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Forum di Omegna - programma 1 maggio - 30 Aprile 2022 - 18:13

Un intenso pomeriggio tra inaugurazioni e dibattito è atteso a Omegna il prossimo 1 maggio dove la suggestiva cornice del Forum, trasformata dal 1996 in centro culturale per proposte didattiche, convegni, esposizioni e incontri, tornerà a impersonare il proprio passato di fonderia.

Mostra Giorgio Talgio - 9 Luglio 2020 - 12:05

“Il racconto di una vita intera, attraverso i ritratti che hanno segnato la mia storia”. Così Giorgio Talgio presenta la sua mostra personale 75x75, esposta al piano am-mezzato del Forum di Omegna da venerdì 10 a domenica 26 luglio 2020.

PCI del VCO su Istituto Maggia - 11 Febbraio 2019 - 12:05

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato, del Segretario Federazione P.C.I. VCO, sulla situazione del nuovo edificio dell'Istituto Alberghiero "Maggia".

Studenti del Rina Monti Stella presentano il progetto Eureka - 30 Maggio 2017 - 19:36

L’Unione Industriale del Verbano Cusio Ossola sarà al fianco dei giovani studenti dell’Istituto Comprensivo Rina Monti Stella di Verbania – sezione Cadorna – Mercoledi 31 Maggio 2017 nella sede di Villa Pariani a Verbania per la presentazione del progetto Eureka “Past, Present and Future”.

Morto Renato bialetti, il papà della Moka - 11 Febbraio 2016 - 17:04

E' morto, all'età di 93 anni, ad Ascona, Renato bialetti, considerato il papà della caffettiera Moka. Era conosciuto come "l'omino coi baffi", quello della nota pubblicità di Carosello degli Anni Cinquanta e Sessanta.

Progetto Rebecca: materiale per la scuola A.bialetti - 27 Febbraio 2015 - 11:24

Il Progetto Rebecca, prosegue nella sua opera di consegna giochi e materiale didattico, alle scuole dell'infanzia del Verbano Cusio Ossola.

Raduno degli Alpini modifiche alla viabilità - 26 Settembre 2014 - 09:42

Riportiamo un nota del Comune di Omegna sulle modifiche alla viabilità, in occasione del 17° raduno 1° raggruppamento alpini, del 27 e 28 settembre 2014.

"Visual Espresso" la Moka in mostra - 9 Agosto 2014 - 09:01

Da 1 agosto sino al 1 settembre 2014, è attiva al Forum di Omegna la mostra "Visual Espresso" dedicata alla Moka, con una innovativa tecnica di computer grafica.

La moka bialetti compie 80 anni - 19 Agosto 2013 - 18:03

La "moka" compie 80 anni e Omegna, dove è nata, in occasione di San Vito la festeggia con una serie di iniziative.

Omegna Express "Caffè 33" - 3 Agosto 2013 - 06:52

Il Forum di Omegna, gestito dalla Fondazione Museo Arti e Industria è un centro culturale polivalente che si propone come polo per la ricerca e la conservazione della memoria storica dell’impresa cusiana.

La Signora Maria De Rossi ha Festeggiato il Secolo di Vita. - 7 Marzo 2013 - 00:00

La signora Maria De Rossi ha festeggiato ieri il secolo di vita, vissuto tutto a Gravellona, circondata dall’affetto dei tre figli, degli 8 nipoti e degli 8 pronipoti.

Festa del Lavoro che non c'è - 2 Maggio 2012 - 11:35

"Da festa dei Lavoratori, che celebrano le loro conquiste, il Primo Maggio s’è trasformata in Festa del Lavoro. Una sottile distinzione, che segnala un mutamento di clima", ha detto ieri sotto la tettoria del vecchio imbarcadero di Intra, il sindaco, Marco Zacchera.
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Rabaini su parcheggio via Crocetta - 25 Giugno 2023 - 12:25

Re: Camper
Ciao lupusinfabula scusa ma ti trovi in presenza di un camper posteggiato davanti a Villa bialetti, che staziona lì da 24 ore come lo intendi? Mi pare non ci possano essere dubbi sul fatto che diventa campeggio nel momento in cui ci dormi dentro al di là se hai o non hai fuori i piedini stabilizzatori. E questo avviene regolamente. Prova ad andare sul lago di Ginevra (ad Evian Francia CE) e parcheggiare sul lungo lago. Dopo due minuti vengo a farti sloggiare. Perchè a Verbania NO?

