La Notte dei Ricercatori in Piemonte è sempre più grande. Saranno più di 500 i ricercatori degli Atenei e dei Centri di Ricerca piemontesi che scenderanno in piazza per raccontare ai cittadini, adulti e bambini, l’affascinante percorso della ricerca.
La “Notte” – promossa e finanziata dalla Commissione Europea – si svolgerà contemporaneamente a Torino, Asti, Alessandria, Biella, Cuneo e Verbania, ma anche in numerose altre città italiane e in oltre 300 città europee, creando un’occasione di incontro tra ricercatori e pubblico di tutte le età in un’atmosfera informale e gioiosa.
In attesa di festeggiare il decimo anniversario dell’evento nel 2015, il successo della manifestazione cresce di edizione in edizione: dal 2006 a oggi sono state organizzate in tutta la regione quasi 800 attività che hanno coinvolto complessivamente oltre 100.000 persone.
TRACKS (percorsi) è il filo conduttore di questa edizione in Piemonte. Sono le strade affascinanti che ogni giorno i ricercatori percorrono nel mondo della scienza e della tecnologia che saranno raccontate e condivise con il pubblico attraverso esperimenti, laboratori a cielo aperto, mostre, test di prototipi, giochi, spettacoli e performance dal vivo.
Prorgamma a Verbania:
- In Piazza Ranzoni, Verbania Intra
dalle ore 17.00 alle ore 19.00
La scienza in gioco: attraverso esperimenti e laboratori la scienza diventa un gioco da ragazzi a cura di La Casa del Lago
Da grande farò il ricercatore! L'Istituto d'Istruzione Superiore "Lorenzo Cobianchi" offre la possibilità di sperimentare in piazza alcuni laboratori scientifici.
a cura di I.I.S. Cobianchi
- Presso CNR ISE, largo Tonolli, 50 - Verbania Pallanza
dalle ore 20.30
L'acqua per la vita, la vita per l'acqua: dall’Istituto Italiano di Idrobiologia “Dottor Marco De Marchi” all’lstituto per lo Studio degli Ecosistemi del CNR, in mostra 75 anni di ricerca sull'ecologia e i problemi delle acque interne.
LagoCinema: scopriamo i laghi attraverso filmati delle attività di campo, da quelli più vicini a quelli in aree remote (Alpi, Himalaya, Patagonia, Antartide).
LagoLab: analizziamo insieme l’acqua dei laghi e conosciamo da vicino gli organismi che li abitano.
LagoStory: scopriamo come si è evoluta la scienza dei laghi, dagli anni 1930 ad oggi, attraverso i suoi protagonisti e le loro testimonianze.
SAILING, un progetto in collaborazione tra CNR ISE e “LAGO MAGGIORE IN VELA” (www.walterzerla.com), per monitorare il lago “da vicino” (http://www.ise.cnr.it/it/projects/sailing)
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Una notte di esperimenti, mostre, spettacoli, caffè scientifici e eventi: un viaggio nel mondo della ricerca. Tutto questo è La Notte dei Ricercatori che si svolgerà il 26 settembre 2014.
18 commenti Aggiungi il tuo
Ma come, non c'è la crisi economica ? Il PIL è al limite di infrazione, e vengono fatte manifestazioni così costose ? E' veramente paradossale.
E se invece di incidere in positivo, lo fa (come temo) in negativo, come la mettiamo ? Già di per sè la comunità europea costa una enormità di euro, e molti non la vorrebbero. Credo che ogni proposta di manifestazioni pubbliche simili dovrebbero essere chieste ai cittadini tramite referendum.
Invece che aiutarci a finanziare mare nostrum e Nell accoglienza di profughi si spende in cose interessantissime, ma, al momento, non prioritarie.
priorità
ester
24 Settembre 2014 - 18:13
La cultura e la ricerca devono sempre avere la priorità. . Capisco che poi ci sono persone che vivono e amano l ignoranza... o forse guardarsi i programmi della De Filippi in tv
priorità
ester
24 Settembre 2014 - 18:13
La cultura e la ricerca devono sempre avere la priorità. . Capisco che poi ci sono persone che vivono e amano l ignoranza... o forse guardarsi i programmi della De Filippi in tv
Ester, speriamo che l'attenzione per la cultura non si trasformi in attenzione per la coltura ( di guadagni a iosa ) di commercianti ed artigiani , che non vedono l'ora di occasioni per far profitto. In ogni manifestazione a largo raggio, di solto chi guadagna di più ( soldi, e non cultura ) sono loro. E chi solamente spende siamo noi, Vedi i vari progetti Interreg, e poi dimmi se non è così !!!! Tuttp fumo di paglia.
