L’art. 6 del D.L. n. 193/2016 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale in data 24.10.2016 e entrato in vigore in pari data ai sensi dell’art. 16 del medesimo testo normativo) ha introdotto la c.d. “rottamazione” delle cartelle di pagamento Equitalia: dal oggi e sino al 22 gennaio 2017, infatti, i contribuenti debitori potranno manifestare la propria volontà di aderire alla menzionata procedura, compilando la apposita modulistica resa disponibile sul sito internet di Equitalia.
La procedura avrà ad oggetto i carichi inclusi in ruoli affidati agli agenti della riscossione negli anni dal 2000 al 2015 e comporterà l’estinzione del debito senza corrispondere le sanzioni incluse in tali carichi, gli interessi di mora ovvero le sanzioni e le ulteriori somme aggiuntive; infatti, il debito potrà essere estinto provvedendo al pagamento integrale, anche dilazionato (purché entro il limite massimo di quattro rate sulle quali sono dovuti gli interessi):
- delle somme affidate all'agente della riscossione a titolo di capitale e interessi;
- delle somme maturate a favore dell'agente della riscossione a titolo di aggio sulle somme di cui al punto precedente;
- del rimborso delle spese per le procedure esecutive nonché delle spese di notifica della cartella di pagamento.
Nella dichiarazione del debitore mediante la quale verrà manifestata la volontà di aderire alla procedura dovrà essere altresì indicato il numero di rate mediante le quali verrà effettuato il pagamento (al massimo quattro, come previsto dal co. I dell’art. 6), nonché la eventuale pendenza di cause civili aventi ad oggetto i carichi cui si riferisce la dichiarazione: in quest’ultimo caso il debitore dovrà impegnarsi a rinunciare a tali giudizi.
Successivamente, entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore del D.L. n. 193/2016 (ossia entro il 22.04.2017), l’agente della riscossione comunicherà ai debitori interessati l'ammontare complessivo delle somme dovute ai fini della definizione, nonché quello delle singole rate, con la correlata indicazione del giorno e del mese di scadenza di ciascuna di esse; in ogni caso, le prime due rate dovranno essere ciascuna di ammontare pari ad un terzo del totale della somma dovuta, mentre la terza e la quarta pari ad un sesto. La terza rata, peraltro, non potrà avere scadenza successiva al 15 dicembre 2017 e la quarta il 15 marzo 2018.
E’ necessario sottolineare che ai sensi del co. IV dell’art. 6 in caso di mancato ovvero di insufficiente o tardivo versamento dell'unica rata ovvero di una rata di quelle in cui è stato dilazionato il pagamento delle somme dovute a seguito dell’adesione alla procedura, la definizione non produrrà effetti e riprenderanno a decorrere i termini di prescrizione e decadenza per il recupero dei carichi. In tal caso, i versamenti effettuati saranno acquisiti a titolo di acconto sull'importo complessivamente dovuto a seguito dell'affidamento del carico e non determineranno l'estinzione del debito residuo, per il quale proseguirà l'attività di recupero da parte dell’agente della riscossione e che non potrà più essere rateizzato ai sensi dell'art. 19 del D.P.R. n. 602/1973.
A seguito della presentazione della dichiarazione di adesione alla procedura di definizione agevolata saranno sospesi i termini di prescrizione e decadenza per il recupero dei carichi che sono oggetto di tale dichiarazione: l'agente della riscossione, inoltre, con riferimento a tali carichi non potrà avviare nuove azioni esecutive ovvero iscrivere nuovi fermi amministrativi e ipoteche, fatti salvi i fermi amministrativi e le ipoteche già iscritti alla data di presentazione della dichiarazione, e non potrà nemmeno proseguire le procedure di recupero coattivo precedentemente avviate. La preclusione alle azioni di recupero credito già avviate dall’agente della riscossione opererà a condizione che non si sia ancora tenuto il primo incanto con esito positivo, non sia stata presentata istanza di assegnazione del bene oppure non sia stato già emesso dal giudice il provvedimento di assegnazione dei crediti pignorati.
