Oltre 75 ospiti, 50 eventi a Verbania e di questi 22 in collaborazione con altre associazioni e istituzioni, 5 eventi nelle Valli, 3 Mostre e 4 Proiezioni non stop, una programmazione capace di coinvolgere i più diversi ambienti del pubblico dei lettori. Un grande unico tema: Il Ritorno, raccontato in tutte le sue più varie accezioni.
Torna, dal 22 al 28 giugno, Lago Maggiore LetterAltura, la principale manifestazione dedicata alla letteratura di montagna, giunta quest’anno alla nona edizione.
Come ormai di consueto la programmazione prevede anche appuntamenti a seguire nelle valli e precisamente: a Ameno (NO) il 4 luglio, nel Parco Besozzi Benioli di Verbania il 5 luglio, a Premeno l’11 luglio, all’Alpe Colle e a Vogogna il 12 luglio. Invariata la formula del Festival: incontri con gli autori dalla mattina alla sera, spettacolo di cinema e teatro in tarda serata, e un continuo raffronto tra lettori, ascoltatori e autori all’insegna del dialogo per approfondire, conoscere, riflettere e divertirsi. Tra gli ospiti internazionali: l’etnologo e antropologo francese dei “non luoghi” Marc Augé, una delle figure di maggiore spicco nel panorama culturale europeo, la giovane alpinista tedesca, che ha scelto le Ande come sua casa, Isabel Suppé, e lo scrittore inglese di stanza in India William Dalrymple.
Tre le mostre in programma a Verbania: dal 22 al 28 giugno One Day in Africa, 45 immagini di grandi fotografi che ricostruiscono una giornata di vita africana, dal 26 al 28 giugno Cimiteri di Guerra, opere su feltro di Marco Jaccond, un cui dipinto è stato selezionato da Vittorio Sgarbi per Expo 2015, dal 24 giugno al 5 luglio Costruire il Trentino, mostra fotografica realizzata in collaborazione con Ordine Architetti Novara e VCO.
Quattro le proiezioni non stop, nei giorni del festival: selezione dei Corti di Malescorto, Arrampicate… bestiali! di Roberto Bianchetti, Per le Alpi di Alex Gordon Rowbotham, Ri-Montagne di Lorenzo Camocardi.
Nella sezione spettacoli, il concerto Oltre i confini della musica dell’Orchestra da Tre Soldi, in programma nei giardini di Villa Taranto per l’inaugurazione del festival e realizzato come prologo al Festival Chitarristico della Valle Ossola, e il teatro di Vo.di.Sca. con Rosario Esposito La Rossa e Maddalena Stornaiuolo.
Quattro cine incontri, di cui uno a Cinelandia e tre all’aperto faranno da anteprima alla rassegna estiva Bello raro, organizzata dalla Biblioteca di Verbania: Torneranno i prati di Ermanno Olmi introdotto da Roberto Escobar, i film di Luis Trenker spiegati da Marco Ribetti della Cineteca Storica del Museo Nazionale della Montagna di Torino, Kangchenjunga. Cinque tesori della neve di Marco Camandona, L’inverno del vicino, selezionato al Trento Film Festival, di Pietro Bagnara.
A luglio, cinque appuntamenti: 4 luglio a Ameno, in collaborazione con Asilo Bianco, con Fabio di Carlo e Ghisi Grütter, incontro dedicato ai giardini di Calvino; 5 luglio nel Parco Besozzi Benioli di Verbania, in collaborazione con Consorzio dei Servizi Sociali del Verbano, con Enzo Napolillo; 11 luglio a Premeno con il laboratorio alla scoperta degli scrittori paesaggisti inglesi con il professor Enrico Reggiani; 12 luglio al mattino all’Alpe Colle con l’escursione curata da Librarsi Spalavera e gli autori Francesco Trento e Giampaolo Simi e nel tardo pomeriggio a Vogogna, all’interno del programma Perpendicolarte e del Festival Torino e le Alpi, con Paolo Cognetti.