Morto Renato Bialetti, il papà della Moka - 12 Febbraio 2016 - 14:47

Re: maurilio
Caro Andrè Caro Max Lavecchia giusto per chiudere il discorso sui poli industriali, nel Cusio esisteva già un polo attivo nelle caffettiere, chi ha, purtroppo come me, una cinquantina d'anni, si ricorderà delle caffettiere Gemelli (in foto due esemplari che aveva anche mia mamma), azienda che chiuse molto prima della bialetti, a memoria primi anni settanta, a dimostrazione che il mercato della caffettiera è duro a priori... Saluti Maurilio

Morto Renato Bialetti, il papà della Moka - 12 Febbraio 2016 - 14:10

Re: Re: Che piega..,
Ciao lady oscar ti confondi. la moka è stata creata ALFONSO bialetti. Il figlio Renato bialetti, che ha ereditato l'industria, ha avuto il merito sviluppare il prodotto e il marchio con le prime attività innovative di marketin e pubblicità.

Morto Renato Bialetti, il papà della Moka - 12 Febbraio 2016 - 13:28

x Lady
Ciao Lady , condivido pienamente i tuoi interventi e condivido pure la stima che avevi , come dice Andrè , " per l'uomo che che fece costruire l'autostrada e poi venne condannato per.." , E' una stima ancora viva e come ora dico " grazie al Sig. bialetti" rinnovo il mio grazie al Sig. Nicolazzi .

Morto Renato Bialetti, il papà della Moka - 12 Febbraio 2016 - 12:07

no
Ciao Hans Axel Von Fersen, non è questo il problema. Il brand bialetti è molto potente commercialmente nel mondo, secondo te perchè anche la Rondine si è fatta ribattezzare bialetti ? La Moka è bialetti, cosi come la macchina per la pasta è Imperia, ecc... Chiaro che chiunque le puo' contraffare ( per esperienza lavorativa le caffettiere cinesi sono orrende come fusioni e rifinuture e controlli qualità), come tu sei libero di comprare un casco cinese al posto di uno di marca per andare in moto, o come sei libero di berti la Cola dello spaccaprezzi al posto della Coca Cola. Ma la Moka è bialetti e in caso di acquisto il nome ha una valenza enorme, e ripeto la bialetti di Omagna è stata SEMPRE in buon attivo , non diamo la colpa alle capsule o ai cinesi o ai rumeni. La colpa è stata della proprietà bresciana che per pagarsi i debiti ha delocalizzato la Moka, ben sapendo ( diabolicamente geniale) che si compra la Moka perchè ha la garanzia della storicità bialetti e nessuno sarebbe andato a indagare dove sono state fuse e lavorate.

