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Comitato Salute VCO su sanità locale - 25 Giugno 2022 - 10:48

INTERVENTI SUI DUE OSPEDALI
Credo che sia necessario a questo punto per non perdere anche questi finanziamenti essere chiari di come investire questi soldi nei due ospedali per evitare il rischio di perderli e di ritrovarci in una situazione peggiore. Ad esempio si potrebbe aumentare la capacità di intervento nei pronto soccorso e di delegare ad altri ospedali maggiori anche in lombardia (dove ci sono delle eccellenze da Varese , Garbagnate Milanese , Umanitas Rozzano, Ospedale Sacco Milano) gli interventi di chirurgia programmati aumenterebbe di molto la qualità della nostra salute pubblica. Ovviamente la parte organizzativa dovrà essere la nostra asl per le prenotazioni e il trasporto dei pazienti verso questi.

PD risponde alla Lega su assemblea sanità - 21 Giugno 2022 - 09:05

Re: Con che faccia...
Ciao robi non entro nel dettaglio della situazione attuale, che è disastrosa per una serie di ragioni, che magari potremmo discutere in altri ambiti (anche perchè siamo ormai allo sbando totale, discutere le ultime news non ha alcun senso, dato che nessuno, tantomeno Icardi e il burocratame vario, sanno come andrà a finire), ma solo per farti notare che la difesa che porti avanti della decisione di un paio di decenni fa di puntare su Piedimulera come sito per l'ospedale unico, era comunque sbagliata. Meglio di Domodossola, peggio di Ornavasso, ma comunque sbagliata. Il posto dove fare un ospedale unico è all'uscita dell'autostrada di Gravellona, non ci sono altri posti. E c'era la possibilità di farlo, e volendo investirci ci sarebbe ancora. Tutto il resto è fuffa politica, antiscientifica e antigestionale che è, alla fine, quantificabile in morti. La mia idea, di spezzare questa asl inutile e riunire il sud della provincia all'asl novarese è complicata, ma sarebbe l'unico vero modo per evitare la desertificazione medica che è già gravissima, come sa chiunque abbia avuto la sventura di dover frequentare un nosocomio del VCO nel periodo post pandemico. ciao!

Quaretta su situazione ASL VCO - 28 Marzo 2022 - 18:37

situazione sanitaria VCO
Tutto quanto evidenziato dal Sindaco di Verbania e ora da Quaretta rende un quadro semplicemente indecente sulle mancate risposte della Regione Piemonte sulla sanità del VCO e sulla preoccupante situazione della nostra asl. Vorrei sottolineare che la mancata risposta dell'assessore regionale non è solo "forma", ma sostanza. Non è un semplice "sgarbo istituzionale", ma una mancanza di rispetto nei confronti di tutti i cittadini del VCO, perchè chi ricopre una carica istituzionale pubblica, in questo caso a livello regionale, è tenuto a rendere conto e dare risposte ai Sindaci che rappresentano il territorio del VCO e quindi tutti i loro abitanti e utenti di un servizio indispensabile come quello sanitario, ora del tutto carente.

Marchionini su situazione ASL VCO - 26 Marzo 2022 - 10:27

BILANCIO asl E OSPEDALE UNICO VCO
Credo che sia giunto il momento che tutti i sindaci diano una definitiva risposta in merito all'ubicazione dell' ospedale unico alla regione che è l'unica soluzione per dare al territtorio una struttura adeguata ai cittadini senza che essi si rivolgano tutte le volte ad altre strutture anche fuori regione. Gli ospedali cosi come sono adesso hanno dei costi troppo elevati con servizi non sufficienti e destinati in futuro alla chiusura. Sindaci del Vco:. lasciate da parte tutti i vostri campanilismi e insieme lottate per avere una struttura ospedaliera unica, efficiente e universitaria.

Comitato Salute VCO: "Piuttosto che niente... è meglio piuttosto" - 11 Febbraio 2022 - 11:53

