Dopo aver chiuso il 2016 con il botto, no, non quello di capodanno, ma quello relativo alla bocciatura da parte del Tribunale Amministrativo Regionale delle delibere relative alla gestione dello Stadio cittadino, ecco che anche l’anno nuovo parte tutto in salita per l’Amministrazione Marchionini.
La Gazzetta Ufficiale n. 4 del 5 gennaio 2017 pubblica infatti la graduatoria del programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie, il famoso “Bando Periferie”. Per cercare il piazzamento del progetto presentato da Verbania, conviene partire dal fondo, dal momento che l’elaborato presentato dalla nostra città si colloca al 117’ posto su 120, avendo raccattato la miseria di 25 punti di valutazione su 100; se fossimo a scuola un bel QUATTRO e l’invito ad applicarsi molto di più, pena una sonora bocciatura.
La memoria immediatamente torna alla fine di ottobre quando il Sindaco, forse un po’ troppo presa dal clima pre referendario, aveva annunciato in pompa magna l’arrivo, direttamente dall’allora premier Renzi, di una pioggia di milioni, ben otto, per Verbania. Movicentro, Parco del Toce, Casa della Resistenza, pista ciclo pedonabile tra le frazioni di Suna e Fondotoce dovevano essere le opere finanziate che avrebbero cambiato il volto della città e risolto problemi annosi.
Poi si sa come è andato il referendum, dove è finito Renzi e quindi non ci resta che constatare come quel 117’ posto ottenuto (su 120 ….) rischi ora di trasformare l’elenco delle opere destinate a cambiare volto alla città nell’ennesimo libro dei sogni. Infatti solo i primi 24 progetti saranno direttamente ammessi a finanziamento.
Gli altri saranno finanziati con risorse che saranno successivamente disponibili, che tradotto dal burocratese della Gazzetta Ufficiale suona più o meno come un bel “campa cavallo che l’erba cresce” o come un bel “riprova, sarai più fortunato”. Sembra passato un secolo da quando l’allora Sindaco Zacchera, con la sua squadra di governo, portava in città i soldi per la realizzazione del Maggiore o quelli per finanziare l’intero programma di spettacoli della rassegna TE.CU.. Altri tempi, altra capacità progettuale, altra visione strategica della città, altri programmi culturali.
E adesso? Come verrà realizzato il libro dei sogni? Con quali risorse si sistemerà il Movicentro per semplificare la vita ai pendolari? Come ce li porteremo i ciclisti dai campeggi di Fondotoce a Suna, Pallanza o Intra? Chi si occuperà del Parco del Toce, porta di ingresso della Città? Senza dimenticare che stiamo ancora aspettando lumi sulla Fondazione per la gestione del Maggiore e sul rifacimento del lungolago di Pallanza e della Piazza Garibaldi. Va beh, vien da dire che se son rose (s)fioriranno. Nell’attesa magari il Sindaco qualche risposta potrebbe darla ……
Onestà intellettuale però ci impone di dare a Cesare quel che è di Cesare e di suddividere equamente il flop. Sappiamo benissimo infatti che risorse di questa importanza non dipendono esclusivamente dall’operato di un Sindaco. Qua il fallimento è a catena: Città, Provincia, Regione e Parlamento. Un bel filotto targato PD che forse in questo momento é più impegnato a regolare conti interni piuttosto che a pensare al bene delle nostre Comunità.