Dal consigliere Giuseppe Grieco l’invito al Presidente Nobili a valutare l’opportunità di restituire le funzioni delegate alla Regione e il ritiro delle deleghe agli Assessori provinciali, impossibilitati nello svolgere il loro lavoro.
Questo stante il momento di grave insufficienza finanziaria della Provincia determinata dai pesanti tagli ai trasferimenti statali (che hanno intaccato in modo ingestibile il fondo sperimentale di riequilibrio) e gli insostenibili ritardi da parte regionale nell’assegnazione dei fondi spettanti per l’espletamento delle funzioni delegate sul territorio, a cui si aggiunge la mancata sottoscrizione dell’accordo di programma con la Regione che non consente di certificare il credito esigibile da parte delle ditte incaricate dello sgombero neve che potrebbero, in questo modo, ottenere l’anticipazione delle fatture grazie all’accordo sottoscritto tra UPP e Unioncamere.
Nella risposta del Presidente Nobili le motivazioni per cui – in un momento di grossa difficoltà di bilancio per tutti gli enti locali italiani – non ritiene di percorrere la via indicata dal gruppo del Partito Democratico. “Attendiamo un incontro con il nuovo Assessore Regionale al Bilancio e l’esito del ricorso al TAR Lazio il prossimo 16 maggio contro i tagli unilaterali del Governo Monti ai cosiddetti ‘consumi intermedi’ e intanto proseguiamo, fin dove è possibile, nel fare economie.
Arrendersi adesso vorremmo dire fare il gioco di chi vuole azzerare le Province portando a un’involuzione del percorso di decentramento amministrativo, ma soprattutto significherebbe esporre al rischio di mobilità ed esuberi i 190 dipendenti della Provincia, perché la Regione – anch’essa in crisi finanziaria – non potrebbe prenderli alle proprie dipendenze e il loro assorbimento da parte dei Comuni sarebbe molto limitato.
Ai rappresentanti sindacali che hanno criticato la riorganizzazione e rifunzionalizzazione approntata a inizio anno degli uffici provinciali, non ho nascosto questo pericolo. La restituzione delle funzioni delegate alla Regione – ha rimarcato Nobili – è un’estrema ratio che al momento non voglio considerare, anche se certamente sarebbe più semplice gettare la spugna e fuggire”.
L’Assessore al Bilancio Marcella Severino ha tratteggiato con numeri e cifre lo stato finanziario attuale dell’Ente che rende molto difficile la redazione del bilancio preventivo con entrate di parte corrente previste in 14,2 milioni (con una riduzione del 45% rispetto al 2011 e del 32% rispetto al 2012) e spese correnti in 17,7 milioni, di cui 6 milioni per rimborsi prestiti e 8 per il personale.
“Il disavanzo sul bilancio consultivo si è fermato a 2,1 milioni e i 600 mila euro all’anno di risparmio sul personale – alla luce dei pensionamenti, mobilità verso altri enti e blocco dei contratti a tempo determinato – ci consentono di poterlo ripianare entro la scadenza stabilita”.
Va però rilevato che allo stato attuale le spese di natura discrezionale risultano azzerate: ci si è attenuti a quanto richiesto dalla spending review e si sono ulteriormente ridotti i costi di funzionamento (utenze automezzi, affari generali, informatica). L’ipotesi di spesa corrente – bisogna inoltre ricordare – non tiene conto delle basilari spese di manutenzione ordinaria cui l’Ente è tenuto in materia di edilizia scolastica, delle manutenzioni delle strade provinciali, ne’ di qualunque altra voce di spesa relativa a funzioni tuttora assegnate alla Provincia.
Consiglio Provinciale: PD restituire deleghe alla Regione
Consiglio Provinciale nella mattina di lunedì 25 marzo, convocato su richiesta del gruppo PD per avere una descrizione completa e aggiornata della situazione economica finanziaria della Provincia.
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