Lo scopo far comprendere a cittadini e alle forze economiche e sociali dei territori i rischi per la sicurezza che derivano dalla mancanza di risorse per i servizi essenziali.
La Provincia del Verbano Cusio Ossola ha anticipato i tempi ed è stato il primo ente a depositare, lo scorso 7 marzo, un esposto cautelativo alla Procura della Repubblica, alla Prefetture e alla sezione regionale della Corte dei Conti per tutelare l’amministrazione.
Aderendo alla mobilitazione il Presidente, Costa, ha poi convocato un incontro per il prossimo 22 marzo alle ore 16.00 per trattare i temi della messa in sicurezza, della gestione e degli investimenti per le strade provinciali e scuole superiori chiamando a raccolta i Sindaci ed i soggetti territoriali che utilizzano viabilità e scuole e che per primi sono penalizzati dalla scarsa manutenzione: presidi e rappresentanti dei Consigli di istituto, associazioni di categoria, organizzazioni sindacali, associazioni dei cittadini.
All’incontro sono stati invitati anche l’on. Borghi e il Vice Presidente della Regione, Reschigna a cui si chiederà di sostenere le nostre ragioni
Di seguito il comunicato stampa dell’Unione Province Italiane in cui viene presentata la settimana di mobilitazione.
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Province: parte la settimana di mobilitazione per difendere servizi e sicurezza
Variati “Appello a Gentiloni: non aspettiamo tragedia. Emergenza nazionale”
Esposti cautelativi alle Procure della Repubblica, assemblee e incontri pubblici in tutte le Province per far comprendere a cittadini e alle forze economiche e sociali dei territori i rischi per la sicurezza che derivano dalla mancanza di risorse per i servizi essenziali, e se non arriverà nessuna risposta dal Governo, una manifestazione a Roma insieme ai sindaci e alle comunità.
Queste le iniziative della “Settimana di mobilitazione delle Province a difesa dei diritti e della sicurezza delle Comunità e dei territori” presentate oggi a Roma dal Presidente dell’Upi, Achille Variati, e dal Vice Presidente dell’Upi Carlo Riva Vercellotti.
“Facciamo appello al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni – hanno detto – perché si comprenda che stiamo parlando di una emergenza nazionale. Le Province garantiscono servizi da cui dipende la stessa sicurezza dei cittadini: non aspettiamo le tragedie per intervenire.”.
“Oggi perfino il Sose, la società del Ministero dell’Economia – hanno ricordato poi Presidenti - ha confermato, in una audizione alla Commissione bicamerale per il federalismo fiscale, che a causa dei tagli imposti dalle manovre economiche, nel 2017 alle 76 Province delle Regioni a Statuto Ordinario mancheranno 651 milioni per coprire le spese ordinarie delle funzioni fondamentali. Uno squilibrio che, senza interventi, manda in dissesto tutti gli enti. “
A partire da oggi ed entro il 25 marzo prossimo, dunque, tutte le Province depositeranno un esposto cautelativo alle Procure della Repubblica, alle prefetture e alla sezione regionale della Corte dei Conti per tutelare l’amministrazione, ma soprattutto il personale, perché la mancanza di risorse per garantire i servizi non permette agli enti di essere in grado di far fronte alle proprie specifiche funzioni istituzionali.
Nella settimana dal 20 al 25 marzo poi in tutte le Province si terranno iniziative per denunciare lo stato di continua erosione dei diritti essenziali che mette a rischio la stessa sicurezza dei cittadini: mercoledì 22 marzo sarà la giornata dedicata al tema della messa in sicurezza, gestione, e investimenti per le strade provinciali e si chiameranno a raccolta tutti coloro che utilizzano la viabilità provinciale e che per primi sono penalizzati dalla scarsa manutenzione: le associazioni di categoria, le organizzazioni sindacali, le associazioni dei cittadini legati alla viabilità. ”Chi insomma – spiegano i Presidenti Variati e Vercellotti - paga le tasse sulla viabilità che poi vengono sottratte dallo Stato per altri scopi”
Venerdì 24 marzo sarà la giornata delle Province dedicata agli incontri per denunciare la situazione riguardo alla sicurezza, manutenzione e investimenti sulle scuole superiori. Agli incontri saranno invitati a partecipare tutti i dirigenti scolastici delle scuole superiori delle Province e rappresentanze dei Consigli d’istituto: studenti, docenti, personale scolastico, rappresentanti delle famiglie. “Vogliamo denunciare il fatto che tra qualche mese non avremo neanche più i soldi per pagare le utenze”.
