A piedi per portare lo Sbrinz

Saranno accolti festosamente a Formazza, 438 abitanti, a 1280 metri di altitudine nell'alta Val d'Ossola.

La carovana arriverà dopo aver percorso il passo del Gries (2479 metri), al confine tra l'Ossola e il Canton Ticino (Svizzera), antico itinerario che in passato era la via di comunicazione percorsa anche dal popolo Walser che la utilizzava per importare ed esportare beni di primo consumo. Popolo, quello Walser, che poi colonizzò Formazza e altri paesi dell'Ossola.

Per secoli, la mulattiera del Gries fu una delle vie più importanti di collegamento tra il Nord e il Sud d'Europa. Era il 1397, a Munsten nell'alto Vallese (Svizzera) si firmava la convenzione per l'apertura di una via commerciale che unisse Berna a Milano e servisse alle genti e alle merci per diffondersi e confrontarsi. Fu la via per eccellenza percorsa anche dai Walser. Il passo del Gries era in quegli anni con il Sempione la via più importante di collegamento alpina. A fine Ottocento quando il ghiacciaio debordava in estate i formazzini la lastricavano con grosse piode per consentire il passaggio di cavalli carichi di merci. Verso nord andavano vino, panni di lana mentre verso sud scendeva altra merce e soprattutto formaggi svizzeri.

Proprio allo sbrinz, il formaggio di pasta dura e cotta, vanto della produzione elvetica, è dedicata la singolare manifestazione che caratterizza la fine di agosto: la Sbrinz Route. Un gemellaggio simbolico tra la Svizzera, terra di sbrinz, gruyère ed emmental, e la Formazza, nota per il suo Bettelmatt, prodotto nell'omonimo alpeggio ad oltre 2000 metri, che ha tra i sui estimatori il gourmet Edoardo Raspelli.