Re: Re: Re: Re: Re: Dove eravate?
Ciao robi le mie idee politiche sono definibili di sinistra, non ci piove, ma sono ben lontane da quello che il panorama politico italiano ed europeo offre oggi, quindi non ho nessun senso di vicinanza verso una parte, o l'altra, o l'altra. A me manco piace il suffragio universale, figurati... ma in questo caso non credo sia una questione di preferenze se mai ci fossero, ma di oggettività. Nell'amministrazione locale destra o sinistra o centro contano relativamente, contano le capacità manageriali e la voglia di circondarsi di persone brave e con conoscenza. In Piemonte, nella sanità, c'è stato, a mio avviso, una costante caduta di professionalità, che nella giunta attuale è arrivata al suo apice. Perchè? Non lo so, posso immaginarlo, ma indipendentemente dalle ragioni è un fatto. Il fatto stesso che la campagna di vaccinazione sia stata di fatto commissariata dall'Ambiente (ed è andata bene, hai ragione) è un fatto chiarissimo. Così come il fatto che la gestione della stessa dal punto di vista ospedaliero sia stata un mezzo disastro, con un totale tracollo della medicina preventiva in tutte le altre patologie. Su questo ha influito l'icapacità manageriale delle asl, che sono state pedine di scambio tra politici in un modo assurdo. E' vero che (pourtroppo) le nomine hanno da sempre una selezione politica, ma che questa si trasformi in un tracollo totale di professionalità è un'esclusiva di questa giunta, cosa che per esempio non era capitata con Cota, tanto per stare tra le giunte di destra, o di Chiamparino. Mancano le professionalità? Non credo, semplicemente è crollato il livello culturale dei politici che scelgono le stesse. Poi c'è tremenda superficialità (o incredibile ignoranza?). Che energia e materie prime sarebbero diventate ben più costose lo sapevano da un anno pure i sassi (io stesso, che sono l'ultimo minchione, mi sono preso gli accumulatori per i pannelli solari a settembre) ma solo l'assessore piemontese non ha rivisto i termini delle gare per le due città della salute, facendo tracollare le gare, in Veneto o in Lombardia le hanno corrette per tempo... strano no? Così tutto il nostro sistema perde attrattività, i medici bravi si prepensionano o vanno all'IEO... e i concorsi vanno deserti ormai non solo a Domo (dove lo sono da anni), ma anche al Maggiore di Novara (dove hanno appena bucato un posto da cardiologo!) e a Torino! Però se il territorio fosse coeso, sarebbe più facile gestire a livello locale la sanità, è banale ma è stravero. Ed è questo il problema principale per il VCO. Se le forze politiche locali dicessero che siamo tutti daccordo per un ospedale a gravellona, un centro d'emergenza a Domo, e una flotta di due tre eliambulanze per gestire le montagne oltre a 4-5 case della salute serie, e lo ripetesse ad ogni incontro, la ragione sarebbe con le spalle al muro, perchè noi diremmo esattamente quello che il Ministero vorrebbe sentirsi dire. Ma non succede. Certo, perdere l'ospedalino è un dramma per Domo, ma sarebbe compito della Provincia, e della regione, immaginare misure per la mitigazione del danno causato dalla perdita di quei due trecento posti di lavoro. Ma questa sarebbe fantascienza... quindi non so... di sicuro non credo sia un problema da affrontare come destra o sinistra... i coccoloni vengono a tutti, ed un soccorso efficiente lo vorrebbero tutti (per tutti). ciao!

Comitato Salute VCO: "Piuttosto che niente... è meglio piuttosto" - 10 Febbraio 2022 - 11:20

Re: Re: Re: Dove eravate?
Ciao robi la tua analisi in generale è sbagliata, perchè in effetti in passato le passate giunte regionali avevano fatto qualcosa, con i limiti che erano ad esse imposte dalle norme che causa dissesto limitavano la loro operatività. Di fatto si era arrivati prima ad un passo dalla definizione del nuovo ospedale unico a Piedimulera, e poi ad Ornavasso. Le giunte regionali avevano fatto quanto di loro competenza. Personalmente ritengo che entrambe le soluzioni fossero non ottimali (se si vuol fare l'ospedale unico il posto per farlo deve essere Gravellona, il resto è solo fuffa politica per accontentare appetiti locali), ma chi le ha affossate sono state le azioni della politica locale (i sindaci del Verbano e del Cusio nel primo caso, il sindaco di Domo nel secondo), che evidentemente non è mai stata in grado di trovare una posizione comune. Questa giunta invece ha agito nel torbido per varie ragioni: il primo è che l'interesse per il nostro territorio è molto limitato, di fronte alle altre priorità che ci sono a livello regionale (logiche, come le città della salute di Torino e Novara; o egoistiche, come gli ospedalini di casa Icardi). Il secondo è che muoversi sul nostro territorio dilania i rapporti politici tra forze che stanno nella maggioranza (e questo non va bene). Il terzo è che essendo la nostra asl disegnata com'è oggi o si seguone le linee guida OMS (e Min Sanità) e si chiudono Verbania e Domo e si fa l'ospedale unico a Gravellona, oppure ci si deve inventare delle giustificazioni ad minchiam per fare altro, che secondo i modelli di gestione sanitario non stanno ne in cielo ne in terra, e quindi si coprono dietro a piani tipo il rapporto IRES (sic) o alle prese di poszione del sindaco tale e del politico tal altro. Ma che poi alla prova dei fatti non stanno in piedi, e quindi il politico regionale, per evitare troppe figuracce, scappa. In questo senso questa giunta è stata terribile. Se al pessimo lavoro fatto aggiungiamo il casino fatto con le nomine politiche e gli spostamenti partitici imposti alle asl nel bel mezzo della pandemia, la nomina di commissari raccapriccianti per CV e capacità, gli errori grossolani che hanno portato ai ritardi (e quasi al blocco) delle procedure per la costruzione delle nuove città della salute siamo sotto zero. E per fortuna che almeno una parte del lavoro sul COVID è cascato nelle mani di un altro assessorato (Ambiente) che invece ha lavorato (con tutti is suoi limiti) bene, anche quando a livello nazionale c'era pressione partitica per fare le cose alla cavolo... Come vedi c'è ampio spazio per criticare questa giunta, sicuramente la peggiore dell'ultimo ventennio in campo sanitario, ma è sempre vero che se la politica locale nel suo complesso fosse stata all'altezza, non ci saremmo mai posti il problema. ciao!

