"Nel definire il Piano territoriale il nostro ente ha avuto un ruolo di coordinamento tecnico – spiega –. E tecnicamente è tutto a posto: la convenzione cui fa riferimento Francini è superata, sia perché scaduta il 29 giugno 2012, sia perché in questa fase avanzata, il compito di definire il Pti con la Regione spetta alle Province".
Sul coordinamento politico Marcovicchio chiarisce la posizione di Verbania:
"Abbiamo indicato alla Provincia la nostra priorità, cioè la pista ciclabile Suna- Fondotoce, che ha importanti ricadute economiche, ambientali e turistiche su Verbania ma anche su tutto il territorio, caldeggiando il progetto. Il compito di mettere d’accordo le altre aree geografiche l’ha svolto la Provincia attraverso l’assessore alle Attività produttive, Franzi".
"Si è fatta una precisa scelta con pochi programmi importanti in ragione delle risorse ridotte disponibili, tenendo conto delle categorie di intervento previste e dopo aver selezionato il Programma operativo precedente – dichiara Francomaria Franzi –. Si sono considerati gli effetti di ricaduta su Verbano, Cusio e Ossola, tenendo presente che la parte turistica è incentrata sul Verbano e sull’Ossola in modo coordinato tra loro (in particolare le piste ciclabili svolgono questo ruolo); si sono invece incentrati gli interventi energetici principalmente sul Cusio, territorio che ha maggiore vocazione di carattere produttivo".
Il Programma Territoriale Integrato è legittimo
"Non c’è illegittimità nelle procedure del Pti". L’assessore all’Ambiente del comune di Verbania, Matteo Marcovicchio, risponde così alle sollecitazioni del presidente dell’ex comunità montana Valle Ossola, Giovanni Francini.
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