Morto Renato Bialetti, il papà della Moka - 12 Febbraio 2016 - 11:43

Re: sara^'
Ciao Max Lavecchia infatti,i n Italia, non ci sono molte più aziende che producono tazze dei cessi!!!! Resta il fatto che: - Renato bialetti ha fatto grande quella che era la piccola azienda del padre! - E' stato un innovatore, perchè è stato uno primi ad applicare il principio del bello e del valore della marca ad oggetti semplici e di uso quotidiano unito ad un grande impegno nella comunicazione d'impresa. - Se ne è andato in pensione, ad una giusta età, è morto a 93 anni, ha venduto 30 anni fa, credo giusto che uno a 63 anni si ritiri dal lavoro, indipendentemente dal fatto che possieda una Rolls o solo un'utilitaria. Immagino anche che la famiglia non fosse particolarmente interessata a proseguire l'attività in un mercato difficile. - quelli che sono venuti dopo, avevano altri interessi o altre capacità, trovo, purtroppo, naturale che un imprenditore di Brescia non sia troppo interessato al Cusio. - il fatto che si producessero 6.000.000 di caffettiere non significa nulla, se il mercato non è disposto a riconoscerti margini maggiori (per esempio quello che accade all'Alessi, ma anche al Crodino). Se ipotizzo, ma so di essere molto largo, un margine industriale unitario medio di 2€ a caffettiera, parliamo di 12.000.000€, e sono stato largo! Se penso a cosa costa un minuto di spot in TV o una pagina di pubbllicità in una rivista di tendenza, vediamo che 12Mln, non sono granchè... Il problema, caro Max, non è tenere le fabbriche nel VCO, ma far si che chi produce nel VCO, ma questo vale in generale per tutta l'Europa, sappia produrre beni e servizi di valore, beni e servizi che i mercati emergenti comprimo proprio perchè italiani, o europei in genere. Purtroppo le caffettiere e padelle non sono tra questi prodotti! Saluti Maurilio

Morto Renato Bialetti, il papà della Moka - 12 Febbraio 2016 - 11:24

Re: sara^'
Ciao Max Lavecchia Forse però t'è sfuggita una sentenza di un tribunale italiano che in pratica non riconosce più a bialetti/rondine l'esclusività della proprietà industriale della moka. Tradotto: chiunque può produrre moka. Ritradotto: cinesi producete moka e potete venderle legalmente ovunque nel mondo.

Morto Renato Bialetti, il papà della Moka - 12 Febbraio 2016 - 10:36

Che piega..,
Che piega che ha preso questa discussione, un po' sono preoccupato... Purtroppo si tende a semplificare sempre troppo...e spesso dove fa più comodo, una volta la parte politica avversa, poi gli svizzeri, i sindacati, gli industriali,... Per dipanare la questione delocalizzazione bialetti, provo a farvi una domanda, quante caffettiere, o pentole, avete comperato negli ultimi 3 anni? E sempre negli ultimi tre anni, quanti cellulari, pc, tv, ,.. avete comperato in famiglia? A casa mia, siamo in quattro, due adulti e due adolescenti, a memoria, 3 o 4, cellulari, un paio di pc e almeno un tablet, e nessuna caffettiera, uso ancora quelle che mi hanno regalato quando mi sono sposato nel 1999! E, badate bene, a casa mia, il caffè si fa ancora nella moka! Pentole non ricordo, ma comunque poca roba, anche in questo caso ho la batteria di pentole, cusiane, che mi hanno regalato nel 1999! Quindi, una cosa fondamentale da considerare, è che è cambiato prima di tutto il mercato. Per prodotti "poveri", come appunto pentole o caffettiere, ma anche la fascia bassa della rubinetteria (quanti rubinetti avete cambiato negli ultimi 10 anni?), il valore del "Made in Italy" da solo non giustifica costi maggiori, perchè noi stessi non li compreremmo. Diverso è il discorso per i prodotti di fascia alta, per esempio Alessi, o per i prodotti ad elevato tecnologico. Nel primo caso, si acquista un prodotto proprio per il valore del "Made in Italy", nel secondo anche se sono prodotti in oriente, spesso la stessa azienda produce per più produttori, noi paghiamo una parte minimale del valore industriale, per i dispositivo, ma paghiamo il valore tecnologico, gli anni/uomo di sviluppo, i brevetti e così via... Saluti Maurilio

