CARO ZACCHERA IL FINALE LO LASCI SCRIVERE A NOI !
Avrete letto sicuramente in molti la favola su Verbania, che sta circolando in rete, scritta dall’ex sindaco on.Marco Zacchera e pubblicata sull’ultimo numero de “Il Punto”. Ora, al di là delle valutazioni sull’adeguatezza al ruolo da scrittore, del nostro ex sindaco, io vorrei soffermarmi sul finale della grottesca storiella.
“…Alla fine prescrissero solo una serie di sonniferi, placebo e calmanti di quelli che non risolvono i problemi. La signora Veronica (la città di Verbania [ndr]) si addormentò sempre più deperita e qualcuno dice che non si risvegliò più…”.
In questo modo decide di far finire la storia il nostro ex sindaco, sottintendendo che ovviamente a causa del suo prematuro addio, causato dall’inadeguatezza della sua “brutta” compagnia, ovvero la maggioranza che l’ha sostenuto in questi 4 anni, la città di Verbania sia caduta in un sonno incurabile dal quale mai più si potrà risvegliare. Evito commenti sul fatto che io trovi veramente patetica questa fiaba, sia nei contenuti, sia nella forma, come se una persona che è sostanzialmente fuggita dalle sue responsabilità politiche, potesse cavarsela con una storiella banale e offensiva.
Voglio invece dire con forza che l’ex sindaco continua a non capire la città che ha amministrato in questi anni, cosa di cui per altro ha sempre dato prova. Si illuda pure l’on.Zacchera che con la sua fuga da “Troia”, ora la città sia caduta in un sonno eterno, descriva pure i verbanesi, offendendo tutti i cittadini, come degli abitanti incapaci di cogliere il cambiamento, ma non confonda la malattia con la cura.
Una città si addormenta quando per anni, nessuno è più in grado di ascoltarla, di coglierne le esigenze, di fare della politica il nesso tra cittadini e istituzioni. Una città si addormenta quando la sua classe politica non è in grado di offrirle un sogno. Un sogno con le gambe però, un sogno fatto di partecipazione e progetti concreti. Una città si addormenta quando non si ascoltano i suoi giovani, le sue risorse migliori.
Questo è quello che è successo durante l’amministrazione della destra verbanese. Per fortuna c’è chi è riuscito a camminare comunque e a costruire, con difficoltà, semi di futuro.
E allora noi dobbiamo avere la forza e il coraggio di dire al nostro ex sindaco, e a tutti quelli che pensano che Verbania sia morta e non abbia nulla di meglio da offrire, che noi ci siamo, che siamo vivi. Raccogliamo la sfida, non abbiamo bisogno di “medici” altruisti, di cantastorie improvvisati.
Ci saremo noi con la nostra capacità di tessere le trame del nostro futuro. Non aspettiamo altri che lo facciano per noi. Verbania è, e vuole essere, assolutamente viva e vigile.
Le diamo un consiglio on.Zacchera: il finale della storia lo faccia scrivere a noi. Noi ragazzi e ragazze di una nuova generazione, non così frustrati per non essere riusciti a cambiare questo paese, non responsabili di come lo avete reso. Lo faccia a scrivere a noi, abituati a questo mondo precario, che ci respinge e non ci accoglie, eppure così testardamente legati all’idea che questa democrazia possa essere lo strumento attraverso il quale rendere questo mondo migliore.
Lo faccia scrivere a noi il finale, noi che abbiamo ancora voglia di immaginare e camminare verso il futuro di Verbania, città che sentiamo nostra, talmente nostra da volerla governare, con i mezzi della nostra storia, la politica e la democrazia rappresentativa.
Lo faccia scrivere a noi il finale, che abbiamo capito, camminando sul prato della casa della resistenza, che questo paese cambierà se farà nascere dalla memoria un ritrovato impegno.
Lo scriveremo non si preoccupi, anche se non ci dovesse dare il permesso.
Lo scriveremo perché ci sta a cuore. Non ci rassegniamo al sonno a cui ci vorreste costringere.
Chiediamo solo una cosa: abbiamo bisogno del contributo di tutti, ma non delle zavorre di una cultura della rassegnazione e della nostalgia.
Verbania, forse il nostro paese tutto, per non dire l’intero sistema, si avvia verso una nuova epoca. Chi non vuole accettare questa sfida, semplicemente, lasci perdere, avete fatto già molto, per noi. Ora, con permesso, rispondiamo all’appello per nome, uno per uno, e vogliamo dire la nostra.
Il finale, le ripeto, lo lasci scrivere a noi, e vedrà, sarà molto diverso.
Riccardo Brezza
della segreteria PD Circolo Verbania
PD: "Zacchera lasci scrivere a noi il finale!"
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di un componente la segreteria del Pd Vco, sulla "favola" scritta nei giorni scorsi dall'ex sindaco Marco Zacchera, dove parla metaforicamente del destino di Verbania.
5 commenti Aggiungi il tuo
la bella addormentata
marco zacchera
26 Maggio 2013 - 08:15
Caro Riccardo,
avresti avuto infinite occasioni in questi anni per dare una mano per la città e non solo nella politica ma in tante altre e diverse realtà. Dov'eri? Comunque hai senz'altro il diritto di cercare di scrivere un finale diverso, anzi, ne hai il dovere. Auguri!