E’ molto importante sottolineare che, ai sensi del co. VIII dell’art. 6, la facoltà di adesione alla procedura di definizione agevolata potrà essere esercitata perfino dai debitori che avranno già pagato parzialmente, anche a seguito di provvedimenti di dilazione emessi dall'agente della riscossione, le somme dovute relativamente ai carichi: sarà però necessario che, rispetto ai piani rateali in essere, risultino adempiuti tutti i versamenti con scadenza dal 01.10.2016 al 31.12.2016. In caso di adesione alla procedura di definizione agevolata per carichi già parzialmente pagati, ai fini della determinazione dell'ammontare delle somme da versare per la procedura si terrà conto esclusivamente degli importi già versati a titolo di capitale e interessi inclusi nei carichi affidati, nonché di aggio e di rimborso delle spese per le procedure esecutive e delle spese di notifica della cartella di pagamento.
Resteranno inoltre definitivamente acquisite e non sono rimborsabili le somme versate, anche anteriormente alla definizione, a titolo di sanzioni incluse nei carichi affidati, di interessi di dilazione, di interessi di mora e di sanzioni e somme aggiuntive; il pagamento della prima o unica rata delle somme dovute ai fini della definizione agevolata comporterà inoltre, limitatamente ai carichi definibili, la revoca automatica dell'eventuale dilazione ancora in essere precedentemente accordata dall'agente della riscossione.
Se, a seguito dei pagamenti parziali di cui sopra, con l’adesione alla procedura di definizione agevolata il debitore risulterà aver già integralmente corrisposto quanto dovuto per il completamento della procedura, per beneficiare degli effetti di quest’ultima dovrà comunque manifestare espressamente la sua volontà di aderire alla procedura in menzione.
E’ opportuno puntualizzare che – ai sensi del co. X dell’art. 6 - sono esclusi dalla definizione i carichi affidati agli agenti della riscossione recanti risorse comunitarie, l’iva all’importazione, le somme dovute per recupero degli aiuti di Stato, i crediti per condanne inflitte dalla Corte dei Conti, le sanzioni penali di tipo pecuniario e quelle per violazione del Codice della Strada.
Dopo il pagamento delle somme dovute a seguito dell’adesione alla procedura, l'agente della riscossione verrà poi automaticamente discaricato dell'importo residuo.
In conclusione, per coloro che hanno pendenze con l’Erario e dispongono – o sono in grado di entrare nella disponibilità – di una somma idonea a permettere l’adesione alla procedura, sicuramente la definizione agevolata comporterà un notevole risparmio, come desumibile dallo stralcio delle sanzioni e degli interessi di mora dovuti, generalmente di ammontare molto rilevante. Ovviamente la necessità di generare introiti entro tempi relativamente brevi ha indotto il Legislatore ha prevedere una rateazione piuttosto ridotta in caso di adesione alla procedura: questa, perciò, precluderà il ricorso alla procedura a coloro che non potranno disporre di una somma sufficiente ad onorare la rateazione così come sopra descritta.
Avv. Mattia Tacchini
www.novastudia.com
LegalNews: Definizione agevolata delle cartelle Equitalia
Il D.L. n. 193 del 22.10.2016 ha introdotto una procedura per ottenere la sanatoria delle cartelle Equitalia con un notevole risparmio per il contribuente.
26 commenti Aggiungi il tuo
Con tutto il rispetto per l'Avv.,che ovviamente e' solo ambasciatore di quanto sopra scritto,dopo il secondo paragrafo gia' mi usciva il sangue dal naso......non vorrei essere nei panni di un interessato.tolto che se la sbroglia il commercialista..............salut
È l ennesimo condono mascherato con altri nomi......alla faccia degli onesti che le tasse le pagano correttamente.
Ciao SHPALMAN
Non oso immaginarmi le reazioni se una simile "rottamazione" l'avesse fatta il Berlusca...
Non oso immaginarmi le reazioni se una simile "rottamazione" l'avesse fatta il Berlusca...
Penso che ormai tutti abbiano capito che la pretesa rottamazione di Equitalia e delle cartelle esattoriali sia l'ennesima bufala di quel tal Renzi che le spara talmente grosse che Tartarin de Tarascon e Pinocchio, al suo cospetto, sono un piccoli dilettanti.Ricordarsene il 4 dicembre con un bel NO è cosa buona, giusta e salutare per la nazione tutta.
Ciao Giovanni%
In pratica il messaggio che si trasmette è il seguente: evadete tranquillamente; se venite beccati, al limite pagherete quello che dovevate inizialmente con soldi perdipiù deprezzati senza nemmeno che vengano rivalutati. Seguirò questa linea da oggi in poi visto che il crimine paga!