Morto Renato Bialetti, il papà della Moka - 12 Febbraio 2016 - 10:35

la povera bialetti
Sono completamente d'accordo con Giovanni e con Andrè e la storia purtroppo la conosco benissimo in quanto interessato dalla chiusura bialetti. Renato bialetti è stato un buon imprenditore, ma al momento da lui ritenuto opportuno ha venduto l'azienda per monetizzare al suo culmine, quindi sicuramente non è un santo ne un Olivetti, ha fatto i suoi calcoli ed è salito sulla sua Rolls Royce. Di Moka ( fino all'ultimo anno di Omegna) se ne sono sempre prodotte 6 milioni l'anno con mercato costante, sono tutte caxxxxte messe in giro ad arte dalla Rondine ( l'azienda bresciana propretari) le storie che ormai le cialde avevano azzoppato la vecchia Moka FALSO. La verità è che la Rondine, produttrice di padelle ( la padella ha un margine di guadagno bassissimo) pesantemente indebiatata ( 80 milioni), ha trasferito l'intera produzione di Moka da Omegna alla Cina e Romania per guadagnarci ancora di piu' e sperare quindi di ripagare i debiti del settore padelle. Questa è la VERITA', si è giocato sul fatto che la gente al di fuori del Vco guarda solo il marchio bialetti senza interessarsi ne sapere che esse sono fatte in oriente. E negli ultimi anni si sono fatti "flash mob" , mostre e caxxxte varie ricordando la Moka, quando NESSUN politico si è messo seriamente di mezzo 6 anni fa per impedire che la bialetti di Omegna fosse violentata e uccisa. Io sono sicuro che se si fosse fatto come in Ossola per la chiusura del Crodino a Crodo ( altra pasta e carattere di persone gli ossolani dal mio punto di vista) si sarebbero fatte le barricate e le trincee, portando la questione a carattere nazionale e nazional-popolare e magari la storia sarebbe andata diversamente. Invece si è lasciata gestire la questione alla giunta Quaretta che non ha potuto far altro ( un sindaco da solo) che assistere al funerale. E adesso ci si consola e masturba con le mostre sulla Moka, com'era bella la Moka, la Moka è nata qui, ecc...

Morto Renato Bialetti, il papà della Moka - 12 Febbraio 2016 - 09:44

Re: Re: delocalizzazione
"Ha avuto l'ideona ma al momento di maggior profitto vende tutto per far cassa". ecco,mancava pure la vita di bialetti spiegata da %! di tutte le baggianate che si potevano dire,quella di bialetti che vendette "per far cassa" le batte tutte!! bialetti all'epoca aveva 63 anni,e nessuno dietro di lui che proseguisse,e "in cassa" aveva già più soldi di quanti potesse provare a spendere nel resto dei suoi giorni. e di offerte sul piatto ne arrivavano da tutto il mondo,la vendita a faema non fu la più vantaggiosa in assoluto,ma quella che sembrava garantire più continuità. non è necessario parlare di tutto,soprattutto se si sa poco e male.

Morto Renato Bialetti, il papà della Moka - 12 Febbraio 2016 - 09:27

Re: delocalizzazione
Cara Lady Oscar, sai che apprezzo molto il tuo buon senso maquesta volta non sono d'accordo con te. Stati considerando questo importante ambito on modo del tutto incompleto. Non è solo una questione di tassazione. Se nella concorrenza globale del commercio internazionale consideriamo solo i costi, mi sembra evidente che non rientrano solo le tasse da pagare allo stato. E' noto a tutti che nei cosiddetti paesi in via di sviluppo un operaio costa molto ma molto di meno in termini di salario, sicurezza ecc. ecc. In questo scenario di commercio globale è inserita la nostra scadente classe imprenditoriale. La vicenda del sig bialetti riassume tutto. Ha avuto l'ideona ma al momento di maggior profitto vende tutto per far cassa. Liberissimo di farlo mon è stato l'eroico imprenditore che capitana la propria industria, intergrado le proprie linee magari con altri. Tutto si è concluso come sappiano. Il cinese e il rumeno costano di meno e centinaia di operai cusiani ne hanno fatto le spese. Lady Oscar non è solo una questione di tasse!

