Città di Verbania
Provincia del Verbano Cusio Ossola
GESTIONE ASSOCIATA “BACINO MAGGIORE PROVINCIA VERBANO CUSIO OSSOLA”
Comune di Verbania, Comune di Baveno, Comune di Cannero Riviera, Comune di Cannobio, Comune di Ghiffa, Comune di Mergozzo, Comune di Oggebbio, Comune di Stresa.
Spett.le
Autorità di Bacino del Fiume Po'
Via Garibaldi 75 43100 PARM
segreteria@adbpo.it
Regione Piemonte
Assessore rapporti con Enti Locali
Aldo Reschigna
vicepresidenza@cert.regione.piemonte.it
Assessore all'Ambiente
Alberto Valmaggia
assessorato.valmaggia@cert.regione.piemonte.it
Verbania 21 giugno 2016
Oggetto : Richiesta di incontro urgente per la definizione delle operazioni di salvaguardia dei
territori posti lungo il bacino del Lago Maggiore.
La Gestione Associata Bacino Maggiore Provincia Verbano Cusio Ossola e la Gestione Associata Demanio Basso Lago Maggiore in tutte le occasioni legate all'attività della sperimentazione dei livelli del Lago Maggiore, ha sempre motivatamente espresso parere contrario all'innalzamento costante dei livelli del Lago, non solo per motivi legati all'economia del territorio, ma ritenendo non adeguato l'approccio di procedere con livelli predefiniti in relazione agli evidenti mutamenti meteo-climatici, che contrappongono un metodo di regolazione rigida, in rapporto a fenomeni naturali particolarmente dinamici con punte di particolare intensità.
Nello specifico in relazione all'evento dello scorso 16 giugno, si rappresenta che in data 15 Giugno 2016, Arpa Piemonte emetteva un allerta meteo “arancione” sulle zone settentrionali del Piemonte, con previsione di “precipitazioni diffuse, localmente forti o molto forti sul settore settentrionale della regione”.
Il dato Arpa successivo e relativo alle 24 ore comprese fra giovedì 16 e venerdì 17, indicava che le massime concentrazioni di pioggia si sono verificate nelle zone Nord Orientali, corrispondenti al bacino del Lago Maggiore, raggiungendo i 200 mm di pioggia in 24 ore.
Anche nell’adiacente Canton Ticino, sempre in data 15 Giugno, Meteosvizzera avvertiva dell’arrivo di “un’attiva perturbazione” che avrebbe interessato “in modo particolare il versante subalpino” , avvertendo che “l’acqua caduta defluirà verso i corsi d’acqua il cui livello ne risentirà inevitabilmente”.
Successivamente all’evento, sempre secondo Meteosvizzera, le quantità d’acqua cadute nel Canton Ticino, nell’ambito del bacino imbrifero del Lago Maggiore, tra mercoledì 15 sera e venerdì 17 mattina risultavano comprese fra 150 e 200 mm.
L’evento è stato valutato a tempo di ritorno da 1 a 3 anni, localmente a 5 anni.
Si è trattato quindi di una condizione meteorologica chiaramente annunciata e perfettamente verificatasi.
A fronte di ciò, all’idrometro di Pallanza sino alla mattina di giovedì 16 il livello del Lago era stabile attorno ad una quota assoluta di 194.30 m s.l.m, praticamente eguale a quello dell'idrometro a Sesto Calende e comunque superiore al livello prefissato dal Protocollo di sperimentazione.
All’incirca alle 6.00 di mattina di giovedì 16 il livello del Lago è salito repentinamente sino a raggiungere un massimo di 195.10 mt. s.l.m. alla mezzanotte di venerdì, ossia con un innalzamento di 80 cm in 36 ore, ma con una velocità di innalzamento massima tra mezzanotte di giovedì e le ore 3.00 della mattina di venerdì, di quasi 20 cm pari a 6/7 cm/h.
Nella mattina di sabato 18 giugno il livello sembrava stabilizzato su un livello di 195.07 m s.l.m. ed alle ore 8.00 di oggi indicava 194,77 s.l.m.