In pratica il messaggio che si trasmette è il seguente: evadete tranquillamente; se venite beccati, al limite pagherete quello che dovevate inizialmente con soldi perdipiù deprezzati senza nemmeno che vengano rivalutati. Seguirò questa linea da oggi in poi visto che il crimine paga!
Ciao Hans Axel Von Fersen
ASSOLUTAMENTE NO.
Le imposte se devono comunque pagare.
In un contesto economico recessivo dove abbiamo tutti assistito a suicidi di imprenditori o gente mandata via dalla loro abitazione venduta all'asta, mi sembra opportuno rendere il prodedimento fiscale un po' più amichevole. E' una boccata di ossigeno.
Ottima scelta politica
ASSOLUTAMENTE NO.
Le imposte se devono comunque pagare.
In un contesto economico recessivo dove abbiamo tutti assistito a suicidi di imprenditori o gente mandata via dalla loro abitazione venduta all'asta, mi sembra opportuno rendere il prodedimento fiscale un po' più amichevole. E' una boccata di ossigeno.
Ottima scelta politica
Egregi Signori, intervengo in merito alla valutazione dell'opprotunità dell'introduzione della procedura di definizione agevolata e non intendo esprimermi sull'attuale Governo né promuovere l'uno o l'altro voto in vista del ben noto referendum. Mi limiterò, perciò, all'oggetto dell'articolo. La procedura introdotta non credo possa incentivare l'evasione, anzi: si consideri, infatti, che si possono definire carichi iscritti a ruolo e affidati ad Equitalia sino al 31.12.2015, momento nel quale non si poteva sapere che sarebbe stata introdotta questa procedura. La rottamazione, perciò, è una iniziativa nata dall'esigenza di far cassa, cronica per il nostro Paese ma, in fondo, anche per qualsiasi altro stato. Circa l'opportunità sotto il profilo economico direi che, disponendo delle sostanze necessarie per far fronte alla breve rateazione prevista, il risparmio sarebbe assolutamente apprezzabile. Un caro saluto. Mattia Tacchini
Ciao Giovanni%
Chi è "sotto" equitalia sono gli evasori quindi i ladri. In pratica si sta agevolando dei ladri ad adempiere quello che tutti gli altri hanno fatto senza aspettare l'avviso e poi le raccomandate dell'ente debitore e senza aspettare che le raccomandate di equitalia. Il 95% dei casi sono evasori patentati, il resto sono casi disperati. Se lo stato vuole che le tasse vengano pagate deve buttare sulla strada questo 95% e vendergli la casa e tutti i beni e togliergli ogni forma di assistenza (sanitaria, della casa, ecc). Nel caso dovessero presentarsi al pronto soccorso devono essere cacciati a pedate.
Conosco evasori totali che ora i soldi per pagare equitalia (quindi le tasse) non li hanno ma quando dovevano pagare le tasse non avevano rinunciato né al macchinone né a sky.
Chi è "sotto" equitalia sono gli evasori quindi i ladri. In pratica si sta agevolando dei ladri ad adempiere quello che tutti gli altri hanno fatto senza aspettare l'avviso e poi le raccomandate dell'ente debitore e senza aspettare che le raccomandate di equitalia. Il 95% dei casi sono evasori patentati, il resto sono casi disperati. Se lo stato vuole che le tasse vengano pagate deve buttare sulla strada questo 95% e vendergli la casa e tutti i beni e togliergli ogni forma di assistenza (sanitaria, della casa, ecc). Nel caso dovessero presentarsi al pronto soccorso devono essere cacciati a pedate.
Conosco evasori totali che ora i soldi per pagare equitalia (quindi le tasse) non li hanno ma quando dovevano pagare le tasse non avevano rinunciato né al macchinone né a sky.
Ciao Hans Axel Von Fersen;
con la frase "Chi è "sotto" equitalia sono gli evasori quindi i ladri" hai semplificato e stereotipato troppo la realtà. La vicenda e le storie in gioco sono assai variegate.
Renzi ha fatto un'ottima mossa.
con la frase "Chi è "sotto" equitalia sono gli evasori quindi i ladri" hai semplificato e stereotipato troppo la realtà. La vicenda e le storie in gioco sono assai variegate.
Renzi ha fatto un'ottima mossa.