Morto Renato Bialetti, il papà della Moka - 12 Febbraio 2016 - 08:49

forse sbagliarono
si poteva fare nel Cusio un polo del casalingo... bialetti, Lagostina,Girmi,Alessi... ma certi imprenditori e banche non videro al di là del proprio naso... e del proprio orto... risultato?? sotto gli occhi.. e non pensiamo solo ai lavoratori di queste aziende, ma anche di tutto l'indotto ... se non ricordo male Gramsci parlò di capitalismo italiano cialtrone... ma questa è un altra storia ... e poi magari sbaglio

Morto Renato Bialetti, il papà della Moka - 12 Febbraio 2016 - 08:26

Re: Re: Non son sicuro
Ciao Maurilio "E' probabile che anche la bialetti Industrie produca qualche cosa in Cina e zone limitrofe" Ah Maurì... Tutta la produzione bialetti è fatta in Cina tranne le moka che sono fatte in Romania e rifinite ad Ornavasso

Morto Renato Bialetti, il papà della Moka - 11 Febbraio 2016 - 22:39

Fondazione, vendita, DELOCALIZZAZIONE.
Ho già scritto tutto. Sto inquadrano tutta la vicenda secondo il punto di vista del Sig. bialetti e le nostre zone. Si è inventato un prodotto. Sulla Moka c'è una legenda che forse il brevetto sia stato acquistato per poche lire dal Signore con i baffi... ma questo non è importante. Poi segue vendita ad altre aziende italiane con la completa chiusura nel 2010 degli stabilimenti di Crusinallo per spostare, quindi DELOCALIZZAZIONE la produzione verso oriente. Come dice bene André : by by lavoratori Cusani senza tanti complimenti. Il Signori con i baffi aveva abbandonato ormai le caffettiere da tanto tempo e il tutto si è concluso con una delle fasi più drammatiche della nostra storia industriale locale.

Morto Renato Bialetti, il papà della Moka - 11 Febbraio 2016 - 22:02

Re: Non son sicuro
Ciao Andrè e Giovanni% parlare di localizzazione è improprio. In oriente si producono copie della moka, a dimostrazione di quale sia il valore di questo prodotto. La produzione di Omegna è stata spostata a Brescia, peraltro parecchi anni dopo che Renato bialetti aveva ceduto l'azienda. E' probabile che anche la bialetti Industrie produca qualche cosa in Cina e zone limitrofe, bisogna però ricordare che l'azienda che porta il nome bialetti, non è l'azienda originaria, ma un agglomerato di aziende, la ex Rondine, che sfrutta il marchio più famoso, appunto bialetti, per vendere eprodurre articoli da cucina in tutto il mondo. A dimostrazione del valore di Renato bialetti, che non inventò nulla, ma che seppe, "solo", valorizzare il marchio, ancora oggi noto a livello mondiale. Saluti Maurilio

Morto Renato Bialetti, il papà della Moka - 11 Febbraio 2016 - 21:26

Non son sicuro
Ma qualcuno che passo serate intere con i lavoratori della bialetti mi disse che questo mito e genio non mosse un dito al momento della delocalizzazione. .. ma di sicuro non piteva fare nulla .. se avesse potuto di sicuro sarebbe intervenuto... solo per la cronaca la maggior parte dei laviratori dell ex bialetti sono a casa

Morto Renato Bialetti, il papà della Moka - 11 Febbraio 2016 - 17:58

Omaggio a Renato bialetti
Omaggio a Renato bialetti, ricordando il periodo d'oro delle imprese del VCO https://www.youtube.com/watch?v=gWwv9Kt6lZM&feature=share Saluti Maurilio

