La Paffoni fulgor Basket, donerà metà del ricavato della partita con Vigevano del 30 agosto 2024 a favore della comunità di Macugnaga ed al Vogogna Calcio.
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La fulgor Basket partecipa con grande successo al Memorial Papini di Rimini. Tre squadre impegnate all’evento: U17, U15 e U13, con addirittura la vittoria finale dell’U17 e il terzo posto dell’U13.
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Finisce con una sconfitta una stagione dalle mille facce per la Paffoni fulgor Basket. Sant’Antimo, a cui servivano i due punti per conquistare un posto ai playoff, vince 80 a 66 al Pala Cipir prendendosi un posto tra le prime otto e la possibilità di giocare la post season che conta.
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Al Pala Tenda di Piombino la fulgor di coach Eliantonio si giocava l’ultima carta per un posto tra le prime 8, ma dal primo all’ultimo minuto, nel proprio fortino, sono stati i gialloblu ad avere il controllo della partita.
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La Paffoni fulgor Basket cade al Pala Cipir, ma lo fa dopo una prova encomiabile, beffata dall’ultimo tiro di Kosic che, dopo aver danzato sul ferro per svariate volte, viene respinto dagli dei del basket.
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Insegue nel primo quarto, non si disunisce – anzi si compatta – e vince la battaglia al Pala del Mauro di Avellino la Paffoni.
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partita folle, che premia la tenacia e la voglia di vincere della Paffoni, che riesce a fermare Desio sull’86 a 84 dopo un supplementare.
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Non bastano i 1.576 seggiolini occupanti nella serata #LoSportCheFaBeneAlCuore: la Pielle vince 69 a 65 in rimonta a Gravellona.
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fulgor Basket, congiuntamente ad Omegna Calcio e Associazione Kenzio Bellotti, comunica che è attiva la campagna #LoSportCheFaBeneAlCuore.
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La Paffoni vince mostrando attributi e carattere sul difficile campo di Cassino, l’83 a 65 finale consente ai rossoverdi di ribaltare anche la differenza canestri, particolare piuttosto importante considerata la compattezza della classifica a girone di ritorno ormai ben avviato.
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Cade per la seconda volta a Gravellona la Paffoni di coach Ugo Ducarello, che sul parquet di casa cede sul 77 a 87 ad una meritevole Caserta, sempre avanti nel punteggio e molto più determinata e aggressiva rispetto ai rossoverdi.
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Paffoni concreta e decisa a Castellanza, dove le percentuali al tiro aiutano, ma probabilmente sono gli appena 65 punti concessi a Legnano (priva di Sacchettinj) la chiave. 65 a 81, appunto, il finale.
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Due punti tanto voluti quanto necessari: la Paffoni torna alla vittoria fermando sul campo di Gravellona una NPC Rieti priva di Roderick, ma con il coltello tra i denti per provare a riacciuffare il gruppone di squadre a metà classifica.
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Niente da fare per la fulgor Basket di coach Ducarello che, in realtà, non è quasi mai in partita a Livorno dove la Libertas, pur priva di Lucaelli, ha il dente avvelenato dal KO di Cassino e non vuole farsi sfuggire i due punti, che arrivano sull’80 a 70.
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Sfumano sulla sirena i sogni di vittoria rossoverdi: la Paffoni lotta con le unghie e con i denti e – nonostante debba rinunciare per falli a Balanzoni durante l’overtime – si gioca addirittura il possesso della vittoria, con il tiro di Kosic sputato in maniera beffarda dal ferro, 89 a 87 il finale che premia la solidità di un’ottima Geko.
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Secondo KO consecutivo per la Paffoni che paga la fisicità degli esterni della Gema Montecatini al Pala Terme.
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Arriva una sconfitta dopo sei successi consecutivi per la Paffoni di coach Ducarello, che a Piacenza gioca una partita di alti e bassi in cui a venire meno sono lucidità ed energie nervose, dopo una settimana in cui l’intera categoria ha dovuto fare gli straordinari giocando 3 partite in sette giorni. Vince la Bakery 94 a 85.
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Sesta vittoria consecutiva di una Paffoni capace di regalare una di quelle proverbiali notti magiche al popolo rossoverde, che nell’ultimo mese si è abituato alle prestazioni da capogiro degli uomini di Ducarello.
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Capolavoro della Paffoni fulgor Basket che, al Pala Macchia di Livorno scappa, si fa recuperare e nel finale trova il guizzo vincente concludendo il match sul 74 a 76.
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1500 tifosi sugli spalti, l’emozione della prima volta e una vittoria, netta, con una prova concreta e solida per quaranta minuti che vale l’88 a 69 finale. Che sia solo l’inizio, Gravellona Toce.
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