In attesa di conoscere e vedere un'altra cometa, entriamo con discrezione nel mese di aprile, che ci dona comunque altri fenomeni celesti affascinanti.
Le costellazioni sono create da stelle, ognuna delle quali ha distanze molto differenti tra di loro, anche se prospetticamente appaiono vicine ed alla medesima distanza. Questo è dovuto ad un effetto ottico, che ci nasconde la differenza delle distanze, perchè osserviamo in modo bidimensionale, tralasciando per natura la possibilità di misurare visivamente la terza dimensione, cioè la profondità.
E per effetto della rotazione terrestre attorno al sole, e della inclinazione dell'asse terrestre rispetto ad esso, ogni stagione alla sera mostra costellazioni differenti, donandoci così la contemplazione di gruppi di asterismi, e la possibilità di contarvi il numero di stelle, il loro colore e la relativa magnitudine apparente.
In questo mese alzando lo sguardo verso la parte più alta del cielo, possiamo vedere una costellazione riconoscibile soprattutto da due stelle con simile splendore, e per tale motivo classificandola con il nome latino di Gemini, ovvero Gemelli.
Come rintracciare la costellazione dei Gemelli.
La mitologia narra che le due stelle più luminose rappresentavano i due Dioscuri, cioè generati da Giove, e si chiamavano Castore (immortale) e Polluce (mortale). Dopo varie peripezie esistenziali, Polluce morì, e Castore, molto legato al fratello gemello, poi fu portato per compassione dagli dei in cielo accanto a Polluce per sempre. Questa costellazione contiene numerosissime stelle doppie e diversi ammassi dei quali il più famoso è M35 di tipo aperto, che contiene 120 stelle ed ha forma circolare.
La particolarità dei due astri gemelli è che sembrano quasi uguali, ma hanno differenze sostanziali. A primo acchito Castore, di colore bianco, sembra singola, ma già osservandola con un binocolo, si mostra doppia, ed è formata da due stelle, Castore A e Castore B. Osservando ad una certa distanza da queste due stelle, si scopre che ne esiste una terza più piccola, che prende il nome di Castore C. Approfondendo la ricerca sia visuale che spettroscopica, si è giunti a sapere che addirittura che Castore è una stella sestupla, poiché Castore A,B e C ruotano ognuna attorno ad un'altra stella molto vicina ad essa. Polluce, la stella gemella di Castore, è più luminosa ed è una gigante rossa, considerata la diciassettesima più brillante del cielo.
La costellazione dei gemelli contiene altre stelle luminose, e dulcis in fundo, una nebulosa planetaria, la NGC2371-2372, detta cordialmente Peanut Nebula, cioè Nebulosa Arachide, già osservabile con piccoli telescopi.
Infine, vista l'altezza celeste serale di questa costellazione, vale la pena di volgere lo sguardo verso l'alto e godere della contemplazione di quei celesti Dioscuri, immersi in una regione stellare così ricca e generosa. Anche uno scatto fotografico di qualche secondo, con fotocamera almeno su treppiede fotografico, non sarebbe da disdegnare, pensando all'affascinante lato mitologico dei due luminosi astrogemelli.