Il lungometraggio, le cui riprese inizieranno nel 2016 e coinvolgeranno oltre alla Val Grande (VB) anche la Val Maira (CN) vede come vera novità il fatto che saranno direttamente gli spettatori, amanti del cinema o semplici interessati al progetto, a sostenere e dare il loro contributo a questo film per il cinema.
"Lo scopo è fare un "mare" attraverso tante "gocce", si legge sul sito dove è possibile sostenere la produzione, a questo link: https://www.produzionidalbasso.com/project/la-terra-buona-film/.
In cambio di una o più quote da 50 Euro, la produzione cede a chi contribuisce una percentuale sugli incassi cinematografici del film pari allo 0,01% per singola quota. L'esperimento ha già avuto successo con il primo caso di "crowdfunding cinematografico a quote" per il film "E fu sera e fu mattina" dove furono raccolti on-line 43mila euro dei 70mila euro necessari per produrre il film.
"Ancora prima dell'avvio delle riprese - spiega Enrico Borghi, presidente nazionale Uncem e presidente dell'Intergruppo parlamentare per lo sviluppo della montagna - l'attività promozionale per la Val Grande e la sua area protetta viene assicurata da questa interessante iniziativa sostenuta da Film Commission Piemonte, alla quale tutti possiamo partecipare. L'area valgrandina, per esplicita ammissione dei cineasti che l'hanno visitata, ha caratteristiche non dissimili dai paesaggi della Nuova Zelanda utilizzati per le riprese del "Signore degli Anelli".
È una importante occasione da non sprecare, in termini sia di promozione territoriale che di diffusione del messaggio dedicato allo sviluppo sostenibile che il film trasmetterà".
"La terra buona" sarà girato in Piemonte in 6 settimane ad agosto 2016. L'uscita nelle sale è prevista nel 2017. Il budget del film sarà di 600mila euro. Il cast artistico e tecnico è in fase di definizione. Si parlerà di conoscenza, attraverso la Biblioteca più alta d'Europa (1500 metri) ospitata in un vecchio monastero, di medicina alternativa, di alimentazione sana. Si parlerà di un modo diverso di vivere la vita. "Più legato alla natura e più vicino alle nostre origini - spiega il regista Emanuele Caruso - Per stimolare chi è alla ricerca, chi non si accontenta. O per informare solamente e per dare una visione più ampia. Per raccontare una storia realmente accaduta attraverso uno strumento importantissimo: il sorriso".
“Sarà una importante occasione di promozione del territorio del Parco Nazionale della Val Grande - ha dichiarato il Vice Presidente del Parco Geom. Giuseppe Monti - un’opportunità da non sprecare che ci permetterà di far conoscere anche maggiormente in Italia e in Europa le bellezze naturali del Parco Nazionale e di conseguenza i comuni che ne fanno parte. La promozione di un territorio e di un Parco sicuramente passa anche attraverso le riprese di un film e per questo dobbiamo andare fieri che la produzione abbia scelto i nostri territori”.