Come nasce la canzone?
(Frigerio) dall'inizio di questo dramma sociale mondiale, in cui tutta l'espressività artistica, o direi meglio semplicemente umana, si é dovuta fermare, non è stato facile pensare alla scrittura di una canzone, se per coerenza una canzone dovrebbe essere l'espressione della realtà vissuta, lo stato d'animo che sentivo era cosi sofferente e schiacciato dalle continue notizie di : paura generale, chiusure necessarie e ospedali pieni di persone sofferenti, che non riuscivo a scrivere nulla. Scrivere di questo in una canzone mi avrebbe portato solo ad una amplificazione dell'angoscia, che tutti abbiamo vissuto. Perciò per più di un anno non ho scritto nulla. Voglio vivere la musica e la vita con positività, perciò ho preferito il silenzio, che é di gran lunga più eloquente in questi casi delle parole.
Piano piano , con la speranza di vederne la fine, ho osservato il cambiamento e l'adattamento incredibile dell'uomo, quello che nei libri abbiamo studiato come sopravvivenza dell'umanità ai grandi drammatici cambiamenti e guerre.
Vedere le persone in strada senza più facce , senza espressività, senza sorrisi, solo occhi, spesso spaventati e spenti, era all'inizio davvero surreale ed inimmaginabile.
Non poter comunicare con espressività sul viso, entusiasmo, felicità
e dare un sorriso ai mie allievi alla scuola di musica ( as. Fa re musica teatro di Cannobio ), era ed é difficile. Vedere i ragazzi, i figli, chiusi in casa con occhi spenti, davanti a schermi accesi, mi ha alla fine maturato lo stato d'animo con cui una mattina all'alba é uscita l'idea del brano “Anni 2020”. Tutte questi stati d'animo vissuti e provati da tutti noi, fotografati in una canzone come in un ricordo , un incubo, che diventa sogno...il sogno di ripartire con tutte le cose a cui forse non davamo più importanza, cose da niente che possono dare, se osservate con profondità, grande felicità.
Poi con Barbara Billet ho elaborato la musica ed il testo, adattando il brano alle sue splendide capacità espressive vocali e musicali. Abbiamo voluto creare una melodia se pur orecchiabile al primo ascolto, che desse con i suoi articolati fraseggi l'idea dell'equilibrio altalenante con cui ci siamo dovuti tutti sostenere ed aggrappare . Nell'inciso abbiamo voluto rappresentare, con una voce corale, la voce di tutti i desideri e delle passioni a cui abbiamo dovuto rinunciare.
Con Barbara Billet ho così composto, arrangiato e registrato le varie tracce strumentali e vocali, dando origine ad un brano che, con nostra sorpresa, alla prima uscita ha avuto un migliaio di streaming e dal nostro entourage ci sono giunti più di mille messaggi giornalieri di condivisione che hanno dato conferma che il nostro messaggio fosse arrivato subito a dare sostegno di positività e vicinanza alle persone.
Questa canzone vuole essere un'istantanea del presente, un ringraziamento a tutti i medici ed operatori che hanno contribuito a risolvere l'emergenza, da osservare profondamente con un'ottica di ripartenza e d'entusiasmo.
Come tutti anche per noi nella formazione “Duo Billet” abbiamo perso oltre 130 ingaggi nel 2020 e nel 2021 per ora nessuno programma ed organizza concerti ed eventi. Le serate e i concerti a beneficio di enti come Avis, Angeli dell'Hospice VCO Onlus e i medici della Comunità attiva di Cannobio, con gli spettacoli teatrali del mitico “ POP CORO” as. scuola Fa re musica , sono stati sospesi e rimandati a tempi futuri.
Con l'edizione del brano é stato pubblicato anche un video musicale ( disponibile su you tube ) molto esplicativo nelle immagini suggestive e drammaticamente attuali , in cui la musica e il testo vengono rappresentati perfettamente, fino a sfociare nella fine dell'incubo che tutti ci auspichiamo.
Citando parte delle parole del testo
“Per negozi in giro nel centro
Aperitivo, amici al rientro
Ristorante, cibo che adori
Cena fuori...”
Paolo Frigerio e Barbara Billet - info www.duobillet.it