Quel 10% che vale una vita
Dicono che, come a scuola, siamo rimandati a …settembre. Il futuro della nostra sanità, stando alle promesse della Regione, si deciderà dopo un tavolo tecnico e un progetto sperimentale.
Ci sarebbe molto da dire sull’incontro di ieri a Villadossola: sul metodo, sul merito, sulle cose dette negli ultimi mesi. Ma una cosa mi sento di richiamare, che parte da un dato e arriva alla considerazione opposta.
L’assessore Saitta ha spiegato che solo il 10% degli interventi del Dea sono codici rossi e che, di questi, sono il 7% portano a un ricovero. Per questo motivo – dice – dobbiamo ridurre quel 90% di codici bianchi o verdi.
Ha perfettamente ragione, chi può dire il contrario? Chi l’ha mai detto? Io però più che a quel 90% guardo a quell’altro 10%. Persone come me, come noi, che d’un tratto hanno un malore e rischiano di morire. Per loro c’è il 118, un’ambulanza e un viaggio verso un punto di cura. Dove stia quel punto di cura, che per inciso si chiama Dea, in questi casi fa la differenza, vale una vita.
È vero, siamo una provincia montana con un lago come sbarramento, mal strutturata, con strade tortuose e collegamenti difficili. Non possiamo farci niente, ma abbiamo anche noi il diritto di raggiungere il Dea in termini accettabili, prima che sia troppo tardi. Ce l’abbiamo se abitiamo a Cannobio o a Falmenta, ma anche a Macugnaga o Formazza.
È per questa ragione che servono due Dea nel Vco, due ospedali in cui si venga curati 24 ore su 24, dove si ricevano le cure dell’emergenza-urgenza per poi, se serve, andare altrove. Se non lo si capisce è inutile discuterne.
Possiamo parlare di progetti sperimentali, cure a domicilio, di tutto quello che vogliamo. Va benissimo. Ma non possiamo rinunciare all’emergenza-urgenza.
Non auguro a nessuno di essere in quel 10%, ma può accadere. Anzi: accade. E quando accade non è giusto dover sperare in qualche miracolo perché il Dea più vicino è un’ora di ambulanza. Se quello che dico è sbagliato qualcuno mi corregga. Se invece è giusto ma è più conveniente considerare quel 10% come un “effetto collaterale”, pazienza. Io non sono d’accordo.
Matteo Marcovicchio – Consigliere provinciale
Marcovicchio, sanità: "Quel 10% che vale una vita"
Riceviamo e pubblichiamo, una nota del Consigliere Provinciale, Matteo Marcovicchio, in seguito all'incontro di ieri a Villadossola sulla sanità provinciale, con il Presidente delle Regione Piemonte Sergio Chiamparino.
9 commenti Aggiungi il tuo
Condivido al 100% e non mi si venga a dire che mancanoi soldi perchè per quel che interessa a loro, i politici, i soldi li trovano eccome! Cominciamo magari a tagliare sugli aerei di stato usati per andare a sciare con la famiglia!
Queste sono parole di buon senso e fanno il punto. Ci vogliono assolutamente due DEA per le ragioni succitate,il Dea è il luogo dove ti salvano la vita nei primi 10 /20 minuti,lì ti stabilizzano e poi, se necessario, ti trasferiscono dove occorre...dopo però,prima ti salvano la vita" perbacco e con le strade che ci troviamo avere un solo Dea,ovunque sia,
significa mettere a repentaglio molte vite,,mancano i soldi vero? e dove sta scritto che un semplice Consigliere Regionale debba percepire 13 /15 mila euro mensili,tagliare il numero di Parlamentari i loro stipendi e benefit no? mettere un tetto massimo di 5000 euro per tutti i politici professionisti no eh?comperare gli F 35 si vero?....si può continuare per molto...cari signori la vita non è quotata in borsa e non la si vende nei supermercati...
significa mettere a repentaglio molte vite,,mancano i soldi vero? e dove sta scritto che un semplice Consigliere Regionale debba percepire 13 /15 mila euro mensili,tagliare il numero di Parlamentari i loro stipendi e benefit no? mettere un tetto massimo di 5000 euro per tutti i politici professionisti no eh?comperare gli F 35 si vero?....si può continuare per molto...cari signori la vita non è quotata in borsa e non la si vende nei supermercati...
Condivido anche Livio: unica scusante per Chiamparino è che, come un sacco di altri politicastri che purtroppo ci governano, forse non conosce per nulla la geografia e le esigenze del tutto particolari del VCO. E quel che è peggio, nessuno di coloro che potevano parlare gliele ha cantate chiare.
Ha fatto il punto giusto delle situazione. La buffonata di Villadossola con la partecipazione di troppi sindaci .
In questo caso sono stati presi per il naso gli Ossolani , a casa loro . Gli altri sindaci , Marchionini compresa , sanno benissimo che il DEa sarà a Verbania , sono complici del raggiro . Ci vogliono i DUE DEA .
In questo caso sono stati presi per il naso gli Ossolani , a casa loro . Gli altri sindaci , Marchionini compresa , sanno benissimo che il DEa sarà a Verbania , sono complici del raggiro . Ci vogliono i DUE DEA .
Avevo erroneamente trovato una scusante per Chiamparino, ma Lady mi ha giustamente corretto: quindi non ha più neppure quella scusante.
Lady, con ragione, puntualizza sempre le situazioni con poche parole.
NON SI MUOVE FOGLIA CHE RESCHIGNA NON VOGLIA , un regista c'è sempre dietro le quinte , bastano pochi attori , tante comparse e la recita è perfetta . La prossima puntata a Settembre , UN SOLO DEA X IL VCO . Molti, con ritardo si sveglieranno ma ormai la missione è compiuta . Il PD ha tenuto a bada le proteste per 9 mesi .
NON SI MUOVE FOGLIA CHE RESCHIGNA NON VOGLIA , un regista c'è sempre dietro le quinte , bastano pochi attori , tante comparse e la recita è perfetta . La prossima puntata a Settembre , UN SOLO DEA X IL VCO . Molti, con ritardo si sveglieranno ma ormai la missione è compiuta . Il PD ha tenuto a bada le proteste per 9 mesi .
che non si muova foglia che Reschigna non voglia io ce l'ho e ci sono più attori e registi di quel che si possa pensare.. ma io parlo da profano e naturalmente sbaglio
Non so
robi
13 Aprile 2015 - 21:40
Marcovicchio mi pare di buon senso, ma il problema è che dobbiamo rivedere interamente il concetto di sanità, di territorio, di prestazioni. Due, tre, quattro DEA non saranno ma abbastanza per chi vuole l'ospedale a duecento metri da casa. Per un territorio come il nostro, se uno sta male a Valdo non può andare in ambulanza a Domo in dueci minuti........ Devono funzionare cose alternative. Inoltre quello che dice Lupus è vero, ma nessuno ne parla, perchè i soldi ci sono e c'erano anche per l'Ospedale unico, che ora sarebbe stato il fulcro della nostra sanità, un punto di riferimento attorno al quale costruire una rete territoriale sanitaria di eccellenza. Ora siamo a litigare con Torino, perchè molti a sinistra pensavano che il problema fosse il "brutto e cattivo leghista" Cota.Ora abbiamo i democratici Chiamparino e Reschinga e stiamo andando molto peggio. Rilancio una proposta a tutte le forze politiche e sociali del VCO per chiedere l'annessione alla Lombardia, perchè con questi torinesi c'è poco da fare e da spartire.
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