L'iniziativa popolare “Prima i nostri!” è stata approvata dagli elettori ticinesi. I sì sono stati 56'101 (il 58,02%), a fronte di 38'361 no (il 39,7%) e di 2'227 senza risposta (il 2,3%). Le schede bianche sono state 2'550, quelle nulle 305. Il controprogetto diretto, elaborato dal Gran Consiglio ticinese, è stato invece bocciato da 55'517 elettori (il 57,4%), a fronte di 35'370 voti favorevoli (il 36,6%) e di 5'802 senza risposta (il 6%).
L'iniziativa, si colloca nel solco del dibattito sorto sugli effetti della libera circolazione nel mercato del lavoro e intende fissare nella Costituzione ticinese i principi legati all’iniziativa UDC approvata, in votazione federale, il 9 febbraio del 2014. Chiede, in particolare, una modifica costituzionale in funzione della “preferenza indigena” e della “complementarietà professionale” fra lavoratori svizzeri ed esteri.
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Ticino: Approvata "Prima i nostri"
Gli elettori ticinesi hanno promosso l'iniziativa popolare UDC con il 58% dei voti. Bocciato il controprogetto.
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Un popolo che tutela gli interessi dei propri cittadini contrariamente all'Italia che tutela gli interessi del resto del mondo e non degli italiani
Ciao Hans Axel Von Fersen
questa storia mi fa venire in mente un passo finale del film di Luciano De Crescenzo "Così parlò Bellavista", dove, bloccato in un'ascensore a Napoli insieme ad un ingegnere milanese dell'Alfa Romeo dice "nella vita si è sempre meridionali di qualcuno..." Ora, a parte il fatto che anche da noi si dicono (e non sempre si fanno) le stesse cose, questa consultazione, come anche quella del 2014 sui tetti d'entrata, ha un sapore squisitamente propagandistico: che senso ha per lavori che gli stessi svizzeri non vogliono fare, perché li considerano poco remunerati? In molti casi un datore di lavoro elvetico è costretto, e anche gli conviene, assumere manodopera frontaliera, in quanto ne fa lavorare di più a minor costo. Quindi, paradossalmente, quest'esito referendario finisce con l'aggravare il dumping salariale, e, come per quello del 2014, rimarrà un nulla di fatto, come anche Berna ha tenuto a precisare, visto che i salari sono fissati dai contratti collettivi di categoria. Piuttosto la figura imbarazzata l'ha fatta qualche nostro populista verde lombardo che, in passato, ha sposato la causa ticinese, quando gli extracomunitari erano gli altri..... Come diceva Cossiga gli italiani sono sempre gli altri! Come tu giustamente dici, un popolo deve tutelare gli interessi dei propri cittadini, però si esprime attraverso i partiti politici, e anche nella patria neutrale dei referendum oramai questo strumento è oramai esautorato, a favore degli organi eletti, che cercano di bilanciare interessi nazionali e di politica estera, anche e soprattutto economica. Infine, una domanda: ti sei mai chiesto cosa succederebbe, di qua ma a maggior ragione di là, se di colpo non ci fossero più frontalieri?
questa storia mi fa venire in mente un passo finale del film di Luciano De Crescenzo "Così parlò Bellavista", dove, bloccato in un'ascensore a Napoli insieme ad un ingegnere milanese dell'Alfa Romeo dice "nella vita si è sempre meridionali di qualcuno..." Ora, a parte il fatto che anche da noi si dicono (e non sempre si fanno) le stesse cose, questa consultazione, come anche quella del 2014 sui tetti d'entrata, ha un sapore squisitamente propagandistico: che senso ha per lavori che gli stessi svizzeri non vogliono fare, perché li considerano poco remunerati? In molti casi un datore di lavoro elvetico è costretto, e anche gli conviene, assumere manodopera frontaliera, in quanto ne fa lavorare di più a minor costo. Quindi, paradossalmente, quest'esito referendario finisce con l'aggravare il dumping salariale, e, come per quello del 2014, rimarrà un nulla di fatto, come anche Berna ha tenuto a precisare, visto che i salari sono fissati dai contratti collettivi di categoria. Piuttosto la figura imbarazzata l'ha fatta qualche nostro populista verde lombardo che, in passato, ha sposato la causa ticinese, quando gli extracomunitari erano gli altri..... Come diceva Cossiga gli italiani sono sempre gli altri! Come tu giustamente dici, un popolo deve tutelare gli interessi dei propri cittadini, però si esprime attraverso i partiti politici, e anche nella patria neutrale dei referendum oramai questo strumento è oramai esautorato, a favore degli organi eletti, che cercano di bilanciare interessi nazionali e di politica estera, anche e soprattutto economica. Infine, una domanda: ti sei mai chiesto cosa succederebbe, di qua ma a maggior ragione di là, se di colpo non ci fossero più frontalieri?
