Canoni idrici: mancano 2 milioni

Il presidente Alessandro Lana ha ammesso che mancano 2 milioni di canoni idrici, precisando che i 7,5 milioni inseriti in entrata sono stati proposti "a titolo prudenziale", con la disponibilità ad aggiornare la cifra in futuro.

La discussione, sollevata dai consiglieri di Progetto Vco Emanuele Vitale e Gianni Morandi, ha evidenziato un significativo scostamento tra le stime. Gli uffici finanziari della provincia calcolano che spetterebbero tra 9 e 10 milioni di euro, mentre la Regione riconosce solo 7,5 milioni.

È emerso il sospetto che il capogruppo di Fratelli d'Italia, Carlo Riva Vercellotti, accusato dalla Lega di voler dirottare parte dei canoni idrici dalla zona del Vco alla Valsesia, possa essere stato parzialmente accontentato, nonostante l'assenza di modifiche alla legge regionale.

Vitale ha criticato l'operato dell'amministrazione, sostenendo che per quattro anni era stato garantito che i canoni fossero stati assegnati definitivamente al Vco, anche come forma di compensazione per la mancata concessione di un assessorato. Lana ha ribadito che la provincia difenderà le proprie ragioni, non escludendo un ricorso al Tar in mancanza di risposte da Torino.

Il bilancio, che pareggia a 59 milioni di euro, è stato approvato a maggioranza con l'astensione di Progetto Vco. Si tratta dell'ultimo bilancio di Lana come presidente in scadenza di mandato, in attesa di chiarimenti sulla modalità di elezione futura - se nuovamente attraverso i cittadini o tramite i consigli comunali.