Inoltre, come già avviene nelle acque svizzere nell’area protetta delle “Bolle di Magadino”, e nella già istituita zona di protezione alla foce del fiume Toce (nell’area che va dall’ex osteria “Prussian” all’Hotel Carillon tra Baveno e Feriolo, area nella quale dal 15 marzo al 31 maggio è vietata la pesca da imbarcazione sia professionale che dilettantistica a qualsiasi specie ittica) un analogo provvedimento sarà in vigore da quest’anno a titolo sperimentale nell’area meridionale del lago compresa tra la Foce del Torrente Vevera in Comune di Arona, la foce della Roggia Zinasco (spiaggia Cariplo) in comune di Angera e il ponte di Sesto Calende. In questa zona, nel periodo 15 aprile – 31 maggio sarà quindi vietata la pesca sia professionale che dilettantistica da qualsiasi tipo di imbarcazione.
“Abbiamo preventivamente sentito le associazioni pescatori e i proprietari dei Diritti di Pesca e i concessionari: ci rendiamo conto che queste misure possano ridurre, sia pur temporaneamente, le possibilità di pesca in quella zona di lago e che quindi si chiede qualche sacrificio in più ai pescatori – sottolinea il commissario Zacchera – ma la decisione è stata presa allo scopo di migliorare lo stato di protezione di specie ittiche importantissime per la pesca sul Lago Maggiore, sia dilettantistica che professionale, come i coregoni, il luccio e il pesce persico.