Comitato difesa Castelli 2021: "I nodi vengono al pettine" - 26 Gennaio 2022 - 13:26

Re: Idee chiare
Ciao robi mi ricordo che a parte qualche particolare abbiamo opinioni simili riguardo il tema in oggetto. Ed abbiamo anche opinioni simili riguardo il fatto che la politica locale in decenni non sia stata in grado di produrre un'idea che possa accontentare tutti, vuoi perchè mancano le capacità, vuoi perchè salta sempre fuori qualcuno che si fa gli affari suoi e rompe quanto altri hanno provato a costruire. Nel dettaglio però dici, cosa dovrebbe fare la regione, e qui a me vengono i brividi, perchè di cose che la regione, e l'ultima giunta su tutte hanno fatto "ad minchiam" o che andavano fatte e non sono state fatte ce ne sono a decine. Io te ne faccio una lista delle prime che mi vengono in mente: - predisporre una seria analisi delle necessità ospedaliere del VCO sulla base delle linee guida dell'OMS, che sono poi quelle che dichiara di voler seguire (la famosa ragnatela hub-spoke-ps, più medicina territoriale). In tutto questo tempo abbiamo assistito alla patetica presentazione di icardi a Gravellona, a dichiarazioni di ogni genere, e ad un piano ARES che è un documento di valore praticamente nullo perchè è un rapporto tecnico che riporta conclusioni ed estrapolazioni senza presentare i dati e le analisi fatte (!!! e lo abbiamo pure pagato noi) - evitare inutili avvicendamenti di matrice politica a capo dell'asl che hanno portato solo ad un'aumento (si spera temporaneo) dell'inefficienza - fare magari come a Saluzzo-Savigliano-Fossano (a casa di icardi) dove i mini-ospedali vengono mantenuti sennò non lo vota più nessuno? - ragionare in termini di sanità e non prestare orecchio a chi (Pizzi prima, Preioni poi) considerano la sanità come fonte di indotto (a spese nostre) per un'area che a causa della loro incapacità è in piena desertificazione industriale/terziaria? - utilizzare i fondi EU per la sanità post pandemia per un piano serio che preveda cose come medicina a distanza, utilizzo di eliambulanze in zone montane, roirganizzazione del sistema delle emergenze e territoriale delle asl, aumento delle interazione con le cliniche universitarie (che portano personale di alta qualità)... certo servono capacità manageriale e progettuale... se vai a farti valutare da un panel europeo un rapporto ARES ti ridono in faccia... - smetterla di scimmiottare e di pendere dalle labbra dei politici lombardi. Gli investimenti promessi a Verbania già in passato dove sono? Con i conti fatti post pandemia nè Humanitas, ne l'Auxologico ne altri hanno interesse ad un nuovo centro di cura fuori regione, guardate i loro budget plan!!! Poi essere capaci di fare scelte, anche impopolari. Ma pensare di investire 200M di euro per fare un nosocomio vista Monte Leone, in un'area isolata dal resto della regione, con un numero di abitanti in costante (e ora pure in crescente) diminuzione in termini di numero (ed incremento in termini di età)... ha quale senso? Sai secondo le proiezioni ISTA quanti abitanti avrà l'alta Ossola tra trent'anni? Se per allora l'ospedale nuovo sarà pronto potremmo più o meno ospitarceli tutti dentro senza problemi... e la gente che vivrà nel Verbano e nel Cusio andrà come lociga vuole a curarsi a Borgomanero ed a Novara. ciao!

Piemonte: al via vaccinazioni in farmacia - 14 Giugno 2021 - 20:19

Re: Anticipare data seconda dose
Ciao Marie-Odile Senza essere studiato, direi all’asl

