“L'annunciato presidio a difesa del Castelli, il secondo nel volgere di breve tempo, rilancia un tema purtroppo già visto: si punta a dividere il territorio portando avanti posizioni preconcette e diffondendo falsità, anziché provare a unirlo attraverso la strada del dialogo”. Lo dichiarano in una nota esponenti della Lega Salvini Vco, commentando la notizia del sit-in che si terrà sabato 22 maggio davanti all'ospedale di Verbania.
“L’appuntamento organizzato dai due comitati rappresenta un pessimo esempio di gestione del dibattito sul riordino della sanità provinciale - si legge nel comunicato -, emerge infatti che gli interessi dei singoli vengono anteposti a quelli della collettività. Noi siamo abituati a fare l'esatto contrario, perché non siamo interessati alle poltrone e, soprattutto, perché non raccontiamo bugie. Incomprensibile dunque l’appello, o forse dovremmo chiamarla provocazione, a partecipare al presidio che viene lanciato immaginiamo al centro destra, quando è stato lo stesso centro destra unito, soltanto pochi giorni fa, a promuovere per primo la via del confronto con tutti, nessuno escluso.
Ma forse - denunciano gli esponenti della Lega Salvini Vco - oltre a non aver letto lo studio Ires, chi organizza il sit-in non legge nemmeno i giornali. Dispiace, inoltre, che in totale malafede i promotori accusino i tecnici dell'istituto di ricerche socio economiche della Regione Piemonte di aver taroccato i dati a favore di questo o di quel pensiero politico. E sempre in malafede viene scritto, tra l’altro, che il Castelli sarà ridimensionato, cosa falsa, e che sarà impossibile nascere a Verbania, altra falsità. Una serie di bugie che non trovano giustificazione se non nella volontà di spaccare il Vco e creare disordine.
Chi manipola i dati non è certamente la Lega Salvini, ma sono questi improvvisati difensori del presidio verbanese. La realtà – si legge nel comunicato – è che chi mistifica oggi sono quelle stesse persone che soltanto pochi anni fa volevano vendere e chiudere l’ospedale di Verbania a favore di un plesso unico sul cucuzzolo di Ornavasso, la realtà è che lo studio Ires prevede il mantenimento del Dea del Castelli e che i posti letti rimangono gli attuali 125, la realtà è che abbiamo recepito la proposta di molti sindaci del Verbano che ci hanno chiesto un polo specialistico cardiologico.
La realtà, infine, è l’aumento previsto del numero di medicalizzate e tanta medicina territoriale, con l’apertura di nuove case della salute nelle aree periferiche, sul modello vincente di Cannobio. La Lega Salvini - conclude la nota - continua a ritenere che i cittadini del Vco oggi più che mai abbiano bisogno di restare uniti e pensare che il futuro della sanità sarà determinato da scelte a livello provinciale, per la salute di tutti, e non locale. Con buona pace di chi, facendo sfoggio di retorica e cattiva informazione, punta a dividerli travestendosi da salvatore della patria”.
Lega su presidio al Castelli
Lega Salvini Vco: “Nuovo presidio davanti al Castelli pessimo esempio di gestione del dibattito sul riordino della sanità provinciale”.
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Se l'argomento non fosse così serio, verrebbe da ridere a leggere il ccomunicato della Lega. Con quale coraggio accusate gli altri di dividere il territorio! Avete la memoria corta. Tutti abbiamo sentito quello che fu da voi detto a Gravellona il 25 ottobre 2019: che avevamo dimostrato di non essere maturi per cui avevate deciso voi di costruire il nuovo ospedale a Domodossola e sarebbero stati i sindaci ossolani a scegliere il luogo. Che cos'è questo se non divisione del territorio!!!!! A distanza di quasi due anni ve ne uscite con il piano IRES, di cui i cittadini non sanno nulla e che sindaci leghisti e di centro destra invece hanno approvato con un semplice comunicato. Dopo di che dite che il piano è "un punto di riflessione". Riflessione, quella sulla sanità del VCO che viene fatta da tanti anni, su cui faticosamente già nel 2015 era stato trovato un accordo e che proprio voi avete ribaltato nel 2019!!! Siate seri. I comitati ed i cittadini non hanno mai rifiutato d discutere, soprattutto i contenuti delle proposte ed è proprio per questo che si stanno mobilitando, per rivendicare il diritto ad una sanità qualificata ed equa per tutto il territorio provinciale!
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