COMUNE DI VERBANIA
GRUPPO CONSIGLIARE SINISTRA UNITA
Verbania, 12 dicembre 2016
Al Sindaco del Comune di Verbania
per il tramite del Presidente del Consiglio Comunale
Oggetto: Interpellanza situazione azionisti Veneto Banca.
Il sottoscritto Vladimiro Di Gregorio, consigliere comunale e capogruppo di SINISTRA UNITA con la presente,
Ricordando la situazione drammatica che si è venuta a creare più di un anno fa con il crollo del valore delle azioni e di Veneto Banca (ex B.P.I. – la Banca del territorio), peggiorata in maniera drammatica nel corso dell’anno 2016;
Visto che nel VCO risultano oltre 6600 famiglie ed aziende che hanno perso i propri risparmi ed investimenti, stimati in più di 100 milioni di euro, investendo nelle azioni di Veneto Banca;
Visto che le suddette azioni - che fino a poco meno di due anni fa valevano 40 euro l’una - sono scese a 10 centesimi, azzerando i risparmi di tanti cittadini ed aziende che con fiducia da sempre si affidavano alla Banca cresciuta insieme a loro, la B.P.I., la quale raggiungeva il 40% del mercato locale.
Preso atto che Bankitalia è già intervenuta molte volte nel corso degli anni su Veneto Banca; che sono in corso indagini penali della Procura di Roma; che è stata aperta un’istruttoria all’Antitrust per verificare i contratti applicati da Veneto Banca negli ultimi anni.
Preso atto che molti “azionisti” si sono rivolti ad avvocati ed ad Associazioni dei consumatori per avviare cause civili singole o collettive, e forse anche per cause penali, al fine di ottenere il rimborso di quanto perduto e per gli accertamenti di eventuali responsabilità;
Ricordato che in occasioni di pubbliche Assemblee svoltesi nel nostro territorio le drammatiche testimonianze emerse segnalano situazioni di induzione all’acquisto di quote societarie (azioni) sulla base di valutazioni patrimoniali che non corrispondevano ai dati reali (sopravvalutazioni delle azioni) e all’acquisto di quote societarie (azioni) quale condizione per l’ottenimento di finanziamenti o mutui (l’acquisto delle quote societarie fungeva da “leva” per l’apertura di linee di credito);
Ricordato che circa un anno fa, in data 21 dicembre 2015, il Gruppo consigliare SINISTRA UNITA presentava interpellanza al Sindaco in merito alla situazione dell’ex Banca Popolare di Intra e che Il nostro Gruppo esprimeva forte preoccupazione per ciò che un anno fa era accaduto ad “azionisti” ed a migliaia di risparmiatori del nostro territorio e della nostra Città.
Il Sindaco nella sua risposta segnalava che in città la vicenda veniva vissuta con ansia, giusta preoccupazione e magari anche rabbia.
Dopo un anno l’ansia, la preoccupazione e la rabbia sono aumentate in quanto la situazione è andata peggiorando.
Il Sindaco un anno fa assicurava i cittadini che un’operazione dell’individuazione delle responsabilità, dell’accertamento dei comportamenti non adeguati era opportuno ed anche necessario. Che il Comune avrebbe seguito la vicenda perché interessava la città e anche perché il danno economico per alcuni avrebbe potuto essere notevole.
INTERPELLA
Il Sindaco per conoscere:
quali iniziative ha intrapreso in questo ultimo anno l’Amministrazione Comunale nei confronti di tale drammatica situazione?
quali iniziative intende mettere in campo a sostegno di tanti cittadini privati dei loro risparmi?
se non ritenga di valutare la costituzione del Comune quale Parte Civile in occasione delle cause penali in essere o che potranno aprirsi in futuro a tutela dei cittadini verbanesi vittime di questa riprovevole situazione;
se non sia opportuno ed utile provvedere a momenti di incontri con le Associazioni dei Consumatori e con i cittadini coinvolti;
se non sia il caso di fare fronte comune con altre amministrazioni comunali e altri Sindaci (ad esempio il Comune di Caprezzo i cui cittadini sono coinvolti pesantemente nelle perdite azionarie) per valutare tutte le possibili azioni, sollecitazioni, pressioni per ridare fiducia alle famiglie e alle aziende vittime delle enormi perdite azionarie.