Alla tua domanda rispondo io, allora in Svizzera avrebbero la piena occupazione perché anche i lavori che gli svizzeri secondo te non vogliono fare verrebbero pagati a peso d'oro, invece da noi avremmo frotte di disoccupati che assalirebbero forse finalmente la prefettura, chiedendo un lavoro a casa nostra.
Anche se concordo anche col discorso che facevi all'inizio.
Anche se concordo anche col discorso che facevi all'inizio.
Forse un giorno ci sarà il risveglio. Per il momento siamo alle solite: si vive in cantina e ci si barrica dentro, nemmeno si sospetta dell’esistenza dei luminosi piani superiori. Il decadimento mentale ignora pressoché totalmente che la ricchezza è nelle mani di – relativamente - pochi degenerati che si credono immortali. La cantina è mia! È mia! Voi che vivete più giù, nei cunicoli, là dovete rimanere come io rimango ad ammuffire qui, nel mio ambiente naturale.
Per tale ragione il referendum svizzero sul reddito di base incondizionato è miseramente fallito. Non è assolutamente concepibile che si possa vivere bene, tutti (certo, la qualità della vita è superiore a quella media italiana ma non è questo il punto), e oltretutto senza lavorare! dove si prendono i soldi!? Il lavoro nobilita l’uomo!
Ecco, è giunto il momento di informarsi e di smetterla di farsi riempire le meningi con pensieri estranei ed alienanti, è sufficiente controllare dove sono e quante sono le ricchezze, chi le detiene e anche come se le procura.
Si vuole vivere nella democrazia oppure nell’anarchia delle oligarchie? Perchè questo è quel che sta avvenendo. Le parole vanno valutate, democrazia – che tutti ingannevolmente osannano come ossessi - non può essere subordinata all’anarchia dei forti. Un sistema esclude gli altri, di qualsivoglia natura. Per quel che mi riguarda io dico: sono una pulce, mi adeguo a questo sistema di governo, lo si chiama democratico, so che è abitualmente considerato come un idolo (gli idoli richiedono prostrazioni, abdicazione dalla ricerca della verità) ma so ovviamente che non è il migliore dei mondi possibili; quindi, chiudo un occhio, tappo le narici ma comunico che non bevo le scemenze propugnate dalle svariate provenienze che intendono far credere che non ci sia sufficiente ricchezza per tutti. Aggiungo inoltre che - come già molti hanno compreso – l’altro idolo, il lavoro, a causa della meccanizzazione andrà con sempre maggiore velocità scomparendo.
Per tale ragione il referendum svizzero sul reddito di base incondizionato è miseramente fallito. Non è assolutamente concepibile che si possa vivere bene, tutti (certo, la qualità della vita è superiore a quella media italiana ma non è questo il punto), e oltretutto senza lavorare! dove si prendono i soldi!? Il lavoro nobilita l’uomo!
Ecco, è giunto il momento di informarsi e di smetterla di farsi riempire le meningi con pensieri estranei ed alienanti, è sufficiente controllare dove sono e quante sono le ricchezze, chi le detiene e anche come se le procura.