Come sempre, ci attendiamo un’invasione di “magliette blu”: centinaia di volontari, per i quali durante l’anno sono previsti momenti di incontro e formazione, e che sono il cuore del festival.
IL RITORNO
Tornare al passato per guardare al futuro
In anni difficili come quelli che stiamo vivendo, il ritorno, inteso nelle sue più varie ed estese accezioni, dà sicurezza, rassicura e infonde fiducia. Il ritorno non è però solo guardare al passato, ma è uno slancio verso il futuro: si guarda indietro per andare avanti e sondare modi nuovi di vivere, di lavorare, di rapportarsi con gli altri.
Si ritorna alla montagna per sfuggire al caos, all’inquinamento, al traffico e inventarsi vite più serene, pulite, sincere.
Si ritorna alla terra e agli alpeggi con l’agricoltura o con l’allevamento, per riscoprire le proprie radici e riaffermare valori ancestrali, alla ricerca di stili di vita che purifichino anche l’anima.
Si ritorna, nell’alpinismo, all’esplorazione e all’arrampicata sportiva, per confermare che, seppur usando strumenti e attrezzature sempre più tecnici e all’avanguardia, le più grandi soddisfazioni le dà l’arrampicata d’antan.
Si ritorna sul Cervino, nel 150° anniversario dalla prima salita.
Si ritorna a casa, dopo aver vissuto per decenni da migranti.
Si ritorna sulle orme dei vecchi viaggiatori, ripercorrendone i tragitti e le rotte, in bilico tra passato e presente, in un limbo dove tutto sembra una nuova scoperta.
Si ritorna, in ambito letterario, alla ricerca linguistica, per sondare nuovi territori e soprattutto nuovi linguaggi, nuove forme di scrittura e di stampa, nuovi strumenti di comunicazione.
Si ritorna alla Storia, con la s maiuscola, agli esempi che ci ha dato, cercando di trarne insegnamento e soprattutto di non dimenticare.
Si ritorna alle proprie storie personali, che a volte si credono perdute, ma, come reperti, sono solo in attesa di essere spolverate.
Si ritorna all’equilibrio fra città e territorio, nella costruzione di paesaggi urbani ben progettati per contribuire alla salute e al benessere dei suoi abitanti.
Si ritorna alle tradizioni culinarie lacustri e montane per riscoprire la vera essenza delle proprie radici.
Per LetterAltura 2015 si è scelto un unico grande tema che racchiude tutti questi ritorni perché alla fine il viaggio perfetto è circolare. C’è la gioia della partenza, ma c’è anche la gioia del ritorno.
A parlare di Ritorni, insieme a noi: Domenico Quirico, il giornalista esperto di conflitti mediorientali che ricorderà la Prima Guerra Mondiale nel suo anniversario, Simone Moro, uno dei più forti alpinisti e unico ad avere raggiunto 3 ottomila in stagione invernale, l’alpinista esplorativa Isabel Suppé, intervistata da Enrico Martinet, Voci di Scampia - Vo.di.Sca. che parlerà delle terre confiscate alla camorra e riconvertite, il viaggiatore-esploratore del Brasile Paolo Brovelli intervistato da Marco Berchi, lo scrittore che ha fatto della ricerca linguistica una sua prerogativa Arno Camenisch intervistato da Damiano Realini, la scrittrice Loredana Lipperini intervistata da Angelo Miotto, l’etnologo e antropologo Marc Augè intervistato da Daniela Fornaciarini, l’antropologo Annibale Salsa e la campionessa di arrampicata su ghiaccio Anna Torretta che si confronteranno sul Monte Analogo di René Daumal, lo scrittore Marco Albino Ferrari intervistato da Enrico Bianda, il regista Mario Casella, che ripercorrerà la prima salita al Cervino, intervistato da Christian Gilardi, lo scrittore Marcello Fois che tornerà agli anni del terrorismo, lo scrittore William Dalrymple intervistato da Paolo Aleotti, il “Premio Campiello” Carmine Abate che ripercorrerà la sua vita da migrante intervistato da Aberto Cavaglion, Gianfranco Fabi e Francesco Lillo, che con i loro laboratori insegneranno a usare i nuovi strumenti di comunicazione.
