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rassegna culturale

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rassegna culturale - nei post

Eventi Baveno speciale week end 23/24 novembre - 22 Novembre 2024 - 19:35

Eventi a Baveno lo speciale del week end del 23/24 novembre 2024

Baveno eventi e manifestazioni dal 16 novembre al 2 dicembre - 16 Novembre 2024 - 08:01

Riportiamo il programma degli eventi a Baveno dal 16 novembre al 2 dicembre 2024.

"Me Elton John" - 15 Novembre 2024 - 11:37

Sabato 16 novembre entra nel vivo la rassegna Teatro Che Passione allo Spazio Sant'Anna di Verbania con la Compagnia della Torre ed il suo coinvolgente musical "Me Elton John".

Baveno eventi e manifestazioni dall'1 all'11 novembre - 1 Novembre 2024 - 08:01

Baveno eventi e manifestazioni dall'1 all'11 novembre 2024

Premio Stresa di narrativa 2024: annunciati i vincitori - 21 Ottobre 2024 - 15:03

La storica rassegna culturale Premio Stresa di narrativa si prepara alla cerimonia di premiazione, che si terrà domenica 27 ottobre alle ore 17:00 nei saloni Liberty dell'hotel Regina Palace di Stresa. L'evento sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook del Premio.

Baveno eventi e manifestazioni dal 19 ottobre al 3 novembre - 18 Ottobre 2024 - 14:33

Baveno eventi e manifestazioni dal 19 ottobre al 3 novembre 2024.

Rassegne teatrali autunno-inverno - 11 Ottobre 2024 - 14:26

Rassegne teatrali autunno-inverno 2024-2025.

Baveno eventi e manifestazioni dal 6 al 19 ottobre - 5 Ottobre 2024 - 17:04

Baveno eventi e manifestazioni dal 6 al 19 ottobre 2024.

LetterAltura torna con FestivalPOST - 4 Ottobre 2024 - 11:04

A Verbania incontri, gite letterarie, mostre e teatro dal 5 al 30 ottobre.

Al via Letteraltura 2024 - 24 Settembre 2024 - 08:01

Dal 25 al 30 settembre, con la sua diciottesima edizione, il Festival Lago Maggiore LetterAltura raggiunge la maggiore età, un traguardo che vuole celebrare con un programma maturo, radicato nel territorio e sempre più vicino all’affezionato pubblico di lettori.

Torna "Gente di Lago e di Fiume" - 10 Settembre 2024 - 15:03

La 7° edizione di GENTE DI LAGO E DI FIUME, Festival enogastronomico dedicato all’acqua dolce, si terrà dal 12 al 15 ottobre 2024 tra Verbania, Stresa, Baveno e l’Isola dei Pescatori, comprendendo l’intero Golfo Borromeo del Lago Maggiore. Biglietti online sul sito, dal 2 settembre.

Baveno: stagione culturale autunno-inverno 2024/2025 - 8 Settembre 2024 - 15:03

Riportiamo il programma della stagione culturale a Baveno per l'autunno-inverno 2024/2025.

Baveno eventi e manifestazioni dal 30 agosto al 15 settembre - 30 Agosto 2024 - 15:03

Eventi Baveno dal 29 agosto al 15 settembre.

Aspettando LetterAltura - 20 Agosto 2024 - 12:05

Saranno moltissimi gli spunti che, fin dagli eventi di Aspettando LetterAltura, a cavallo tra agosto e settembre, guideranno il pubblico ad approfondire il tema scelto per la XVIII edizione del Festival Lago Maggiore Letteraltura (in programma da giovedì 26 a domenica 29 settembre) che sarà “La montagna resistente, dalla memoria al sogno”.

Baveno eventi e manifestazioni dal 15 al 31 agosto - 16 Agosto 2024 - 08:01

Eventi Baveno dal 15 al 31 agosto 2024.

Baveno eventi e manifestazioni dall'8 al 18 agosto - 9 Agosto 2024 - 00:01

Baveno eventi e manifestazioni dall'8 al 18 agosto 2024

Eventi a Cannero e dintorni dal 4 al 20 agosto - 6 Agosto 2024 - 08:01

Eventi Cannero Riviera dal 4 al 20 agosto 2024

Eventi Baveno dall' 1 al 10 agosto - 1 Agosto 2024 - 19:06

Eventi Baveno dall' 1 al 10 agosto 2024.

