A Intra era presente una consistente borghesia industriale di origine svizzero-tedesca, giunta nella città fin dal primo ‘800 per utilizzare i conventi confiscati da Napoleone alla Chiesa cattolica, come opifici per le loro produzioni tessili e meccaniche. Essendo protestanti essi potevano, infatti, non avvertire la scomunica papale al riguardo.
E’ questa comunità di lingua tedesca che costituisce la più parte di quella protestante: 2/3 erano svizzeri e 1/3 italiani, convertiti dal cattolicesimo. Negli anni dal 1893 al 1904 si contano fino a 118 membri della Comunità.
La chiesa venne costruita lungo un viale che, nell’epoca dell’Italia liberale, si chiamava viale XX settembre.
Il terreno era stato acquistato nel 1890 e il tempio inaugurato l’8 settembre 1893 assieme all’edificio dell’orfanotrofio intitolato a Johann Heinrich Pestalozzi, pedagogista svizzero.
Fin dall’inizio l’opera evangelica è dedicata, oltre che alla predicazione del culto, alla alfabetizzazione degli operai e dei poveri. L’attività degli orfanotrofi giunge fino al 1937, quando l’orfanotrofio Pestalozzi cessa la sua missione.
Siamo nel pieno delle sanzioni economiche decretate dalla Società delle Nazioni (1935) e la propaganda nazionalista del regime sopporta con disagio organizzazioni collegate con i paesi anglosassoni.
Nel primo dopoguerra il pastore di Intra prende cura anche delle chiese di Omegna e Domodossola.
La comunità conferma la propria importanza a Verbania fino ad esprimere un sindaco: Stefano Ammenti (1965-1970).
Oggi la Comunità svolge una considerevole attività mantenendo una presenza religiosa composta da alcune decine di fedeli che costituiscono un arricchimento culturale e umano per la nostra città.
La letteratura della Sassonia: Jean Felix Kamba Nzolo – La Comunità evangelica di Intra - settembre 2013