Nasce un progetto di musica legato alla filosofia buddhista. Paolo Frigerio e Barbara Billet sono autori compositori, personaggi già molto noti per le loro molteplici iniziative ed attività, per proprie performance live, come “duo Billet”e come maestri di musica del “Pop Coro Music show” (con cui svolgono concerti teatrali a scopo benefico tramite la coordinazione dell'Associazione Fa Re Musica - scuola teatro di Cannobio/ Cannero Riviera - VB ) e per le loro costanti pubblicazioni di inediti di musica pop, con spessore considerevole sia musicale che letterario.
Presentano un nuovo brano e un interessante progetto:
Frigerio racconta -”Con Barbara Billet (cantante - pianista) ho avuto la fortuna di conoscere ed intrecciare un rapporto con Albagnano Healing Meditation Center, che si trova ad Albagnano, in provincia di Verbania, e di seguire gli insegnamenti di Lama Michel, con spirito di crescita
culturale e personale. Ispirati da questo Maestro, abbiamo voluto perciò realizzare un brano che potesse portare alle persone, con leggerezza musicale, la nostra visione di questo pensiero, elaborato dallo studio millenario di uomini che hanno compreso, analizzato e vissuto con serena consapevolezza, l'essere nella sua completezza. Una chiave di lettura, di comprensione e di benessere, che possa essere canticchiata nel quotidiano e che dia la possibilità di familiarizzare con concetti profondi.
Una filosofia che ha subito risuonato nelle nostre corde, dandoci la possibilità di comprendere ed approfondire tematiche fondamentali, per una vita consapevole, propositiva e costruttiva, di serena realizzazione. Dopo studio e analisi dei vari aspetti e delle loro interpretazioni filosofiche,voglio presentare il nuovo brano ” La prima nobile Verità “ con una piccola prefazione e spiegazione, per chi fosse interessato ad approfondire la bellezza della vita, con un'ottica riflessiva.
Il buddhismo é una tradizione spirituale che ha avuto un ruolo fondamentale nella storia dell'umanità; non è da confondere con le religioni monoteiste. Siddhārtha Gautama, conosciuto come Budda, era solamente un uomo , un grande Maestro, che ha diffuso la propria visione.
Un “sistema” di pensiero, pratiche e tecniche. Offre una conoscenza psicologica profonda sulla natura umana e una dottrina filosofica, che risponde ad anni di domande e riflessioni “sull'Essere”, con una logica razionale di reale osservazione e studio, che si tramanda di generazione in generazione.
Segue il testo, con delle piccole note sintetiche esplicative a margine, che vogliono solo essere punti di partenza per approfondimenti personali, non volendo togliere il profondo significato che ognuno può trarre dalla propria riflessione. Il brano é disponibile su youtube e in steaming su tutti i digital store: Spotify, amazon, Itunes... info www.duobillet.it
Testo e musica
Paolo Frigerio Barbara Billet
La prima nobile verità
(1)La prima cosa è sapere che partiamo tutti da un foglio nero
con mille sfumature di grigio all'inizio del sentiero
con una matita di luce e di energia nel pensiero
che può dipingere la gioia e l'allegria per davvero
(1) Il foglio rappresenta la nostra visione (Sapere, conoscere , capire e mettere in pratica ), il colore delle lenti dei nostri occhiali, il nostro filtro d'osservazione che si può semplificare in una visione pessimistica o ottimistica, ma é una riflessione ben più profonda sul modo d'osservare e comprendere le cose, dal proprio punto di vista. La matita rappresenta la nostra capacità di sognare ed immaginare con il pensiero creativo, ma “cancellabile” velocemente, come il tratto di una matita, se non messa in pratica.
La prima cosa é (2) capire che si torna sempre alla (3) sofferenza abbiamo voglia di vita e sogni sulla linea di partenza
(4) penna per scrivere il momento, adesso con presenza che vede il disagio il naturale stato di coscienza
(2)il verbo “sapere” della prima strofa viene sostituito con “capire”; prima occorre conoscere e poi comprendere.
(3) Il termine sofferenza va inteso in modo appropriato , non negativo, applicato in vari contesti. Esempio semplice: il bisogno umano ciclico di nutrirsi. Dopo aver mangiato siamo sazi ma, dopo poche ore, andiamo ancora in “Sofferenza” di cibo . É nella nostra realtà.
(4)La penna, indelebile per scrivere la propria quotidiana realtà, sostituisce la matita cancellabile, come i pensieri e i sogni non realizzati.
se gioco, se rido, se cerco, se voglio
se corro, se guardo, io salto lo scoglio
se vivo, se ascolto, se vedo lo sbaglio
se amo, se scrivo, io sento il risveglio
se sogno, se creo, se soffio nel vento
se chiedo, se spero, io dono mi sento
se ballo, se suono, se vibro nel canto
se credo, se cresco, io tocco l'incanto
(5) per uscire dallo stato naturale ciclico di insoddisfazione, noia, disagio, etc. devo scrivere la mia realtà, la mia quotidianità, con azioni concrete che portino ad un equilibrio, l'altalenante nostro naturale stato di sogni e “bisogni”.
La prima cosa è (6) guardare le radici in fondo, come siam fatti dall'esperienza di vita, dal far bene, al vedere tutti i nostri misfatti(7) abbiamo quel bisogno di sete che lascia sempre insoddisfattidal viaggio di ritorno noi scopriamo i nostri (8)autoscatti
(6)ora il verbo è cambiato in “Guardare”: mettendo in relazione le prime strofe, si sottolinea come la sequenza dei verbi siano la base della comprensione: Sapere, capire, guardare, vedere.
(7)Imparare dall'esperienza, dagli insegnamenti, vedere con sincerità i propri errori e cambiare la direzione dei propri intenti.
(8) Autoscatti, sono intesi come i propri scatti di crescita interiore e cambiamento, maturati durante l'esperienza di vita.
La prima cosa è amar la vita e di se stessi avere cura (9) perdendo l'equilibrio si beve acqua scura fonte che ci dà arsurae quando siam rotti e guasti ricordiamo la nostra usura da ciò che piace a farsi male serve la giusta misura
(9) concetti che tutti conosciamo, ma solo con uno stato di costante consapevolezza e attenzione, riusciamo a praticare e a trarne grande beneficio. (ritornello)
La prima cosa è capire che si cade spesso in depressione (10) non é nel dare sempre la colpa agli altri, vecchia scusa, la soluzione passione senza aspettativa sono la realizzazioneportando l'energia nel cuore trovi luce e ispirazione
(10) Viene ribadito in altro contesto il concetto che è naturale andare in “sofferenza o “depressione”. Capito bene questo naturale stato, è più facile reagire in modo positivo e risolutivo, cambiando atteggiamento. Perdesi nella “malattia”,
oscura la soluzione ed anche la ricerca della stessa. Piangersi addosso diventa spesso più facile. La prima cosa é vedere che nessuno ha davvero il controllo è il senso di paura che ferma il volo e spezza ali al tuo decollo l'amore incondizionato non mette mai le ali in stallo
é il solo giro del tuo Karma(11) che dà il ritmo a tutto il ballo(11) Il “karma” é il ciclo delle nostre azioni, del nostro modo di vedere fra i vari toni di colore, che genera il nostro stato di felicità o mal-essere.