Lega su futuro sanità VCO - 3 Maggio 2021 - 12:14

Re: Il mio progetto
Ciao robi sono daccordo con te al 90%! vedi che se non prendi posizioni prettamente politiche poi alla fine il buon senso da cittadino rende anche le opinioni più simili? a parte che non sono nessuno, però se dovessi immaginare la mia sanità ideale potrei farlo o egoisticamente, da cittadino di Verbania quale ormai sono, oppure pensando a tutto il VCO, e le due cose non collimano. Da verbanese la mia sanità ideale prevederebbe: mantenimento del Castelli, riorganizzazione delle asl, eliminando l'attuale asl VCO, con la nascita di una piccola asl di montaga a Domo, e lo spostamento di Verbano e Cusio con Novara. A questo punto l'hub resta Novara, il centro intermedio Borgomanero, e Verbania e Omegna, entrambi con PS, a Verbania con DEA. Come popolazione e interventi ci staremmo. COQ e Castelli, come Borgo, diventano cliniche universitarie, con accesso di nuovi medici molto bravi in formazione post laurea e specializzazione come già avviene a Borgo. Se entrasse un privato accanto alla clinica universitaria a Verbania nessun problema, anzi snellirebbe molte procedure. La asl montana di Domo si tiene il suo ospedalino, o lo fa nuovo, fatti loro, con o senza DEA (più facile senza dato che a Domo solo medici con un passato triste accetterebbero di andare, come già succede ora). Se invece pensassi al VCO, in ottica di mantenimento di questa asl, con tutti i limiti che presuppone, allora sono per un ospedale unico, che DEVE essere tra Gravellona e Fondotoce, è l'unica soluzione, facilmente collegabile a Borgo e Novara (hub di riferimento) e facilmente raggiungibile da VB, Omegna e Domo. Castelli e San Biagio diventano case della salute con tutto il necessario per la medicina di base, e a Gravellona mettiamo pure due elicotteri che coprono le emergenze nelle valli, come già succede a Sondrio, Trento, Bolzano... L'ospedale modulare che prospetti tu è l'unica soluzione, come ci insegna la pandemia. ciao!

Comitato Salute VCO su mobilitazione per il Castelli - 23 Aprile 2021 - 10:42

ospedalini
scusa Robi, però la tua battaglia personale contro questo comitato, formato da cittadini bene informati, è un po pretestuoso. queste sono persone giustamente preoccupate dal fatto che la sanità funziona male nel VCO, e che il piano regionale prevede delle modiche che la farebbero funzionare pure peggio. Ti sfugge poi la malefica conclusione del loro intervento, che fa riferimento ad una certa situazione che si è venuta a creare da un anno a questa parte, e che non promette nulla di buono per il successo del piano stesso, io stesso ho sentito (con le mie orecchie, ad una mia domanda diretta durante un incontro su altri temi a Reg Lombardia) un membro politico di un CDA di un'importante struttura privata lombarda la notizia del totale disimpegno della stessa da una passata promessa di investimento su Verbania... la pandemia ha cambiato molte cose... Ma non voglio parlare di cose che non hanno fondamento che non sia un bla bla, e nemmeno del piano di IRES, che non ho visto dato che nessuno lo rende pubblico. Sta di fatto che se le anticipazioni lette sui giornali sono vere un infartuato o una persona con ictus di Verbania (non oso pensare una di Cannobio) verrebbe portato al protosoccorsino di Verbania, dove dopo analisi basilari verrebbe trasferito al nuovo ospedale di Domo dove avrebbe un minimo minimo di assistenza in più, ma se la cosa si rivelasse grave sarebbe spostato a Novara... una cosa assurda secondo tutti i protocolli sanitari su come si fa la rete ospedaliera. Avrebbe molto più senso, se si vuole rendere il Castelli una clinica, allora legare il Verbano all'asl novarese e usare come step intermedio Borgomanero (non è una questione politica, vuol solo dire salvare vite umane...). Il COQ funziona bene come clinica ortopedica, non certo per le emergenze. E la rete della medicina di emergenza va strutturata senza considerare il COQ. Questo perchè già oggi mancano le professionalità, perchè ospedali piccoli hanno difficltà a reclutare medici bravi. E non è che il nuovo ospedale di Domo scapperà da questa regola, un medico giovane e bravo tra Borgomanero e un ospedale nel VCO sceglierà sempre il primo perchè come clinica universitaria gli offrirà sempre più possibilità di far carriera e ricerca. Per noi cittadini del VCO la politicizzazione di queste scelte è un dramma, e purtroppo (personalmente) non vedo vie d'uscita.

PD Verbania accelerare vaccinazioni - 3 Marzo 2021 - 15:14

Re: Mi risulta
Ciao lupusinfabula mica solo là: anche le asl stanno vaccinando a manetta i dipendenti statali, compreso il sottoscritto. Basta inutile demagogia populista.

PD Verbania accelerare vaccinazioni - 3 Marzo 2021 - 08:12

Si. Nei centri primula!
Ecco! Magari nei centri primula del vostro commissario arcuri.. E magari con i vaccini che non ci sono non per colpa di regione o asl.. Il. Pd sempre pronto a scaricare sugli altri la propria incapacità!

Piemonte: vaccino, somministrate 288.309 dosi - 17 Febbraio 2021 - 15:19

Re: Vaccinazione over 80
Gentile sig. Caroglio, da quanto ci risulta dopo aver dato la disponibilità al proprio medico, si verrà contattati dall'asl di competenza per luogo e ora della vaccinazione.

