Quando la Comunità Europea rese obbligatoria la certificazione dei prodotti lapidei, grazie al progetto COSS tra Italia, Portogallo e Spagna, la Provincia del VCO durante la presidenza Guarducci e ad opera del sottoscritto Assessore provinciale competente in merito, subito ne comprese l'importanza. Se ben ricordo era l'anno 2000.
La disponibilità di un apposito macchinario per la caratterizzazione delle pietre ornamentali avrebbe consentito e consenti' al settore lapideo un maggior valore aggiunto oltre alla possibilità di dirimere contenziosi in merito alle forniture. Si puntò con decisione sulla 'innovazione' e trovammo nella regione con l'assessore Pichetto la disponibilità di finanziare il percorso voluto dalla U. E. della garanzia di provenienza dei materiali per la loro qualificazione.
Questo motivo' la presenza della provincia che entrò quale azionista nel Centro Lapideo con un intervento qualificante e di sostegno ad un settore importante per la economia e per i posti di lavoro anche nell'indotto. L'obiettivo, nel quale ancora oggi credo, è quello della certificazione cava per cava con una caratterizzazione scientifica molto raffinata delle differenze per poter garantire una "doc" delle pietre ornamentali ovvero un certificato di provenienza certa dei prodotti da ogni determinata cava.
Ciò che poi successe è noto. Pur essendo il servizio efficiente, non essendo le certificazioni richieste quelle che avrebbero potuto essere, negli anni seguenti chi seguì prese la decisione di coinvolgere altri settori (acque, materiali edili, ecc) rendendo trascurabile la parte lapidea ed affrontando un problema diverso anche per la concorrenza di altri laboratori. Resta per la Provincia la volontà di sostenere processi innovativi che è giusto chiedere al territorio ed agli operatori di condividere.
Il Presidente della Provincia
Dott. Arturo Lincio