Il Consigliere Comunale
SINISTRA UNITA
Vladimiro Di Gregorio
Interpellanza situazione azionisti Veneto Banca
Riceviamo e pubblichiamo, il testo di una Interpellanza presentata dal Consigliere Comunale di Sinistra Unita, Vladimiro Di Gregorio, riguardante la situazione degli azionisti Veneto Banca
10 commenti Aggiungi il tuo
Con la storia del referendum e legge elettorale la questione Banche è passata in "cavalleria" quindi bene fa Di Gregorio ha tenete alta l'asticella dell'attenzione, i derubati non si daranno mai pace fin che non sarà ,loro restituito il maltolto,e aggiungo che un governo serio anzi che salvare le banche,avrebbe dovuto difendere i propri cittadini...e i risultati si sono appena visti...
Che il sindaco faccia il sindaco, che già non è facile!
Cosa può fare un sindaco, una giunta o un consiglio comunale in una situazione come questa?
Trovo ridicolo voler tirare il sindaco per la giacchetta su questo argomen! Sempre che l'obiettivo non sia solo quello di far vedere di aver fatto qualche cosa,!
Cosa può fare un sindaco, una giunta o un consiglio comunale in una situazione come questa?
Trovo ridicolo voler tirare il sindaco per la giacchetta su questo argomen! Sempre che l'obiettivo non sia solo quello di far vedere di aver fatto qualche cosa,!
Ciao Maurilio
È stata la sindaco ad andare a Montebelluna a parlare all'assemblea dei soci di sua iniziativa senza che sia stata "istigare" da Di Gregorio. La domanda dovresti porla a Marchionini
È stata la sindaco ad andare a Montebelluna a parlare all'assemblea dei soci di sua iniziativa senza che sia stata "istigare" da Di Gregorio. La domanda dovresti porla a Marchionini
Caro Hans Axel Von Fersen
la presenza all'assemblea era dovuta. Si sapeva in anticipo che non serviva a nulla, ma giusto che le istituzioni del Nord Ovest, area ex BPI, facessero sentire la loro presenza. Ricordo benissimo, negli anni di vacche grasse, Reschigna, sindaco, e Zacchera, deputato, presenti all'assamblea per ringraziare, giustamente, il lavoro svolto dalla banca.
Diverso è pensare che un sindaco possa intervenire dove hanno fallito organi di controllo (BCE, Consob, Banca d'Italia,..) e di governo!
Invece, mi sarebbe piaciuto che, per volontà della giunta o su spinta dell'opposizione, si fosse favorito una class action locale, in modo da aiutare VERAMENTE chi ha perso molto, in alcuni casi tutto! Non so come, ma una strada si sarebbe trovata.
Interventi come questo, servono solo a mettersi in mostra, anche perchè, nel comunicato non ho letto mezza idea o proposta pratica.
Saluti
Maurilio
la presenza all'assemblea era dovuta. Si sapeva in anticipo che non serviva a nulla, ma giusto che le istituzioni del Nord Ovest, area ex BPI, facessero sentire la loro presenza. Ricordo benissimo, negli anni di vacche grasse, Reschigna, sindaco, e Zacchera, deputato, presenti all'assamblea per ringraziare, giustamente, il lavoro svolto dalla banca.
Diverso è pensare che un sindaco possa intervenire dove hanno fallito organi di controllo (BCE, Consob, Banca d'Italia,..) e di governo!
Invece, mi sarebbe piaciuto che, per volontà della giunta o su spinta dell'opposizione, si fosse favorito una class action locale, in modo da aiutare VERAMENTE chi ha perso molto, in alcuni casi tutto! Non so come, ma una strada si sarebbe trovata.