Comitato Salute VCO: "Una sanità per ogni stagione?" - 10 Novembre 2020 - 08:11

INTERESSI PRIVATI E PUBBLICHE VIRTU'
E', allo stato attuale delle cose e della pandemia in corso, che la politica, sia nazionale che locale, continui a mostrare la sua proverbiale inabilità all'interesse della popolazione optando, invece, alle preferenze personali e di partito. Sin dall’inizio, nessuno era pronto davvero a far fronte ad una situazione come quella causata dal Covid19, a meno che non fosse lo stesso “autore del virus...” tuttavia, abbiamo visto che la prima ondata d'urto ha largamente sforato le più arroccate posizioni gestionali dei responsabili regionali. La seconda che stiamo vivendo, avrebbe dovuto essere meno sorprendente rispetto alla prima, ma pare ora il contrario. In questi casi si deve essere estremamente razionali, come? Descrivo sinteticamente alcuni punti fondamentali di come si dovrebbe affrontare l'emergenza dopo la prima ondata della primavera:: 1) immediato set up delle strutture ospedaliere regionali esistenti e che hanno operato alle terapie. 2) descrizione delle problematiche a cui hanno dovuto maggiormente far fronte e valutando ogni possibilità razionale di solving problem. 3) set up delle disponibilità di posti adibiti alle terapie intensive per ogni struttura evidenziando eventuali e possibili implementazioni in loco o limitrofe. 4) set up dei medici ed infermieri per verificare la copertura massima per ogni struttura ed il potenziale reclutamento di nuove figure. 5) set up dei prodotti di primo intervento per le patologie Covid e relativo approvvigionamento programmato sia in ordine alla sicurezza degli operatori che dei degenti. 6) fotografia del network degli ospedali operanti nel raggio di 100 km, gestiti dalla direzione sanitaria o da una figura dedicata e verifica dei posti letto e del personale al fine, eventualmente, di potere dirottare i pazienti in altre strutture evitando situazioni di crisi di posti in rianimazione nelle strutture. 7) delegare ai medici di base la possibilità di effettuare tamponi in modo da evitare ingorghi nelle strutture ospedaliere. 8) costituire in tempi brevi una task force locale addestrata preliminarmente all’assistenza dei cittadini con l’aiuto delle Forze Armate, degli Alpini o della Protezione Civile in collaborazione con psicologi operanti nel territorio. 9) aggiornamento dei sistemi informatici condivisi tra ospedali, asl e regioni, ancora incompleti e non dialoganti tra loro (un dramma). Mi fermo qui, ma ci sarebbe molto altro ancora. Certo che ne verremo fuori, il mondo non si fermerà al Covid19, tuttavia ciò che mi chiedo saremo in grado, dopo questa pandemia, di far fronte ad altre eventuali situazioni del genere? Saremo in grado di creare una polis che, finalmente, possa essere gestita da persone serie e competenti invece che da individui prestati alla politica senza alcuna competenza, interesse personale o di partito? Lo vedremo, anche presto.

