Il nostro obiettivo è aiutare tutti coloro che nella vita quotidiana si trovano ad affrontare piccole e grandi problematiche riguardanti il mondo dell'età evolutiva con il supporto di teorie e ricerche psicologiche.
Un quesito che spesso ci viene posto è il motivo dell'aumento di diagnosi cliniche relative all'infanzia e all'adolescenza. Per quanto riguarda le diagnosi di autismo, negli Stati Uniti si è passati da un bambino affetto ogni 500 con dati relativi al 1991 a uno ogni 68 del 2013 (dati del Centre for Disease Control).
Parlando di Disturbi Specifici dell'Apprendimento scolastico (DSA), quindi Dislessia, Disortografia,Disgrafia e Discalculia, il Ministero dell'Istruzione con dati aggiornati al 2015 evidenzia la presenza di DSA nel 2,1% degli studenti, con incidenza massima proprio nella zona nel nord-ovest, dove la percentuale sale fino al 3,4% .Solo nel 2011 gli alunni con DSA erano lo 0,7%.
Ciò che negli anni è cambiata è l'attenzione alle problematiche legate all'infanzia e l'accuratezza delle diagnosi. Quelli che prima potrebbero essere stati definiti come bambini vivaci e incontenibili, ora potrebbero essere inquadrati come disturbo da deficit d'attenzione e iperattività; lo studente che vent'anni fa faceva più fatica a scuola, ora potrebbe vedere riconosciuta la sua dislessia.
Ciò che caratterizza un disturbo da una difficoltà più generica è l'impatto che esso ha nella vita quotidiana, negli apprendimenti e nell'adattamento del bambino al contesto di vita. Riconoscere in modo tempestivo la presenza di un disturbo permette di migliorare la comprensione dei disagi vissuti dal bambino e consente di fornire strategie adeguate per raggiungere i traguardi tipici di ogni età, con inevitabile ricaduta positiva sull'autostima.
Per chiarimenti e per richiedere tematiche da affrontare nei prossimi post potete scrivere a lagirandola.spe@outlook.it
Dott.sse.
Michela Bottacchi
Francesca Calzaretta
Greta Nicolini