Si vuole vivere nella democrazia oppure nell’anarchia delle oligarchie? Perchè questo è quel che sta avvenendo. Le parole vanno valutate, democrazia – che tutti ingannevolmente osannano come ossessi - non può essere subordinata all’anarchia dei forti. Un sistema esclude gli altri, di qualsivoglia natura. Per quel che mi riguarda io dico: sono una pulce, mi adeguo a questo sistema di governo, lo si chiama democratico, so che è abitualmente considerato come un idolo (gli idoli richiedono prostrazioni, abdicazione dalla ricerca della verità) ma so ovviamente che non è il migliore dei mondi possibili; quindi, chiudo un occhio, tappo le narici ma comunico che non bevo le scemenze propugnate dalle svariate provenienze che intendono far credere che non ci sia sufficiente ricchezza per tutti. Aggiungo inoltre che - come già molti hanno compreso – l’altro idolo, il lavoro, a causa della meccanizzazione andrà con sempre maggiore velocità scomparendo.
Ciao SINISTRO
partiamo di là: ci sarebbe una sana competizione, a colpi di aumento salariale, tra datori di lavoro per accaparrasi la manodopera. Questa competizione porterà beneficio anche a chi già lavora e a chi è occupato in ruoli normalmente non ricoperti da frontalieri. In pratica aumento generalizzato delle retribuzioni. Non ci saranno più svizzeri che rifiutano in lavoro perché è un lavoro da italiano (in Italia si dice è un lavoro da albanesi). I datori di lavoro, non in grado di sostenere questa concorrenza, rimarranno senza lavoratori e delocalizzeranno, non sicuramente in Italia ma verosimilmente in Austria, Germania o est Europa se non addirittura nell'est asiatico.
Maggiore ricchezza ai lavoratori, meno traffico, meno inquinamento, maggiori controlli in dogana e quindi maggiore sicurezza.
Di qua: competizione tra i lavoratori italiani, romeni, albanesi, marocchini e tutto il mondo disposto a trasferirsi in Italia a colpi di diminuzione salariale per accaparrarsi quei pochissimi lavori disponibili. A un mio amico ingegnere hanno detto: "ti dobbiamo diminuire lo stipendio, altrimenti facciamo venire 2 indiani direttamente dall'India che ci costano meno di te." Fame. Disoccupazione alle stelle. Aumento dei suicidi, dei divorzi. Beh insomma, quello che già c'è ma ancora più violento.
partiamo di là: ci sarebbe una sana competizione, a colpi di aumento salariale, tra datori di lavoro per accaparrasi la manodopera. Questa competizione porterà beneficio anche a chi già lavora e a chi è occupato in ruoli normalmente non ricoperti da frontalieri. In pratica aumento generalizzato delle retribuzioni. Non ci saranno più svizzeri che rifiutano in lavoro perché è un lavoro da italiano (in Italia si dice è un lavoro da albanesi). I datori di lavoro, non in grado di sostenere questa concorrenza, rimarranno senza lavoratori e delocalizzeranno, non sicuramente in Italia ma verosimilmente in Austria, Germania o est Europa se non addirittura nell'est asiatico.
Maggiore ricchezza ai lavoratori, meno traffico, meno inquinamento, maggiori controlli in dogana e quindi maggiore sicurezza.
Di qua: competizione tra i lavoratori italiani, romeni, albanesi, marocchini e tutto il mondo disposto a trasferirsi in Italia a colpi di diminuzione salariale per accaparrarsi quei pochissimi lavori disponibili. A un mio amico ingegnere hanno detto: "ti dobbiamo diminuire lo stipendio, altrimenti facciamo venire 2 indiani direttamente dall'India che ci costano meno di te." Fame. Disoccupazione alle stelle. Aumento dei suicidi, dei divorzi. Beh insomma, quello che già c'è ma ancora più violento.
Ciao Hans Axel Von Fersen
non capisco, gli svizzeri sono o non sono "fessi"...se seguo il ragionamento che hai appena fatto, gli industriali svizzeri delocalizzeranno, quindi i primi a perderci sono chi ha votato a favore di questo provvedimanto, visto che non cci saranno più aziende!