La coperta e' corta. Se tiri in su su scoprono i piedi, se copri i piedi hai fuori le spalle. E non credere di avere solo tu amore x la cultura. Se mi credi ignorante evita di rispondere sistematicamente ad ogni mio post. A tal proposito ne ho messo uno anche sui lupi se vuoi commentare anche quello.
oscar
ester
25 Settembre 2014 - 11:38
Mao Tze Tung diceva: se tu dai un pesce da mangiare ad un affamato lo sfamerai quel giorno , ma se tu a quell uomo darai una canna da pesca e gli insegnerai a pescare si sfamera per sempre. La stessa cosa è con la ricerca e la cultura... investire in queste cose come hanno fatto in altri paesi ... non per niente la Cina è il paese più avanzato economicamente del pianeta
Cultura?
Silvia
25 Settembre 2014 - 11:55
Ester la cultura e la ricerca scientifica non verranno certamente favorite da tali iniziative che in realtà rappresentano solamente degli sprechi.
Vedi Ester, quando rispondi con garbo sei anche piacevole. Hai perfettamente ragione ma avendo, oinoi, poche risorse, bisogna fare delle scelte. Io avrei fatto altro. Ma sono una comune casalinga abituata a lottare x far quadrare i conti...
la Cina
sibilla cumana
25 Settembre 2014 - 13:48
ha il 17% di analfabeti. E' all'82 posto nella classifica mondiale di alfabetizzazione. Mao non è stato ascoltato molto......
è una iniziativa finanziata interamente dalla Commissione Europea. coi nostri conti malandati non c'entra nulla,non mischiate pere e mele.
Soldi
Stefano
25 Settembre 2014 - 21:17
Come non c'entrano niente i nostri soldi? E chi finanzia la Commissione Europea? Quei soldi non era meglio investirli direttamente in programmi di ricerca scientifica? Non era meglio investirli in borse di studio di studenti in materie scientifiche?
La solita inutile saccenza di paolino.
La solita inutile saccenza di paolino.
Che e' un'iniziativa interessantissima ma, visto il momento, ce li potevano dare x altri scopi. Sempre secondo me. Au revoir.
si rilassi Stefano,si metta comodo e legga bene che magari impara qualcosa.
quel poco di ricerca che ancora si fa in Italia la si deve proprio in gran parte ai fondi europei.
peraltro la informo che gli stati membri finanziano la UE e non la Commissione,che è invece un organo dell'Unione. tra le funzioni della Commissione,decidere le politiche,e in questo ambito rientrano anche iniziative come questa,che a rotazione viene attuata in tutta l'Unione.
non è difficile da capire,dai!
quel poco di ricerca che ancora si fa in Italia la si deve proprio in gran parte ai fondi europei.
peraltro la informo che gli stati membri finanziano la UE e non la Commissione,che è invece un organo dell'Unione. tra le funzioni della Commissione,decidere le politiche,e in questo ambito rientrano anche iniziative come questa,che a rotazione viene attuata in tutta l'Unione.
non è difficile da capire,dai!
X il saccentone.
Stefano
26 Settembre 2014 - 06:51
Rilegga le sue prediche prive di logica.
La Commissione è dotata di fondo propri (dazi e multe) e contribuiti degli Stati membri. SI tratta sempre di risorse di utilizzo pubblico, anche se di livello sovranazionale, che si potrebbero utilizzare verso obiettivi più utili come potrebbero essere le borse di studio a studenti che scelgono facoltà scientifiche.
E' vero che gran parte della ricerca scientifica è finanziata dai fondi europei... e con questo che vuole dire? Stiamo parlando di una'altra vicenda, di una spesa che appare superflua.
La Commissione è dotata di fondo propri (dazi e multe) e contribuiti degli Stati membri. SI tratta sempre di risorse di utilizzo pubblico, anche se di livello sovranazionale, che si potrebbero utilizzare verso obiettivi più utili come potrebbero essere le borse di studio a studenti che scelgono facoltà scientifiche.
E' vero che gran parte della ricerca scientifica è finanziata dai fondi europei... e con questo che vuole dire? Stiamo parlando di una'altra vicenda, di una spesa che appare superflua.
e come finanzia la ricerca la Commissione? attraverso borse di studio! mica "fa un bonifico alla ricerca italiana"! prendersela con l'Europa è un modo puerile di scansare le nostre responsabilità,perchè di fondi da usare (anche per la ricerca) ce ne sarebbero montagne,solo che la Commissione (cattivoni) per darceli vuole dei progetti,non basta la nostra bella faccia. e noi italiani siamo secondi solo alla Grecia nella penosa classifica di chi non accede ai fondi UE per mancanza di progetti.
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