Come dice un famoso proverbio, sbagliando si impara. Questo estratto di saggezza popolare ci ricorda che per tutti i bambini arriva il momento in cui sperimentare un po’ di libertà e di sbagliare.
Alcuni genitori, preoccupati che il bambino si possa fare del male, preferiscono rinviare questo momento, privando il proprio figlio di esperienze che possono aiutare lo sviluppo e la crescita. Peter Grey, docente di psicologia del Boston College, sostiene che i giochi, anche quelli che possono sembrare pericolosi, hanno l’effetto di “allenare” il bambino ai
pericoli che potrà incontrare nella vita quotidiana presente o futura. Inoltre questi giochi creano un’occasione importante per far sì che il bambino impari ad autoregolare le proprie emozioni.
Quando il bambino sbaglia, ha anche occasione di imparare a rimediare, favorendo la capacità di problem solving: il genitore in questo caso ha il ruolo di “facilitatore”, colui che aiuta il bambino ad alzarsi piuttosto che evitargli la caduta.
La libertà va comunque dosata in base all’età, ma anche un bambino piccolo può iniziare a fare le proprie esperienze, permettendogli di maneggiare alcuni strumenti considerati pericolosi come forbici o coltelli, iniziando da quelli a punta
arrotondata.
Anche al parco giochi, il bambino vorrà sperimentare: correre, arrampicarsi, usare i giochi in modo non del tutto corretto; questo non per forza deve essere considerato un problema, ma un modo di esercitare la propria creatività e la propria motricità, sperimentando anche quali sono i propri limiti.
Tutto questo aiuterà il bambino a crescere più sicuro di sè e maggiormente pronto ad affrontare le sfide della vita adulta.
Dott.ssa Francesca Calzaretta
Psicologa
La Girandola - Spazio Psicoeducativo