Saluti
Maurilio
non capisco, gli svizzeri sono o non sono "fessi"...se seguo il ragionamento che hai appena fatto, gli industriali svizzeri delocalizzeranno, quindi i primi a perderci sono chi ha votato a favore di questo provvedimanto, visto che non cci saranno più aziende!
Saluti
Maurilio
il vero problema e' che,da bravi italiani,abbiamo esportato in territorio elvetico quello che accade da noi tutti i giorni......lavoro nero e sottocosto.......idraulici e imbianchini a basso costo,con manodopera in nero..........e ci hanno seguito a rutoa i rumeni,gli albanesi etc etc........da dire anche che ''chi e' causa del suo mal,pianga se stesso''...perché noi,avremo anche esportato questi comportamenti,ma gli svizzeri,''ci hanno tettato dentro'',come si dice dalle mie parti...........anzi..........
Ciao Maurilio
Non sono fessi. Delocalizzeranno solamente le produzioni non in grado di permettersi manovalanza svizzera quindi quelle meno redditizie che rimarrebbero prive di maestranze perché gli svizzeri sarebbero già impegnati in lavori più remunerativi.
Non sono fessi. Delocalizzeranno solamente le produzioni non in grado di permettersi manovalanza svizzera quindi quelle meno redditizie che rimarrebbero prive di maestranze perché gli svizzeri sarebbero già impegnati in lavori più remunerativi.
Ciao Hans Axel Von Fersen
infatti, riallacciandomi anche a Maurilio, allora avremmo 2 categorie sociali elvetiche: ricchi e meno ricchi. In Italia invece ricchi, poveri, e meno poveri. Secondo me, sono tutte teorie economiche che, alla lunga, andranno a cozzare con una relatà delle cose ben diversa: ricordate la storia del cambio fisso euro/franco svizzero, nonché della sua abolizione, e quella dei bonus carburtante? Ma vi siete mai chiesti perché dalla Svizzera vengono a comprare nei supermarket italiani?
infatti, riallacciandomi anche a Maurilio, allora avremmo 2 categorie sociali elvetiche: ricchi e meno ricchi. In Italia invece ricchi, poveri, e meno poveri. Secondo me, sono tutte teorie economiche che, alla lunga, andranno a cozzare con una relatà delle cose ben diversa: ricordate la storia del cambio fisso euro/franco svizzero, nonché della sua abolizione, e quella dei bonus carburtante? Ma vi siete mai chiesti perché dalla Svizzera vengono a comprare nei supermarket italiani?
Tanti discorsoni senza sapere e pesare la situazione.
La disoccupazione nel Canton Ticino è del 3,1%.
Questo dato dice tutto. SItuazione ben diversa da quella italiana. Non introduciamo paragoni errati.
Inutile e dannoso populismo.
L'aspetto più impressionate della vicenda è rappresentata anche dalla circostanza che anche in un anazione ricca e avanzata il popolo rimane abbacinata da populismi ottusi. Molto preoccupante!
La disoccupazione nel Canton Ticino è del 3,1%.
Questo dato dice tutto. SItuazione ben diversa da quella italiana. Non introduciamo paragoni errati.
Inutile e dannoso populismo.
L'aspetto più impressionate della vicenda è rappresentata anche dalla circostanza che anche in un anazione ricca e avanzata il popolo rimane abbacinata da populismi ottusi. Molto preoccupante!
Ciao Giovanni%
Non hai capito. Il problema non è quel 3% di disoccupati ma una buona parte del restante 97% di occupati che non possono ambire ad avere uno stipendio da svizzero perché è "o così o c'è l'italiano che per la tua paga fa i salti di gioia". Peccato che mentre la paga svizzera per l'italiano è una montagna di soldi, per lo svizzero è da fame...