Lega, risponde sugli ospedali VCO - 9 Novembre 2020 - 22:02

Re: Re: Re: Corso di lettura
Ciao robi guarda, sulle linee generali hai parzialmente ragione, le politiche di tutti gli ultimi 7-8 governi si sono basate su continui tagli alla sanità, sulla trasformazione delle USL in asl (tranne dove i governi regionali hanno contrastato questa linea, e i risultati positivi si vedono), e sul pareggio di bilancio. Cose giustificate dal fatto che l'UE, mentre la Germania correva a copiare la sanità italiana anni 90, imponeva all'Italia di smembrare lo stesso sitema per logiche di risparmio, e dal fatto che le ruberie e gli sprechi erano immensi (e sono comunque continuati). Sul dettaglio però ho ragione io, se le politiche dei tamponi legate agli spostamenti stanno in mano al governo le azioni sul territorio stanno in mano alle regioni, e il Piemonte ha una università che, come in Veneto, ha sviluppato consumabili per qPCR a basso costo fatti in casa. In Veneto li hanno usati in Piemonte no, perchè? Scelta politica dato che il Dipartimento che li ha sviluppati vede un ordinario dichiaratamente di sinistra? A pensar male... ora siamo senza consumabili e riduciamo i tamponi ai soli sintomatici... (il Piemonte, non l'Italia). Le asl dovevano essere organizzate a livello regionale per il tracciamento dell'app immuni. Il Piemonte, come altre regioni, non ha fatto nulla, ma altri, per esempio Trento o Bolzano, o il Lazio, hanno aperto call center e linkato questi alle asl e al servizio di tamponi. Bastava farlo. Stessa cosa per il bado per infermieri (uscito qualche giorno fa), andava fatto a giugno, ma a giugno la regione aveva in mente altro: figurati che sono venuti anche da noi due volte, la prima (a maggio) ad offrirci (molti) fondi per sviluppare nel mio ente un servizio di tamponi (cosa impossibile da fare in 6 mesi in quanto servono spazi di un certo tipo che non c'erano e andavano fatti da zero) e quando io ho detto, assumete trenta quaranta biologi e infermieri che in tre settimane ve li formiamo a costo zero come tecnici biomolecolari e poi impiegateli nei centri già esistenti, risparmiando un bel po, e potenziando il tracciamento, ci hanno detto che non era una loro priorità. La seconda per dirci, in piena estate, se avevamo idee per fare ricerca nel nuovo centro di Venaria, che avevano pereparato per il covid e che essendo l'emergenza finita avrebbero voluto usarlo per altro... quando gli ho fatto notare che era allora il momento di fare tamponi, e che avrebbero dovuto mettersi sotto invece di pensare ad altro, non mi hanno più contattato. Sono piccoli esempi di quello che non è stato fatto. E' un disastro, e le colpe sono ben chiare, sia a livello locale (i trasporti comunali e provinciali andavano riorganizzati, magari recuperando i bus turistici, che sono pure in sofferenza), che regionale, che statale (e non dico nulla sulla tragedia burocratica dei fondi a chi sta soffrendo economicamente). E che altre nazioni abbiano fatto la stessa colpevole sottovalutazione non è una scusa... noi avevamo avuto i camion militari a spostare le bare, non gli slovacchi. Ultima cosa: i bandi per assumere medici: vai sul sito della regione a vedere cosa è stato bandito da maggio ad oggi, e cosa nell'ultima settimana o due. Non è che i soldi sono comparsi dal nulla... E vatti a vedere quanti medici si sono spostati nel privato (che si permette pure di dire: i covid ve li tenete, a noi mandateci gli oncologici che pagate meglio) o si sono prepensionati con quota cento. Sai quanti sono stati sostituiti? Vabbè, la smetto, perchè mi arrabbio. Cito un bravo virologo inglese: fatevi la vostra bolla, una cerchia di amici stretti, e frequentate solo loro, fino a che il vaccino sarà pronto e disponibile. Non è limitare la libertà, è scegliere, consapevolmente, di abbattere i rischi, per voi e per la società. Ho pure scritto "bravo virologo", finisco con una battuta: come ogni microbiologo che lavora con i batteri so benissimo che i virologi sono semplicemente microbiologi non abbastanza intelligenti per lavorare coi batteri :-) notte

Lega, risponde sugli ospedali VCO - 6 Novembre 2020 - 13:29

Re: E quindi?
Ciao Filippo pure io ho perso tempo a leggere questo intervento dove la sintassi non ha diritto di cittadinanza (ma io mi chiedo, oltre ad usare il correttore di Word, far rileggere le bozze da un ragazzo di terza media è proprio così difficile?) Si capisce comunque che qualcuno qui "lavora in silenzio" e farebbe cose. Non so cosa, ma so bene cosa (per incosciente incompetenza) non ha fatto da maggio ad oggi. Ne riassumo una breve selezione: - tracciamento: fino a un mese fa il Piemonte faceva pochissimi tamponi, oggi qualcuno in più. Bastava copiare giapponesi, coreani o tedeschi, e tracciare massicciamente con tamponi positivi e contatti, potenziando le strutture esistenti invece di fare azioni di facciata come a Venaria... e oggi non saremmo in questa situazione. Peggio del Piemonte in questo senso non ha fatto quasi nessuno. - attivazione di dirve through per i tamponi rapidi. Nel lazio sono quasi 300, in Piemonte? Non lo dico per carità. - potenziamento della medicina di base attraverso l'assunzione, a maggio/giugno, di nuovi medici di base, l'attivazione di studi che permettessero di effettuare tamponi, la formazione dei medici stessi e dei pediatri. Fatto nulla. - assunzione di personale infermieristico (da attivare come TD in caso di necessità) con concorsi da bandire entro l'inizio dell'estate. Mai fatto - assunzione urgente di nuovi medici (infettivologi, pneumologi) almeno in sostituzione di quelli che si sono spostati verso l'attività privata o si sono prepensionati usando quota 100 (e non giudichiamoli), proprio in vista di una nuova ondata. mai fatto. - identificazione di strutture da dedicare ai pazienti COVID, sia come ospedali che come strutture di isolamento dei casi più lievi ma impossibilitati a stare a casa. Fatto pochissimissimo, negli ultimi giorni da Torino spostano centinaia di malati a Tortona, e non aggiungo altro. Fatto pochissimo e solo nelle ultime settimane, quando è ormai troppo tardi. - attivazione di call center e uffici dedicati all'emergenza e al tracciamento con l'app Immuni. Mai fatti. - potenziamento delle professionalità locali e della gestione delle asl attraverso esperti di chiara fama: qua non solo non è stato fatto nulla, ma a settembre, per beghe di partito, hanno pure spostato i DG delle asl di VC e VB, mettendo persone che nulla sanno della situazione locale a capo dell'asl. -isolamento ai primi cenni di recrudescenza del virus delle RSA e protezione totale dei loro ospiti. Non solo non fatto, ma s'è immediatamente pensato di spostare pazienti covid proprio lì (geni, ma durante la prima ondata dove stavate? al cinema?) mi fermo qua, perchè ho pena ad andare avanti, i risultati del "lavoro in silenzio" sono ospedali strapieni (ben oltre la media nazionale), terapie intensive strapiene ben oltre la media nazionale, così come l'indice RT che ci dice che siamo totalmente fuori controllo, ritardi assurdi nella comunicazione di eventuali positività, blocco praticamente totale dell'attività ospedaliera non di urgenza, nuovi picchi di contagi tra il personale ospedaliero, e a breve numero di decessi. E' vero, non ha senso ora parlare di riorganizzazione della rete ospedaliera provinciale, avrebbe più senso parlare di dimissioni da parte di chi ha causato questo terribile disastro. saluti

