La Provincia del Verbano Cusio Ossola ha un territorio interamente montano con peculiarità geografiche e idrografiche che, pur costituendone di fatto il maggior pregio ambientale e paesaggistico, ne ha condizionato fortemente il sistema infrastrutturale ed insediativo.
Tali caratteristiche sono state per altro riconosciute dalla cosiddetta Legge Delrio, inquadrandola insieme a Sondrio e Belluno tra le uniche tre province italiane “a specificità montana” e dalla Regione Piemonte attraverso una specifica legge la n. 8 del 2015, a cui è seguita la l.r. 23/2015, che ha attribuito, proprio in funzione di tali peculiari caratteristiche, specifiche funzioni amministrative ed ulteriori deleghe di funzioni.
Sulla base anche di tali nuove competenze e nella prosecuzione delle azioni di coordinamento delle politiche urbanistiche, ma soprattutto in un’ottica di valorizzazione, promozione e sviluppo del territorio montano questa Provincia ha spesso ascoltato dai Comuni e dagli operatori economici articolate dissertazioni circa il sistema dei vincoli che di fatto gravano su questi territori, determinandone una fruizione potenzialmente e a volte anche praticamente difficoltosa. Questa situazione di fatto merita i dovuti approfondimenti, sia al fine di garantire il permanere della qualità paesaggistica complessiva che ha fatto di quest’area un’eccellenza turistico ambientale, sia per consentirne appieno la fruizione.
In particolare, l’analisi ricognitiva finalizzata alla definizione – programmazione del quadro delle nuove politiche territoriali che questo Ente vorrebbe poter impostare, ha evidenziato alcuni elementi di criticità all’interno dei documenti del Piano Paesaggistico Regionale, criticità allo stato attuale difficilmente superabili.
Tali elementi meritano, a mio avviso, di essere valutati con maggiore attenzione, affinché possano essere create le condizioni per un equilibrato binomio: sviluppo del territorio, conservazione e tutela degli elementi identitari e caratterizzanti del paesaggio che il PPR intende tutelare e salvaguardare.
Sulla base di tali preliminari considerazioni si chiede di avviare, per il territorio del VCO, soprattutto in considerazione della specificità montana, un processo di modifica – revisione del PPR, che potrebbe presumibilmente essere avviato secondo le modalità stabilite nel protocollo di intesa (28.3.2008) e nel Disciplinare di attuazione (11.7.2008) su richiesta motivata di una delle parti (Regione Piemonte).
Infatti l’accordo stipulato tra Regione e Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo offre ampi spunti di riflessione per avviare un processo di revisione di tale strumento che dovrebbe perfezionarsi mediante formazione di una variante al PPR secondo le procedure di cui all’art. 7 della l.r. 56/1977 e s.m.i.
Tale percorso richiederà certamente tempi importanti e proporzionalmente consoni ai valori in gioco, ma sono anche convinto che possa essere proficuamente avviato affinché si trovino le soluzioni per poter far coesistere con reciproca soddisfazione delle parti entrambe le politiche.
Cordialmente
Il Presidente
Dott Arturo Lincio
documento firmato digitalmente
ai sensi del D.Lgs. 82/2005 s.m.i. e norme collegate
Lincio alla Regione: revisione del Piano Paesaggistico
Riceviamo e pubblichiamo, nota inviata ieri dal Presidente Lincio alla Regione, con la quale si chiede di avviare, per il territorio del VCO, soprattutto in considerazione della specificità montana, un processo di modifica – revisione del Piano Paesaggistico Regionale.
11 commenti Aggiungi il tuo
Mi pare di capire che Lincio dica fateci cementificare come e quanto ci pare, naturalmente la destra pensa ad incassare e a fare affari l'ambiente viene in decima posizione ma la cosa è risaputa.
Finalmente una giunta provinciale con idee e propositi di sviluppo dopo anni di immobilismo delle giunte di sinistra. Ricordiamo sempre che le province sono in questa disastrosa situazione per la riforma Renzi Delrio e dunque targata pd. E tutto quello targato pd è disastroso di default....
Prima di avventurarsi in progetti nebulosi di cementificazione,Lincio farebbe bene a sistemare le strade di sua competenza,in condizioni vergognose.
Tra asfalto da Camel Trophy, vegetazione completamente fuori controllo, segnaletica ormai cancellata dal tempo o nascosta tra i rovi...ha solo l'imbarazzo della scelta.
Sveglia,su.
Tra asfalto da Camel Trophy, vegetazione completamente fuori controllo, segnaletica ormai cancellata dal tempo o nascosta tra i rovi...ha solo l'imbarazzo della scelta.
Sveglia,su.
La realtà è che le provincie sono senza soldi per la dissennata scelta del PD di volerle abolire lasciandole poi a metà del guado con gli stessi oneri ma senza più fondi; e, solo per curiosità, chi ha preceduto Licnio negli anni scorsi cosa ha fatto per la manutenzione stradale? A me risulta che le strade provinciali siano in sitauzioni disatrose non da un solo anno; alcune poi sono ancora transitabili solo grazie agli interventi effettuati da alcuni comuni con personale proprio perchè la sicurezza e la salvaguardia degli utenti viene prima di tutto e ciò è stato e sta a cuore ad alcuni sindaci.
Ciao SINISTRO
Hai ragione. Avrebbero dovuto ripristinare le province come erano prima ma i gialli non erano d'accordo. .e infatti vogliono l"inciucio con il pd. Motivo vero della crisi di governo. Evidentemente a Salvini é arrivata la dritta da qualcuno è ha giustamente staccato la spina ai traditori. ..
Ciao robi
perdonami, ma lo stacco della spina è stato preventivo, non successivo. Un compromesso camuffato da contratto non poteva reggere a lungo, soprattutto quando i rapporti di forza, almeno stando ai sondaggi, son invertiti rispetto alla situazione parlamentare. La TAV era solo una scusa, una giustificazione per porre la parola fine ad una situazione assurda e paradossale. Purtroppo ora siamo al punto di partenza, col panorama politico diviso in 2.
Panoarma politico diviso in 2? Una ragione di più per andare alle urne al più presto ridando la parola la popolo che è il vero ed unico detentore del potere politico, e chi, da solo od unito ad altri, riceverà amche un solo voto in più, governerà il paese secondo i suoi criteri.
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