Interventi come questo, servono solo a mettersi in mostra, anche perchè, nel comunicato non ho letto mezza idea o proposta pratica.
Saluti
Maurilio
Ciao Maurilio
Giusta la tua proposta di una class action locale, ma purtroppo la politica si è dimenticata da decenni di tutelare veramente i cittadini a discapito del capitale.
L’azione collettiva, prevista dall’art. 140 bis del Codice del Consumo, a cinque anni dalla sua entrata in vigore ha messo in evidenza l’inadeguatezza della tutela risarcitoria
di Patrizia De Rubertis | 6 maggio 2015
Ogni volta che in Italia accade un fatto che coinvolge migliaia di consumatori si sente richiedere a gran voce la class action. Si tratta dell’azione collettiva prevista dall’art. 140 bis del Codice del Consumo ed entrata in vigore nel 2010 che consente di attivare un unico processo per ottenere il risarcimento del danno subito da un gruppo di cittadini danneggiati dalla stessa azienda (esclusa la Pubblica amministrazione) in una situazione omogenea. In altre parole, nel caso in cui più persone abbiano subito gli stessi danni derivanti per esempio da prodotti difettosi o pericolosi, oppure da comportamenti commerciali scorretti o contrari alle norme sulla concorrenza, un solo giudice può condannare l’impresa al risarcimento di massa dei danni.
Ultimo caso, in ordine di tempo, è l’annuncio di una class action per tutti i pensionati danneggiati dallo stop delle rivalutazioni deciso nel 2011 dal governo Monti e bocciato dalla sentenza della Consulta. Poi c’è il governatore della Lombardia Roberto Maroni che sta preparando un’azione regionale contro i black bloc per risarcire i milanesi che hanno subito danni durante la manifestazione No Expo. Ma recente è anche la class action promossa da Altroconsumo contro Fca sui consumi auto che a luglio arriverà in tribunale a Torino.
Cosa succede, però, dopo che viene dato l’annuncio? Praticamente nulla. A cinque anni dal varo della class action italiana, con un iter a dir poco controverso (introdotta con la legge Finanziaria del 2008 è stata modificata solo nel 2012 con il decreto Liberalizzazioni, facendo così sfumare la possibilità di farla utilizzare ai risparmiatori coinvolti nei crac finanziari Parmalat, Cirio e Argentina), questo strumento si è rivelato inefficace e inadeguato, aumentando le difficoltà di accesso per i consumatori. E a dire che non funziona sono i numeri: ad oggi, l’unica azione collettiva vinta è quella del 2013 promossa dall’Unione Nazionale Consumatori contro il tour operator Wecantour. Il Tribunale di Napoli ha infatti riconosciuto il risarcimento del danno da vacanza rovinata a un gruppo di turisti in viaggio a Zanzibar che, pur avendo pagato profumatamente per alloggiare in un lussuoso resort, si sono poi ritrovati in un cantiere. Altri dati è però impossibile reperirli, perché lo stesso ministero della Giustizia a ilfattoquotidiano.it ha risposto che “non ci sono statistiche sull’argomento, siamo in attesa che la materia venga recepita dai registri informatizzati per poter procedere con una rilevazione”.
Molti del resto i motivi che rendono la class action un’arma spuntata. http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/05/06/class-action-linefficace-strumento-per-la-tutela-dei-diritti-dei-consumatori-italiani/1657639/
Giusta la tua proposta di una class action locale, ma purtroppo la politica si è dimenticata da decenni di tutelare veramente i cittadini a discapito del capitale.
L’azione collettiva, prevista dall’art. 140 bis del Codice del Consumo, a cinque anni dalla sua entrata in vigore ha messo in evidenza l’inadeguatezza della tutela risarcitoria
di Patrizia De Rubertis | 6 maggio 2015
Ogni volta che in Italia accade un fatto che coinvolge migliaia di consumatori si sente richiedere a gran voce la class action. Si tratta dell’azione collettiva prevista dall’art. 140 bis del Codice del Consumo ed entrata in vigore nel 2010 che consente di attivare un unico processo per ottenere il risarcimento del danno subito da un gruppo di cittadini danneggiati dalla stessa azienda (esclusa la Pubblica amministrazione) in una situazione omogenea. In altre parole, nel caso in cui più persone abbiano subito gli stessi danni derivanti per esempio da prodotti difettosi o pericolosi, oppure da comportamenti commerciali scorretti o contrari alle norme sulla concorrenza, un solo giudice può condannare l’impresa al risarcimento di massa dei danni.
