre 2016 - 17:39

O forse è per il NO
Voto no perché per cambiare l’Italia dobbiamo attuare la Costituzione, non modificarla. Voto no perché la modifica della Costituzione non è una priorità del popolo italiano. Voto no perché non voglio che ci governi un partito di minoranza, come accadrebbe se andassero in porto riforma elettorale e modifica della Costituzione. Voto no perché la nuova Costituzione rafforza la cessione di sovranità all'Unione Europea. Voto no perché un parlamento eletto con una legge elettorale incostituzionale non può riformare la Costituzione. Voto no perché attraverso un senato eletto dai partiti attraverso i consigli regionali passeranno le ratifiche delle decisioni imposte dalla Ue. Voto no perché un Senato non eletto dal popolo potrà modificare la Costituzione. Voto no perché legge elettorale e deforma costituzionale sono da respingere in blocco. Il no fa fuori anche l'Italicum, pensato solo per la Camera. Voto no perché il loro progetto complessivo prevede che tutti i senatori e la maggioranza dei deputati siano nominati dai partiti. Voto no perché questa riforma non affronta i nostri veri problemi. Voto no perché per risparmiare potevano prima di tutto ridursi lo stipendio. Voto no perché non deve essere il governo a cambiare la Costituzione. Voto no perché la deforma mi toglie il diritto di eleggere direttamente il Senato. Voto no perché il governo Renzi è sostenuto da una maggioranza non eletta dai cittadini e da partiti che si sono presentati alle elezioni come avversari. Voto no perché è una deforma che divide il popolo. Voto no perché niente genera più instabilità che abituare il popolo a una Costituzione di parte, nelle mani di chi ha un numero in più in parlamento. Voto no perché se vinceranno loro, temo che poi daranno una nuova aggiustata alla Costituzione con i numeri della sola maggioranza. Voto no perché nessuno alle elezioni ha dato il mandato a Napolitano e Renzi di cambiare la Costituzione. Voto no perché un solo partito potrà condizionare la nomina dei giudici della corte costituzionale e dei membri del csm, allungando le mani sulle autorità di garanzia. Voto no perché la sovranità appartiene al popolo e questa deforma ce ne toglie un altro pezzo. Voto no perché nel programma del Pd non c'era questa modifica della Costituzione. Voto no perché il referendum costituzionale non prevede il quorum. Chi non sta al loro gioco deve andare a votare e votare no. Voto no perché in questo parlamento siedono 260 voltagabbana, molti dei quali hanno cambiato prima il loro partito e poi la nostra Costituzione. Voto no perché il risultato di Italicum e deforma sarà soltanto la concentrazione del potere nelle mani del governo. Voto no perché il risultato di Italicum e deforma sarà la concentrazione del potere di governo nelle mani del capo del partito di minoranza vincente. Il partito che potrà avere il 54 per cento dei seggi alla camera anche solo con il 25 per cento dei voti del corpo elettorale. Voto no perché legge elettorale e deforma costituzionale sono due parti di un unico disegno di potere che prevede la gestione di modiche quantità di popolo. Voto no perché è una tragica illusione pensare di governare il paese in un contesto di grave crisi economica con il consenso di una minoranza del popolo. Voto no perché non riesco a dire sì a uno come Verdini! Voto no perché a suggerirmi il si sono le banche di affari e le agenzie di rating. Voto no perché non è tecnicamente vero, come dicono, che il nuovo senato sarà rappresentativo delle autonomie locali sul modello tedesco. Voto no perché un senato rappresentativo delle autonomie locali non dovrebbe eleggere due giudici della corte costituzionale. Voto no perché aumentano da 50 mila 150 mila le firme necessarie per le proposte di legge di iniziativa popolare. Voto no perché non è vero che questa è l’ultima occasione per cambiare l’Italia. Voto no perché la riforma è piena di errori e contraddizioni. Che c''entrano cinque senatori di nomina presidenziale in

Referendum: incontro per il SI - 27 Ottobre 2016 - 12:41

Le idee di Ambrosoli
Può essere utile conoscere le idee di Ambrosoli, naturalmente legittime (da http://archivio.agi.it ) Risalgono al 2013, non ho proseguito nella ricerca negli anni successivi o precedenti. "Non sembra casuale, quindi, la presa di posizione dell'avvocato che, nell'intervista, si dice favorevole a un'intesa nazionale tra il Pd e Monti. "Condivido molto l'idea di una coalizione più ampia, verso la quale tanti possano impegnarsi. Mi viene da pensare che questo genere di approccio sia certamente più condiviso con Monti di quanto possa esserlo tra Pd e PdL e Lega", sostiene." "Ho cercato di trovare punti in comune e sarò lieto, quando sarà possibile, di fare battaglie a fianco del Movimento 5 Stelle su temi come la trasparenza e la partecipazione, che pure fanno parte anche del nostro programma". Lo ha detto il candidato alla presidenza della Regione Lombardia per il centrosinistra, Umberto Ambrosoli, sconfitto da Roberto Maroni, nel corso di una conferenza stampa al Pirellone. Non ci avevo mai pensato, Monti e quel che fu la sua lista civica hanno molto in comune coi cinque stelle... Eppure è così lampante.... Non mi stupirei di un avvicinamento con battaglie comuni col pdup se un domani risorgesse e prendesse il potere; e perchè no col partito nazionale fascista. Nel frattempo è «Chiamato a un nuovo impegno» (ormai si paragonano ai religiosi che sentono la chiamata) alla banca popolare di milano.

