Il cammino che porterà alla realizzazione di un Ospedale nuovo nel VCO sta proseguendo quasi senza intoppi e con un consenso generalizzato che ha del miracoloso, viste le laceranti polemiche che il progetto "Piedimulera" aveva provocato e i recenti feroci contrasti scatenatisi sulla scelta di chiudere uno dei due DEA.
A questa Amministrazione Regionale va riconosciuto un successo "politico". Ma non sono tutte rose e fiori; affiorano alcuni mal di pancia e nel dibattito che si sta sviluppando troviamo di tutto.
Antichi oppositori divenuti favorevoli, antichi fautori divenuti oppositori, antichi fautori che si dichiarano favorevoli rimarcando la loro antica adesione al progetto e rivendicando di averlo inventato, altri invece insistono nel mantenere i due ospedali e i due DEA.
Una grande confusione! Due fatti su tutti. Su un periodico on line (centrosinistra) appare un intervento a sei mani + due, che critica la scelta di Ornavasso, dal punto di vista della geologia, della "baricentricità" e dall'inadeguatezza dei trasporti, e propone un altro luogo. Non se ne capisce il senso.
Per contro, il comunicato del Sindaco di S. Maria Maggiore (centrodestra) esprime un giudizio negativo sull'utilizzo del "project financing" e NON ricorda che era stato previsto e scritto nel "Piano ARESS" del 2002 (da pag.77 a pag. 80). Forse non se ne era accorto allora, anche se il nostro Comitato documentò ampiamente il suo dissenso in proposito.
Restano ancora senza risposta alcune domande:
Ieri Piedimulera, oggi Ornavasso, sono presentati come strutture di eccellenza. Si spieghi, per favore, su che cosa si fondava e si fonda questa autopromozione.
Oggi come ieri c'è molta incertezza sul finanziamento dell'opera. Sarà totalmente a capitale privato? C'è da augurarsi di no, viste le pesanti conseguenze economiche che ne deriverebbero.
Gli eventuali soci Privati di oggi sarebbero forse più affidabili di quelli di allora?
Forse l'esperienza negativa di altri ci consente soluzioni migliori?
Perchè scegliere nel 2002 la landa di Piedimulera (fabbriche chimiche e siderurgiche, elettrodotto Verampio-Magenta...) e "scartare" subito precedenti proposte (studio Cresa della Confindustria) per un'area Gravellona-Ornavasso?
Puntare a realizzare in quattro anni l'ospedale nuovo, ci sembra un azzardo, visti i precedenti in giro per il Piemonte. Quali sono le novità in materia?
Sicuramente questa ondata di consenso odierno certifica la stanchezza dei cittadini, costretti a lunghi tempi di attesa e quindi a ricercare servizi efficienti anche altrove; la spesa per la mobilità passiva lo testimonia.
Certamente, questa Amministrazione Regionale si sta giocando ORA la sua credibilità, e ANCHE il nostro futuro. Ci auguriamo che un consenso così straordinario permetta di raggiungere l'obiettivo. Più informazioni puntuali perverranno e meglio sarà chiara la fattibilità del progetto.
Resta centrale un concreto e completo Progetto di medicina territoriale, che attendiamo da mesi, senza il quale ogni alternativa diventa evanescente.