Alle ore 8.00 di venerdì 17, l’Ente regolatore indicava che l’afflusso al lago aveva raggiunto i 2.294 mc/s e che la portata erogata era di soli 906 mc/s, mentre il livello aveva raggiunto i 194.82 m s.l.m.
Alle 8.00 di sabato, l’afflusso a lago era diminuito a 1.344 mc/s, la portata erogata era salita a 981 mc/s e il livello era ovviamente aumentato ulteriormente a 194.97 m s.l.m., ossia a 72 cm sopra la quota di sperimentazione estiva di 194.25 m s.l.m.
A partire da questi dati è possibile formulare le seguenti osservazioni:
a) prima dell’evento il livello del lago a Sesto Calende era, sia pur di poco, superiore alla quota di sperimentazione di 194.25 m.s.l.m. e le differenze di livello del Lago erano praticamente nulle;
b) malgrado l’evidente stato di allerta, l’Ente Regolatore non sembra avere eseguito significative ed efficaci operazioni preventive di abbattimento delle paratoie;
c) in carenza di queste operazioni preventive o di inefficacia delle stesse, il livello lacustre è salito repentinamente di oltre 70 cm sopra la quota di sperimentazione alla Miorina e di 80 cm a Pallanza, superando di 10 cm il livello di guardia, posto a quota 195.00 ms.l.m.
Quanto sopra porta anche ad ulteriori osservazioni:
se la situazione meteorologica verificatasi fosse durata altre 24 ore , il livello del lago a Pallanza avrebbe potuto raggiungere il livello di pericolo posto a 196.00 m s.l.m., determinando una esondazione estiva;
viene confermata l’osservazione, già enunciata nei tavoli tecnici, che in una situazione di scarso afflusso a Lago e modesta erogazione alla Miorina, il livello del Lago è praticamente orizzontale, mentre in occasione di elevati afflussi, le differenze di livello fra Sesto Calende e Pallanza possono raggiungere i 30 cm e, probabilmente, nel ramo settentrionale del lago sino a Locarno, possono superare i 50 cm di differenza.
Per quanto sopra nella mattinata di sabato 19 u.s., il Dirigente della Gestione Associata Bacino del V.C.O., inviava una mail invitando il Regolatore a procedere con continuità con le manovre di svaso, al fine di ricondurre rapidamente il Lago al livello previsto.
Di seguito si riporta la risposta del Regolatore pervenuta ieri, 20 giugno, che non appare in sintonia con le rilevazioni pubblicate:
“... ondata di piena? Quale onda di piena?
Sorprende che chi si occupa di demanio lacuale non sappia che le piene del lago Maggiore sono quelle che superano i due metri sull'idrometro di riferimento di Sesto Calende ...
Sorprende ancor di più, e lascia l'amaro in bocca, che chi partecipa al Tavolo Tecnico per la sperimentazione dei nuovi limiti di regolazione estiva non sappia neppure come funziona la diga della Miorina ..
La diga è in abbattuto, cioè completamente aperta per chi ne ignora il funzionamento, sin dalle ore 11.00 del 16.06.2016, mentre lo svaso preventivo era in opera sin dal 12, e dal 24 maggio in poi lo sbarramento della Miorina non è mai entrato in piena regolazione.
Dal 16.06 in poi la fruibilità di spiagge, litorali, aree di parcheggio, attività stagionali e ormeggi è finita nelle mani di "Qualcun altro"...
Il Regolatore - Doriana Bellani”
Per tutto quanto sopra, atteso che nessuna amministrazione è stata avvista di quanto il Regolatore stesse operando, non consentendo alcun intervento preventivo, quale Sindaco del Comune capofila della Gestione Associata, sono a chiedere un incontro urgente con le SS.LL., in qualsiasi sede, per la definizione del problema, non ritenendo più sostenibile un sistema teso costantemente al raggiungimento del livello prefissato dalla sperimentazione, ma senza alcuna sensibilità ed attenzione in caso si superamento dello stesso.
Distinti saluti
Il Sindaco
Dott.ssa Silvia Marchionini