Si torna anche al giardino e al paesaggio, «luogo» di ispirazione e creazione per numerosi artisti, letterati e studiosi che hanno vissuto sul Lago, in particolare nel periodo a cavallo fra ‘800 e ‘900, lasciando importanti opere e testimonianze (Tozzi, Boccioni, Troubetzkoy, Hemingway, Giordano, Toscanini…), con moltissimi eventi negli splendidi giardini di Verbania, allestimenti floreali offerti e curati da imprese locali, eventi dedicati a originali declinazioni del tema.
PAESAGGIO, GIARDINI E ARCHITETTURA ALPINA
LetterAltura, insieme al Museo del Paesaggio e a Villa Taranto, mette in rete eventi e risorse su giardini e paesaggio e collabora con le imprese di un settore che è una delle grandi ricchezze dell’area.
Un intero ciclo di appuntamenti, realizzati in collaborazione con l’Ordine degli Architetti Novara-VCO, sarà dedicato all’architettura contemporanea in luoghi di montagna e lago. Tra noi gli architetti: Alessandro Andreolli, Chiara Maria Bertoli, Giorgio Campolongo, Massimo Chizzola, Paolo De Benedictis, Glenda Flaim, Matteo Marega, Marco Piccolroaz, Alberto Winterle.
Alcuni appuntamenti specifici saranno dedicati al paesaggio e ai giardini. Con noi gli architetti Antonio Perazzi e la docente di arte e filosofia Rossella Menegazzo, che parleranno di giardini giapponesi, dai quali provengono molte delle varietà coltivate sul lago, l’uomo-radice Tiziano Fratus intervistato da Giuseppe Rovera e gli artisti Andrea Caretto e Raffaella Spagna che realizzano opere con materiale organico e vegetale, intervistati da Davide Vanotti.
VIAGGIO
Alcuni appuntamenti del 2015 sono dedicati al viaggio (sottotitolo del festival).
Il viaggio attraverso le case delle più grandi scrittrici del Novecento sarà descritto da Sandra Petrignani intervistata da Laura Piazzi, mentre il viaggio attraverso i disegni delle finestre degli studi degli scrittori sarà affrontato da Matteo Pericoli. E poi ancora i viaggi golosi tra i ristoranti d’Italia di Roberto Perrone intervistato da Marco Casa, il viaggio tra le montagne africane del fotoreporter Bruno Zanzottera intervistato da Raffaele Masto, il viaggio fantastico nella letteratura per l’infanzia di Pino Boero intervistato da Agata Diakoviez (evento prologo del Festival di letteratura per l’infanzia Gianni Rodari), il viaggio meteorologico tra le Alpi Occidentali di Luca Mercalli e Fosco Spinedi.
SPORT
Tre appuntamenti sono dedicati nello specifico allo sport. Un incontro sarà con Bruno Brunod, campione di Skyrunning, intervistato da Roberto Mantovani; un incontro sarà dedicato allo sport che salva l’Africa con uno sguardo inedito al ciclismo africano, un omaggio questo anche alla città di Verbania che a maggio accoglie il Giro d’Italia, e vedrà in dialogo i giornalisti Marco Pastonesi e Marco Trovato; un incontro sarà dedicato a Melloblocco e a parlarcene saranno con noi Michele Comi e Nicola Noè, organizzatori del raduno di boulders, i “sassisti”, in Val Masino (SO).
SPAZIO AI BIMBI!