Non hai capito. Il problema non è quel 3% di disoccupati ma una buona parte del restante 97% di occupati che non possono ambire ad avere uno stipendio da svizzero perché è "o così o c'è l'italiano che per la tua paga fa i salti di gioia". Peccato che mentre la paga svizzera per l'italiano è una montagna di soldi, per lo svizzero è da fame...
La redazione farebbe bene a segnalare a Kiryienka che non è un obbligo commentare con la sua solita saccenza ogni notizia ,soprattutto se non si conoscono le dinamiche e non si vive la realtà del frontalierato.
Dalle mie parti invece si dice che piuttosto che far prendere aria la bocca è meglio tenerla chiusa.
Conoscendolo pero' avra' fatto anche il frontaliere, dopo l'albergatore, l'ingegnere, l'idraulico, il cameriere, ecc...
Ciao Hans Axel Von Fersen
il ragionamento non mi torna.
Gli Italiani sono comunque pagati di meno degli Svizzeri a parità di lavoro.
Ci possono essere quindi due casi:
1) il sig Rezzonico svolge un lavoro uguale alla tipologia di quelli che svolgono i frontalieri. Non può lamentarsi in quanto riceverà comunque uno stipendio maggiore.
2) il sig Rezzonico si lamenta in quanto non riesce a trovare lavoro in quanto questi benedetti frontalieri italiani si offrono per uno stipendio minore. Il sig. Rezzonico mente o si lamenta per una realtà immaginaria. Una disoccupazione del 3,1% significa semplicemente che non non esistono egregi signori Rezzonico che non riescono trovare lavoro.
Poi c'è il sig. Hanz, datore di lavoro di Rezzonico e del sig. Italico Frontaliere, che dopo un'eventuale vittoria dei populisti, non riuscendo a trovare manodopera per la sua azienda, delocalizzerà l'intera baracca altrove.
il ragionamento non mi torna.
Gli Italiani sono comunque pagati di meno degli Svizzeri a parità di lavoro.
Ci possono essere quindi due casi:
1) il sig Rezzonico svolge un lavoro uguale alla tipologia di quelli che svolgono i frontalieri. Non può lamentarsi in quanto riceverà comunque uno stipendio maggiore.
2) il sig Rezzonico si lamenta in quanto non riesce a trovare lavoro in quanto questi benedetti frontalieri italiani si offrono per uno stipendio minore. Il sig. Rezzonico mente o si lamenta per una realtà immaginaria. Una disoccupazione del 3,1% significa semplicemente che non non esistono egregi signori Rezzonico che non riescono trovare lavoro.
Poi c'è il sig. Hanz, datore di lavoro di Rezzonico e del sig. Italico Frontaliere, che dopo un'eventuale vittoria dei populisti, non riuscendo a trovare manodopera per la sua azienda, delocalizzerà l'intera baracca altrove.
Ciao Giovanni%
Come può Rezzonico battere i pugni sul tavolo e pretendere una paga dignitosa (per i canoni svizzeri intendo...) quando a parità o anche per uno stipendio inferiore c'è la fila di Caretti disposti a farlo?
Franz non trova più manodopera disposta a lavorare per una paga da fame (intendo per i canoni svizzeri)? Chiuderà o delocalizzerà, pazienza.
Come può Rezzonico battere i pugni sul tavolo e pretendere una paga dignitosa (per i canoni svizzeri intendo...) quando a parità o anche per uno stipendio inferiore c'è la fila di Caretti disposti a farlo?
Franz non trova più manodopera disposta a lavorare per una paga da fame (intendo per i canoni svizzeri)? Chiuderà o delocalizzerà, pazienza.
Ma dove vivete???? Non sono i frontalieri che fanno i lavori faticosi l oggetto del contendere. Le donne svizzere non vanno a consumarsi (e' proprio così, ve lo assicuro) gli occhi a fare orologi. Ma girano loro le scatole quando, invece che pulire le scale, ci mettono a fare le commesse (con turni giornalieri...perché di notte il posto può averlo ina italiana) o in un ufficio. Più che lecito. Se facessimo così anche in Italia forse avrei un posto fisso e in regola anche io che pur non sono di gusti difficili....
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