Visibilmente emozionato, il parlamentare della Lega Salvini Enrico Montani è intervenuto oggi a Montecitorio sulla tragedia della funivia Stresa-Mottarone. In aula Montani ha ricordato al presidente Casellati e ai colleghi senatori di aver vissuto l'evento in presa diretta “quando poco dopo mezzogiorno di domenica i primi elicotteri di soccorso hanno iniziato a sorvolare sopra il tetto di casa mia per dirigersi sul luogo dell'incidente. Uno dei più terribili della nostra storia recente, certamente uno dei più tremendi per quanto riguarda il Vco. A distanza di 72 ore - ha detto Montani - non ci sono parole adatte, non ci sono oggi e non ci potranno essere mai, per spiegare quanto accaduto”.
Montani ha poi rivolto il suo cordoglio alle famiglie delle 14 vittime: “Sono giorni di dolore che straziano il cuore di tutti gli italiani, chi come me è padre non ha potuto non restare profondamente sconvolto dalla morte che ha toccato anche giovani e bambini”. “Non spetta a me avanzare ipotesi - ha poi aggiunto Montani - ma è evidente che la tragedia del Mottarone ha a che fare con un'opera frutto dell'ingegno umano che si è guastata e per questo, se ci saranno delle responsabilità, mi auguro che magistratura e ministro delle Infrastrutture le accertino in tempi rapidi.
Nessuna volontà giustizialista, che non mi appartiene per natura, chi mi conosce lo sa bene - ha detto Montani rivolgendosi ai senatori riuniti a Montecitorio - ma solo il profondo rispetto che noi tutti dobbiamo portare alle vittime innocenti della funivia, alle loro famiglie distrutte e al bambino di 5 anni, unico superstite, che sta lottando per la vita. A lui e a tutta la comunità dobbiamo poter spiegare cosa è successo domenica nella mia terra. Oggi più che mai - ha concluso Montani il suo intervento - abbiamo l’obbligo di agire ognuno nelle rispettive aree di competenza affinché simili tragedie non si ripetano mai più.
E solo con un supplemento di impegno e di responsabilità verso il popolo italiano che qui rappresentiamo, queste mie parole non rimarranno vane e prive di significato”.