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Forza Italia su referendum forno crematorio

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del Coordinamento Cittadino e Gruppo Consiliare della Città di Verbania, riguardante il referendum abrogativo della delibera di esternalizzazione del forno crematorio.

Verbania
Forza Italia su referendum forno crematorio
La nostra posizione sul referendum del 17 Aprile relativo al futuro del forno crematorio parte da alcuni punti fermi che, a nostro giudizio, sono imprescindibili.

In primo luogo la collocazione del forno crematorio nel quartiere di Sant’Anna è una realtà ormai immodificabile: sarebbe stata assai lungimirante in passato una scelta che avesse condotto a realizzare questa struttura nel cimitero di Fondotoce e, dunque in un’area lontana dagli insediamenti abitati. Ma ora è tardi.

Secondariamente consentire al privato di entrare nella gestione della struttura per sostenerne i costi di investimento nel rinnovo di una linea che tra qualche anno sarà tecnologicamente obsoleta, può essere una scelta di buon senso a condizione di escludere il raddoppio della linea esistente: siamo infatti consapevoli dei disagi e delle criticità lamentate dai residenti del quartiere di Sant’Anna rispetto al tema delle possibili esalazioni derivanti da un raddoppio della linea e quindi delle cremazioni.

In terzo luogo riteniamo che il coinvolgimento del privato nel rinnovare la sola linea esistente – e senza il raddoppio della stessa – debba avvenire tuttavia assegnando all’operatore privato anche la gestione di tutti i servizi cimiteriali della Città: una gestione oggi purtroppo faticosa per il Comune che se ne occupa adibendovi non più di due operai e dovendo ricorrere spesso a piccoli appalti per alcune lavorazioni interne.

In questo contesto siamo convinti che l’Amministrazione si sia fatta prendere da un’evidente superficialità nel limitarsi ad affrontare in modo del tutto parziale il problema della gestione del forno crematorio, per giunta dando luogo a serie preoccupazioni rispetto ad una prospettiva di raddoppio della linea ma senza invece approfondire il problema, non marginale, del futuro degli altri servizi cimiteriali.

Abrogare la delibera di esternalizzazione della struttura vorrebbe dire fare un passo indietro rispetto ad un servizio i cui costi di rinnovamento saranno tali nei prossimi anni da non poter essere sostenuti dal Comune: di certo è comunque importante che i cittadini partecipino al voto e tengano in considerazione aspetti sostanziali di una scelta delicata per concorrere a riaprire un dibattito che la fretta dell’Amministrazione ha voluto semplicisticamente chiudere.



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