Spezzatino, carne macinata e bolliti misti
Abbiamo scritto mesi fa dello spezzatino (di deleghe) e della carta macinata (di competenze) servito dal sindaco Marchionini ai dirigenti nelle prime settimane in carica. Ora al menù dobbiamo aggiungere una nuova portata: i bolliti misti.
La rivoluzione in atto s’è cotta a fuoco moderato per tutta l’estate e ora ha prodotto un’altra innovazione/rivoluzione dopo l’improvvida e iniqua liquidazione del segretario generale.
In settimana la giunta ha compiuto un altro colpo di mano togliendo al dirigente della polizia municipale il parcheggio Rosmini, la polizia amministrativa e la protezione civile. Un intervento chirurgico ha privato il comandante di gran parte del suo settore.
Il sindaco motiva la revisione con la volontà di scorporare tutto ciò che non è vigilanza (concetto peraltro molto generico, che per esempio non comprende la vigilanza urbanistica...) e invoca la solita necessità di cambiamento.
Allo stesso tempo – va sottolineato – modifica la pianta organica cancellando l’assunzione di un vigile categoria C1 (da mettere sulla strada) aggiungendo un posto da funzionario D3 (un colletto bianco, un capo-settore).
La razionalizzazione spoglia il comandante dei vigili e arricchisce le competenze del dirigente (ormai sempre più super-dirigente) che gestisce già Urbanistica-Ambiente-Edilizia privata-Patrimonio e Demanio idrico-Suap-Manutenzioni-Lavori pubblici minori, il quale dovrà aggiungere alla targa fuori dall’ufficio anche Polizia amministrativa-Protezione civile-Aree di sosta.
A conti fatti quest’ultimo si trova a dirigere i più importanti servizi della città e 44 dipendenti contro – per fare un raffronto – i 7 rimasti al ridimensionato ingegnere dei lavori pubblici.
Ancora una volta di più non comprendiamo le scelte del sindaco, che evidentemente sono improntate alla massima fiducia verso l’uno o l’altro dirigente. Sul piano logico, infatti, c’è poca ragione se si considera, per esempio, che la polizia amministrativa è fisicamente insediata al comando dei vigili, così come la protezione civile.
Comunità.vb sui nuovi incarichi dirigenziali
Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato di Comunità.Vb, riguardante alcune spostamenti di incarichi tra i dirigenti comunali.
7 commenti Aggiungi il tuo
discrezionalità dell'esecutivo
robi
25 Ottobre 2014 - 17:18
ancora una volta, discutere delle scelte della Giunta sull'organizzazione interna è un semplice esercizio linguistico, dato che spetta all'escutivo decidere. La prossima volta che ci sono le elezioni ci mettiamo d'accordo che le decisioni spettano alla minoranza, ma non mi pare una cosa molto democratica.....
Discrezionalità??
lupusinfabula
25 Ottobre 2014 - 18:28
Non avendo conoscenza diretta, devo fidarmi di ciò che mi raccontano amici che lavorano in diversi enti pubblici come i comuni; condensando, quasi tutti mi dicono :- Se vuoi che le cose vadano davvero male devi fare esattamente tutto ciò che ti dicono gli amministratori.- Nel senso che , tutti presi dalla boria e dalla frenesia dell'essere stati eletti ed in virtù di ciò credendosi diventati tuttologi, si fanno del male da soli. E mi spiegano come, ad esempio, l'iter di una pratica può concludersi in tre od in trenta giorni senza che l'amministratore possa rimproverarti alcunchè. Del resto sono e resto convinto che nel pubblico come nel privato, il dipendente gratificato economicamente e nelle sue aspettative, finisce col diventare non più un dipendente ma un collaboratore prezioso e talora insostituibile; al contrario inimicandosi i dipendenti non si va da nessuna parte. E Robi che lavora nel pubblico queste cose dovrebbe saperle: le confermi?
Potere ricattatorio
robi
25 Ottobre 2014 - 19:33
E' vero che certe volte gli amministratori fanno richieste non proprio di buon senso, ma è altrettanto vero che non deve essere l'apparato burocratico un freno per le decisioni politiche. Se una pratica viene chiusa in trenta giorni anzichè tre, solo per, diciamo....fare ostruzionismo, e sapendo che nessuno può dire nulla, questo è un comportamento grave e scorretto di chi lo fa. Non è così che vedo io lavoro pubblico. Il fatto di diventare pedina insostituibile puiò diventare arma di ricatto verso la politica. Guarda cosa accade a Roma, con Cottarelli che ha ammesso di non riuscire neppure a farsi dare le fotocopie dei documenti dai dirigenti dei ministeri. Personalmente faccio quello che mi chiedono i miei superiori, ma se inl mio Sindaco ha una richiesta urgente non mi prendo trenta giorni, neppure se mi sta sulle balle. Mi muovo in scala gerarchica, ma faccio di tutto per collaborare, perchè sento che è mio dovere. Il fatto di non inimicarsi i dipendenti solo per stare tranquilli secondo me è profondamente sbagliato e irriguardoso verso i cittadini che hanno votato. se le decisioni vengono prese solo per compiacere l'apparato comunale, che ci sta a fare il Sindaco?
Che dici?
Che dici?
dico
lupusinfabula
26 Ottobre 2014 - 07:14
Dico che comunque non è saggio mettersi contro il personale, e questo in qualunque campo e settore. Se ci sono lavativi si punta il dito su quelli e su quelli si agisce. Ma se si va contro la maggioranza delle maestranze il naufragio è sicuro. E dal Comune di VB mi giugnono notizie che sono ormai molti ed in numero sempre crescente in ogni settore e livello gli scontenti del modo di fare del nujobo sindaco.
Collaboratori....
Rodich
26 Ottobre 2014 - 09:00
I commenti di Robi e Lupus tendono sostanzialmente a concentrarsi sul rapporto "datore"di lavoro e dipendente e in questo caso Sindaco e dipendenti e la cosa mi tocca in quanto ho esercitato il difficile compito di Capo del Personale.
Confermo: la cosa più deleterea che può succedere in azienda è quella di inimicarsi il personale,compito principale dei capi o dirigenti è quello di creare le condizioni per circondarsi di collaboratori, cosa ben diversa dal dipendente tout court,arte molto difficile se prima non hai fatto il"dipendente" a tua volta....
Confermo: la cosa più deleterea che può succedere in azienda è quella di inimicarsi il personale,compito principale dei capi o dirigenti è quello di creare le condizioni per circondarsi di collaboratori, cosa ben diversa dal dipendente tout court,arte molto difficile se prima non hai fatto il"dipendente" a tua volta....
...e i collaboratori...
lupusinfabula
26 Ottobre 2014 - 11:15
E i collaboratori si creano infondendo loro fiducia, gratificandoli per il lavoro svolto, non mortificandoli nei compensi,valorizzando l'esperienza acquisita con l'anzianità, ma soprattutto mai con l'atteggiamento del :" Adesso sono arrivato io che so tutto e qui si ribalta l'ambiente". Chi si pone in questo tono prima opoi dovrà ammettere che chi è causa del suo mal pianga se stesso.
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