La Conferenza delle Autonomie Locali ha in agenda nel pomeriggio del 29 una seduta per proseguire il confronto tra le sue diverse componenti, ferma restando la scadenza del 2 ottobre, data entro la quale dovrà concordare una propria idea di riassetto delle Province piemontesi da passare alla Regione, che a sua volta entro il 22 di ottobre verrà trasmessa al Governo. Intanto il 10 settembre vi sarà una seduta congiunta di CAL e Consiglio Regionale.
Il 15 settembre inoltre ci confronteremo, come già annunciato con Novara, con un incontro a Stresa allargato a tutte le componenti dei due territori. Oggi intanto – spiega il Presidente Nobili – la nostra riunione è stata molto partecipata con interventi qualificati e interessanti e suddivisa tra i sostenitori della soluzione di ‘quadrante’, quella che a mio parere, del consigliere Reschigna e della maggior parte delle associazioni di categoria, dà più garanzie di mantenimento, all’interno di un ente esteso e di peso da un punto di vista socioeconomico, di servizi decentrati che devono essere la priorità. Pensiamo soltanto a cosa avrebbe significato sabato sera, con il nubifragio che ha colpito Verbania e dintorni, non poter contare sul comando dei Vigili del Fuoco.
La seconda opzione, è quella di un ritorno con Novara, ma con pari dignità: per alcuni come il Sindaco Zacchera, il Consigliere Regionale De Magistris, il consigliere provinciale Grieco una fase intermedia aspettando un’intesa con Varese, che resta comunque un’ipotesi complicata e dai tempi lunghi e incerti. Certo la via del ricongiungimento con Novara sarebbe per il VCO più conveniente se i nuovi enti di area vasta restassero, come stabilito dalla legge ‘Salvaitalia’, di secondo grado: ma questo è un punto che come UPI vogliamo portare il Governo a riconsiderare con una forte azione comune”.
Nel corso della riunione del 28 è stato concordato – su sollecitazione del Presidente del Consiglio Regionale Cattaneo – di chiedere al CAL per voce dei rappresentanti del VCO (oltre a Nobili, Zacchera, Preioni, Francini, Corda, Borghi e Minacci) di rinviare qualsiasi decisione definitiva in attesa del decreto del Consiglio dei Ministri della prossima settimana che stabilirà deleghe e competenze effettive degli enti intermedi riformati e quelle che verranno assunte dai comuni. “Questo è un aspetto ancora nebuloso, mentre una nota dolente più volte evidenziata, a partire da Enrico Borghi, è come tutto questo discenda dalla ‘spending review’ e dunque dall’esigenza di intervenire sulla spesa pubblica che determina incertezze preoccupanti sulla dotazione finanziaria futura degli enti” rimarca Nobili.
“Alla presenza di tutti i presidenti della Provincia ad esclusione del compianto Avv. Ravasio, abbiamo concordato come si debba fare i conti con l’archiviazione di 20 anni di storia di questa Provincia e si sosterrebbe il falso affermando che per il territorio non abbia fatto in questo arco di tempo la differenza. Si sono realizzati progetti e infrastrutture: ora la necessità di rientrare dal debito pubblico ci chiede di attuare questa riforma delle Province ma bisogna avere il coraggio di non fermarsi e continuare in un riassetto istituzionale più radicale”.
Da parte sindacale è stata espressa molto preoccupazione per le ripercussioni che questa riforma avrà sui livelli occupazionali dei dipendenti pubblici del VCO.
Riunione della ‘cabina di regia’ e commissione provinciale
Riunione congiunta nel pomeriggio di martedì 28 per la ‘cabina di regia’ e per l’apposita commissione provinciale per giungere a una proposta del VCO da inoltrare al CAL del Piemonte.
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