Ciao Hans Axel Von Fersen
secondo me conosci molto poco il sistema fiscale italiano!
Concordo con te che chi non ha evaso deve essere preso a pedate al pronto soccorso.
Devi sapere, che spesso, chi è "sotto" Equitalia sono realtà, aziende o professionsti che hanno dichiarato, ma poi non hanno potuto pagare (crisi, errori gestionali, ritardi nei pagamenti,...). Come dire "cornuti e mazziati"!
Chi ha evaso, cioè non ha ne dichiarato ne tanto meno pagato, quando, e se, viene "pescato", ha mille altri modi di sistemarsi, di solito perchè ha i soldi per farlo non avendo pagato prima, che non arriva "sotto" Equitalia.
Poi, ogni caso è a se, ma i pochi interventi che questo governo ha fatto per rendere un po' più "umano" l'approccio di Equitalia (aumento rateizzazione, impignirabilità prima casa e pignorabilità solo fino ad un quinto degli strumenti operativi,...) vanno tutti nella direzione corretta!
Saluti
Maurilio
secondo me conosci molto poco il sistema fiscale italiano!
Concordo con te che chi non ha evaso deve essere preso a pedate al pronto soccorso.
Devi sapere, che spesso, chi è "sotto" Equitalia sono realtà, aziende o professionsti che hanno dichiarato, ma poi non hanno potuto pagare (crisi, errori gestionali, ritardi nei pagamenti,...). Come dire "cornuti e mazziati"!
Chi ha evaso, cioè non ha ne dichiarato ne tanto meno pagato, quando, e se, viene "pescato", ha mille altri modi di sistemarsi, di solito perchè ha i soldi per farlo non avendo pagato prima, che non arriva "sotto" Equitalia.
Poi, ogni caso è a se, ma i pochi interventi che questo governo ha fatto per rendere un po' più "umano" l'approccio di Equitalia (aumento rateizzazione, impignirabilità prima casa e pignorabilità solo fino ad un quinto degli strumenti operativi,...) vanno tutti nella direzione corretta!
Saluti
Maurilio
In vita mia non ho mai ricevuto una cartella da Equitalia nè dagli enti (le vecchie esattorie) che l'hanno preceduta: chissà come mai? Forse perchè ho sempre pagato tutto e nei giusti tempi? Forse perchè ho fatto sacrifici e rinunce pur di non far debiti con nessuno? Forse perchè non ho mai fatto il passo più lungo dell gamba? Potrei fare infini esempi di chi non paga il bollo auto ma ogni sabato sera va in pizzeria con la famigliam di chi non ha mai pagato il canone RAI ma ha in casa il mega televisore, di chi non ha pagato acqua, luce e spazzatura ma gira col SUV: Equitalia è sempre stata troppo tenera con certa gente che ora ed ancora un a volta viene premiata: Sempre più rivoltante la giustizia di questo paese!
Renzi ha preso un'ottimo provvedimento. Per gli onesti, ennesima ingiustizia, presa per i fondelli e voglia di andare a far parte degli onesti con davanti -dis- !.
Ciao Maurilio
Maurilio conosco molto bene il funzionamento fiscale italiano. Se interviene equitalia vuol dire che sono passati almeno 3 anni dal momento dell'incasso dei soldi che si devono allo stato. Se passati 3 anni (senza considerare le rateizzazione possibile già prima di Renzi) non si riesce a pagare le tasse di 3 anni prima (e poi ci sarebbero quelle già scadute di 2 e 1 anno fa e dell'anno attuale) vuol dire che la ditta è già stracotta oppure già inizialmente si era partiti per non pagare le tasse (Corona docet). E poi le tasse le pagano le aziende in attivo, quelle in passivo non hanno da pagare tasse sugli utili. Poi come già detto, c'è un 5% di casi "umani" dove comunque già c'era lo strumento della rateizzazione.
Maurilio conosco molto bene il funzionamento fiscale italiano. Se interviene equitalia vuol dire che sono passati almeno 3 anni dal momento dell'incasso dei soldi che si devono allo stato. Se passati 3 anni (senza considerare le rateizzazione possibile già prima di Renzi) non si riesce a pagare le tasse di 3 anni prima (e poi ci sarebbero quelle già scadute di 2 e 1 anno fa e dell'anno attuale) vuol dire che la ditta è già stracotta oppure già inizialmente si era partiti per non pagare le tasse (Corona docet). E poi le tasse le pagano le aziende in attivo, quelle in passivo non hanno da pagare tasse sugli utili. Poi come già detto, c'è un 5% di casi "umani" dove comunque già c'era lo strumento della rateizzazione.
