A fianco dei genitori, nel sostenerli nel percorso di crescita dei figli, recependo bisogni, potenziando le figure professionali di asili nido e scuole per l’infanzia della città, mettendo i più piccoli al centro di progetti e attività: è questo il proposito del neonato Coordinamento pedagogico territoriale di Verbania.
"Puntiamo a rafforzare la rete di servizi per la prima infanzia, da zero a sei anni" dice Daniela Reali, direttrice dei due asili nido di Verbania. Sono quelli di Renco, con 56 posti, e di Pallanza, con 92 e una sezione lattanti. Si sommano a tre strutture private che offrono una quarantina di posti. La più grande è quella parrocchiale del Santo Bambino a Intra. E’ anche una delle materne paritarie di Verbania, con quella dell’istituto Rosmini, sempre a Intra, e di Fondotoce. Le scuole per l’infanzia statali in città sono 8 e al momento sono frequentate da 633 bambini.
"Il coordinamento è volto ad armonizzare la linea pedagogica seguita da ciascuno e finalizzata al miglior sviluppo del bambino» sottolinea l’assessore all’Istruzione Riccardo Brezza. Il Comune di Verbania ha avuto dal Pnrr i fondi per realizzare, in via San Giuseppe, un nuovo asilo nido.
Il progetto sarà motivo di confronto anche con una nuova figura istituzionale. E’ il garante per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza: a rivestire questo ruolo inedito per il capoluogo del Vco è Chiara Colombo, pedagogista e sociologa, mamma verbanese di tre bambini. «Mi metto in ascolto - dichiara - di famiglie, scuole e associazioni. Con la pandemia sono emerse fragilità, ma anche la voglia dei ragazzi di rendersi protagonisti e questa potenzialità deve essere valorizzata".