Episodio razzista a Baveno - 2 Ottobre 2016 - 19:04

Re: CONCORDO
"Ma spiegatemi come è possibile che l'Italia non darà lavoro ai miei figli, e a me non darà la pensione e invece darà lavoro a tutti i profughi?" Come primo passo si potrebbe lasciare queste balzane idee a coloro che godono nel vederle amplificate. Come secondo passo si potrebbero reperire i dati concernenti le ricchezze - qui ad esempio http://www.ilpost.it/2016/01/18/rapporto-oxfam-1-per-cento-piu-ricco/ - e conseguentemente reindirizzare la propria rabbia. Dato che il sistema vigente viene definito democratico - anche se non è esattamente così - e si è rappresentati da altri esseri umani, direi che l'unico sistema per indurre alla ragionevolezza le minoranze che detengono queste enormi ricchezze - e a quanto pare dirigono anche i pensieri delle masse - sia la sostituzione democratica di tali rappresentanti politici (che ad ogni modo sono solo pedine di terz'ordine). Per la cronaca non sono di sinistra, ne antifascista, ne stò agli antipodi, ne bianco ne nero, sono allergico a qualsiasi tipo di categoria, potrei argomentare il perchè ma insomma l'argomento è diverso. Riporto dal link che ho messo più sopra una piccola parte dei dati: Nel 2015, secondo Oxfam, 62 persone hanno accumulato la stessa ricchezza di 3,6 miliardi di persone (la metà più povera della popolazione mondiale). cinque anni fa le persone che avevano una ricchezza pari a quella del 50 per cento più povero della popolazione mondiale erano 388, nel 2014 erano 80. Le ricchezze di queste 62 persone sono cresciute del 44 per cento tra il 2010 e il 2015, arrivando a 1.760 miliardi di dollari.

PD: "Grazie a Massimo Forni. No alle strumentalizzazioni" - 26 Agosto 2016 - 13:49

Fantapolitica...ed il passato che riaffiora
Si può condividere in prima battuta l'ideologia di Renato che ha della Politica..salvo scoprire che quell'idea è applicabile solo ai manuali teorici della democrazia...anzi forse nemmeno a quelli! Sottoscrivo in pieno l'ultimo post di Maurilio: dove ci hanno portato anni di continue discussioni, confronti interni ed esterni, correnti tra le correnti di pensiero, innumerevoli tavoli tecnici. AL NULLA!! ci hanno portato, tanto per rimanere in tema, ad un edificio quale l'ex camera del lavoro, sull'orlo del crollo. Ad un palatenda diventato un orrendo parcheggio. Ad una piazza, tanto centrale quanto inutile se non per parcheggiare la propria auto perchè non esistono parcheggi nel vero senso del termine (quelli al coperto, quelli che PAGHI perchè l'auto la ritrovi integra e riparata dagli agenti atmoferici). Sorrido al politichese espresso dal ns Brignone: partire da Casa Ceretti....casache??? Ma hai idea di quanti verbanesi conoscano questo edificio e ciò che rappresenta? Se ci mettiamo in cinque a contarli ci basteranno le nostre dita!! Figuriamoci poi il turista che per sbaglio finisce a Intra: arriva in piazza F.li Bandiera solo perchè qualcosa gli ha "suggerito" che c'è un parcheggio!! Ma siamo seri....anzi, sii serio!! Con 7mln di € si possono fare tante cose (tranquillo che volendo il Comune li può cacciare anche dal proprio conto, ma la delibera che hai citato serve solo per dare la continuità esecutiva al progetto, non a realizzarlo al momento e/o a sborsare l'investimento...anche questa è Vekkia politica caro mio, far leggere alla gente ciò che si vuol far credere): non ti piace il progetto? bene...a me piace!! 1 a 1 o la tua visione del "bello" vale più della mia? Dicci piuttosto che ti piace la piazza così com'è: che ti piace quel numero incredibile di auto in fila sotto il sole cocente, le vie di passaggio strette tra le auto con i bambini che scappano dal controllo dei genitori e finiscono dritti in strada. Dicci che ti piace quell'asfalto così usurato, perchè il Vintage è la moda che ritorna!! La tua è fantapolitica o per meglio dire quella vecchia politica del continuo discutere che ha avuto come forzata conseguenza il trasferimento del potere politico e decisionale ad organi sovranazionali (EU) Saluti AleB

Centinaia di furti: carabinieri arrestano 20 persone - 30 Giugno 2016 - 10:30

Che immane fortuna...
... poter disporre di così tante risorse... Cito testualmente: << cinque dei presunti colpevoli erano stati arrestati in flagranza la notte di capodanno: tra il Trentino e il Cavalese, e poi scarcerati. >> Non commento oltre perché sarei certamente censurato...

Aprono le Cascate del Toce - 18 Giugno 2016 - 09:26

evviva la cascata del toce
bene, sono proprio contento della apertura estiva della splendida cascata del toce in val formazza! la vado a vedere e ammirare ogni anno fin da quando avevo cinque anni di età, per cui si tratta di ben sessantasette anni consecutivi, un bel record! ma ogni anno resto a bocca aperta, come la prima volta, e quindi penso e spero che molti turisti, italiani e stranieri, abbiano la opportunità della loro "prima volta alla cascata" nei prossimi mesi estivi ! saluti e auguri da franco vivona

Arcigay Nuovi Colori e Agedo Verbania su strage di Orlando - 16 Giugno 2016 - 06:12

Re: mah
Ma i commenti del cavolo che sono girati in questi giorni hanno lasciato il tempo che trovano, e quelli sì che potevano essere evitati. Si poteva evitare in ogni caso anche da parte dei media, l'evidenzare ogni cinque minuti che le vittime erano gay ecc, sono vittime punto. Morte per mano di un folle, punto.