“Il 31 marzo scade il termine per l’approvazione dei bilanci preventivi – concludono Variati e Vercellotti - se non interviene prima un decreto legge non siamo in grado di approvare i bilanci né di garantire il diritto a fruire di servizi efficienti e sicuri ai nostri cittadini. Il Presidente del Consiglio Gentiloni ascolti questo drammatico appello”.
Province: settimana di mobilitazione per difendere servizi e sicurezza
E’ stata presentata a Roma dal Presidente dell’Unione Province Italiana la “Settimana di mobilitazione delle Province a difesa dei diritti e della sicurezza delle Comunità e dei territori che vedrà la messa in atto in tutte le Province di una serie di iniziative, esposti cautelativi alle Procure della Repubblica, assemblee e incontri pubblici.
7 commenti Aggiungi il tuo
Io personalmente penso che potrebbero evitarci tutte queste manfrine, le province sono in mano a persone non elette dai cittadini lo ribadisco e lo ripeto per l'ennesima volta se < Costa e gli altri dicono che non hanno più soldi o li mettono loro o si possono dimettere , e lascino che tutto vada allo sbando , e che decidano su tutto i prefetti, poi vediamo come va a finire.
Il sistema ormai è talmente marcio che è impossibile recuperare qualcosa, guardate cosa è successo per il condannato senatore Minzolini salvato dall'aula ,incredibile ma di cosa stiamo parlando. Tutti questi casini sono stati provocati dal pifferaio magico Renzi che ha portato noi poveri stupidi topi ad affogare nelle sue menzogne ,anche chi come me non lo ha mai votato.
Ciao Giovanni
il problema è che lui ha preso esempio dal suo predecessore televenditore.... Ecco quindi lo scambio di non luogo a procedere!
il problema è che lui ha preso esempio dal suo predecessore televenditore.... Ecco quindi lo scambio di non luogo a procedere!
La provincia del VCO è governata dal PD ( il presidentei pare di stretta fede renziana), al governo ci sta il PD di manovra renziana; insomma è una lotta fratricida, gran bello spettacolo di comicità!
Ciao Giovanni
Hai ragione il sistema è talmente marcio, che notizie come queste non hanno più risalto e non destano stupore ed indignazione ma solo rassegnazione, eppure è il principale motivo per cui non ci sono più soldi neppure per la provincia http://www.iltempo.it/roma-capitale/2017/03/17/news/buzzi-choc-tangenti-a-tutto-il-pd-1026503/#.WMv_CDXKqtk.facebook
Hai ragione il sistema è talmente marcio, che notizie come queste non hanno più risalto e non destano stupore ed indignazione ma solo rassegnazione, eppure è il principale motivo per cui non ci sono più soldi neppure per la provincia http://www.iltempo.it/roma-capitale/2017/03/17/news/buzzi-choc-tangenti-a-tutto-il-pd-1026503/#.WMv_CDXKqtk.facebook
Apprendiamo che il 7 marzo 2017, il dottor Stefano Costa, presidente della provincia del VCO, ha presentato, presso la Procura della Repubblica di Verbania, la Prefettura del VCO e la Sezione Regionale della Corte dei Conti del Piemonte, un esposto cautelativo affinché vengano valutate eventuali condotte omissive e/o commissive.
Nel documento, il Presidente Costa elenca, tra le premesse, tutti i compiti della provincia, tra i quali cita espressamente la costruzione, gestione e manutenzione della rete stradale provinciale; la costruzione, gestione e manutenzione degli edifici per l’edilizia scolastica per le scuole secondarie superiori e la tutela e valorizzazione dell’ambiente.
Il Costa elenca una serie di motivazioni economiche che porteranno ad uno squilibrio valutato in oltre 10 milioni e mezzo di euro che determinerà la “concreta impossibilità di erogare servizi fondamentali per la collettività, legati alle funzioni individuate dalla Legge n. 56/14 per le Province, con il rischio concreto ed attuale di interruzione dell’erogazione di pubblici servizi”.
Nell’esposto è chiarissimo il riferimento ai provvedimenti legati alla spending rewiew (D.L 66/14 e 92/12) e agli obblighi di riversamento allo Stato dei tributi propri previsti Legge 190/14 (legge di stabilità): in pratica la causa del dissesto è imputabile per la maggior parte (9.5 mil € su 10.5 mil €) a quanto la provincia deve riversare allo stato centrale.