LetterAltura è un festival che vuole coinvolgere proprio tutti. Quindi un’attenzione particolare è stata dedicata anche quest’anno ai bambini, dai 3 anni in su, che potranno divertirsi, con letture e incontri specifici e anche grazie a particolari iniziative pensate per loro.
Tutte le attività per i bambini sono gratuite. L’animale-simbolo è il pipistrello.
Per il secondo anno LetterAltura prevede un’inaugurazione, realizzata in collaborazione con l’associazione Il Baobab, proprio dedicata ai più piccoli; un percorso itinerante per le vie cittadine, in cui si alterneranno laboratori e attività. Ben cinque i laboratori: due a cura del Parco Nazionale Val Grande e del Parco Veglia Devero, dedicati ai fiori e ai pipistrelli, due laboratori scientifici, dedicati ai giardini, curati dagli operatori de La Casa del Lago, e un laboratorio di letture, inserito nel programma Nati per Leggere.
Inoltre, in collaborazione con la Biblioteca Comunale “Ceretti”, saranno in programma tre incontri con i disegnatori Pia Valentinis, vincitrice e pluripremiata al Premio Andersen, Giancarlo Ascari, Matteo Gubellini, amatissimo dai bambini.
PER I GIOVANI – LETTERALTURA OFF
Nasce nel 2015 la sezione OFF di LetterAltura dall'esigenza di allargare gli orizzonti del Festival, coinvolgendo al contempo alcune realtà alternative del territorio. Un'idea, una scommessa che è già un investimento reale e concreto alla cui base sta il riconoscimento del valore di alcuni sodalizi che nell'ultimo biennio hanno dimostrato di essere attori maturi e da cui ormai non si può prescindere se si vuole dipingere il quadro delle risorse culturali della città. Prende così forma un programma parallelo a quello ufficiale: una serie di eventi che, a partire dalla primavera, ci accompagneranno verso LetterAltura 2015 e che durante i giorni di festival avranno alcuni momenti clou. I libri saranno ovviamente al centro di tutto, un tutto fatto di musica, teatro, momenti di studio e di impegno civile. Un approccio informale e un'attenzione ai gusti di un pubblico più giovane saranno le due caratteristiche fondamentali della proposta. Nei giorni del festival, in collaborazione con l’associazione 21 marzo, il Teatro e le fattorie di Vo.di.Sca.
A prologo del festival, martedì 23 giugno, in collaborazione con Locanda a Sud, l’incontro a Ghiffa (VB) con la filosofa Francesca Rigotti e lo scrittore e saggista Marco Belpoliti.
A epilogo del festival, domenica 5 luglio, nel Parco Besozzi Benioli di Verbania, in collaborazione con il Consorzio dei Servizi Sociali del Verbano, l’incontro con lo scrittore rivelazione del 2015 Enzo Napolillo e domenica 12 luglio, all’Alpe Colle, in collaborazione con Librarsi Spalavera, l’escursione letteraria insieme agli scrittori Francesco Trento e Giampaolo Simi.
MEDIA PARTNER
Il sostegno dei media è uno degli elementi fondamentali che permettono a LetterAltura di trasformarsi da festa della letteratura e della montagna pensata dal territorio per il territorio ad appuntamento culturale dalla valenza internazionale. Un evento che porta oltre il confine regionale e nazionale i temi della montagna e le caratteristiche di un paesaggio che ha ispirato romanzieri, saggisti, musicisti.
Quest’anno saranno con noi: RSI - Radiotelevisione Svizzera, Rete Due, Discoveryalps.it, Q Code Mag e Eco Risveglio.
FINANZIATORI E SOSTENITORI
LetterAltura ha il patrocinio e sostegno di Regione Piemonte, Città di Verbania, Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura del VCO, Compagnia di San Paolo, Fondazione Comunitaria del VCO, Fondazione Banca di Intra Onlus, Fondazione Banca Popolare per il territorio, Fondazione CRT.