Ultimo caso, in ordine di tempo, è l’annuncio di una class action per tutti i pensionati danneggiati dallo stop delle rivalutazioni deciso nel 2011 dal governo Monti e bocciato dalla sentenza della Consulta. Poi c’è il governatore della Lombardia Roberto Maroni che sta preparando un’azione regionale contro i black bloc per risarcire i milanesi che hanno subito danni durante la manifestazione No Expo. Ma recente è anche la class action promossa da Altroconsumo contro Fca sui consumi auto che a luglio arriverà in tribunale a Torino.
Cosa succede, però, dopo che viene dato l’annuncio? Praticamente nulla. A cinque anni dal varo della class action italiana, con un iter a dir poco controverso (introdotta con la legge Finanziaria del 2008 è stata modificata solo nel 2012 con il decreto Liberalizzazioni, facendo così sfumare la possibilità di farla utilizzare ai risparmiatori coinvolti nei crac finanziari Parmalat, Cirio e Argentina), questo strumento si è rivelato inefficace e inadeguato, aumentando le difficoltà di accesso per i consumatori. E a dire che non funziona sono i numeri: ad oggi, l’unica azione collettiva vinta è quella del 2013 promossa dall’Unione Nazionale Consumatori contro il tour operator Wecantour. Il Tribunale di Napoli ha infatti riconosciuto il risarcimento del danno da vacanza rovinata a un gruppo di turisti in viaggio a Zanzibar che, pur avendo pagato profumatamente per alloggiare in un lussuoso resort, si sono poi ritrovati in un cantiere. Altri dati è però impossibile reperirli, perché lo stesso ministero della Giustizia a ilfattoquotidiano.it ha risposto che “non ci sono statistiche sull’argomento, siamo in attesa che la materia venga recepita dai registri informatizzati per poter procedere con una rilevazione”.
Molti del resto i motivi che rendono la class action un’arma spuntata. http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/05/06/class-action-linefficace-strumento-per-la-tutela-dei-diritti-dei-consumatori-italiani/1657639/
Ciao privataemail
va bene, quindi serve qualche cosa l'interpellanza di De Gregorio così come è scritta?
Servirebbe un interessamento del sindaco?
Questo era il punto del mio intervento
Saluti
Maurilio
va bene, quindi serve qualche cosa l'interpellanza di De Gregorio così come è scritta?
Servirebbe un interessamento del sindaco?
Questo era il punto del mio intervento
Saluti
Maurilio
Ciao Maurilio
Condivido in toto. Inutile manfrina per farsi notare. Dati i pochi consensi che i comunisti hanno in questo momento ha pensato bene di fare un po' di casino.....ci sono tante di quelle iniziative politiche e giudiziarie prese che suona del tutto fasulla questa iniziativa. Il Sindaco ha partecipato e non credo sia disinteressata. E poi la si accusa sempre di fare tutto lei! Decidetevi. ..
Condivido in toto. Inutile manfrina per farsi notare. Dati i pochi consensi che i comunisti hanno in questo momento ha pensato bene di fare un po' di casino.....ci sono tante di quelle iniziative politiche e giudiziarie prese che suona del tutto fasulla questa iniziativa. Il Sindaco ha partecipato e non credo sia disinteressata. E poi la si accusa sempre di fare tutto lei! Decidetevi. ..
Ciao Maurilio
No!!! sono d'accordo è solo un modo per far sentire la vicinanza da parte sua, non ero d'accordo con la Marchionini quando è andata a Montebelluna, e non sono d'accordo con Vladimiro ora, nel senso che mi sembra sterile.