Marco Zacchera
avresti avuto infinite occasioni in questi anni per dare una mano per la città e non solo nella politica ma in tante altre e diverse realtà. Dov'eri? Comunque hai senz'altro il diritto di cercare di scrivere un finale diverso, anzi, ne hai il dovere. Auguri!
Marco Zacchera
Se Zacchera si informasse prima di parlare
Diego Ramoni
26 Maggio 2013 - 11:16
Caro Marco Zacchera, vorrei spezzare una lancia a favore di Riccardo Brezza. Forse non ne è al corrente, ma Riccardo da anni è impegnato attivamente a Verbania, non solo a livello politico (Vorrei ricordarLe che alle ultime elezioni era candidato in una lista civica proprio contro di Lei, e a mio avviso ha preso anche parecchie preferenze), ma anche a livello sociale si è sempre impegnato molto e si impegna tutt'ora. Molti sono gli esempi che potrei fare, a partire dal suo impegno nell'associazione LIBERA contro le mafie, oppure gli scout, o ancora la grande energia che ha speso nel progetto legato al Cantiere di possaccio. Personalmente ho conosciuto Riccardo ai tempi del liceo proprio grazie alla sua enorme voglia di partecipare alla creazione di una Verbania migliore. Quindi Caro ex Sindaco, prima di giudicare la prossima volta si informi meglio! Riccardo, vai avanti così, come hai sempre fatto, chi ti conosce sa bene quanto tu creda in quello che fai. P.S. Non è che, forse, Zacchera non conosce Riccardo proprio perchè questa amministrazione è stata poco attenta alle esigenze e dalle richieste dei giovani?
che coraggio...
Emanuele Vitale
26 Maggio 2013 - 13:50
Caro ex sindaco,
ci vuole tanto, tanto coraggio per rispondere così alla lettera di Riccardo.
Lui, io, noi, tanti, c'eravamo quando illudevate la città in campagna elettorale, durante le vergogne di questi anni; ci siamo stati nei consigli comunali, ci siamo stati nei dibattiti, sui blog, ci siamo stati a chiedere chiarimenti, a sbattere i pugni sull'inadeguatezza di troppe decisioni. Da giovani ci siamo concentrati anche sul rapporto dell'amministrazione con i giovani. Caffè delle Rose, Kantiere, Informagiovani.....oggi se questi spazi continuano ad avere vitalità e successo è anche grazie a chi nelle sedi opportune così come nelle piazze, senza secondi fini, li ha difesi (per motivi e con modalità diverse).
Gli errori sono troppi, troppi, per permettersi di dire che non ci siamo stati.
Riccardo, tutti noi, dai partiti ai semplici cittadini non schierati politicamente e che magari non voterebbero centrosinistra, ci siamo stati, ci siamo e ci saremo.
Lei ha perso, si ricorda quando diceva a Zanotti: -hai perso! la città non ti ha voluto?-; bene, non pecchi di arroganza, ora è lei lo sconfitto, ammetta la sua sconfitta e non la attribuisca a chi, dopo 4 anni, non ha accettato di fare il grande inciucio anche a livello locale. Io credo nella sua buona fede, ma non si amministra con i buoni propositi e i sogni.
Si amministra stando in mezzo alla gente, giorno dopo giorno. Noi ci siamo stati...e lei dov'era?
ci vuole tanto, tanto coraggio per rispondere così alla lettera di Riccardo.
Lui, io, noi, tanti, c'eravamo quando illudevate la città in campagna elettorale, durante le vergogne di questi anni; ci siamo stati nei consigli comunali, ci siamo stati nei dibattiti, sui blog, ci siamo stati a chiedere chiarimenti, a sbattere i pugni sull'inadeguatezza di troppe decisioni. Da giovani ci siamo concentrati anche sul rapporto dell'amministrazione con i giovani. Caffè delle Rose, Kantiere, Informagiovani.....oggi se questi spazi continuano ad avere vitalità e successo è anche grazie a chi nelle sedi opportune così come nelle piazze, senza secondi fini, li ha difesi (per motivi e con modalità diverse).
Gli errori sono troppi, troppi, per permettersi di dire che non ci siamo stati.
Riccardo, tutti noi, dai partiti ai semplici cittadini non schierati politicamente e che magari non voterebbero centrosinistra, ci siamo stati, ci siamo e ci saremo.
Lei ha perso, si ricorda quando diceva a Zanotti: -hai perso! la città non ti ha voluto?-; bene, non pecchi di arroganza, ora è lei lo sconfitto, ammetta la sua sconfitta e non la attribuisca a chi, dopo 4 anni, non ha accettato di fare il grande inciucio anche a livello locale. Io credo nella sua buona fede, ma non si amministra con i buoni propositi e i sogni.
Si amministra stando in mezzo alla gente, giorno dopo giorno. Noi ci siamo stati...e lei dov'era?
decenza !!
eraldo baldioli
26 Maggio 2013 - 17:47
credo non ci sia più decenza ! l'ex sindaco forse non si rende conto che è stato scaricato proprio dei suoi elettori delusi, non come lui scriveva sul sito di cittadini con voi dichiarandosi elettore del centro sinistra deluso, mentre io scrivevo che i vertici del pdl se volevano recuperare un pò di dignità avrebbero dovuto scaricarlo, bhè loro un pò di dignità l'hanno avuta, e noi che riki lo conosciamo gli diciamo continua cosi
zacchera
Francioli Giovanni
27 Maggio 2013 - 19:39
Bellissimi commenti ,ma non sprecate parole per un piccolo uomo.
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