«Già nei giorni immediatamente seguenti il crollo del Ponte Morandi di Genova – spiega Cristina – l’Ordine degli Ingegneri si è di fatto messo a disposizione, sia a livello nazionale che a livello locale, per intervenire su un tema che è drammaticamente diventato di ancor più stretta attualità, ovvero quello della sicurezza delle infrastrutture. Ho già preso contatti con il presidente nazionale Armando Zambrano e con quello provinciale del Vco Fabio Torri per predisporre delle iniziative concrete che tutelino la sicurezza dei cittadini e sostengano i professionisti».
Fin dalla sua elezione la deputata azzurra è stata particolarmente attenta al territorio ed è già più volte intervenuta sul tema della sicurezza delle strade. «Un censimento delle infrastrutture come quello ordinato dal Ministero è, dal mio punto di vista, un primo passo: occorre poi concretizzare gli interventi che si renderanno necessari, ed è questo il lavoro del parlamentare. Un successivo passo potrebbe essere quello di classificare ponti, viadotti e gallerie in modo immediatamente comprensibile da tutti in base all’urgenza di intervento. Penso, ad esempio, ad un semplice sistema di colori, con “bollini” verdi per le opere in ordine, gialli per quelle che necessitano lavori e manutenzioni non urgenti e rossi per quelle infrastrutture su cui invece è assolutamente prioritario intervenire».
Mirella Cristina sottolinea poi la necessità di aiutare gli amministratori locali, in particolar modo quei piccoli Comuni che non hanno in organico le professionalità in grado di eseguire verifiche complesse di ingegneria e spesso nemmeno le risorse per affidare incarichi a professionisti esterni.
On. Avv. Mirella Cristina