Grazie alle testimonianze raccolte, all’interno del libro viene proposta una vera e propria ricostruzione storica completa che permette al lettore di scoprire minuziosamente l’iter e le dinamiche che hanno vissuto a partire dall’estate del 1914: “L’impegno per la Grande Guerra, che infiammava gran parte dell’Europa dall’estate del 1914, iniziò per i Carabinieri già alcuni mesi prima dell’ingresso dell’Italia nel conflitto armato”, scrive Flavio Carbone.
Nonostante ci si concentri su annotazioni storiche, nel libro sono presenti anche riferimenti all’arte e alla poesia nella Grande Guerra, come racconta Vittorio Maria De Bonis nel capitolo Arma, Arte e Poesia: “Nessun documento storico, nessuna millantata narrazione imparziale
hanno avuto o avranno mai il tono di perentoria verità, spoglia e straziata, delle parole di Lussu, nelle cui pagine appaiono come non trascurabili i Carabinieri [...], la loro presenza non è solo quella dei garanti dell’ordine e della disciplina militare, ma anche e soprattutto di tutela
delle popolazioni locali”.
Un volume prezioso nato da un lavoro collettivo che ha permesso di analizzare da un punto di vista inedito, come quello dei Carabinieri, le atrocità della guerra e di ricordare oggi più che mai: “ciò che i nostri predecessori hanno vissuto e di tramandare le loro vicende ai nostri figli
e ai figli dei nostri figli”.