“Allegro con Brio" grandi ospiti - 25 Luglio 2024 - 11:04

Dal 26 luglio al 3 agosto torna “Allegro con Brio”: libri, musica e teatro a Verbania, sul Lago Maggiore. Tra gli ospiti più attesi Luca Bizzarri, DADA', Nina's Drag Queens, Alessandro Bergonzoni, Massimo Polidoro, Maura Gancitano e Andrea Colamedici (TLON), Ruggero Rollini.

Baveno eventi e manifestazioni dal 18 al 31 luglio - 18 Luglio 2024 - 16:40

Baveno eventi e manifestazioni dal 18 al 31 luglio 2024.
rassegna culturale - nei commenti

NCD e Comunità.vb: "No alla chiusura dei Dea" - 8 Novembre 2014 - 17:36

Cosa ha buttato via il VCO
Per guardare un po' al di la del nostro naso, estrapolato dal sito "architetturasostenibile.it", e per sapere cosa il VCO ha buttato via: "Secondo Renzo Piano il primo passo da fare nella società attuale, sarebbe quello di “recuperare una visione umanistica dell’ospedale”. Dopo aver preso in rassegna le tipologie ospedaliere ottocentesca(a padiglione) e novecentesca (monoblocco), l’architetto ha criticamente estrapolato e mixato le caratteristiche positive di entrambe. Se da un lato la prima, a padiglioni, denotava una certa attenzione alla persona, anche grazie alla presenza di alberi e giardini negli spazi aperti, con l’evoluzione e l’avanzamento tecnologico, si è presentata una spersonalizzazione ed il presentarsi di una serie di difetti. Pian piano alla tipologia ottocentesca si è poi sostituita quella monoblocco che ha il vantaggio di non essere più dispersiva, e riuscire, quindi, a contenere tutto nello stesso edificio, con evidente maggior funzionalità. Si è però persa la “visione umanistica”. Una visione moderna. Una visione critica di questo tipo permette di comprendere errori ed aspetti positivi del passato: l’idea di un unico edificio, grigio e privo di verde, ormai è superata, e non mette a proprio agio chi deve fruire dei suoi spazi. Non bastano più una serie di fredde nozioni funzionali, dimensionali ed ingegneristiche per progettare un buon ospedale: è necessario un approccio umanistico. I tempi sono cambiati: bisogna riflettere sullo stato d’animo di chi subisce direttamente o indirettamente un ricovero e cercare, con la concezione dell’edificio, di rendere questo momento meno traumatico possibile. Si potrebbero enunciare una serie di punti, proveniente da una profonda analisi: • Umanizzazione: lo spazio e l’ambiente in cui si trova il degente devono essere a misura d’uomo, sicuri e confortevoli, garantire benessere e privacy. • Urbanità: l’ospedale non deve essere un edificio isolato ed avulso dal tessuto urbano in cui si colloca, ma esserne parte integrante e comunicare con esso. • Innovazione: la flessibilità deve essere alla base della concezione architettonica, garantendo cambiamenti secondo le esigenze terapeutiche, tecnologiche, organizzative e formali. • Affidabilità: tranquillità e fiducia rispetto all’ospedale dipendono anche dalla sicurezza ambientale, tecnico–costruttiva, impiantistica ed igienica del luogo. • Ricerca: nell’ospedale deve essere presente una sezione dedicata alla ricerca clinico–scientifica che, favorisca aggiornamento ed adeguamento alle ultime novità sul campo. • Formazione: l’ospedale deve essere attrezzato adeguatamente per l’aggiornamento professionale e culturale, per medici interni ed esterni, infermieri, tecnici e chi si occupa della gestione. Alla luce di questi punti si può dire che il modello più consono sarebbe quello che prevede vari edifici inseriti nel verde. In tal modo i flussi di persone sarebbero selezionati e suddivisi per usi. Il verde, oltre a svolgere la funzione di barriera acustica, assorbe lo smog, crea un microclima ed abbassa le temperature estive, dà pace e serenità ai degenti, aiutandoli nella terapia di riabilitazione. Il piano terra potrebbe assumere carattere più urbano rispetto al passato, essere reso più dinamico prevedendo una serie di servizi connessi alla tipologia ospedaliera, che spesso non sono presenti: bar, edicola, lavanderia, negozi, fiorai, parrucchiere. I limiti tra verde, edificio ospedaliero e città non devono essere rigidi come in passato; nella progettazione e realizzazione devono confluire sicuramente efficienza e sostenibilità".