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Bene
Anonimo
9 Novembre 2016 - 23:35
Ciao Hans Axel Von Fersen
hai una visione molto parziale della cosa, se domani avrò tempo di spiego meglio come funziona e qual'è l'anello mancante del tuo ragionamento!
Saluti
Maurilio
hai una visione molto parziale della cosa, se domani avrò tempo di spiego meglio come funziona e qual'è l'anello mancante del tuo ragionamento!
Saluti
Maurilio
Ciao Hans Axel Von Fersen
Come promesso, provo a farti un quadro più preciso della situazione. Prima, però, due doverose premesse:
1. Le tasse vanno pagate, tutte e sempre
2. Non sono ne un commercialista ne un fiscalista, ma lavorando a fianco di aziende e professionisti da più di 20 anni, ho un quadro ben chiaro.
Mi spiego con un esempio.
- Prendiamo un artigiano, o piccola imprese in genere.
- Prendo un lavoro dove fatturerò 100, con 50 di costi.
- Emetterò una fattura attiva (verso il cliente) di 122 (100+22% di iva), riceverò da uno o più fornitori fatture per 66 (50+22% di iva)
- Per questa fattura, io dovrò versare allo stato 11 di iva e 25 (per semplicità ipotizzo tutto al 50%) di tasse e contributi vari
- Se il mio cliente non mi paga, io non avrò i soldi per pagare i miei fornitori e lo stato (ovvio che questa è una semplificazione, ma meno distante dalla realtà di quello che si possa credere).
- Avendo fatturato, dovrò presentare un bilancio dove risulterà che ho avuto un margine di 25 e avrei dovuto pagare 11 di iva
- Dopo un anno, circa, riceverò dall’Agenzia delle Entrate una raccomandata dove mi diranno che non ho pagato quanto dichiarato, devo provvedere pagando il dovuto (cioè 36), una multa (altri 36, in linea di massima le multe equivalgono a quanto non pagato) e gli interessi (in questo momento molto bassi, ipotizzo di non considerarli). Però, se non faccio ricorso e se pago entro 60 giorni, la multa si ridurra ad 1/8 cioè 4,13, con la possibilità di rateizzare.
- Se nel frattempo il mio cliente non mi ha pagato, io continuerò ad non avere soldi, quindi non pagherò ancora.
- Dopo un altro anno, riceverò una raccomandata da Equitalia dove mi dicono che devo pagare i 36 non versati, tutta la multa (altri 36), l’aggio di Equitalia (a memoria ca il 2% se pago subito, 4% se pago dopo i 60 gg), e gli interessi (continuo a non considerarli per semplicità, in totale 72.36 se pago, o faccio istanza di rateizzazione, entro 60 o 72,72 se pago, o faccio istanza di rateizzazione, dopo i 60 giorni. Posso rateizzare fino a 10 anni
- Tutto questo senza considerare che nel frattempo i miei fornitori mi avranno fatto causa, ma questa è un’altra storia!
Ipotizziamo ora, che invece di fatturare, lavoro in nero
- Incasserò 100, sempre con 50 di costi (di solito in nero anche questo, ma facciamo finta di niente).
- Non dichiaro nulla, non pago nulla.
- Se, e quando, l’agenzia delle entrate capisce che c’è qualche cosa che non va, mi manda la stessa raccomandata, ipotizziamo, ma è difficile, che azzecchino esattamente l’importo. Mi chiederanno sempre 25+11, ma non avendo nulla che dimostri cosa ho guadagnato veramente posso accordarmi (esiste una legge specifica per questo, andate a cercare…indovinate chi l’ha promulgata?) fino a pagare il 20% di quanto richiesto, se non faccio ricorso e pago subito.
- Quindi, potrei pagare una cifra variabile tra 7,2 (il 20% di 36) e 18 (il 50% di 36), ovviamente dipende da quanto è bravo chi mi assisteste e da altri fattori. Difficile che avendo queste possibilità pagherò quanto dovuto, cioè i 40,13 del caso precedente
- In questo caso, Equitalia non interviene! Interverrà solo se non mi accordo, e quindi non pago.