Minore: "A Intra commercianti di serie B" - 7 Luglio 2015 - 23:15

x Lochness & Giovanni
E come fanno ad Ascona? Volano?? A Lucerna.....Lugano....Peschiera.....Riva del Garda.....e non dite che è un problema di parcheggio. Dal super mega parcheggio dell'ospedale (ci sono ben tre aree di sosta di cui due coperte..) e dall'area fronte questura ci vogliono meno di 5 minuti per raggiungere il lungolago..... Il problema è la nostra testa.....vogliamo a tutti i costi trovare il parcheggio a 10 metri dal ristorante....I turisti? Se avessimo un'amministrazione capace i cari albergatori, che hanno sempre fatto il bello e cattivo tempo dalle nostre parti, dovranno fare la loro parte. I bus dei loro clienti devono essere parcheggiati in altro luogo. Via dal lungo lago. Consegnati i "vecchietti" all'albergo vanno a parcheggiare fronte questura dove saranno anche più al sicuro, vista la vicinanza della P.S: Sul lungo lago sia avrà così di nuovo la vista sulla villa e giardino più belli della passeggiata (villa bialetti) e non si vedranno più gli autisti lavare vetri, passare aspirapolveri, sbattere tappetini e bere birra seduti al tavolino allestito per l'occasione proprio sulla passeggiata. Riguardo alla fruibilità di un'isola pedonale così grossa non avrei dubbi che, nel giro di poco tempo, non solo i verbanesi verrebbero a rianimare la zona.....magari non fino a tarda sera, ma sicuramente durante tutta la giornata... Basta veramente poco.......ma......manca il coraggio politico....manca programmazione a lungo termine.....si guarda solo all'immediato.........aaaahhhh....non c'è parcheggio.....

La Coppia di Gravellona ha trovato casa - 8 Marzo 2015 - 15:56

DIRITTO ALLA CASA.....SANCITO E NON GARANTITO!
MI HA COLPITO SAPERE CHE ALCUNI NOSTRI CONCITTADINI PRESTINO AIUTO AD ALTRI, SENZA DOVER PRENDERE UN VOLO INTERCONTINENTALE, SENZA DOVER INVIARE UN SMS, SENZA TITOLO DI APPARTENENZA AD UNA DELLE TANTE ONLUS..... UN PUNTO DI PARTENZA PER INCOMINCIARE AD ESSERE SOLIDALI, IN PRIMIS, TRA NOI VERBANESI......TUTTI FIGLI DI QUELLA VERBANIA FLORIDA, QUANDO LA MONTEDISON,CARTIERE,bialetti,LAGOSTINA ETC..... CI FACEVANO VIVERE DIGNITOSAMENTE.....IN POCHI DECENNI TUTTO E' CAMBIATO. QUANTE STORIE SIMILI A QUELLE DI MARA RADAELLI CI SONO E CI SARANNO..... QUANDO BUSSARE ALLE PORTE DELLE ISTITUZIONI PUBBLICHE E RELIGIOSE DIVENTA UMILIANTE, DALL'ALTRA PARTE SAPERE CHE PROFESSIONISTI COME L'AVVOCATESSA LOREDANA BRIZIO, LA CONSILIERA STEFANI MINORE (PUR NON CONDIVIDENDO LA SUA APPARTENENZA POLITICA) E SEMPLICI CITTADINI, RIESCONO CON POCO O TANTO A RESTITUIRE DIGNITA' E SPERANZA......EH SI' FA PROPRIO NOVELLA!!! NO NOTIZIA.

12 nuovi migranti in città - 2 Settembre 2014 - 00:49

Amelia
gentilissima signora Amelia dai call center spesso le rispondono ragazzi o ragazze con accento straniero semplicemente perché non sono in Italia, ma in Albania, Polonia e Romania..certo che questo lavoro lo potrebbero fare anche i ragazzi italiani ,come avrebbero potuto fare le caffettiere della bialetti o le calze della OMSA, ma gli imprenditori hanno deciso di delocalizzare per pagare di meno chi lavora per loro .. un conto è pagare 1.100 € un operaio e un conto è pagarlo 300.. ora capisco che è facile prendersela con chi viene in Italia, ma vedo che è molto più difficile prendersela con chi dall'Italia se ne va e mentre nei porti prolificano barche costose di chi alla fine spesso dichiara meno della metà del loro guadagno(se lo dichiarano) noi ce la prendiamo con chi arriva nei porti su carrette e scappa dalla fame e la guerra .. motivo? abbiamo paura che ci portino via quel tozzo di pane che gli industriali italiani gentilmente ci hanno lasciato e non finiremo mai di ringraziare
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