Comitato difesa Castelli 2021: "Massima anrchia"

Campanilismo?
Costretti a difendere il Castelli da un dissennato disegno che demolisce quel che resta della Sanità del VCO dopo la pandemia.

Dissennata?
Perché questo disegna una Sanità suddivisa su più presidi ospedalieri facendo credere che vi siano tre ospedali generalisti, due DEA, attività mediche distribuite su tre presidi, di cui il Castelli risulta l’anello più debole e quindi il più punito.

Che la Sanità del VCO debba essere riorganizzata lo si sa da anni, ma il buonsenso vuole che se ne discuta partendo dallo “status quo”, rappresentato dalla struttura organizzativa pre Covid.

NON esiste un Piano sociosanitario regionale nel quale siano presenti le linee strategiche che la Regione intende attuare durante la sua Amministrazione.

NON si discute sulla nuova “architettura” della Sanità territoriale disegnata da AGENAS in funzione della assegnazione dei fondi del PNRR.

Si naviga a vista e si promette tutto a tutti.

Si promette una Casa della Comunità a Verbania, quando nel VCO ne sono previste ben sei.
Dove saranno aperte le altre cinque?

Si promette un Ospedale di Comunità a Gravellona quando nel VCO ne sono previsti tre.
Dove saranno aperti gli altri due?

Si prometta il Centro Operativo territoriale a Omegna, senza indicare che tipo di servizio erogherà nel territorio. I cittadini lo possono sapere?

Nessuno parla dell’Ospedale per post acuti da 105 posti letto previsto dal documento AGENAS. Una svista dovuta ad una lettura frettolosa del testo?

Sempre AGENAS prevede UN SOLO ospedale per acuti con 480 posti letto.
Si fa fatica a credere che questa sia una dimenticanza del lettore.
Si può solo pensare ad un silenzio imbarazzato di chi continua a sostenere che lo “spezzatino ospedaliero” sia la migliore soluzione.

Tutti si accapigliano attorno all’ospedale che è solo uno dei tasselli della sanità territoriale, dimenticando però di valutare anche la difficoltà dei cittadini per raggiungerlo.
Tutto normale?