Avrebbe avuto un senso e lo avrebbe ancora, se tutte le vittime di questo mercato folle ed onnivoro, si coalizzassero a livello nazionale andando magari a Roma, ogni sindaco del comune interessato si fà carico dell'organizzazione, si portano 1 milione di persone in piazza, forse qualcosa si ottiene, si reclama la tutela del risparmio, una vera class action, e magari di tornare a separare banche commerciali da banche d'affari
No!!! sono d'accordo è solo un modo per far sentire la vicinanza da parte sua, non ero d'accordo con la Marchionini quando è andata a Montebelluna, e non sono d'accordo con Vladimiro ora, nel senso che mi sembra sterile.
Avrebbe avuto un senso e lo avrebbe ancora, se tutte le vittime di questo mercato folle ed onnivoro, si coalizzassero a livello nazionale andando magari a Roma, ogni sindaco del comune interessato si fà carico dell'organizzazione, si portano 1 milione di persone in piazza, forse qualcosa si ottiene, si reclama la tutela del risparmio, una vera class action, e magari di tornare a separare banche commerciali da banche d'affari
Ciao privataemail
far sentire la vicinanza?????!!!!????
Ma dai, un politico, locale o nazionale, deve fare ben altro, che queste manfrine, lascia perdere...
Saluti
Maurilio
far sentire la vicinanza?????!!!!????
Ma dai, un politico, locale o nazionale, deve fare ben altro, che queste manfrine, lascia perdere...
Saluti
Maurilio
Il Consigliere Di Gregorio chiede al Sindaco "quali iniziative intende mettere in campo a sostegno di tanti cittadini privati dei loro risparmi"; c'è da chiedersi, al di la di dell'esprimere vicinanza, morale e politica, ai concittadini coinvolti e domandare ai vertici della banca quali azioni intenda porre in essere per tutelare i risparmiatori (come peraltro ha fatto in occasione dell'assemblea degli azionisti a Montebelluna), cosa possa fare il Sindaco, metter mano alle casse comunali??? Ricercare finanziamenti privati???
Chiede anche se sia il caso che il Comune si costituisca parte civile; potrebbe farlo se avesse un interesse ad agire e per far ciò servirebbe una legittimazione attiva, una motivazione plausibile per procedere. C'è danno per l'amministrazione? Non certo economico. D'immagine? Nemmeno, in quanto non è più BPI - la banca del territorio - ma Veneto Banca, per cui nemmeno in tal caso l'amministrazione verbanese patirebbe danno.
Per quanto concerne la class action essa risulterebbe di difficile attuazione poiché non è possibile (o perlomeno sarebbe molto difficile) dimostrare lo stesso danno patito da tutti i risparmiatori in quanto le condotte tenute dall'istituto sono state diverse a seconda del singolo risparmiatore per cui andrebbero valutate caso per caso.
In ogni modo, qualora queste azioni fossero praticabili, prima di procedere si dovrebbe attendere che la Procura concluda le indagini e individui i soggetti offesi e/o danneggiati.
Chiede anche se sia il caso che il Comune si costituisca parte civile; potrebbe farlo se avesse un interesse ad agire e per far ciò servirebbe una legittimazione attiva, una motivazione plausibile per procedere. C'è danno per l'amministrazione? Non certo economico. D'immagine? Nemmeno, in quanto non è più BPI - la banca del territorio - ma Veneto Banca, per cui nemmeno in tal caso l'amministrazione verbanese patirebbe danno.
Per quanto concerne la class action essa risulterebbe di difficile attuazione poiché non è possibile (o perlomeno sarebbe molto difficile) dimostrare lo stesso danno patito da tutti i risparmiatori in quanto le condotte tenute dall'istituto sono state diverse a seconda del singolo risparmiatore per cui andrebbero valutate caso per caso.
In ogni modo, qualora queste azioni fossero praticabili, prima di procedere si dovrebbe attendere che la Procura concluda le indagini e individui i soggetti offesi e/o danneggiati.
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