Comitato Salute VCO: "Allucinante!" - 28 Ottobre 2020 - 11:22

Re: Comitato PD del vco
Ciao robi e ciao a tutti, a mio parere state sbagliando. Per come siamo messi oggi, la generalizzazione destra sinistra, questa giunta o le precedenti, è molto sbagliata ed ingiusta, perchè oggi siamo davvero messi molto molto peggio di 4, 6 o 10 anni fa. Ed avendoci a che fare per lavoro con queste persone abbastanza regolarmente lo posso dire senza paura di essere smentito. Se mi dici che Icardi, assessore alla sanità è altrettanto incompetente del suo predecessore Saitta, fatte le debite differenze di cultura e spessore umano a favore del secondo, potrei senza dubbio essere daccordo, ma il problema sono i quadri intermedi, di nomina politica, che sono crollati come qualità a causa del fatto che un partito, la Lega, ha occupato sedie con persone affini politicamente, ma pescate in un mazzo di inesistente o bassissima preparazione. Le ha poi messe sotto una pressione assurda per appoggiare scelte imposte dal partito, molto spesso su "indicazione" dei maggiorenti del partito stesso, sempre e comunque in arrivo dalla Lombardia. Questo ha creato una sorta di inattività gestionale totale, se non nei confronti delle priorità di alcuni soggetti lombardi che operano nel settore della sanità, e che si trovano oggi le porte spalancate in una nuova zona geografica, fino ad oggi snobbata, per il semplice fatto che a causa del dissesto regionale c'era l'osso ma non la bistecca. Questa sudditanza è rafforzata dalla mancanza di competenze, e quando queste compaiono, si debbono comunque legare a logiche interne di equilibrio, vedi l'assurdo ed inconcepibile switch dei DG delle asl di VB e VC. In questa situazione Preioni, oltre a populismo locale, non fa altro che portare avanti quanto gli è stato prospettato essere un buon affare per qualcuno che ha le mani sul suo futuro. Ma non credo nemmeno per malaffare, semplicemente perchè convinto, non avendo le basi per capire la situazione, di fare la scelta a lui più conveniente. Nelle passate giunte i quadri intermedi, pure se affini politicamente a chi governava, erano pescati da un pool di professionalità di livello infinitamente più alto, e questo poteva nelle scelte di tutti i giorni, limitare l'incompetenza ai livelli più alti, e valeva sia per il PD e la sinistra, che per FI e la destra. In Lombardia vediamo ancora oggi questa situazione: a fronte di un modello di sanità fino allo scorso anno considerato ideale dallì'OMS, e che io invece ritengo da sempre sbagliato, opposto per esempio al sistema tedesco a parità di costi per lo stato (non di guadagno per i privati), ed a fronte di assessori a volte di basso o bassissimo livello, i quadri intermedi sono di tutt'altro spessore, e anche se una percentuale di malaffare è sicuramente presente e diffusa, i risultati in termini di efficienza e di qualità gestionale del modello sono sotto gli occhi di tutti. L'ultima assurda scelta di destinare VB al covid ne è l'ennesima prova, soprattutto se comparata all'originale decisione, delle stesse persone di destinare Borgosesia per le asl di NO e VC (ora contestata dalla corrente avversa in seno allo stesso partito). Siamo messi molto molto male... e le liti localistiche contano fino ad un certo punto, le decisioni in questo ultima legislatura regionale, non hanno tenuto ne mai terranno conto delle opinioni ne delle baruffe locali, per il semplice fatto che i decisori, magari anche inconsapevolmente, stanno decidendo cose a loro "suggerite" da un livello superiore. E' logico che è la mia opinione, ma non credon che i fatti mi smentiranno.