In questi esempi, potrei avere sbagliato qualche calcolo, aver ipotizzato & non corrette e saltato qualche passaggio, ma il film è questo!
Chi è il furbo, o meglio il delinquente in questo caso?
Sicuramente chi lavora in nero, piccolo o tanto non fa differenza, poi chi accetta lavori in nero (si è corresponsabili a tutti gli effetti) ma anche lo stato, perché è palesemente non è equo, anzi, per comodità, favorisce proprio chi dovrebbe colpire, cioè chi NON HA DICHIARATO e NON HA PAGATO!
Questo non significa che questa “rottamazione” mi entusiasmi, per quello che ho letto, non è una decisione strutturale, è una decisione che favorirà, ancora una volta, pochi che hanno le disponibilità per aderire.
Saluti
Maurilio
Come promesso, provo a farti un quadro più preciso della situazione. Prima, però, due doverose premesse:
1. Le tasse vanno pagate, tutte e sempre
2. Non sono ne un commercialista ne un fiscalista, ma lavorando a fianco di aziende e professionisti da più di 20 anni, ho un quadro ben chiaro.
Mi spiego con un esempio.
- Prendiamo un artigiano, o piccola imprese in genere.
- Prendo un lavoro dove fatturerò 100, con 50 di costi.
- Emetterò una fattura attiva (verso il cliente) di 122 (100+22% di iva), riceverò da uno o più fornitori fatture per 66 (50+22% di iva)
- Per questa fattura, io dovrò versare allo stato 11 di iva e 25 (per semplicità ipotizzo tutto al 50%) di tasse e contributi vari
- Se il mio cliente non mi paga, io non avrò i soldi per pagare i miei fornitori e lo stato (ovvio che questa è una semplificazione, ma meno distante dalla realtà di quello che si possa credere).
- Avendo fatturato, dovrò presentare un bilancio dove risulterà che ho avuto un margine di 25 e avrei dovuto pagare 11 di iva
- Dopo un anno, circa, riceverò dall’Agenzia delle Entrate una raccomandata dove mi diranno che non ho pagato quanto dichiarato, devo provvedere pagando il dovuto (cioè 36), una multa (altri 36, in linea di massima le multe equivalgono a quanto non pagato) e gli interessi (in questo momento molto bassi, ipotizzo di non considerarli). Però, se non faccio ricorso e se pago entro 60 giorni, la multa si ridurra ad 1/8 cioè 4,13, con la possibilità di rateizzare.
- Se nel frattempo il mio cliente non mi ha pagato, io continuerò ad non avere soldi, quindi non pagherò ancora.
- Dopo un altro anno, riceverò una raccomandata da Equitalia dove mi dicono che devo pagare i 36 non versati, tutta la multa (altri 36), l’aggio di Equitalia (a memoria ca il 2% se pago subito, 4% se pago dopo i 60 gg), e gli interessi (continuo a non considerarli per semplicità, in totale 72.36 se pago, o faccio istanza di rateizzazione, entro 60 o 72,72 se pago, o faccio istanza di rateizzazione, dopo i 60 giorni. Posso rateizzare fino a 10 anni
- Tutto questo senza considerare che nel frattempo i miei fornitori mi avranno fatto causa, ma questa è un’altra storia!
Ipotizziamo ora, che invece di fatturare, lavoro in nero
- Incasserò 100, sempre con 50 di costi (di solito in nero anche questo, ma facciamo finta di niente).
- Non dichiaro nulla, non pago nulla.
- Se, e quando, l’agenzia delle entrate capisce che c’è qualche cosa che non va, mi manda la stessa raccomandata, ipotizziamo, ma è difficile, che azzecchino esattamente l’importo. Mi chiederanno sempre 25+11, ma non avendo nulla che dimostri cosa ho guadagnato veramente posso accordarmi (esiste una legge specifica per questo, andate a cercare…indovinate chi l’ha promulgata?) fino a pagare il 20% di quanto richiesto, se non faccio ricorso e pago subito.
- Quindi, potrei pagare una cifra variabile tra 7,2 (il 20% di 36) e 18 (il 50% di 36), ovviamente dipende da quanto è bravo chi mi assisteste e da altri fattori. Difficile che avendo queste possibilità pagherò quanto dovuto, cioè i 40,13 del caso precedente
- In questo caso, Equitalia non interviene! Interverrà solo se non mi accordo, e quindi non pago.
