Le tecniche di neuroimaging hanno fornito la possibilità di scoprire se, anche nella forma e nel funzionamento, il cervello psichicamente sano sia differente dal cervello psichicamente meno sano.
Una ricerca condotta da importanti Istituti di Ricerca, tra i quali anche alcune Università italiane, ha potuto misurare il funzionamento e la forma cerebrale dei cinque fattori che sottostanno alla nostra personalità ( nevrosi, estroversione, apertura, piacevolezza e coscienziosità), riuscendo a fornire chiare indicazioni rispetto a quali fattori possono identificare una propensione in una caratteristica piuttosto che in un’altra.
Lo studio ha riguardato l’analisi delle neuroimaging di 500 soggetti, appartenenti ad uno studio statunitense, Human Connectome Project. Gli elementi presi in considerazione erano: lo spessore corticale, l’area di funzionamento e i “giri” ossia i ripiegamenti presenti nel cervello. Nello sviluppo umano ad esempio, una diminuzione dello spessore corticale avviene per permettere al cervello di crescere, aumentando le aree e i ripiegamenti.
Lo studio ha dimostrato che, con l’aumentare dell’età, i caratteri collegabili al nevroticismo si fanno meno evidenti, con un miglioramento nella capacità di gestire le emozioni negative, mentre si hanno un incremento delle caratteristiche collegabili all’amichevolezza e alla coscienziosità.
Buona settimana
Mara Rongo
Fonte:
http://www.spring.org.uk/