Lega Nord su sanità e punto nascite - 21 Settembre 2014 - 22:16

La sanità del futuro
Eppure ci sarebbe la possibilità di evolvere anche in campo sanitario. Vi allego un estratto del progetto di Renzo Piano dell'ospedale del futuro. intanto che noi litighiamo per il nostro pollaio, altri volano alto. Buona lettura. RENZO PIANO: LA VISIONE SULLA TIPOLOGIA OSPEDALIERA E CRITERI D'INTERVENTO SOSTENIBILI Un'analisi tipologica. Secondo Renzo Piano il primo passo da fare nella società attuale, sarebbe quello di "recuperare una visione umanistica dell'ospedale". Dopo aver preso in rassegna le tipologie ospedaliere ottocentesca (a padiglione) e novecentesca (monoblocco), l'architetto ha criticamente estrapolato e mixato le caratteristiche positive di entrambe. Se da un lato la prima, a padiglioni, denotava una certa attenzione alla persona, anche grazie alla presenza di alberi e giardini negli spazi aperti, con l'evoluzione e l'avanzamento tecnologico, si è presentata una spersonalizzazione ed il presentarsi di una serie di difetti. Pian piano alla tipologia ottocentesca si è poi sostituita quella monoblocco che ha il vantaggio di non essere più dispersiva, e riuscire, quindi, a contenere tutto nello stesso edificio, con evidente maggior funzionalità. Si è però persa la "visione umanistica". Una visione moderna. Una visione critica di questo tipo permette di comprendere errori ed aspetti positivi del passato: l'idea di un unico edificio, grigio e privo di verde, ormai è superata, e non mette a proprio agio chi deve fruire dei suoi spazi. Non bastano più una serie di fredde nozioni funzionali, dimensionali ed ingegneristiche per progettare un buon ospedale: è necessario un approccio umanistico. I tempi sono cambiati: bisogna riflettere sullo stato d'animo di chi subisce direttamente o indirettamente un ricovero e cercare, con la concezione dell'edificio, di rendere questo momento meno traumatico possibile. Si potrebbero enunciare una serie di punti, proveniente da una profonda analisi: Umanizzazione: lo spazio e l'ambiente in cui si trova il degente devono essere a misura d’uomo, sicuri e confortevoli, garantire benessere e privacy. Urbanità: l’ospedale non deve essere un edificio isolato ed avulso dal tessuto urbano in cui si colloca, ma esserne parte integrante e comunicare con esso. Innovazione: la flessibilità deve essere alla base della concezione architettonica, garantendo cambiamenti secondo le esigenze terapeutiche, tecnologiche, organizzative e formali. Affidabilità: tranquillità e fiducia rispetto all'ospedale dipendono anche dalla sicurezza ambientale, tecnico-costruttiva, impiantistica ed igienica del luogo. Ricerca: nell’ospedale deve essere presente una sezione dedicata alla ricerca clinico-scientifica che, favorisca aggiornamento ed adeguamento alle ultime novità sul campo. Formazione: l’ospedale deve essere attrezzato adeguatamente per l'aggiornamento professionale e culturale, per medici interni ed esterni, infermieri, tecnici e chi si occupa della gestione. Alla luce di questi punti si può dire che il modello più consono sarebbe quello che prevede vari edifici inseriti nel verde. In tal modo i flussi di persone sarebbero selezionati e suddivisi per usi. Il verde, oltre a svolgere la funzione di barriera acustica, assorbe lo smog, crea un microclima ed abbassa le temperature estive, dà pace e serenità ai degenti, aiutandoli nella terapia di riabilitazione. Il piano terra potrebbe assumere carattere più urbano rispetto al passato, essere reso più dinamico prevedendo una serie di servizi connessi alla tipologia ospedaliera, che spesso non sono presenti: bar, edicola, lavanderia, negozi, fiorai, parrucchiere. I limiti tra verde, edificio ospedaliero e città non devono essere rigidi come in passato; nella progettazione e realizzazione devono confluire sicuramente efficienza e sostenibilità.
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