Tigano: "Riaprire il dibattito sull'assetto ospedaliero del VCO" - 19 Ottobre 2020 - 14:52

dibattere, ma con chi?
In Piemonte, nell'ultimo mese abbiamo assistito al scellerato scambio di direttori asl tra VCO e VC per beghe interne di partito, peraltro di bassissimo livello e che neppure rigiardavano il VCO, donandoci un direttore nuovo e del tutto impreparato sulla situazione reale della sanità provinciale (e non è colpa sua) proprio quando ormai anche i sassi avevano capito che si andava incontro ad un autunno durissimo; a code assurde per fare i tamponi, conseguenza del fatto che il Piemonte fino a settimana scorsa di fatto non utilizzava le due nuove strutture di Ipazia (Novara) e di Venaria, che venivano tenute ferme pur avendo la nostra regione uno dei valori per abitante in termini di tamponi diagnostici più bassi d'Italia; a ritardi terribili in tutte le attività di tracciamento, che vanno dai centralini, all'update di dati su Immuni, al ritardo incredibile di consegna dei risultati dei tamponi (che in alcuni casi documentati sulla stampa) sono arrivati oltre la fine della quarantena... alla ancora carente distribuzione di posti in TI e in TSI sul territorio. Di fatto alla enorme quantità di lavoro da fare, di cose da seguire, da progettare da smaltire e da sviluppare. Anche in questo caso servirebbe qualcuno con cui parlarne... peccato che nell'ultima settimana l'assessore regionale responsabile di tanto disastro, e purtroppo a noi ben noto, dopo la patetica figura della presentazioncina da venditore di pentole anni 80 a Gravellona qualche mese fa, nell0ultima settimana se ne sia stato "pancia a terra" in viaggio di nozza in Sicilia. Da notare l'ossimoro: l'assessore ha dichiarato di essere stato in smart working durante tutta la vacanza. (l'ossimoro, a vostra scelta, può stare sia tra le parole smart e assessore, che tra le parole working e assessore)

Quaretta su scambio direttori ASL - 16 Ottobre 2020 - 12:53

scambio vertici asl
Questa scelta contro la tutela della ns salute in un momento così delicato, in un territorio così "discusso" e forse mai ben capito e ascoltato (non parlo solo della gente ma anche di chi ci lavora e avrebbe le competenze e la voglia, spero di metterci un pensiero SANO. e COSTRUTTIVO per il territorio intero), è veramente un affronto. Un affronto cui non ho trovato ancora una risposta chiara, un poter ragionare e decidere da chi l'ha messa in atto

Marchionini: "Bandiera Nera un abbaglio" - 24 Luglio 2020 - 11:26

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Ciao Renato e ciao a tutti, il mio messaggio iniziale è riferito semplicemente al comunicato di LA ed alla scelta di inserire Verbania, per questo intervento, nella lista di una decina scarsa di bandiere nere in Piemonte. Sono perfettamente daccordo che se l'intervento non sia rispettoso della legislazione riguardante quelle aree non debba essere fatto, ci mancherebbe. Se delle persone e delle associaioni hanno deciso di portare al TAR la questione è chiaro che ci siano gli estremi per una valutazione legale (io manco lo sapevo) e quindi lasciamo che i giudici valutino la situazione. Riguardo allo strapotere ed all'amicizia tra il citato imprenditore e le amministrazioni vivo a Verbania da troppo poco tempo per poter dire qualcosa al riguardo, quindi non entro nella discussione. La mia lamentela sta nel fatto che vorrei che LA, invece di concentrarsi su beghe di questo tipo o su valutazioni di qualità ambientale che non è in grado di fare assegnando medaglie e medagliette per avere un titolo su un giornale, tornasse ad essere la LA che avevo imparato ad apprezzare in gioventù, dove accanto ad attività di volontariato che sensibilizzavano gli iscritti ed i cittadini alla cura dell'ambiente in cui vivono c'era un'attività di indirizzo politico verso la conservazione (termine scientifico che come ecologo aborro, ma che rispetto se promossa da chi scienziato non è, specialmente se promossa senza secondi fini) e la tutela di un determinato aspetto del paesaggio, che includeva anche azioni per la mobilità sostenibile, la promozione di modelli di sviluppo meno agressivi e così via. Da almeno 10 anni quella LA è scomparsa, e invece di andare la domenica mattina a raccogliere rifiuti e a ripulire parchi pubblici come facevamo in passato, si fanno oggi quasi solo attività promozionali, troppo spesso nascondendosi dietro a cappelli scientifico-istituzionali (tra cui anche il mio ente) che io (ed è il mio pensiero) non vorrei vedere tra le attività di LA, dato che ci sono già altri enti (ARPA, ISPRA, IZS vari, asl) preposti a certe attività, che sono fatte da questi ultimi in modo (per quanto limitato dai laccioli dati dalla carenza di fondi e dalla burocrazia) infinitamente più serio di quelle promosse da LA. E non vanno sui magazine...