Con la sponsorship di Ente Giardini Botanici Villa Taranto, Alessi, Centro Commerciale Le Isole, Plastipak, oltre che di numerose imprese, associazioni, istituzioni locali, senza i quali non si potrebbe realizzare l'iniziativa.
Presentata LetterAltura 2015
Da Marc Augé a Sandra Petrignani, da Simone Moro a Isabel Suppé, da Domenico Quirico a William Dalrymple grandi personaggi si incontrano sul Lago Maggiore e nelle valli cusiane e ossolane per parlare di letteratura di montagna, viaggio e avventura.
15 commenti Aggiungi il tuo
E' meglio che niente ma teniamo in mente ben presente due fattori.
Il primo, e più importante, è rappresentato dallo scarso valore turistico di questo insieme di eventi.
Non è poi da sottovalutare un secondo emento: ma alla cittadinaza interessano questi eventi?
Il primo, e più importante, è rappresentato dallo scarso valore turistico di questo insieme di eventi.
Non è poi da sottovalutare un secondo emento: ma alla cittadinaza interessano questi eventi?
turismo o non turismo, questo è il problema
renato brignone
6 Maggio 2015 - 15:15
Nel mio piccolo, in un mese e mezzo che mi appoggio a un sito per affittare la mia baita (https://www.airbnb.it/rooms/5398624), ho già ospitato 5 coppie di stranieri (una per un intera settina). Svizzeri e Tedeschi che conoscono i nostri luoghi e cercano le nostre montagne, i nostri posti più di quanto noi non immaginiamo (io per primo sono stupito). Le "impressioni" personali sono una cosa, le strategie e i numeri sono ben altra. Letteraltura è un esempio virtuoso di ciò che potrebbe caratterizzarci e di un embrione di strategia. in ultimo faccio un ulteriore piccola promozione personale: è con grande piacere e un pizzico di orgoglio mi piace segnalare che verrà proiettato in anteprima assoluta il cortometraggio di Lorenzo Camocardi (e mio): Ri-Montagne. Spero faccia un po' discutere sul nostro "modello turistico" e le nostre potenzialità...
Renato, sono molto interessanti le tue constatazioni e sarà certamente altrettanto interssante il tuo cortometraggio che spero di non mancare di visionare.
Verissimo Renato, rimango anche io stupito quando noto che il giro nel nord-europaVerbania e conosciuta mentre nelle altre parti dello stivale, specialmente prima della costituzione della provincia, rimaneva un luogo sconosciuto speoo posizionato nel Lazio. C'è un fuoco di interesse in terre lontane...
Verissimo Renato, rimango anche io stupito quando noto che il giro nel nord-europaVerbania e conosciuta mentre nelle altre parti dello stivale, specialmente prima della costituzione della provincia, rimaneva un luogo sconosciuto speoo posizionato nel Lazio. C'è un fuoco di interesse in terre lontane...
Gioco a ruzzle con gente di tutta Italia. Tantissimi sanno dov e Verbania e molti ci sono venuti x lavoro o x turismo. Non buttiamoci sempre giù , perbacco. 😊
Detto ciò, la cosa bella di questa manifestazione e' la partecipazione dei ragazzi del territorio. La nostra bella gioventù.
Per i ragazzi, ben per loro che partecipano, ma rimane un evento irrilevante. Un evento locale che non è neanche di interesse di tutti i locali.
Il problema di Letteraltura non è se piccia o meno, ma e che c'è solo Letteraltura.
Il nostro è, e sarà, solo un turismo di nicchia, quindi ci vorrebbero più manifestazioni come Letteraltura che sappiano richiamare persone interessate a quella specifica nicchia, così da alimentare un flusso costante di presenze.
Ovviamente parliamo di manifestazioni in diversi ambiti quali cultura, sport, enogastronomia,...
Se vengono le persone dall'esterno, e che questo ne garantisca la soppravvivenza, il fatto che interessi o meno ai locali, non è di vitale importanza.
