Da vari notiziari a fine dicembre 2024 venni a conoscenza di un fenomeno che si replica poco frequentemente, come l’occultazione del pianeta Sturno da parte della Luna.
Le previsioni erano a proposito della data del 4 gennaio 2025, in cui si sarebbe verificata l’occultazione del pianeta Saturno da parte della Luna crescente. Ricordando che già il 22 maggio 2007, avevo osservato e fotografato un fenomeno analogo, inevitabilmente volli ripetere l’esperienza vissuta in quella data, a distanza quindi di oltre 17 anni fa. In casi come quesTo, per ottenere risultati dignitosi e scientificamente validi si richiede una buona conoscenza della fotografia astronomica e dell’uso di telescopi e relativa montatura motorizzata.
Così, attingendo alla mia astrovetustà, previdi in che zona di cielo sarebbe avvenuta l’occultazione di Sturno, e parallelamente a quello, dovetti cercare la zona di giardino di casa mia, dalla quale sarei poi riuscito a fotografare l’evento celeste, anche considerando che il fenomeno sarebbe avvenuto proprio poco al di sopra del tetto di una abitazione molto alta in quella direzione. Trovata quindi la giusta zona dalla quale avrei potuto fotografare l’occultazione, e fissata la montatura equatoriale, accanto alla quale misi un tavolo da giardino, che poi fu indispensabile per posarvi il tubo del telescopio, gli accessori necessari e la fotocamera reflex.
La mia attrezzatura era costituita da una montatura equatoriale motorizzata EQ5 sull quale avevo fissato il tubo ottico del telescopio, un bellissimo e vetusto Celestron 8 arancione, in configurazione Schmidt Cassegrain, con diametro 200mm e lunghezza focale 2000 mm, al quale avevo collegato anche un riduttore di focale 0,63X, sapendo che senza questo la luna si sarebbe vista e fotografata in dimensioni troppo grandi. Poi fissai al tubo ottico la performante reflex digitale Canon Eos 650D pronta a fotografare l’atteso fenomeno celeste.
Montatura EQ5 + C8 + reflex digitale
Attesi la sera, osservando con il primo buio, come erano posizionati la Luna e Saturno, il quale anche se simile ad una debole stella, si vedeva ad occhio nudo. Essendomi informato nei giorni precedenti in quale parte della Luna sarebbe stato occultato il pianeta degli anelli, dopo aver allineato il cannocchiale cercatore parallelo al tubo del telescopio, poi gli fissai la fotocamera, e regolai l’impostazione di inseguimento motorizzato della montatura, in modo di inseguire Luna e Saturno, che precedentemente sapevo sarebbero stati entrambi visibili nella stessa fotografia.
Poi lasciai per più di un’ora il tubo ottico del telescopio alla temperatura ambiente, per evitare forme di condensa sulle varie ottiche dovute alla rigida temperatura invernale in cui eravamo immersi io ed il telescopio. Infine, sapendo che l’occultazione sarebbe iniziata verso le 18,35, mezz’ora prima puntai il telescopio, portando a fuoco l’immagine della Luna, sapendo che era posta fotograficamente all’infinito. Subito dopo puntai il tubo ottico verso il bordo in ombra della luna crescente, in modo di vedere anche Saturno di fianco ad essa, ma ancora prospetticamente lontano.
Alle ore 18, 31 cominciai a scattare alcune fotografie che mostravano Saturno che si avvicinava prospetticamente alla Luna, giusto per controllare che le immagini fossero a fuoco e che la sensibilità impostata ( impostata a 400 ISO) con la fotocamera fosse quella giusta. Poi giunge il momento di fotografare l’occultazione del pianeta con gli anelli, che avvenne tra le ore 18,36 e 18,38 con la fase di Ingresso.
Fase di Ingresso ore 18,38
Fase di Egresso ore 19,40
Allontanamento prospettico di Saturno ore 19,49
Dopo aver controllato visivamente le foto ottenute, sapendo che per circa un’ora non sarebbe avvenuta la fase di Egresso, che doveva mostrare l’uscita di Saturno da dietro la Luna, entrai al caldo in casa, e consumai una cena assieme ad un po' di tepore, in attesa che giungesse l’orario atteso. Uscito nuovamente al gelo di gennaio, attesi la fine dell’occultazione, ed alle ore 19,40 finalmente fotografai la fase di Egresso, con il pianeta inanellato che se ne usciva da dietro Selene, e si mostrava nuovamente al mondo umano.
Scattai ancora alcune foto che mostravano l’allontanamento di Saturno dalla Luna, ove si vedeva la sua anellosità, e, felice per la serata che sembrava voler essere nuvolosa, ma che per mia fortuna, poi si rasserenò, cominciai a smontare tutta l’attrezzatura che avevo utilizzato, e dopo averla riposta all’asciutto, rientrai in casa a farmi un caldo pediluvio per poter tornare ad usare normalmente i piedi. Il giorno dopo osservai le foto ottenute, e le pubblicai su facebook, nei numerosi Link astronomici che utilizzo da anni, per condividere con numerosissime persone di tutto il mondo l’esperienza di quell’occultazione, sapendo che per molti anni non sarebbe più avvenuta.