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Provincia: tavolo sul frontalierato

Tavolo per il frontalierato: verso la soluzione del passaggio pedonale in sicurezza dal posteggio alla stazione di Iselle. Severino: “chiediamo un incontro urgente con il Governo ticinese per una revisione ragionata e condivisa degli accordi bilaterali”.

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Provincia: tavolo sul frontalierato
Il transito pedonale in sicurezza dalla zona posteggio alla stazione di Iselle e la revisione in atto degli accordi fiscali tra Italia e Svizzera sono stati gli argomenti al centro della riunione dello scorso venerdì del ‘Gruppo Provinciale di Lavoro Tecnico sui Temi dell’Economia Frontaliera’, presieduto dall’Assessore provinciale alle Attività Produttive Marcella Severino.

Nell’occasione si è fatto il punto di quanto emerso dal confronto tra l’Ing. Raffaele Celia, capo compartimento ANAS per il Piemonte,  l’Assessore provinciale alla Viabilità Gianpaolo Blardone, il Sindaco di Trasquera Geremia Magliocco e l’ufficio tecnico della Comunità Montana Ossola in merito all’individuazione di una soluzione per il passaggio in sicurezza - dal posteggio ai treni nella stazione di Iselle - dei pedoni, che in massima parti sono frontalieri che quotidianamente si spostano verso il Vallese.

“Alla fine si è preferito accantonare l’ipotesi di un semaforo pedonale optando per una soluzione che dà maggiori garanzie sul piano della sicurezza: un sottopassaggio che trova d’accordo anche la Comunità Montana che si occuperà di coprirne le spese di realizzazione, stimate attorno ai 50 mila euro, attingendo a fondi derivanti dal ristorno fiscale dei frontalieri” fa sapere l’Assessore Blardone.
Si provvederà inoltre ad asfaltare il piazzale adibito a parcheggio, di proprietà del Comune di Trasquera, per migliorarne la possibilità di utilizzo nei giorni di pioggia e facilitarne la pulizia in caso di neve.

Il tavolo ha poi affrontato il ‘nodo’ dei ristorni fiscali, senza dubbio uno dei temi caldi – insieme al contingentamento dell’afflusso in Svizzera di forza lavoro straniera – della politica transfrontaliera. Ha così accolto la proposta dell’Assessore Severino di trasmettere una lettera ai Presidenti delle Regioni Piemonte e Lombardia e alla Presidente della Commissione Speciale Rapporti Lombardia/Confederazione Elvetica Francesca Brianza per sollecitare un incontro urgente con i rappresentanti del governo ticinese, al fine di giungere a una proposta comune da trasmettere alla Commissione bilaterale di Pilotaggio che sta discutendo la revisione degli accordi fiscali attualmente in essere e nella quale torniamo a ribadire la necessità di una rappresentanza delle province di confine.

“In particolare nel Canton Ticino – rimarca Severino – si stanno da più parti levando voci per mettere mano agli accordi bilaterali sottoscritti nel 1974 e in questo senso accogliamo con soddisfazione l’interrogazione presentata da alcuni parlamentari delle aree di confine ai Ministri Bonino e Saccomanni. Anche il referendum in agenda il prossimo sabato punta a limitare la libera circolazione delle persone e dunque ridurre l’ingresso di lavoratori stranieri.

Il trattamento fiscale dei lavoratori occupati in Svizzera ma residenti in Italia è pure oggetto di contestazione: al pagamento delle tasse secondo il regime fiscale svizzero, stando agli accordi del ’74, segue una compensazione con il trasferimento dei fondi ai comuni di residenza a ridosso della fascia entro i 20 km dal confine. Se ciò venisse modificato – è la sua ridiscussione è negli intendimenti della consigliera federale, a capo del Dipartimento delle Finanze, Eveline Widmer-Schlumpf – verrebbe applicata una riduzione della percentuale di ‘tasse stornate’, assisteremmo a un generale impoverimento del nostro territorio e a una forte penalizzazione dei nostri lavoratori che rischierebbero la doppia imposizione”.



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