Saluti
Maurilio
Il nostro è, e sarà, solo un turismo di nicchia, quindi ci vorrebbero più manifestazioni come Letteraltura che sappiano richiamare persone interessate a quella specifica nicchia, così da alimentare un flusso costante di presenze.
Ovviamente parliamo di manifestazioni in diversi ambiti quali cultura, sport, enogastronomia,...
Se vengono le persone dall'esterno, e che questo ne garantisca la soppravvivenza, il fatto che interessi o meno ai locali, non è di vitale importanza.
Saluti
Maurilio
Il problema è proprio che Letteraltura non piccia proprio né ai turisti di nicchia (spesso stranieri) né tantomeno alla cittadinanza in modo massivo s enon al solito corpo docente o chi come me ama leggere ma il tutto si conclude in un nulla.
Non mi sembra proprio che vengano dall'esterno a partecipare agli eventi se non i diretti partecipanti.
Bisogna ripensare all'offerta turistica in mod netto e radicale. Abbiamo il poteziale di poter avere un sfogo lacuale e alneare delle vicine aree zanzarose della pianure padana e al mostro cementizio di Milano.
Gli eventi culturale, spostivi e enogastronomici (non abiamo qui una spiccata tradizione in tal senso) hanno una portata molto limitata.
C'è bisogno di strutture per l'accoglienza lacuale (spiagge, lidi, strutture ricettive "umane") e magari progettare con genialità a eventi con di natura detta volgarmente nazional-popolare per farci conoscere.
Forse neanche ad Arona sanno cos'è Letteraltura...
Non mi sembra proprio che vengano dall'esterno a partecipare agli eventi se non i diretti partecipanti.
Bisogna ripensare all'offerta turistica in mod netto e radicale. Abbiamo il poteziale di poter avere un sfogo lacuale e alneare delle vicine aree zanzarose della pianure padana e al mostro cementizio di Milano.
Gli eventi culturale, spostivi e enogastronomici (non abiamo qui una spiccata tradizione in tal senso) hanno una portata molto limitata.
C'è bisogno di strutture per l'accoglienza lacuale (spiagge, lidi, strutture ricettive "umane") e magari progettare con genialità a eventi con di natura detta volgarmente nazional-popolare per farci conoscere.
Forse neanche ad Arona sanno cos'è Letteraltura...
ancora impressioni e pochi dati
renato brignone
7 Maggio 2015 - 08:34
Letteraltura è un punto di partenza perfetto, è in errore chi pensa che il "nazional popolare" sia la risposta. basti guardare a che tipo di fruizione ha il parco Nazionale della Valgrande... siamo noi di Verbania che misconosciamo le sue potenzialità. Le nicchie (plurale ) sono le risposte: Trekking, lago, funghi, sacrimonti, formaggi, teatro (cavandone ora CEM), ville, paesaggi (museo del paesaggio e circuiti dei musei che ci sono e sono di qualità)... non siamo il posto del festivalbar. Andare a Pogallo e scoprire che Verbania ha avuto la luce pubblica prima di Roma... Avremmo molto da offrire proprio a partire da letteraltura, ma di Verbania nel Parco quando si parla? In questo la Provincia dovrebbe "fare sistema", col Veglia il Devero, l'ossola ecc. Serve una visione che non è fatta di grandi opere ma di menti aperte e di nuova progettazione , partecipata!
promozione
renato brignone
7 Maggio 2015 - 09:27
http://verbaniafocuson.verbanianotizie.it/n349458-letteraltura-una-bella-manifestazione-che-dovrebbe-essere-il-punto-di-riferimento.htm
Interesse
Fede
7 Maggio 2015 - 10:03
Letteraltura è un evento con scarso seguito locale e turistico e forse se ne potrebbe pure farne a meno.
numeri
renato brignone
7 Maggio 2015 - 10:08
ripeto: certe affermazioni andrebbero supportate con numeri. stanno uccidendo la sanità in provincia con la stessa logica...la usano in pochi, possiamo farne a meno...