In questi esempi, potrei avere sbagliato qualche calcolo, aver ipotizzato & non corrette e saltato qualche passaggio, ma il film è questo!
Chi è il furbo, o meglio il delinquente in questo caso?
Sicuramente chi lavora in nero, piccolo o tanto non fa differenza, poi chi accetta lavori in nero (si è corresponsabili a tutti gli effetti) ma anche lo stato, perché è palesemente non è equo, anzi, per comodità, favorisce proprio chi dovrebbe colpire, cioè chi NON HA DICHIARATO e NON HA PAGATO!
Questo non significa che questa “rottamazione” mi entusiasmi, per quello che ho letto, non è una decisione strutturale, è una decisione che favorirà, ancora una volta, pochi che hanno le disponibilità per aderire.
Saluti
Maurilio
Ciao Hans Axel Von Fersen
Ora ti racconto un'altra storia, realmente successa pochi anni fa.
Azienda di una sessantina di persone, in crisi per “incapacità” gestionale dei titolari, aveva un debito di 1,2Mln con fisco ed INPS.
Le hanno pignorato i macchinari, messi all’asta per 1,2 Mln, prima asta deserta, alla successiva i macchinari sono stati aggiudicati per 600.000€ (la meta del loro valore!).
I dipendenti sono stati messi in cassa integrazione, senza macchinari non si può lavorare, e dopo poco l’azienda ha chiuso, i dipendenti sono stati messi in cassa integrazione straordinaria, i fornitori non sono stati pagati (incluso il sottoscritto :( )!
Non penso che sia sbagliato far pagare il dovuto, ma credo che bisogna farlo con metodi “moderni”, adeguati ai tempi. Dove lo stato, non ci perda, visto che in questo caso, ha recuperato 600.000, ma quanto è costato in cassa integrazione, mobilità, disoccupazione, mancati introiti,..
Saluti
Maurilio
Ora ti racconto un'altra storia, realmente successa pochi anni fa.
Azienda di una sessantina di persone, in crisi per “incapacità” gestionale dei titolari, aveva un debito di 1,2Mln con fisco ed INPS.
Le hanno pignorato i macchinari, messi all’asta per 1,2 Mln, prima asta deserta, alla successiva i macchinari sono stati aggiudicati per 600.000€ (la meta del loro valore!).
I dipendenti sono stati messi in cassa integrazione, senza macchinari non si può lavorare, e dopo poco l’azienda ha chiuso, i dipendenti sono stati messi in cassa integrazione straordinaria, i fornitori non sono stati pagati (incluso il sottoscritto :( )!
Non penso che sia sbagliato far pagare il dovuto, ma credo che bisogna farlo con metodi “moderni”, adeguati ai tempi. Dove lo stato, non ci perda, visto che in questo caso, ha recuperato 600.000, ma quanto è costato in cassa integrazione, mobilità, disoccupazione, mancati introiti,..
Saluti
Maurilio
Grazie Maurilio. Per fortuna ci sei tu in questo sito. Ho letto commenti di troppe persone che semplicemente con conocscono la realtà delle imprese e di tante famiglie.
A fronte di qualche disonesto, equitalia ha colpito ingiustamente tante persone per bene o in buona fede. Mai sentito parlare di cartelle pazze? Li seguite i telegiornali o i media in genere? Quanti danni ha fatto a persone che si sono viste recapitare importi da capogiro non dovuti? Eddai.
Re: mai bene niente
Anonimo
11 Novembre 2016 - 15:39
Ciao lady oscar
qualche disonesto?????? 180 miliardi di euro circa sono di qualche disonesto... a me sembra che i disonesti siano molti .. mi sa che tu non segui i telegiornali.. o segui solo quelli del cavaliere
qualche disonesto?????? 180 miliardi di euro circa sono di qualche disonesto... a me sembra che i disonesti siano molti .. mi sa che tu non segui i telegiornali.. o segui solo quelli del cavaliere
Re: Re: Re: mai bene niente
Anonimo
11 Novembre 2016 - 16:01
Ciao lady oscar
si e se mio nonno aveva tre palle era un flipper . Guarda che non puoi fare l'incantatrice di serpenti
si e se mio nonno aveva tre palle era un flipper . Guarda che non puoi fare l'incantatrice di serpenti
Ciao Maurilio
Mau ultima replica...