È un atto d’accusa di straordinaria intensità quello che il Presidente Costa mette nero su bianco in questo documento, ma una domanda sorge spontanea: chi ha creato le condizioni perché questo avvenga? Quale governo ha promulgato le leggi che mettono a rischio i servizi elencati in precedenza?
IL D.L. 92/12 è stato promulgato dal governo Monti (sostenuto principalmente da Forza Italia e PD) mentre tutte le altre leggi sono figlie del governo Renzi (sostenuto principalmente dal PD): prendiamo quindi atto del fatto che il presidente Costa, del PD, dichiari di non poter svolgere le proprie funzioni a causa di leggi promulgate in larga parte dal PD.
Ci piacerebbe inoltre sapere cosa ne pensa il Deputato PD Enrico Borghi, da sempre molto vicino al Presidente Costa, che ha votato convintamente, viste le sue molte dichiarazioni in merito, la Riforma Delrio del 201 che verteva proprio sulla riforma delle Province.
Noi esprimiamo tutta la nostra preoccupazione per il rischio concreto che non vengano erogati servizi fondamentali ai cittadini e, nel contempo, denunciamo con forza le contraddizioni del PD che, al governo centrale, emana leggi finalizzate a tappare buchi mettendo a rischio i servizi dei cittadini e, a livello locale, esprime rappresentanti che ne denunciano le gesta.
Questo Paese non si può più permette un classe politica come questa!
Monica Corsini
Portavoce M5S al Consiglio comunale di Domodossola
Milena Ragazzini
Portavoce M5S al Consiglio comunale di Domodossola
Roberto Campana
Portavoce M5S al Consiglio comunale di Verbania
Davide Crippa - Cinque Stelle
Portavoce M5S alla Camera dei Deputati"
Nel documento, il Presidente Costa elenca, tra le premesse, tutti i compiti della provincia, tra i quali cita espressamente la costruzione, gestione e manutenzione della rete stradale provinciale; la costruzione, gestione e manutenzione degli edifici per l’edilizia scolastica per le scuole secondarie superiori e la tutela e valorizzazione dell’ambiente.
Il Costa elenca una serie di motivazioni economiche che porteranno ad uno squilibrio valutato in oltre 10 milioni e mezzo di euro che determinerà la “concreta impossibilità di erogare servizi fondamentali per la collettività, legati alle funzioni individuate dalla Legge n. 56/14 per le Province, con il rischio concreto ed attuale di interruzione dell’erogazione di pubblici servizi”.
Nell’esposto è chiarissimo il riferimento ai provvedimenti legati alla spending rewiew (D.L 66/14 e 92/12) e agli obblighi di riversamento allo Stato dei tributi propri previsti Legge 190/14 (legge di stabilità): in pratica la causa del dissesto è imputabile per la maggior parte (9.5 mil € su 10.5 mil €) a quanto la provincia deve riversare allo stato centrale.
È un atto d’accusa di straordinaria intensità quello che il Presidente Costa mette nero su bianco in questo documento, ma una domanda sorge spontanea: chi ha creato le condizioni perché questo avvenga? Quale governo ha promulgato le leggi che mettono a rischio i servizi elencati in precedenza?
IL D.L. 92/12 è stato promulgato dal governo Monti (sostenuto principalmente da Forza Italia e PD) mentre tutte le altre leggi sono figlie del governo Renzi (sostenuto principalmente dal PD): prendiamo quindi atto del fatto che il presidente Costa, del PD, dichiari di non poter svolgere le proprie funzioni a causa di leggi promulgate in larga parte dal PD.
Ci piacerebbe inoltre sapere cosa ne pensa il Deputato PD Enrico Borghi, da sempre molto vicino al Presidente Costa, che ha votato convintamente, viste le sue molte dichiarazioni in merito, la Riforma Delrio del 201 che verteva proprio sulla riforma delle Province.
Noi esprimiamo tutta la nostra preoccupazione per il rischio concreto che non vengano erogati servizi fondamentali ai cittadini e, nel contempo, denunciamo con forza le contraddizioni del PD che, al governo centrale, emana leggi finalizzate a tappare buchi mettendo a rischio i servizi dei cittadini e, a livello locale, esprime rappresentanti che ne denunciano le gesta.
Questo Paese non si può più permette un classe politica come questa!
Monica Corsini
Portavoce M5S al Consiglio comunale di Domodossola
Milena Ragazzini
Portavoce M5S al Consiglio comunale di Domodossola
Roberto Campana
Portavoce M5S al Consiglio comunale di Verbania
Davide Crippa - Cinque Stelle
Portavoce M5S alla Camera dei Deputati"
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