Concordo con Renato, Verbania, ma tutta la provincia deve avere tutte le settimane un evento che possa e sappia attrarre persone da fuori, non è necessario masse, ma anche poche decine, un centinaio alla volta.
Voglio citare un esempio personale, l'anno scorso, con la squadra di calcio dove gioca mio figlio, abbiamo organizzato un incontro con una squadra di Rogoredo, con annessa grigliata.
Quel giorno sono arrivati sul lago 60 persone, che prima hanno fatto un giro sul lungolago (qualche cosa avranno consumato!), poi abbiamo fatto una grigliata per ca. 120/130 persone (la spesa l'abbiamo fatta presso un nostro sponsor di Verbania!), ppoi al pomeriggiop i ragazzi hanno giocato e si sono divertiti.
La morale qual'è? Ovvio che 60 persone non cambiano l'economia di una città, ma 60 persone moltiplicate per n eventi moltiplicato per 150 giornate (week end+ qualche venerdì+giorni di festa) possono cambiare, o quanto meno migliorare, l'economia della città. Se lo moltiplichiamo per la provincia...
Ecco perchè eventi come Letteraltura, anche se non richiamano masse di visitatori, se inserite in un certo contesto, sviluppato con continuità, possono dare un contributo significativo.
Poi, io non escludo a priori gli eventi cosiddetti nazional popolari, i quali non servono se sono occasionali, ma anche loro, se sviluppati con continuità, contribuiscono allo sviluppo turistico del territorio.
Saluti
Maurilio
Voglio citare un esempio personale, l'anno scorso, con la squadra di calcio dove gioca mio figlio, abbiamo organizzato un incontro con una squadra di Rogoredo, con annessa grigliata.
Quel giorno sono arrivati sul lago 60 persone, che prima hanno fatto un giro sul lungolago (qualche cosa avranno consumato!), poi abbiamo fatto una grigliata per ca. 120/130 persone (la spesa l'abbiamo fatta presso un nostro sponsor di Verbania!), ppoi al pomeriggiop i ragazzi hanno giocato e si sono divertiti.
La morale qual'è? Ovvio che 60 persone non cambiano l'economia di una città, ma 60 persone moltiplicate per n eventi moltiplicato per 150 giornate (week end+ qualche venerdì+giorni di festa) possono cambiare, o quanto meno migliorare, l'economia della città. Se lo moltiplichiamo per la provincia...
Ecco perchè eventi come Letteraltura, anche se non richiamano masse di visitatori, se inserite in un certo contesto, sviluppato con continuità, possono dare un contributo significativo.
Poi, io non escludo a priori gli eventi cosiddetti nazional popolari, i quali non servono se sono occasionali, ma anche loro, se sviluppati con continuità, contribuiscono allo sviluppo turistico del territorio.
Saluti
Maurilio
1letteraltura
karim
7 Maggio 2015 - 12:31
Intervengo in qualità di consigliere di Letteraltura... solo per dire che nelle scorse settimane alcuni eventi ponti del Festival hanno già fatto il tutto esaurito e lasciano ben sperare per la partecipazione futura. Per dirne una l'incontro con Zerocalcare organizzato in collaborazione con il Ruolo Terapeutico si è svolto in una Santa Marta (proprio la chiesa, quella di cui pochi verbanesi si curano) stracolma di gente - più di 230 persone - molte delle quali arrivate da fuori provincia. Vogliamo e dobbiamo crescere, ma lo possiamo fare solo con la partecipazione di tutta la città e di tutti i verbanesi. Letteraltura potrebbe essere una vera e propria miniera d'oro per Verbania e per il Lago Maggiore e le esperienze di Mantova, Trento, Carpi, Alba, Pordenone ci dimostrano che si può fare.
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