Esempio 1: mi citi il caso di una ditta che ha o un solo cliente o che ha tutti i clienti insolventi.
Un solo cliente: esistono ma sono molto rare
Più clienti ma tutti insolventi: difficile, il tasso di insolvenza è inferiore al 10%.
In ogni caso mi stai dicendo che questa ditta non è riuscita nemmeno ad incassare soldi nei 2 anni successivi che avrebbe potuto usare per pagare le tasse arretrate.
Il tuo esempio è di una ditta già stracotta anche senza equitalia, non sta incassando da nessuno!
Uso il tuo esempio per far notare che il ladro non è equitalia che chiede il 2 o 4% (io ricordo il 3 o 6%) ma l'agenzia delle entrate che dopo un anno ha raddoppiato l'importo. Loro la chiamano multa, io la chiamo interessi del 100% peggio del peggior cravattaro.
Il problema non è equitalia ma agenzia delle entrate.
Esempio 2: anche in questo caso azienda stradecotta. È il libero mercato. Se la tua azienda non è redditizia, chiudi. Con la scusa di avere dipendenti non si può tenere in vita aziende di fatto fallite, fuori mercato.
I tuoi esempi comunque li faccio rientrare nel 5% di casi umani.
Il 95% dei casi sono di aziende o persone evasori cronici che non avevano alcuna intenzione di pagare le tasse.
Ora un esempio te lo faccio io: famiglia di Pallanza con una piccola attività. Vivono nella ricchezza: villa, macchinoni e mega viaggi.
Mi ero sempre chiesto come potessero fare tutti quei soldi con una piccola attività.
Dopo qualche anno villa all'asta perché non avevano pagato le tasse.
X lady Oscar: le cartelle pazze vengono cancellate d'ufficio o dai giudici. Qui si parla di cartelle "sane"
Mau ultima replica...
Esempio 1: mi citi il caso di una ditta che ha o un solo cliente o che ha tutti i clienti insolventi.
Un solo cliente: esistono ma sono molto rare
Più clienti ma tutti insolventi: difficile, il tasso di insolvenza è inferiore al 10%.
In ogni caso mi stai dicendo che questa ditta non è riuscita nemmeno ad incassare soldi nei 2 anni successivi che avrebbe potuto usare per pagare le tasse arretrate.
Il tuo esempio è di una ditta già stracotta anche senza equitalia, non sta incassando da nessuno!
Uso il tuo esempio per far notare che il ladro non è equitalia che chiede il 2 o 4% (io ricordo il 3 o 6%) ma l'agenzia delle entrate che dopo un anno ha raddoppiato l'importo. Loro la chiamano multa, io la chiamo interessi del 100% peggio del peggior cravattaro.
Il problema non è equitalia ma agenzia delle entrate.
Esempio 2: anche in questo caso azienda stradecotta. È il libero mercato. Se la tua azienda non è redditizia, chiudi. Con la scusa di avere dipendenti non si può tenere in vita aziende di fatto fallite, fuori mercato.
I tuoi esempi comunque li faccio rientrare nel 5% di casi umani.
Il 95% dei casi sono di aziende o persone evasori cronici che non avevano alcuna intenzione di pagare le tasse.
Ora un esempio te lo faccio io: famiglia di Pallanza con una piccola attività. Vivono nella ricchezza: villa, macchinoni e mega viaggi.
Mi ero sempre chiesto come potessero fare tutti quei soldi con una piccola attività.
Dopo qualche anno villa all'asta perché non avevano pagato le tasse.
X lady Oscar: le cartelle pazze vengono cancellate d'ufficio o dai giudici. Qui si parla di cartelle "sane"
Ciao Hans Axel Von Fersen
Il primo esempio era solo una semplificazione, per far capire che il problema non è Equiska, ma un sistema fis Ale che premia gli evasori, che non passano da Equitalia.
Secondo esempio, il problema non è salvare le aziende, ma far sì che lo stato incassi quanto deve, cosa che non accade con gli attuali sistemi!
Saluti
Maurilio
Il primo esempio era solo una semplificazione, per far capire che il problema non è Equiska, ma un sistema fis Ale che premia gli evasori, che non passano da Equitalia.
Secondo esempio, il problema non è salvare le aziende, ma far sì che lo stato incassi quanto deve, cosa che non accade con gli attuali sistemi!
Saluti
Maurilio
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